Ma gli stucchevoli capoclasse da stadio, e il pecoronismo me(r)diatico annesso, si rendono conto che per proteggere una superstar professionista milionaria dai pericolosi “bù” di quattro miserabili analfabestie (individuabili e sanzionabili, al pari del professionista permaloso che “prende e se ne va” come un marmocchio all’oratorio), rischiano di falsare competizioni e scommesse legali (e vanificare spostamenti, pernottamenti, acquisti di biglietti da parte di migliaia di persone), provocando assurdi e colossali danni con la loro petulante e caricaturale solerzia da farsa poliziottesca?
Il razzismo è odioso. Ma il modo isterico in cui è gestito l’antirazzismo nel calcio sembra fatto apposta per far venire la voglia di fingersi razzisti, per dispetto.
Fa pensare a quei maestrini poco intelligenti fissati con la (comoda) punizione collettiva, sempre pronti a castigare tutti annullando la gita scolastica solo perché il monello della classe ha fatto un rutto.
Che poi, se proprio abbiamo la fregola di passare il mastrolindo sugli spalti, non è mille volte più dannosa la feccia imbecille che spara petardi e bombe carta? Perché non se ne parla? Forse perché il temino già svolto “antibùm” non è reperibile in rete, al contrario di quello coi predicozzi “antibù”?
Ed ecco che lo stadio diviene così ancora una volta simbolo della gestione "all'italiana" delle cose. Zona franca per gli insulti più beceri, grevi, pesanti e violenti ("Uccidete questi bastardi", declamano certi galantuomini torinesi, ma non torinisti, che però non fanno bù). Zona franca per i coltelli e le spranghe e le bombette e i fumogeni e i laser accecanti. Zona franchissima per la (mica tanto) micro criminalità dei parcheggiatori abusivi, delle magliette taroccate e del bagarinaggio. Ma lager di repressione totale (ed erga omnes, anzi, TERGA omnes) per uno sciocco che fa "Bù", magari semplicemente perché di "parole" conosce solo quella e tre o quattro altre, imparate guardando la tv.
Ma vaffanbù.
p.s.
A proposito di vere priorità: oggi, prima della partita Parma-Juventus, una cinquantina di "tifosi" juventini, armati anche di bastoni, hanno preso d'assalto un BAR frequentato da sostenitori del Parma. Una saracinesca prontamente abbassata dal titolare ha evitato il peggio, ma la zona circostante è stata devastata e vandalizzata. Nelle note d'agenzia si parla di un paio di contusi fra gli aggrediti, e di alcuni "bambini sotto shock". Non si parla, o se se ne parla mi è sfuggito, di delinquenti processati per direttissima e finiti in galera per qualche annetto. Ma in fondo, non hanno mica fatto "bù": hanno solo tentato di massacrare della gente...
Ed ecco che lo stadio diviene così ancora una volta simbolo della gestione "all'italiana" delle cose. Zona franca per gli insulti più beceri, grevi, pesanti e violenti ("Uccidete questi bastardi", declamano certi galantuomini torinesi, ma non torinisti, che però non fanno bù). Zona franca per i coltelli e le spranghe e le bombette e i fumogeni e i laser accecanti. Zona franchissima per la (mica tanto) micro criminalità dei parcheggiatori abusivi, delle magliette taroccate e del bagarinaggio. Ma lager di repressione totale (ed erga omnes, anzi, TERGA omnes) per uno sciocco che fa "Bù", magari semplicemente perché di "parole" conosce solo quella e tre o quattro altre, imparate guardando la tv.
Ma vaffanbù.
p.s.
A proposito di vere priorità: oggi, prima della partita Parma-Juventus, una cinquantina di "tifosi" juventini, armati anche di bastoni, hanno preso d'assalto un BAR frequentato da sostenitori del Parma. Una saracinesca prontamente abbassata dal titolare ha evitato il peggio, ma la zona circostante è stata devastata e vandalizzata. Nelle note d'agenzia si parla di un paio di contusi fra gli aggrediti, e di alcuni "bambini sotto shock". Non si parla, o se se ne parla mi è sfuggito, di delinquenti processati per direttissima e finiti in galera per qualche annetto. Ma in fondo, non hanno mica fatto "bù": hanno solo tentato di massacrare della gente...
Ciao Nik; io sono incavolata che al calcio venga dato sempre tutto questo risalto.
RispondiEliminaEsistono tanti di quegli sport molto più meritevoli di attenzione ai quali non viene dato un briciolo di visibilità.
Sport come il rugby per esempio, dove non ho mai sentito di tafferugli, scontri sugli spalti o altre porcherie che puntualmente avvengono durante un incontro di calcio.
Mah...un abbraccio, Zio.
Caro Nicola pure io mi associo a quanto a detto Maura, per me ci sono troppi capitali con un grande interesse, lo sport centra poco.
RispondiEliminaTomaso
condivido la passione di maura per il rugby...ma il vecchi calcio è stato ucciso da tv e danaro!
RispondiEliminaTroppa importanza al calcio sicuramente, troppe levate di scudi politicamente corrette sicuramente, più pericolosi quei fanantici che spaccano tutto per il gusto di spaccare, ma anche il buuu fa sanzionato con forza, e secondo me, abbandonare il campo non è una idea così sbagliata. Vero che si può falsare il campionato, vero che chi a speso i soldi per il biglietto potrebbe subire un danno, ma allora al primo buuu comincerebbero ad incerottare la bocca al deficiente ... poi, il fatto che il fischiato sia un miliardario, non toglie l'inciviltà del gesto, condannabile non a livello personale, ma universale. Capisco cosa intendi, ma non ti seguo totalmente, e da amico, te lo dico.
RispondiEliminaCome nel calcio così nella politica così nella società..perchè sia nel calcio o politica o società ..ci sono uomini..sono loro i bacati che scelgono, secondo meri intressi, a chi fare o non fare "bù". Io faccio "Bù...bù..bù..bù" a loro tutti!
RispondiEliminaGrazie Nicola un abbraccio.
adesso diranno "tolleranza zero!" le leggi ci sono ma non le fanno rispettare. Negli anni 90 fecero un film Ultrà, non è cambiato un tubo. baci
RispondiEliminaProblema ostico e agnostico, direbbe il Trap... sono a metà via tra te e Ally, zio.
RispondiEliminaConsiderato che ormai negli stadi ci sono più telecamere della Digos che spettatori, se volessero davvero stroncare il problema potrebbero farlo in due minuti.
RispondiEliminaVivendo a Verona, dove il razzismo di un gruppo di dementi è stato spesso sputtanato sulle prime pagine di tutti i quotidiani, so per esempio che tutti i tifosi dell'Hellas conoscono perfettamente i nomi dei colpevoli, che possono recarsi tranquillamente allo stadio ogni sabato/domenica.
PS: non c'entra una mazza ma... solo al sottoscritto questo blog si carica con una lentezza spaventosa?
EliminaSpero che sia perché è preso d'assalto e quindi sovraccarico... :)
EliminaA parte gli scherzi, sono curioso di sapere se hanno problemi di lentezza anche gli altri... A me si carica alla velocità della luce, ma credo che il pc del proprietario del blog non faccia testo.
Non sarà che usi internet explorer?
Uso Chrome, forse è proprio il dominio blogspot che in alcuni momenti si impalla.. oppure le onde di Radio Maria fanno interferenza
EliminaSulla seconda ipotesi ti lascio scegliere un commento a caso dal repertorio del tuo compianto concittadino Mosconi :)
EliminaIo lo carico al volo!! Ciaoooo
Eliminaaahah povero Mosconi, divenuto un idolo suo malgrado.
EliminaPerò, ecco.. i bestemmioni li tiro ancora in barese: cinque anni a Verona non mi hanno ancora cambiato il dna :D
io il calcio lo abolirei per legge.
RispondiEliminatroppi soldi=troppo marcio.
e a dirla tutta non capisco nemmeno la passione di voi tifosi, non capisco come sia possibile appassionarsi a una cosa marcia.
La questione di base è che la stupidità ormai regna in ogni angolo, e combatterla è sempre più difficile, tanto più se gli interessi economici vi si mischiano. saluti affettuosi .
RispondiEliminaSono le uniche politiche che un paese che ha sostituito i fatti con le dichiarazioni di intenti può espletare: inseguire altre dichiarazioni e punire chi ha dichiarato...
RispondiEliminaSò ragazzi...... :)
RispondiEliminaDi incivili ce ne sono anche qui a Roma.
RispondiEliminaQuando poi si gioca il derby so' cavoli amari.
Ecco uno dei motivi per cui quando fino al 1974 andavo allo stadio i derby l'ho sempre saltati.
Un caro saluto,
aldo.
Che il "bu" venga condannato è sacrosanto. Guai se così non fosse ma la spettacolarizzazione dell'antirazzismo è una pratica puerile, superficiale e non meno pericolosa. Si rischia di trattare il razzismo da capro espiatorio ignorando e, quindi, giustificando implicitamente tutto il resto, tutto il "sommerso".
RispondiEliminaSarà bello il gioco del calcio, non lo nego. Ma così com'è non mi piace neanche un po'. Ieri sera ho ascoltato la trasmissione sulle truffe a cui pare partecipino in tanti tra calciatori già strapagati (ma che non gli basta mai) e società che comprano e vendono partite.
RispondiEliminaPoi appunto allo stadio succede di tutto e di più e la risposta non è mai adeguata...
Classica "gestione all'italiana", specchio dell'attuale situazione del Bel Paese. È brutto dirlo ma è così... Concordo pienamente con quanto dici. Con certe decisioni prese da questi ottusi lasciamo in mano lo sport ad un branco (fortunatamente non sono molti) di idioti senza vita sociale che si recano allo stadio solo per delinquere. Sanno benissimo chi sono ed invece di rinchiuderli in galera e buttare via la chiave si prendono provvedimenti inutili che fanno male allo sport ed alla gente per bene che si reca allo stadio per divertimento puro e spendendo pure diversi quatrini. Questa è l'Italia; per cortesia prendere esempio da altre nazioni!
RispondiEliminaCiao bello. :)
Non mi vorrei soffermare sul tema (è stato detto tutto) ma su come è scritto. Incisivo, ironico, sintetico ma esaustivo, quasi che l'argomento fosse solo un pretesto per una buona pagina di cronaca poetica. Godibile. Ciao Zio
RispondiEliminaIl cosiddetto calcio fa sempre più schifo al sottoscritto
RispondiEliminaAppoggio totalmente la tua lucida analisi. Che poi basta andare allo stadio per capire che il razzismo (deprecabile davvero, ma non strumentalizzabile) è solo un pretesto. Se sei nero e giochi nell'altra squadra ti chiamano negro, se sei bianco hai la madre puttana e così via...
RispondiEliminaVoglio dire, siamo allo stadio, mica ad una lezione di semantica.
A proposito di quello che hanno fatto gli ominidi tifosi della juve: (sono un moderato tifoso della juve, piu' che altro sono tifoso del buon calcio )penso che, fondamentalmente siano degli infelici, o minorati, o entrambe le cose.
RispondiEliminaCosì quelli dei cori razzisti, quelli che buttano i motorini dagli spalti, etc... Una massa di decerebrati.
Un acrissimo abbraccio amico!
ah ah scusa, era un 'carissimo' abbraccio!
EliminaSono i tifosi, certi tifosi, che rovinano il calcio. Penso anch'io che, in questo caso, gi insuti abbiano tutti lo stesso peso, che non sia questione di razzismo.
RispondiEliminaPerò che palle 'sto calcio...e ho anche un figlio tifoso sfegatato interista...
Come va là? La promozione?
RispondiEliminaUn abbraccione
Fra un po' si riparte... :)
Eliminami associo pienamente a ciò che hanno appena detto Alligatore e Princess S. : certe cose sono da condannare e basta... io proprio non le concepisco, e per quel che mi riguarda ci sta tutto che a un giocatore, per quanto sia strapagato, multimiliardario, professionista... venga voglia di abbandonare il campo. I "buu" razzisti toccano qualcosa di troppo profondo e personale. Secondo me succede un sacco di volte anche sui campetti delle serie minori, solo che magari il diretto interessato non fa scena più di quel tanto, e perciò fa meno notizia. Poi sulla gestione di certi episodi si può discutere: mi chiedo sempre come non siano le società in primis a intervenire, ritirando subito e permanentemente tessere e biglietti a certi imbecilli comprovati (questioni di interesse...?). se io vado a teatro e inizio ad insultare un attore, col cavolo che in quel teatro mi fanno tornare, anche se ho pagato un abbonamento vitalizio. Va bene che il calcio si segue con una passione diversa; paragonare le due cose è obiettivamente difficile e puzza un po' di ragionamento "per bene" o "di principio", ma un fondo di verità c'è: dai, la passione e il tifo non possono diventare una scusa per sdoganare comportamenti imbecilli, creando, come dici giustamente, una zona franca dove è permesso tutto. Certo che ci si può emozionare, piangere, ridere, gioire, soffrire, arrabbiare anche tanto per una partita... ma ci sono dei limiti di civiltà ed equilibrio da non oltrepassare, altrimenti, addio.
RispondiEliminaNella sostanza posso essere d'accordo con voi, ma per me rimane una questione di priorità e di proporzioni. Nella mia scala di (dis)valori la violenza è un miliardo di volte peggio degli insulti. E se i criminali violenti di domenica sono stati soltanto "identificati" e minacciati di "Daspo", all'idiota che fa Bù che gli puoi fare? Lo mandi a letto senza cena?
EliminaA me sembra che stiamo diventando una società in cui l'unico interesse è la Censura: picchiatori e vandali "so' poveracci che se devono sfogà", mentre a rischiare seri provvedimenti è il vecchietto che grida "Arbitro cornuto"... :)
La cosa più grottesca è che un tempo lo sport doveva essere veicolo di buona educazione, doveva forgiarti ad essere un uomo o donna ( dipende), doveva darti la spinta al desiderio della competizione e ora... devo andare avanti?
RispondiEliminaNo , no e poi no!
Perchè?
Perchè sono FELICE FELICE FELICE...
Il tuo dono è arrivato , prezioso come una reliquia e io incomincio a fare il giro degli astanti..un po' per me ...un po' per te...un po' per me ...un po' per te...!!!
Ti adoro!grazie!
Meno male! Ci stavo giusto pensando stamattina: ma quanto ci mette la diligenza trainata da somarelli ad arrivare in Liguria?! :-))
Eliminaposto che, se non fosse dato tutto questo risalto a certe cose, chi le fa smetterebbe in fretta, proprio perchè lo fa solo per farsi notare, io quello che capisco meno è la reazione del calciatore. a parte il fatto che si può già ritenere indennizzato dai milioni che prende, così non fa altro che invitare i cercopitechi da spalto a ripetere le loro azioni: reagendo, gli conferma che i loro urli scriteriati HANNO effetto...il che mi fa supporre, sarò malizioso, che la stessa "vittima", se fosse sugli spalti, non si comporterebbe molto diversamente. il tifoso resta cmq una delle più basse forme di vita conosciute. :)
RispondiEliminaMi conosci abbastanza da sapere che non lo dico in senso polemico, bensì con la giusta dose di autoironia (e ovviamente parlando solo per me, ché non voglio offendere nessuno): quando seguo una partita "da tifoso", percepisco con assoluta chiarezza il mio "abbassamento"! :)
EliminaMa in fondo mi fa bene, perché mi rende più schifosamente umano, nel senso di abitante di Terra 10: se non sparassi bestemmie, maledizioni e insulti quando gioca l'Inter, penserei di essere originario di Shindar 9, se non addirittura di Knaal 8... :-))))
p.s.
Eliminae speriamo che dopo aver confessato questo comportamento così reprensibile... non mi dàspino dal mio salotto... :-))))
guarda, al tifoso generico posso solo imputare una certa mancanza di sportività... quelli a cui mi riferisco sono coloro per i quali la squadra è una religione, per cui è lecito, e perfino normale, fare a botte con i pariruolo avversari, o, in mancanza d'altro, scassare tutto quello che trovano. se tutta la violenza fosse nei tuoi quattro (talvolta motivatissimi, immagino) bestemmioni, vivremmo in un mondo fatato...:)
RispondiEliminahai proprio ragione... poi tutta la tifoseria in senso stretto per me è feccia perché basata solo sul desiderio di sfogare la propria violenza contro qualcuno
RispondiEliminaRisposta unificata per te e per unwise: sugli ultras violenti la pensiamo esattamente allo stesso modo.
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