giovedì 11 febbraio 2010
Non sono venuta per lodare Shakespeare ma per seppellirlo...
sabato 6 febbraio 2010
Deficiente? No, multitasking
BORN DIGITAL, DEAD SLAVE
Adesso per il rincoglionimento da tecnologia (ciò che ti rende tecnoglionito) hanno inventato l’immancabile paroletta disonesta, per farla sembrare una nuova qualità positiva: multitasking. Se hai un amico molto giovane, e ci resti male perché mentre ti confidi al telefono, o lo sfidi a scacchi, lui in simultanea si trastulla con un altro giochino, assorbe merda tv con occhi da pesce lesso, ascolta musica in cuffia, studia algebra e messaggia una fighetta (se fosse all’aperto farebbe anche un’impennata col motorino, ma nel salotto di mamma non può), non è lui che è deficiente (e magari anche un po’ stronzetto e maleducato): sei tu che sei superato. Lui è “multitasking”! Nella sua corteccia cerebrale modificata (aiuto!) si attivano zone lampeggianti e percorsi mentali che tu manco ti sogni! (Per tua fortuna).
Nel celebrare l’avvento del multitasking, l’inviato americano del Corriere Massimo Gaggi si spinge e profetizzare (citando le parole entusiastiche e preorgasmiche dell’immancabile nuovo guru della neuroscienza) che, GRAZIE alle generazioni “born digital”, nel futuro avremo “meno geni, meno individualismo, e più lavoro collettivo”. Come se non l’avessimo capito da un pezzo, che è a questo che mira chi da anni rincoglionisce, pardon, rende più svegli e intelligenti, i nostri ragazzini sconvolgendogli la vita a suon di nintendo, playstation, spot, videoclip, msn ed sms: generazioni omologate e massificate e tecnostordite di schiavi intercambiabili, di laboriose formiche cinesi, di solerti api giapponesi, di muli stakanovisti, molto più efficaci di noi antiquati bamboccioni nel produrre e nel riprodursi a raffica, per la gioia dei padroni e dei preti. Inclini a sopportare le catene e lo sfruttamento e la frusta perché nel frattempo ascoltano musica (tutti la stessa), titillano un giochino, chattano usando emoticon e geroglifici invece delle parole (un saltino indietro di 4.000 anni, che vuoi che sia), si procurano otto etti di ossobuco di figa (schiava) alla macelleria bovina Fessobukko Sex… e perché in cambio della libertà, dell’intelligenza, del farsi piallare la mente e fottere l’anima riceveranno (poco) sporco denaro con cui permettersi ogni settimana la tecnonovità trendy con cui multitaskeggiare. Insomma si daranno beatamente al multikazzing. Facendo dieci cose insieme senza dominarne nessuna, senza eccellere in nessuna, senza capirne nessuna, senza assaporarne nessuna, senza goderne con vero piacere nessuna. Senza accorgersi di ciò che gli succede attorno mentre loro sono “sempre connessi” con tutto, cioè col Niente. Il nostro buon Gaggi, alla fine di questo suo sguazzare nello zapping mentale perpetuo dei poveri disturbatelli frastornati e ipercinetici, annuncia fra il tronfio, il rassegnato e il quasi compiaciuto: “addio Homo Sapiens, benvenuto Homo Zappiens”! (Ma è mai esistito l’Homo Sapiens? Io credevo che, come l’Oltreuomo di Nietzsche, dovesse ancora arrivare, adesso scopro che non verrà più…) Ragazzi, svegliatevi e ribellatevi finché siete in tempo! Non vi rendete conto della mostruosa cosa che vi stanno facendo? Mascherando da favola il più grottesco dei film horror? O preferite aspettare il giorno in cui, già sulle ginocchia per il mutuo della casa, la rata della macchina e l’assegno al coniuge separato (solo tre cose insieme, già un progresso), vi licenzieranno con l’emoticon di un bel calcio in culo, perché i nuovi schiavi allevati dopo di voi sapranno svolgere ottocento mansioni in una volta, e non si fermeranno nemmeno per pisciare, perché gli avranno geneticamente modificato anche la vescica? Se certi bastardi vi vogliono spensierati, superficiali e spacconcelli, è perché non vi rendiate conto che fra un minuto sarete già vecchi! Non vi par già di sentirli, i nuovi mostriciattoli Born HD, che considereranno (verranno indotti a considerare) muffa chiunque sia nato nel secolo scorso, compresi quelli che al momento stanno in quinta elementare?
La tecnologia può essere una portentosa meraviglia, ma bisogna usarla, non subirla, né tantomeno “esserla”. Sarà un’inutile sottigliezza, l’esempio ch vi faccio, ma provate a chiedervi perché vi abbiano indotti a dire “Sei vodafone o sei tim?” invece di “Usi vodafone o tim”? (Adesso i mercanti di tecnoariafritta stanno lanciando i telefonuzzi double sim – perché non dieci o venti? – così potrete provare l’ebbrezza della schizofrenia…)
Riscoprite la libidinosa saggezza del Qui e dell’Adesso, del gettarvi anima e corpo in UNA cosa bella, speciale, interessante, appagante o divertente! Che siano anche mille, queste cose, più sono meglio è, certo, ma una alla volta! Ne va della vostra corteccia cerebrale (NON modificata), e quindi della vostra Libertà! Lo dico perché vi voglio bene. Potrei sbattermene, e godere con cinismo lo spettacolo: non saranno le mie caviglie a conoscere le vostre catene.
E ripigliatevi, vi prego, risollevatevi un po’ anche da ‘sto tam-tam comunikereccio standardizzato, de-alfabetizzato e frenetico in cui vi abbrutite, da questo mondo trasformato in orrido, assordante brusio d’alveare amplificato, percorso ogni minuto dalla scarica diarroica di miliardi di messaggi che dicono tutti le stesse cose, cioè Nulla.
Qualcuno una volta disse: “Comunicare è degli insetti. ESPRIMERCI, ci riguarda!”
Ma i magnaccia delle compagnie telefoniche sono molto più contenti se “comunicate”.
Non c’è niente da fare, davanti a certe cose ci vorrebbe il buon vecchio Totò:
Homo Zappiens? Ma mi faccia il piacere!
Homo Zappiens? Pprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!