NÉ SANTO, NÉ ATTILA
PREMESSA
In linea di principio io sto al cento per cento con le persone (di ogni età) che si preoccupano per l’ambiente, ma occhio ai fanatismi da savonarola frangipene, e ai depistaggi. Siamo quasi otto miliardi a infestare il pianeta (e tutti caganti), ma nelle recenti manifestazioni non ho visto un solo slogan contro la proliferazione umana.
Raccomandare una genitorialità responsabile e matura, un deciso freno alla folle crescita esponenziale, distribuire a pioggia pillole e preservativi a tutti gli stronzi che vivono per scopare ma non vogliono saperne di “tirarlo fuori” al momento opportuno, smettere di essere per il nostro pianeta un gigantesco tumore a forma di pantegana, dovrebbe essere un po’ più importante del caramellare moralisticamente la mynkhja a chi beve il latte, a chi si fa una doccetta troppo lunga o troppo tiepida, o a chi compra cibo per gatti…
E magari, sull’altro fronte, un po’ meno colpevolizzazioni a nastro dello “stile di vita occidentale”, che non è il Male di per sé: Copenaghen nel 2025 sarà la prima città mondiale ad “emissioni zero”, e non sta in Madagascar.
SINCERO ESAMINO DI COSCIENZA
SUL MIO IMPATTO AMBIENTALE INDIVIDUALE
A] Aspetti in cui mi sento già relativamente virtuoso
1 Non ho mai buttato nel cesso o nella spazzatura un solo grammo di pasta o una sola briciola di pane (li considero dei peccati imperdonabili) o alimenti lasciati scadere: acquisto con oculatezza, cucino in giuste dosi, se ci sono degli avanzi li riutilizzo per i pasti successivi.
2 Faccio la raccolta differenziata.
3 Riscaldo a gas metano (non superando, d’inverno, i 20 gradi), guido un’utilitaria a benzina con cui faccio pochissimi chilometri, vado a piedi il più possibile.
4 Non prendo aerei.
5 Non acquisto scarpe o indumenti oltre lo strettissimo, ma davvero strettissimo, necessario.
6 Lo stesso dicasi per elettrodomestici o dispositivi tecnologici (mai avuta una lavastoviglie).
7 Non getto mai a terra nulla, neppure una carta di caramella.
8 Dal 2017 produco libri cartacei stampabili solo su ordinazione, evitando di contribuire al macero annuale di milioni di volumi invenduti.
9 D’estate riesco quasi sempre a non usare condizionatori, ma se mi trovo in zone dove è necessario usarli non scendo mai sotto i 25 gradi.
10 Pur non imponendomi diete mortificanti, autoflagellanti e assurde, evito di abbuffarmi e di “vivere per mangiare”.
11 Non premio con la mia attenzione (mai, neppure per un secondo) attività che considero altamente e futilmente inquinanti come corse automobilistiche e motociclistiche o esibizioni militaroidi tipo freccetricolori.
B] Aspetti in cui posso migliorare
1 Diminuire ulteriormente il consumo di carni e salumi, e se ci riuscirò, col tempo, eliminarli.
2 Eliminare totalmente le bottiglie di plastica.
3 Abbandonare saponi liquidi e docciaschiuma e ritornare alle saponette.
4 Privilegiare, quando è possibile, prodotti più cari ma meno inquinanti (dalla stampante laser allo spazzolino da denti in cui cambi le setole ma tieni sempre lo stesso manico).
5 Cagare meno. (Sto scherzando).
C] Aspetti che, sinceramente, NON HO NESSUNA INTENZIONE DI CAMBIARE
1 Bere latte, mangiare uova, burro e formaggi: vegetariano posso anche vedermici, ma diventare vegano richiederebbe una vocazione al martirio che non mi appartiene: mi dispiace, ma la mia natura onnivora non è in discussione.
2 Godermi lunghe docce calde che facciano anche da idromassaggio e garantiscano un buon ristoro fisico e mentale, senza la pugnetta di chiudere per insaponarsi e poi riaprire, o di fare docce gelate di diciotto secondi per poi vantarsene e giudicare gli altri. Stiamo scherzando?
3 Tenere un gatto e nutrirlo come si deve (ci mancherebbe altro!)
4 Continuare a leggere e collezionare meravigliosi libri di carta (anche se può sembrare in contraddizione col punto A8, odio gli ebook, e i libri altrui che mi piacciono e mi interessano non sono quasi mai prodotti on demand).