"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

giovedì 7 settembre 2017

ereZie di fine eZtate

Lo Zio Nick è un non violento.
Ma quando ci vuole ci vuole.

1
VERDE ORO
L’Homo Sapiens aumenta le Riserve Protette? No, le abolisce in nome di Dannaro e Lavhorror!
Notizie intelligenti e incoraggianti dal brasilE: una grande riserva protetta amazzonica verrà aperta a quei poveri disgraziati mangiafango che sono i cercatori d’oro, e alla suinaglia che li sfrutta. Ma quanti anni ancora ci vorranno, a quelle ceste di tazzo che governano alcuni paesi, e il mondo in generale, per capire che ormai da lungo tempo il solo vero ORO sono gli Alberi e l’Aria da respirare? 
[p.s. Altro continente, altra bella merda: in giapponE ricomincia la strage di balene...]

2 DANZERÒ SULLA VOSTRA SPORCA CAROGNA (HENRY MILLER)
E poi salta su un lettore a riferirti di quel libraio (pigro? incapace? deficiente?) secondo cui un tuo romanzo, pubblicato da un editore indipendente ma assai prestigioso, e distribuito dal più grande distributore italiano, è “difficilissimo da ordinare”. «Ma perché invece di questo introvabile Pezzoli non si compra un bel merdseller smarchettato in tv, che ne ho la vetrina piena?». Be’, quando gente così fallirà e chiuderà bottega, non aspettatevi da me il solito articolozzo coccodrillesco alla Covacich, basato sul ritrito luogo comune “ogni volta che chiude una libreria muore anche un pezzo del nostro cuore…” Un bel pezzo di cazzo! Quando chiude certa gente, io vado a danzargli davanti alla saracinesca. Confermo tutto il mio amore e il mio rispetto per i Librai bravi, intelligenti e appassionati (come tanti, per fortuna, ce ne sono) ma, come ho detto in mille discussioni sull’argomento, niente guerre sante: meglio un lettore che compra Hilsenrath su Ibs o Amazon di uno che compra smunte cacatine da classifica in librerie che non vendono nient’altro.

3 APPROFITTANE PER MANDARCI AFFANC…
Quando una volta alla settimana accendo il vecchio nokia, trovo fastidiosi, maleducati e invadenti messaggi del magnaccia telefonico, del tipo: “Ti ricordiamo che hai ancora credito sulla tua scheda: approfittane per chiamare i tuoi amici!” Che, come principio, è lo stesso che se la farmacia si permettesse di stalkerarmi per dirmi: “Sono quasi due anni che non ricompri l’aspirina: non ti viene mai un bel raffreddore, brutto stronzo?” (Ma probabilmente arriveremo anche a questo…)

4 BUONISSIMO ME (QUANDO POSO LA PENNA)
Lo scrittore italiano medio è uno convinto di dover irrorare la sua prosa di programmatica e spesso ipocrita pietas, mentre poi nei rapporti diretti con le altre persone si fa quasi un vanto di essere uno stronzo sgradevole. Io sono esattamente l’opposto: ritengo che civiltà e convivenza di tutti i giorni debbano basarsi su livelli elevatissimi di gentilezza e dolcezza, ma che un bravo scrittore, sulla pagina, debba essere cattivo. O almeno cattivello. 

5 MA CHE NOIA QUESTA SCUSA DELLA NOIA!
La noia è rivelatrice di quello che siamo. Un Leopardi che si annoia produrrà uno scritto geniale sulla noia. Una merda inferiore che si annoia userà la scusa della noia (avallata al volo da certi cacanotizie) per andare in giro ad ammazzare vecchietti o a dar fuoco ai clochard…

6 A MODO MIO (PARTE PRIMA)
Non c’è più una sola mia scelta, stilistica, narrativa, editoriale, commerciale o esistenziale, che non venga giudicata un errore, un’ingenuità o una madornale follia. Quindi delle due l’una: o sono troppo avanti o sono un pazzo deficiente. In entrambi i casi, inutile star troppo lì a menarmela. Farò di testa mia.

7 “IL DOMICILIO È INVIOLABILE” 
(COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA)
«Georgiano trovato a rubare in una casa: espulso per dieci anni.»
La prossima volta espelletelo per dieci giorni. 
Così almeno fa più ridere.

8 A MODO MIO (PARTE SECONDA)
Chiamatemi cocciuto, chiamatemi ingenuo, chiamatemi pazzo, ma una cosa dev’essere chiara: piuttosto che mettermi a scrivere “come dicono gli altri”, per pubblicare più facilmente e vendere di più, preferisco pensare di smettere di scrivere
L’omologazione verso il banale, il ripetitivo-narrativo, il copincolla e il déjà vu è la piaga del secolo, e ne sono già abbastanza danneggiato e annoiato come lettore. 
Rendermene complice anche come scrittore? 
Nein, danke
E poi, in un mondo in cui diventare famosi significa fare pompini all’ego dei mediocri, io voglio continuare a piacere a pochi. Anzi, a pochissimi.

9 VITTIME DI SERIE A, VITTIME DI SERIE B, 
GIORNALISMO DI SERIE C
Quattro belle personcine, da condannare all’ergastolo dentro latrine d’acciaio di due metri per due senza porta per uscire (e senza Fans di Caino a metter becco), aggrediscono con spaventosa violenza una coppia di polacchi e un trans peruviano. E come porge la notizia la maggior parte dei nostri cacanotizie? Titoli in prima pagina e servizi lunghissimi sulla regolar coppietta etero. E poi mezza riga in fondo in fondo: “stuprato e rapinato anche un trans”. Massì, che vuoi che sia. È come se avessero scritto: “andando via dalla spiaggia, i quattro hanno anche sputato per terra”.