“…una storia totale, esilarante e tremenda come solo
l’adolescenza può essere.” “Quattro soli
a motore è un romanzo corale toccante e avvincente. È l’archetipo del
romanzo di formazione a tinte noir. È il capolavoro di un autore in evidente
stato di grazia.”
(dalla
quarta di copertina)
“Il sublime non è un
bello-molto-bello: è un’altra dimensione estetica, attorno alla quale si
aggirano i vari Nabokov, Flaubert, Franzen, Wallace, Kafka, Roth, Dickens,
Amis… Ecco, con il dovuto rispetto per i mostri sacri della letteratura, il
talento di Pezzoli è più vicino a questi giganti dell’arte che a quello degli
scribacchini che occupano i primi dieci posti nelle classifiche di vendita in
Italia…” “… uno stile che continua a oscillare tra il grottesco e lo
struggente, il malinconico e il dissacrante, italiano fino in fondo,
senza assomigliare (per fortuna?) a nessun italiano.”
(Paolo
Zardi, Grafemi)
“Avevo una voglia matta di leggere un bel romanzo di formazione
italiano, ambientato negli anni della mia infanzia, che fosse un avvincente romanzo
pieno di enigmi e di misteri, ma al tempo stesso divertente, originale, profondo,
irriverente, spiazzante. E in cui riecheggiassero, con la loro forza e le loro
suggestioni, le grandi storie adolescenziali della narrativa americana, da
Twain a Salinger, da La sottile linea
scura di Lansdale a Panino al
prosciutto di Bukowski, fino al racconto di King The body, da cui venne tratto il meraviglioso Stand by me. Avevo una voglia matta di leggerlo. Così me lo sono
scritto da solo.”
(Nicola
Pezzoli)
“Emozionante, spassoso, tenero, terrificante, commovente,
sconvolgente: tra i più bei romanzi italiani di sempre. Imperdibile per chiunque
sia stato bambino negli anni Settanta. Imperdibile per chiunque sia stato
bambino in un momento e in un luogo qualsiasi della vita di questo Universo”.
(J.
Stronkabook)
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chi volesse saperne di più, o lo volesse acquistare al volo senza nemmeno passare
in libreria, vi rimando al sito della NEO.