65 anni |
Ho provato a inscrivere in un cerchio tanti chicchi di mais quanti gli anni vissuti dalla mia adorata madre (65). Poi ho fatto lo stesso con un’ipotetica vita molto più lunga (90). Cos’hanno in comune questi due cerchi? Hanno in comune di essere piccoli: i chicchi sono, in entrambi i casi, dannatamente pochi. Appaiono quasi insignificanti, visti così.
Ma se tu li trasformi in popcorn, ne otterrai una gustosa ciotola gigante. I popcorn altro non sono che lo stesso mais trasformato dall’olio dell’intelligenza e dal burro della dolcezza, attivato dal fuoco dell’amore, con l’aggiunta del sale dell’anticonformismo, della passione e della curiosità.
90 anni |
La stupidità, la grettezza, la passiva mediocrità senza talento, il conformismo ottuso, l’avarizia sentimentale sono il gelido inferno che può rendere corte, sterili e squallide le nostre vite. La ricchezza di spirito, la dolcezza, la nobiltà d’animo, la creatività, la curiosità, l’amore incondizionato sono il caldo paradiso che può renderci, attimo per attimo, passo per passo, battito per battito, eterni.
Preoccuparci di quanto viviamo anziché di come viviamo ha lo stesso senso dell’interessarci alla portata idrica di un fiume anziché alla sua bellezza.
Questa non è una predica che faccio cadere dall’alto, ma un’ispirazione che mi è venuta per rivolgerla prima di tutto contro me stesso: troppo spesso mi ritrovo anch’io nei panni del gretto imbecille, accecato dalle indolenti piccine abitudini, dall’egoismo e dalla rabbia. E allora, anche se ve lo dice uno scrittore pazzo e fallito e non uno Steve Jobs, segnatevi ‘sta cosa: siate popcorn!