Martin Amis
L’informazione
Einaudi
Pagg 436 € 12.50
Voto: 9½
Quella di partenza è una situazione che ricorre spesso nella narrativa moderna: il rapporto perverso fra due amici scrittori, con quello semisconosciuto e fallito (che però si ritiene più dotato, e forse lo è) a macerarsi nell’invidia per il successo commerciale e mondano (ai suoi occhi clamorosamente immeritato) dell’altro, che percepisce sempre più come individuo fortunato, superficiale e fasullo, arrivando al punto di desiderarne, e addirittura progettarne in modo concreto, la distruzione persino fisica.
Non qualcosa di particolarmente nuovo, dunque, ma nessuno l’aveva mai resa con la verve geniale e travolgente di questo riuscitissimo romanzo, pienamente comico in alcune sue trovate, pienamente tragico nel descrivere la disperazione di un uomo portato dalla sua lucida ipersensibilità, ma anche da un’ambizione smisurata e frustrata, sull’orlo della follia.
Vulcanico e talvolta un po’ arruffone, ricco, originale e generoso fino all’incasinamento, elettrico ai confini del cortocircuito, Martin Amis è un certamente ottimo scrittore, ma forse di quelli da prendere a piccole dosi non consecutive: diciamo che un paio di suoi libri all’anno potrebbe essere la giusta posologia. Piacevoli comunque il suo umorismo corrosivo, l’inventiva, il sarcasmo, la perfidia. Amis non è un amante della sintesi, almeno non qui (più di quattrocento pagine a caratteri molto minuti, altrimenti sarebbero state settecento), quindi ogni tanto un po’ di noia, ma poca poca, ve l’assicuro.
E poi, come non amare uno capace di riversare ironia al vetriolo persino sui pianeti e i loro satelliti? [pag. 66: “E ora Plutone. Non bisognerebbe mai prendere in giro gli afflitti, naturalmente, ma Plutone è davvero un disgustoso pezzetto di merda. Giove non ce l’ha fatta a diventare stella; Plutone non ce l’ha fatta nemmeno a diventare pianeta. Atmosfera rarefatta, una crosta di ghiaccio spessa 500 chilometri, e poi roccia. La massa di Plutone è circa un quinto della massa della nostra luna, e la sua luna, Caronte (altro cesso) è ancora la metà.”]
Chi non sa, o non vuol sapere (perché non gli conviene) cosa sia uno Scrittore, accusa Martin Amis di essere troppo virtuosistico, pirotecnico e autocompiaciuto. In altre parole, lo accusa della grave e imperdonabile colpa di essere troppo bravo.
Be’, che devo dirvi: se vi piacciono sciatti e mosci, come certi nostri balbettanti e presuntuosi coglioncelli, come certi nostri scolaretti politicizzati e omogeneizzati e pompati che non sarebbero degni di pulirgli una ciabatta con la lingua (o, per fare un esempio cinematografico, se preferite cinepurgoni e mediocri checchizaloni a Woody Allen), non leggete Martin Amis.
Ma se vi piacciono bravi e talentuosi, avrete già indovinato cosa sto per dirvi: non fatemi incazzare.
In ogni caso, questo è un romanzo da regalare solo a chi ama davvero leggere, che siate voi stessi o una persona a cui volete bene. Se ama solo leggiucchiare di tanto in tanto, potrebbe non apprezzare un simile dono. Questo mi pareva corretto dirvelo.
Parola di Scriba.
Non qualcosa di particolarmente nuovo, dunque, ma nessuno l’aveva mai resa con la verve geniale e travolgente di questo riuscitissimo romanzo, pienamente comico in alcune sue trovate, pienamente tragico nel descrivere la disperazione di un uomo portato dalla sua lucida ipersensibilità, ma anche da un’ambizione smisurata e frustrata, sull’orlo della follia.
Vulcanico e talvolta un po’ arruffone, ricco, originale e generoso fino all’incasinamento, elettrico ai confini del cortocircuito, Martin Amis è un certamente ottimo scrittore, ma forse di quelli da prendere a piccole dosi non consecutive: diciamo che un paio di suoi libri all’anno potrebbe essere la giusta posologia. Piacevoli comunque il suo umorismo corrosivo, l’inventiva, il sarcasmo, la perfidia. Amis non è un amante della sintesi, almeno non qui (più di quattrocento pagine a caratteri molto minuti, altrimenti sarebbero state settecento), quindi ogni tanto un po’ di noia, ma poca poca, ve l’assicuro.
E poi, come non amare uno capace di riversare ironia al vetriolo persino sui pianeti e i loro satelliti? [pag. 66: “E ora Plutone. Non bisognerebbe mai prendere in giro gli afflitti, naturalmente, ma Plutone è davvero un disgustoso pezzetto di merda. Giove non ce l’ha fatta a diventare stella; Plutone non ce l’ha fatta nemmeno a diventare pianeta. Atmosfera rarefatta, una crosta di ghiaccio spessa 500 chilometri, e poi roccia. La massa di Plutone è circa un quinto della massa della nostra luna, e la sua luna, Caronte (altro cesso) è ancora la metà.”]
Chi non sa, o non vuol sapere (perché non gli conviene) cosa sia uno Scrittore, accusa Martin Amis di essere troppo virtuosistico, pirotecnico e autocompiaciuto. In altre parole, lo accusa della grave e imperdonabile colpa di essere troppo bravo.
Be’, che devo dirvi: se vi piacciono sciatti e mosci, come certi nostri balbettanti e presuntuosi coglioncelli, come certi nostri scolaretti politicizzati e omogeneizzati e pompati che non sarebbero degni di pulirgli una ciabatta con la lingua (o, per fare un esempio cinematografico, se preferite cinepurgoni e mediocri checchizaloni a Woody Allen), non leggete Martin Amis.
Ma se vi piacciono bravi e talentuosi, avrete già indovinato cosa sto per dirvi: non fatemi incazzare.
In ogni caso, questo è un romanzo da regalare solo a chi ama davvero leggere, che siate voi stessi o una persona a cui volete bene. Se ama solo leggiucchiare di tanto in tanto, potrebbe non apprezzare un simile dono. Questo mi pareva corretto dirvelo.
Parola di Scriba.
Decisamente affascinante questa recensione.....fa venire voglia di correre in libreria.
RispondiEliminauna lucida ipersensibilità che può condurre sull'orlo della follia.....ti confesso che credo di saperne qualcosa.
Ciao, un abbraccio.
Teresa
Il pezzo che hai riportato su Plutone e quel cesso di Caronte mi ha fatto piegare in due dalle risate!
RispondiEliminaMi sa che devo fare una lista reale di libri da leggere... 'nnaggia a te...già ce n'ho un miliardo tra gli arretrati, come faròòòòòòòò????
Ahahaha...ovviamente scherzo (più o meno!), ma non mi demoralizzo...grazie per la dritta Zio!!!
Una domanda : hai letto niente di Volo?
RispondiEliminaL'ho sentito ieri dalla Gruber e se scrive come parla....
Ovvietà e superficialità con adescamento giovanile.Almeno così mi è parso.
Cristiana
mai letto Amis, però... non trovi anche tu che virtuosismi e autocompiacentISMI siano un difetto grave per un narratore? chiaro, se sotto c'è vera Sostanza, anche certe pomposità possono lasciarsi digerire, però... però...
RispondiEliminasai, VecchioScriba, tutti i tuoi affezionati lettori lo hanno capito bene cosa pensi dei libri da classifica, e dei nostri "coglioncelli" e "scolaretti". permettimi di darti un consiglio da fratello minore - anche se juventino: fottitene. lascia perdere. non sottolineare continuamente il tuo livore. io ti capisco: ho appena scritto sul mio profilo FB: "C'era più Arte in un dito di London che in tutte le oscene classifiche di Voli, Baricchi e Faletti - sottoscritto ampiamente compreso" (sai, ho appena finito "I Racconti del Grande Nord e della Corsa all'Oro".. Monumenti!) Se insisti su questa linea rischi di passare tu - non per i tuoi aficionados più calorosi, è chiaro - dalla parte del pomposo presuntuosetto e frustrato. Non permettere che questo succeda. Dimentica il letteratumE. Non lasciare che ti rovini il fegato. Ascolta soltanto la Voce dei Grandi: le loro vite, le loro esperienze Ci insegnano tanto per cominciare: l'umiltà. Pensa che London riteneva quei suoi racconti della spazzatura scritta per far soldi... ognuna di quelle pagine meriterebbe 1000 Strega e 1000 Campiello, oggi...
E non sputarmi in faccio se amo follemente Zalone (nella sua versione televisiva da OneManShow - non al cinema...)
Giovanni Monte
ciao Zio! ottima questa rubrica dei consigli!
RispondiElimina* Teresa
RispondiEliminaGrazie, carissima. Ma adesso comincio a essere curioso anch'io, su questa nuova amica e commentatrice... Non sarai una collega in incognito? O qualcuno che ho conosciuto anche nella vita reale? :)
Grande abbraccio.
* Melinda
Prometto di smetterla per un po'... a meno che editori e librerie non mi propongano una percentuale sulle vendite... :D
* cristiana2011
Ti è parso giusto: arginare il deprecabile fabiovolismo è per l'appunto uno degli scopi di questa mia modesta rubrica di consigli disinteressati e genuini...
* Giovanni Monte
Virtuosismi e autocompiacimenti sono difetti se sono effettivi e reali, non se vengono insinuati, da criticozzi in malafede o editors dalle mani legate, come imbecilli scuse per favorire chi non vale un mezzo cazzo...
Sul resto, tranquillo, niente vero livore e niente fegatofagia: semplicemente trovo quasi inevitabile, oltre che giusto e divertente, questo mio assestare un colpo al cerchio e uno alla botte: in fondo rischi più tu, perché su Fessobukko ti leggono a migliaia, mentre qui la cosa è più in piccolo... :)
Il primo film di Zalone (guardando il quale non ho trattenuto qualche gustosa risata, devo ammetterlo) contiene già dentro sé la propria critica, quando nel finale la discografica dice, più o meno: "E' talmente MEDIOCRE che non potrà non avere successo".
Della versione televisiva ho letto solo battute riportate (come se fossero geniali) su un giornale, e le ho ritagliate perché volevo proprio partire da lì per un mio post CONTRO LA MEDIOCRITA', ma poi ho lasciato perdere perché ho di meglio da fare... Uno che nel 2011 riesce a essere così originale e geniale da dire che "davanti ai gay bisogna stare sempre dritti, non bisogna piegarsi mai" come se fossero degli inculomaniaci che aspettano solo di penetrare il primo ornitorinco pelato che passa, riesce soltanto a farmi pena, e per andare a un suo spettacolo dovrebbe pagarmi lui. E neanche poco.
* Robydick
Grazie, e ancora auguri per il tuo compleanno!! :D
* Anonimo
Good evening... Martin? :-))
questo potrebbe piacermi ;)
RispondiEliminahai ragione caro amico, quanta immondizia spacciata per genialità!
ma no, io ho pochissimi amici su FB. però è anche vero che su FB possono leggere le mie cose anche gli amici degli amici, a volte...
RispondiEliminaZalone... non innalza le coscenze... ma, scriba!, non crederai mica che lui davvero pensi che davanti a un gay bisogna star dritti!?!?
è basso, è greve (e io gli assomiglio molto, in questo), a volte è scontato, ma è anche leggero, perché si capisce chiaramente che non è un omofobo: e sono sicuro che anche uno come Vendola sorride a quel tipo di battute... (lo stesso non posso dire di un Grillini o un Cecchi Paone - che sono due cacacazzi fenomenali, sempre appollaiati dietro le spalle e pronti ad accusare chiunque di omofobia per una parola fuori posto)
naturalmente non posso discutere i tuoi gusti, ma gli ultimi due venerdì con Zalone io mi sono scompisciato... anzi: volevo essere Zalone, io! (Del Piero e Federer sono modelli troppo alti e lontani). mi dedicai a un'arte minore per mancanza di talento. sic.
Giovanni Monte
* Queen B
RispondiEliminaCredo che potrebbe piacerti davvero...
e mi sa che hai ragione a darmi ragione... :-))))
Un super abbraccio
* Giovanni
Hey, mon ami, mica mi avrai preso per un parruccone politically correct che si scandalizza per le battute sui gay? Questa sì che sarebbe per me una grave offesa... :-))
Quella battuta mi infastidisce perché scontata, vecchia, banale, risaputa, sciatta, stantia, messa lì apposta per compiacere i rozzi coglioni semianalfabeti che quando parlano dei gay in un bar dicono esattamente quelle stupide parole lì!
I modelli, poi, per carità, ognuno è libero di sceglierli, ma io piuttosto che essere lui mi suiciderei... l'altroieri. :)
Grazie, anche di questo, Zio. A proposito, oggi passeggiavo e in una bancarella di libri super scontati cosa ti vedo lì, a chiamarmi? "Il progetto Lazarus". E' saltato in mano mia, ovviamente. La tizia della bancarella mi ha detto di ringraziarti. Io ti ringrazierò (di nuovo) dopo che l'avrò letto. ;-)
RispondiElimina* Il grande marziano
RispondiEliminaUn capolavoro simile pure superscontato... avete un *ulo, voi extraterrestri... :-))
Bello però il ringraziamento della tizia della bancarella! Vedi? Chi vende una camionata di libri del deejay Volo è costretto a ringraziare la Gruber, chi vende un romanzo del grande scrittore Hemon ha pure l'onore di ringraziare Zio Scriba! :-))))
Un abbraccio, caro amico, e grazie per la fiducia!
* ri-Giovanni
Che poi, secondo me, al di là di tutto, tu me stai come sempre a pià pou kulo, mattacchione che non sei altro... :)
Un giovane scrittore come te vorrebbe farmi credere di avere per modelli ("troppo alti") un tennista, un guitto televisivo e... Del Peto?
Non ci credo ma neanche... :-))
Questo mi ha convinto più dell'altro.
RispondiEliminaPerò al prossimo anno sarebbe bello mettere sotto l'albero un tuo libro . No?
Sono un po' lenta con la lettura ultimamente.
RispondiEliminaBuona serata!
PAOLO F.
RispondiEliminaDirei proprio di sììììì!!!!
Lo prendo come un caro augurio.
E farò (sto già facendo) di tutto perché si avveri.
* Kylie
Non ti credere, sono lento anch'io. C'è gente che di libri ne divora più di trecento all'anno. Io preferisco goderne e centellinarne fra i quaranta e i cinquanta. Devo pur trovare il tempo di scrivere a mia volta, anche se purtroppo per me non sono un deejay, uno scultore, un giornalista, un attore, un cantante, un matematico, un politico, un calciatore, un rimasuglio di cronaca nera, cioè una di 'ste figure che nelle librerie italiote va per la maggiore... :D
che interessante,spero di trovarlo o che me lo regalino !!
RispondiEliminaio sono "giovanescrittore" (poi si vedrà..) quando scribacchio. e siccome voglio imparare bene leggo i Grandissimi. ma è solo una parentesi, una temporanea mutazione, o, se vuoi, l'espressione di una delle mie due personalità dominanti. quando smetto, torno quell'altro (ricordi quando Gwynplaine prese a mandarti email come Cuco M.?) e l'altro s'occupa solo di palloni e palline, e di Zaloni. Lo so, lo so, la gente fa fatica a capire.. (persino la mamma!), ma tu, che non sei un cervello d'accademia, puoi afferrare. la scrittura è un bernoccolo. nasce in modo fortuito, sulla capoccia di chi meglio crede e che a volte non se la merita.
RispondiEliminaE infine, ricorda: gli uominisessuali sono gente tali e quali come noi, noi normali!!
uah uah uah. e mi sollazzo!!
Monte Gwynplaine
Ma quanti libri devo regalare per le festività? Grazie della tua nuova ed utile rubrica.
RispondiEliminaCiao Zione. :)
LeNny
* silvia16
RispondiEliminaChi te lo dovesse regalare ti farebbe di certo un bel regalo.
Ciao! :)
* Giovanni
OK. :)
Però almeno una parolaccia scurrile e insultante come "normali", qui dentro potevi risparmiartela: ho dovuto lottare con me stesso per non censurartela... :-)))))))
La normalità fa schifo, ma, ripensandoci, visto che hai avuto il coraggio e lo stomaco di dire "noi normali" possiamo rubricarla come autoironia, o come masochismo... :)
* LeNny
Quanti ne vuoi, naturalmente.
L'importante è sapere che quelli suggeriti qui sono facoltativi, mentre quelli suggeriti in tv sono fuck-oltativi... :-))
Ciaoo!!
Ne prendo ovviamente nota.Visto che i regali di Natale li faccio tutti in libreria,un titolo in più non guasta.Soprattutto,se recensito così bene ( faccio ammenda,peraltro,perchè non conoscevo l'autore ).
RispondiEliminaBuon giorno Zio Scriba! Passo per un saluto e per leggerti ma ti confesso che mi sono divertita piu a leggere i commenti che leggere l'articolo! Scusa ma iniziare la domenica con due risate fa bene. Buona domenica.
RispondiEliminaCodesto scrittore mi sembra notevole.
RispondiEliminaHo già immesso nella Lista Desiderata un po' dei suoi libri.
Anche quello da te suggerito. Ovvio.
Ho spesso in sospetto i minimalisti, nella stragranmaggioranza dei casi esrimono solo mancanza di ideee e di coraggio per osare, anche se le eccezzioni di valore ci sono sempre. Questo scrittore quindi mi ispira, ha a quel non so che di strabordante senza ritegno condito di acuta ironia da renderlo molto interessante. Baci Zietto e fusa morbidissime al bel tenebroso Isidoroso miaoooùùùùùù
RispondiElimina* Blackswan
RispondiEliminaNessuna ammenda: se non ci fossero sempre cose nuove da scoprire, sarebbe una gran noia la vita. Ci sono autori che anch'io ho conosciuto tardissimo, e altri che devo ancora conoscere. Diffida sempre degli intellettualozzi boriosi che hanno "letto tutti i libri" e "visto tutti i film", perché delle due l'una: o sono dei bugiardi, o non hanno avuto il tempo di capirci dentro un cazzo!
* Galadriel
Hai ragione: io speso faccio dei salvataggi di tutti i commenti di alcuni post, perché le cose che dicono i miei lettori sono sempre interessanti, divertenti e preziosissime!
Buona domenica anche a te! :)
* mia euridice
Secondo me questo è il migliore, ma molti gli preferiscono "Money". Adesso in cima alla mia lista ci sono La freccia del tempo e Il treno della notte, che per motivi diversi mi ispirano assai.
* Felinità
Certi (rari) esempi di minimalismo rappresentano una portentosa forma d'arte e di poesia dell'anima... ma IMPORRE filosoficamente il minimalismo ai giovani scrittori significa fornirgli una scusa per essere sciatti e insipidi, e per non dire un beato cactus. Copiare Carver è il miglior modo per NON diventare scrittori, mentre io conosco un meraviglioso scrittore padovano che scrive più o meno come Carver (secondo me anche meglio!) senza mai averlo letto...
Fusa isidorose ricambiate... (il mio bisontino panterotto si sta ingrassando a furia di coccole, mie e tue... :D)
Ciao e Miao!
"normale".. è solo un dato statistico. non fa schifo. e buono e caro e naturale come ciò che nella norma non rientra. ti dirò di più, per farti inviperire: quella cosa che la monosessualità è una forzatura cutturale mi pare una grandiosa cazzata pezzoliana. mi pare molto più forzosa la bisessualità (e il recchismo) greco... in quanto gay onorario, fai bene a sostenere la causa, ma non correre troppo su quella strada se no finisci in un dirupo...
RispondiEliminascusa ma dopo quel... Del Peto... un "recchismo" qui ci stava tutto - e ringraziami per aver ingentilito il termine...
uhuh, vecchioscriba, m'è venuta una gran voglia di un po' di pugilato con te! ahah. ohoh.
Monte
* Monte
RispondiEliminahai partorito una tale montagna, hai secreto una tale caterva di inferiorità mentali popolar-conformiste, che se tu non fossi un amico (e io un non violento) avrei già indossato i guantoni... la "norma" è per i fessacchiotti, e i Greci con la loro "recchioneria" sono uno dei (pochissimi) motivi per cui non viviamo ancora sugli alberi... :-))))
Sulla tragica idiozia della monosessualità, imposta inculcata e indotta a partire dalla culla con l'imposizione del ROSA e dell'AZZURRO, ti lascio una citazione di Kate Millett, femminista e bisex (bisex come tutti i più grandi artisti, da David Bowie e Kurt Cobain):
"L’omosessualità è stata inventata da un mondo di persone etero che dovevano fare i conti con la loro bisessualità. Trovandola difficile e preferendo non ammetterla, hanno inventato una condizione paria, una colonia di lebbrosi per gli incorreggibili la cui esistenza, apertamente tollerata, fosse di monito a tutti. Noi omosessuali garantiamo la normalità a tutti gli altri, proprio come le puttane garantiscono la virtù alle signore."
p.s.
e grazie per il minaccioso "dirupo", ma l'unico dirupo che temo è quello dell'ignoranza e dell'omofobia :-))
Carissimo Zio Scriba,
RispondiEliminale tue domande mi hanno fatto sorridere.
Non ci conosciamo nella vita reale, anche se a volte ho la sensazione chiara di averti già conosciuto, in una vita precedente (adesso forse sarai tu a sorridere) o che ci conosceremo in futuro.
Amo moltissimo la scrittura e la lettura (passioni nate in me ancora prima che fossi in grado di esercitarle), ma non posso certo definirmi una scrittrice.
I miei lavori sono due: educatrice professionale e drammaterapista.
La frase sulla follia nel mio commento era rivolta a me stessa.
Hai pensato forse che stessi parlando di te?
Ciao carissimo amico.
Teresa
Chissà cosa ne avrebbe potuto pensare il mio antico quasi conterraneo G. D.Cassini che "fu il primo ad osservare la rotazione differenziale dell'atmosfera di Giove"? :)))
RispondiElimina* Teresa
RispondiEliminaNo, no, avevo capito che ti riferivi a te stessa, ma ti assicuro che se ti fossi riferita a me l'avrei considerato un dolce complimento... :)
Ciao, mia nuova cara amica!
* Adriano
RispondiEliminaMagari l'avrebbe sfidato a duello per l'offesa marrana arrecata a Plutone... :-))))
Mai letto nulla di lui, ma mi interessano sempre le storie che parlano di scrittori, la meta-letteraura, per usare un parolone. Mitico "se vi piacciono sciatti e mosci, come certi nostri balbettanti e presuntuosi coglioncelli" ... ah, ah, ah ...
RispondiEliminaEcco quindi che ho scoperto che oltre ad essere uno scrittore - senza "k" ma con la doppia "t" ti prego - sei anche un ottimo recensore ed un editor.
RispondiEliminaMeno male che mi tratti con simpatia nei tuoi commenti sul mio blog.
* Ally
RispondiEliminaChe è poi il filo conduttore di queste mie ultime tre recensioni. E anche il protagonista di gigolo' per cliente unica è uno scrittore (fallito).
* il monticiano
Scrittore (nel mio piccolo) sì, mentre di editing ho avuto solo saltuarie esperienze...
Colgo al volo l'occasione per dire ai nuovi, che magari mi conoscono poco, che io non sono affatto un amante delle "kappa". Il nome del blog è ironico, e deriva dalla fusione del titolo del mio giornalino clandestino liceale (il mitico Inkazzo Periodiko - e a quei tempi la kappa non era una stucchevole moda, la usavo solo io, più quelli che scrivevano kossiga sui muri... :D) e della mia battuta zioscribesca "d'agrande farò il scritore"...
Tu vieni trattato con la simpatia che meriti, ecco tutto. :)
Le parole di Millet sono molto divertenti, ma piuttosto inconsistenti/deliranti. al solito, succede quando il "diverso" stufo dei pregiudizi e delle angherie - e dei giovanardismi italici e non - che ha dovuto inghiottire lungo troppi anni, cerca di condurre certi signori sulla strada della ragione, ma senza alcuna misura e alcun giudizio, mosso soltanto dal disprezzo per la trivialità e dall'insofferenza per l'ignoranza. come dicevo sopra, è il pericolo del dirupo...
RispondiEliminad'altronde Millet si contraddice clamorosamente nelle ultime tre righe: ci sono le puttane, e le signore. ci sono gli omo e... gli altri. dunque, non esiste più un bisessualismo universale (che, d'altraparte, appiattirebbe non poco l'uomo, che è bello e santo proprio in quanto... diverso, l'uno dall'altro)
dico, è molto semplice: è perfettamente naturale che ci siano esseri attratti solo dal sesso opposto.
è perfettamente naturale che ci siano esseri attratti dal proprio sesso.
è perfettamente naturale che ci siano esseri attratti da entrambi i sessi.
tutto è "norma" - ogni cosa è "natura". dunque, attaccare la "norma" (cioè, per questioni statistiche, l'eterosessualità) diventa un atto conformista.
Think About It
Monte.
* Monte
RispondiEliminaMa la Millett non si contraddice affatto: ricorre solo al vecchio trucco di usare "le parole del nemico" in senso ironico. Con "noi omosessuali" intende ovviamente "noi che veniamo ritenuti tali" (o che cadiamo nella trappola culturale di ritenerci tali), dal momento che lei è bisex. Questo non significa che abbia ragione in assoluto, o che quanto dice debba valere per tutti, o che non vi sia (come nelle mie parole) una buona dose di (sempre Benedetta!) provocazione, ma da lì a considerarlo un inconsistente delirio da divertente cabarettista ce ne corre...
Resta il fatto che l'omofobia è una gran brutta e misera bestia.
Guardati: sei partito da una battutaccia scarsa e ritrita e squallida di Zalone riportata da me in un contesto che non si riferiva al sesso ma alla comicità e al talento comico, per toglierti i sassolini che avevi da chissà quanto tempo nella scarpa sul Gay Onorario e la "monosessualità".
Vabbè, comunque se io sono troppo avanti non è colpa tua: goditi Zalone e chiudiamola qui, o da 'sto pantano antropologico non ne veniamo fuori più... :-))))
che dire, se tu sei troppo avanti, stai pure sicuro che io non ti verrò mai.. dietro!
RispondiEliminaaaaaaaaaaaaah!!
Checco Montezalone
* Checca Montezalone
RispondiEliminaEcco, questa era carina... :-)))
E poi meno male, perché non sei il mio tipo, tipa, tipu… insomma, troppo juventinu…
Restando seri (perché ovviamente anche il “troppo avanti” era una mia battuta) forse siamo meno lontani di quanto possa sembrare. Quando affermo che la normalità fa SCHIFO, la intendo come concetto ritenuto assoluto e positivo e indiscutibile, come omologazione imposta e inculcata, come belato di trionfo delle pecore contente di essere tali. Ma se uno fa volontariamente e casualmente una cosa ritenuta normale, va BENISSIMO: altrimenti come giustamente dici tu si cadrebbe nel conformismo dell’anticonformismo, a sua volta deleterio. Anch’io divento “normale” quando da bravo pisquano mi appassiono alle partite di calcio. Ma non mi ci obbliga nessuno! Nessuno dovrebbe venire forzato a essere né etero, né omo né tantomeno bisex (cosa gli fai, la tabellina da rispettare? Ogni dieci ragazze almeno un ragazzo, altrimenti sei OUT? – cosa che tra l’altro alcuni anni fa accadeva regolarmente in certi college americani dove la bisessualità era divenuta un fatto modaiolo, e che comunque è sempre meglio del lapidare chi sgarra dalla norma delle società ingroppavulve più ottuse e troglodite).
Ma è proprio questo il punto: la forzatura etero, ti piaccia o no, esiste; il ricatto genitoriale all’obbedienza e all’imitazione con cui barattano amore e sostegno, esiste nel 99% delle famiglie (ma in certe non è che barattano: proprio ti pugnalano, ho letto di madri che pugnalano le figlie!), ed è assai più massiccio di quanto si pensi. (Lo confermano, indirettamente, i discorsi degli omofobi, come quel coso, scilippoto, sciogliputi, che teme che i figli dei gay diventino a loro volta tutti gay: pensa che sfiga se invece diventassero scialliputti: dove devo firmare per avere 3 o 4 figli belli, sani, intelligenti e omosessuali? anzi, bisessuali? anzi, con la cazzo di sessualità che liberamente preferiscono??!!) Poi moltissimi sarebbero etero lo stesso, ma dire che uno sarebbe sicuramente ed esclusivamente etero anche se non lo avessero educato e condizionato fin dalla culla (col rosa e l’azzurro, i soldatini e le bamboline, e le zie che cominciano a 4 anni a chiederti se hai la fidanzatina – non certo il fidanzatino!), è come dirsi sicuri che uno andrebbe in chiesa anche se non gli avessero inculcato (o se preferisci “trasmesso”) la tradizione religiosa. Magari è vero, ma di certo non lo è per tutti.
Mò basta: per “colpa” tua oggi è stata quasi una giornata di lavoro. Ma non lo dico per avere l’ultima parola. Tu se vuoi rispondi pure, per par condicio.
Io passo e chiudo. :)
E segnamoci anche questo, passando sopra al fatto che qui si nominano impunemente fabbiovolo e ceccozzalone. :)
RispondiEliminaDel resto, l'accumulo torna comodo, che quando si è costretti a rinunciare a una passione (ginocchio ancora out, in attesa che la ruota giri), invece di recriminare è bene coltivare le altre. E infatti da Runner mi trasformo in Sitter (and Reader!).
Non avevo mai sentito parlare di Martin Amis, mi piace molto il modo in cui ne hai parlato, dev'essere una storia interessante :P lo aggiungo alla mia super lista di libri che vorrei leggere
RispondiEliminabuona serata
* web sitter and reader
RispondiEliminaNon preoccuparti, sono stati nominati nel modo che meritavano (almeno da me... :D)
Ti auguro con tutto il cuore di ritornare al più presto Runner, mio caro amico (anche perché Reader, per tua fortuna, lo resteresti comunque)
Ciao! :)
* Francescast.84
Grazie per la fiducia, ma soprattutto per la graditissima visita!
Buona serata (o forse, ormai, buona notte) anche a te! :D
Grazie Zio per l'ennesima bella recensione. Trovo sempre molto generoso da parte tua scriverne: è condivisione non solo di un'esperienza intellettuale ma anche, ed è quello che personalmente a me interessa di più, delle tue emozioni di lettore e di persona.
RispondiEliminaQuel pezzo su Plutone e Caronte mi ha fatto ridere tantissimo e ho pensato che avresti potuto benissimo scriverlo tu. Vero, Zio?
Tanti baci da una Firenze piovosissima
* Duck
RispondiEliminaChe bene mi hanno fatto in questa mattinata pure qui piovigginosa questi baci fiorentini. Che ricambio.
Grazie a te, carissima, e ciao! :)
ma cosa teme Scialliputi? è un folle. che i figli dei gay diventino... ma mica fanno figli, i gay! cioè, a parte qualche rara eccezione, chiaro.
RispondiEliminalo so che non sono il tuo tipo. a te chiaramente piace il tipo coi quadricipiti di ferro alla J. Zanetti! io idealmente sarei portato più verso Irina Shaik, o Iris Cekus, o Raffaella Fico. però, in concreto, pratico solo il coitus bianconerus. che di questi tempi arraparsi per la signora viene facile. vediamo stasera cosa ci propone la serata romana. intanto l'ennesina sconfitta di Stronzinho con Guardiola mi ha fatto passare un ottimo UIC END!
Potenzial-Monte
* Potenzial
RispondiEliminaeheh... i miei gusti somigliano ai tuoi più di quanto immagini... e se proprio alle ragazzuole dovessi aggiungere un calciatore, sarei decisamente più, diciamo, sul Fernando Torres... :D
sul calcio non hai più speranze di smuovermi: come tifoso mi godo una pensione dorata dopo aver avuto TUTTO (rubentus in B e Triplete), come appassionato amo anch'io il Barcellona e non certo il fascistoide Maial Madrid che ci ha scippato il Mago Mou, e come fine intenditore ho capito subito che quest'anno la tua squadra (di cui odio l'agnelleria e la tifosaglia capace di accoltellamenti "interni" il giorno del raduno, ma di cui ammiro la genialità di un fior di professionista come Marotta) sarebbe stata un'ottima base per le mie scommessine... :D
scialliputi non è un genio ma fa benissimo a temere per la propria stirpe: quando l'Oltreuomo Bisex (o Unisex) si riprodurrà per clonazione facendo i figli come li vuole (ci si arriverà fra 400 anni o 4000, ma ci si arriverà) chi mai vorrà un figlio simile a lui??!!
GUD UIK! :)
ma va' va', gayotto lumbard! a chi vuoi fare fesso!? anche se, peccertiversi, c'hai ragione. una come Irina potrebbe GUARIRE pure una camionata di checche... pensa che io me la sono giocata a palleggi con Ronaldo (da ragazzino ne facevo duemila..) e ho perso per un pelo... (un pelo di Irina!)
RispondiEliminaaccoltellamenti interni? ti rifesci al caso Amauri?
Monte.
no, no, proprio alla notizia di cronaca di scontri violenti fra diverse fazioni ultrà il primo giorno del raduno estivo... se non era una bufala (ma nessuno l'ha mai smentita) è un record di cui essere fieri, anzi, FIERE (non in senso femminile, ma nel senso di... bestioline... :D)
RispondiElimina9.5? Troppo poco! ;)
RispondiEliminaIn questo periodo considero Martin Amis il più grande scrittore vivente assieme a Philip Roth. Leggendolo, si ha l'impressione di trovarsi davanti ad una intelligenza immane, quasi spaventosa, un universo brulicante e inesauribile di invenzioni, di arte, di genio. Forse "L'informazione" è il suo libro migliore, ma il suo percorso artistico è così eterogeneo che non me la sentirei di essere così categorico. Non ho letto tutto, di lui, ma posso dirti che tra "Money" (1984) e "La vedova incinta" (2011) c'è la stessa distanza che potrebbe esserci tra Omero e Dante, e allo stesso tempo, la medesima aria di famiglia. Al linguaggio elettrico, eccessivo, grottesco di Money, stemperato poi ne L'informazione, Amis ha via via sostituito un linguaggio sempre più asciutto, quasi bulinato, già a partire da "La casa degli incontri" del 2006, fino ad arrivare alla levigatezza abbagliante de "La vedova incinta" - il libro più bello che mi sia capitato di leggere negli ultimi 12 mesi (12 mesi fa, infatti, avevo letto Madame Bovary, che probabilmente supera qualsiasi romanzo prodotto negli ultimi 450 anni). E tutto questo, senza mai perdere il suo essere "Martin Amis".
Mi permetto di aggiungere che:
- questo libro contiene, a mio parere, uno dei più belli e importanti incipit di tutti i tempi
- il finale è una terrificante badilata in faccia (se ci sparavano, ci facevano meno male)
- non è affatto prolisso, in nessun momento: è ricco, è pieno, ma mai troppo lungo
Un abbraccio forte!
Paolo
* Paolo
RispondiEliminaSai che ti dico?
Che mi hai convinto, e correggo idealmente il voto in 10+. :)
(D'accordo anche con te sulla ricchezza che non è prolissità: volevo solo avvertire un certo tipo di lettore non in grado di apprezzare, e che poi mi avrebbe odiato per il consiglio)
Pensa che avevo visto il tuo commento su ibs e volevo proprio aprire con "Secondo Paolo Zardi contiene l'incipit ecc.ecc.", ma poi non ho voluto essere ripetitivo nello scomodare troppo spesso il tuo Nome!
Metto in lista "La vedova incinta" che imperdonabilmente mi manca.
Come mi mancavi tu da queste parti. Con la differenza che tu sei perdonatissimo, perché uno Scrittore, padre e ingegnere come te avrebbe bisogno di giornate di 96 ore, e ogni minuto d'Amicizia che mi regali è per me più prezioso del platino.
Abbraccio abnorme!
Caro Nicola, passo di qui spesso, ma durante il giorno vivo in una prigione, che non mi consente di prendere due minuti per lasciare giù qualcosa... ma spero di rifarmi sotto le vacanze di Natale...
RispondiEliminaUn abbraccio forte - non ho ancora finito di lavorare - a presto!
Paolo