Corradino è adulto. E sua madre sta morendo.
Io sono come una rana in uno stagno asciutto.
(Maitri-upanisad, I, 4)
La forma di questa Persona è come una veste color zafferano,
come lana bianca, come una lucciola, come un fiore di loto,
come il balenio di un lampo improvviso…
(Brhadaranyaka-upanisad, II, 3,6)
Un figlio trentaseienne, “scrittore fallito e sceneggiatore mancato”, accudisce la madre malata nei suoi ultimi quattro mesi di vita. Una storia d’amore e dedizione, tratta da uno struggente diario scritto con lacrime e sangue nell’estate del 2003, la più calda e maledetta di sempre. Un romanzo che non è soltanto intimo e poetico, ma diviene anche un lucido, impietoso catalogo delle macerie di un mondo al collasso – intellettivo, climatico e morale. Più di quattrocento pagine che riescono a emozionare, indignare, commuovere, ma che rifuggono dai lamentosi cliché del pietismo ricattatorio e della pornografia del dolore: ci si ritroverà anzi, più volte, a ridere di gusto, con quel senso di spiazzante stupore dato dall’impossibilità di scorgere netti confini fra le partiture comiche e quelle tragiche. Come sempre succede allorquando ci si ritrova al cospetto di un vero scrittore.
Incipit
Poserò qui, come sopra un altare, le inadeguate parole del mio amore
per te. Poiché ultime a svanire saranno sempre loro: quelle dolci come “mamma”,
quelle orrende come “cancro”, quelle sbagliate come “oxiliplatino”.
Oxiliplatino era una bella parola intesa male: fantomatica nuova chemio
sperimentata in Francia cui sentii accennare una sola volta – per te era
comunque troppo tardi – e che mi riempì di emozione, perché il suono “oxili”
richiamava “ossigeno” e “ausilio”. Mentre “oxali” (scoprii per caso, molto più
avanti, che il termine giusto era “oxaliplatino”)
mandava un tanfo d’ossa marce e di tomba.
Una parola che non esiste per curare un male che non si può curare: non
riesco a immaginare disperazione più grande.
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Il bello di questa nuova avventura è che unisce tre generazioni: il progetto grafico del gabbiano blu è opera della mia splendida nipotina Alice. Che voglio qui ringraziare pubblicamente.
RispondiEliminaQuanto diffile sarà stato trovare le parole per descrivere l'amore immenso e l'immenso dolore? Il diario quotidiano metterebbe a dura prova chiunque. Avevi accennato a questo progetto. Non so dirti come sarà per me leggere. È un duro percorso quello del cancro, che conosco. Dura ecco. Sarà dura. Un abbraccio.
RispondiEliminaSì, immagino che sarà dura leggerlo come lo è stato scriverlo e riscriverlo, nel corso di ben 15 anni. Dura ma esaltante. E poi vedrai che ci saranno parti sorprendenti, in cui potresti bonariamente maledirmi e desiderare di prendermi a schiaffi perché ti obbligo a ridere mentre stavi piangendo, e a prendere un fazzoletto in mano perché aggiungere le risate di divertimento a quelle di commozione può essere qualcosa di insopportabile. Ma di insopportabilmente sublime.
EliminaMa poi mi dirai tu. Nel frattempo, un grande, grande abbraccio!
Buona domenica!
Intanto ho sulla scrivania "Quattro soli a motore" ... Per la lettura sulla fata di mamma ho bisogno di tempo e respiro, per questioni molto personali. Buon tutto e grazie comunque.
RispondiEliminaMai "concorrenza" fu più ben accetta: giusto cominciare col Corradino undicenne. :)
EliminaSpero che i Quattro soli ti facciano una bella compagnia e ti riscaldino il cuore...
Sono io a ringraziarti, mia nuova amica. Buon tutto anche a Te!
Ho appena finito di godermi Quattro soli a motore (voto 9) e adesso, qui, noto una piccola discrepanza (o licenza poetica?) di cui vorrei chiederti. Vedo che nella sinossi del nuovo libro si parla di “figlio trentaseienne”, ma nel finale di Quattro soli a motore il protagonista, che ritroviamo in un albergo in Francia con la madre viva accanto, dovrebbe averne a occhio e croce 41.
RispondiEliminaComunque, ancora una volta, complimenti.
Un saluto.
Ottima osservazione (e ottima valutazione buongustaia, di cui ti ringrazio!). La discrepanza è voluta. Quando decisi che il diario della Fata andava “corradinizzato” e leggermente romanzato per renderlo più fruibile e meno privato-personale, mi si presentavano due possibilità: invecchiare me stesso (quando morì la mamma avevo davvero 36 anni) oppure decidere, semplicemente, che in eventuali edizioni future di “Quattro soli a motore” l’epilogo intitolato “Trent’anni dopo” venga trasformato in “24 anni dopo”, o qualcosa del genere. Senza esitare un attimo, ho scelto la seconda, perché, malgrado i necessari interventi in nome dell’autofiction e del livello artistico dell’opera, la verità di quel diario era qualcosa di troppo urgente e che non ammetteva compromessi. (In realtà ci sarebbe pure una terza chiave di lettura: e cioè che Corradino, indissolubilmente legato alla sua dolcissima madre, in quell’albergo, nel momento della sua apoteosi, IMMAGINI – o sogni – soltanto di avere lei che riposa non in cielo ma nella camera a fianco…)
EliminaE comunque, già adesso, quel “trent’anni dopo” può essere considerato come una “trentina” vaga e approssimativa: l’esattezza e l’importanza di quell’epilogo non è tale da dettar legge sulla saga corradiniana; anzi, ti dirò che pur essendomi basato su di esso – e sul suo essere ambientato a Cannes – per inventare le parti sul produttore e sul film italiano abortito, tale epilogo in futuro potrebbe anche sparire, e Quattro soli terminare qualche pagina prima, magari ripristinando quella lapidaria frase finale che non mi perdonerò mai di aver eliminato:
«Non chiamatemi.»
Un abbraccio.
In bocca al lupo per la tua nuova opera.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Merci, mon chevalier. :)
EliminaE viva il lupo sempre!!
Ciao.
Ottimo, lo prendo subito! Ciao, a presto!
RispondiEliminaSu una carissima amica e lettrice buongustaia come te non nutrivo dubbio alcuno. :)
EliminaPoi, se ti va, fammi sapere i tuoi pensieri e le tue emozioni!
Ti abbraccio forte. Ciao!
Be' mi tocchi in pieno!
RispondiEliminaPermettimi di dedicarlo anche alla memoria di tua mamma. Chissà, magari si sono incontrate in cielo, e stanno parlando di noi...
EliminaTi abbraccio forte.
Grazie Nicola, il tipo di male, il numero dei mesi, l'estate, il fatto di starle vicino, sembra proprio la mia vita.
EliminaCoincidenze da brividi. Alla mia storia (magari anche alla tua?) si è poi aggiunto questo: la cronaca di una morte annunciata che però riesce, nel finale, ad assumere cadenze concitate da thriller, neanche fosse stata davvero pre-concepita da uno scrittore o da uno sceneggiatore...
EliminaCredo di non aver ancora rielaborato con lucidità il finale, faccenda troppo fresca.
EliminaTi capisco: mi ci sono voluti mesi e mesi, per elaborare. E 15 anni per finire il libro.
EliminaHo avuto problemi con il vecchio blog, tanto che ho dovuto farne uno nuovo.
RispondiEliminaHo visto il tuo messaggio su facebook solo oggi e quanto prima mi regalerò il tuo libro.
Ciao.
Cri
Avevo già provato a ritrovarti sul tuo nuovo blog (ma forse era uno intermedio?) ma mentre provavo a commentare sono apparse misteriose finestre che parlavano di virus e malware in arrivo... Fammi sapere quando risolvi!
EliminaE se mi leggerai, comunicami poi le tue emozioni e i tuoi pensieri al riguardo. Se ti va.
Per intanto, un abbraccio.
Ciao Cristiana carissima, e a presto!
http://lilladoro.blogspot.com
EliminaCon questo link non dovresti avere problemi, altrimenti dovresti andare su GOOGLE+ e sul mio sito copiare direttamente l URL.
Grazie.
Cri
Grazie a Te! A presto!
EliminaTi sto leggendo, frammento dopo frammento...
RispondiEliminaGrazie. Tu ci sei sempre.
EliminaNumero ordine: 408-3580727-2379554
RispondiEliminaAGONIA DI UNA FATA E ALTRI SFACELI sarà spedito a FRANCO BATTAGLIA PRESSO CREDEM da Amazon.it.
...sempre un piacere.. ;)
Bello sapere che la mia Fata sta trovando ospitalità nelle case di veri Amici, e contemporaneamente il mio libro in quelle di lettori buongustai e di alto livello. Non so ancora se io vi merito. Ma la mia Fata sì.
EliminaUn abbraccio!!
Mi arriverà martedì, e non vedo l'ora di leggerlo. Davvero.
RispondiEliminaCiao Zio Scriba. Un abbraccio.
Anch'io non vedo l'ora di saperti intenta alla lettura, non vedo l'ora che due simili Fate s'incontrino sulla pagina e si conoscano. Grazie, Amica mia. Ti abbraccio forte.
EliminaLo sto aspettando.
RispondiEliminaPoi ti dico.
Cristiana
Intanto io ti dico Grazie. Anche a nome della mia Fata.
EliminaBuonanotte, cara Cristiana.
Sto svuotando la casa di mia madre.
RispondiEliminaRido e piango, scappo e torno, piango e rido.
Per i giorni passati a cantare insieme le sue canzoni (io stonando, lei no) e per le macerie fresche su altri, troppo grandi, dolori.
Ora acquisto il libro.
Grazie.
zena/ colfavoredellenebbie
Grazie per queste tue parole, che sono una struggente poesia in volo verso tua mamma, ovunque lei sia, nei cieli o nel tuo cuore (o in entrambi i luoghi, e in tutti gli altri, per sempre).
EliminaUn abbraccio grande grande. Lieto di accoglierti a bordo.
E' arrivato! Apro a caso e leggo a pag.165
RispondiEliminaCapitolo "29 " Superstizioni e facce da cazzo".
Lo comincerò stasera, che io leggo di notte.
Non mi aspettavo un tomo così corposo.
Cristiana
Pensa che il diario originale era lungo almeno il doppio. Un delirio, o forse semplicemente la vita di uno scrittore che davvero vive scrivendo.
EliminaBuona lettura!! :)
Lo ordinerò stasera in formato e-book insieme agli due e-book che mi sono persa. Comprerò comunque il libro cartaceo perchè sono vecchio stampo e a me i libri piacciono... e poi ho tutta la collezione Pezzoli, non potrà mica mancare questo! Però non so quando lo leggerò, ho ancora vecchissime ferite aperte :(
RispondiEliminaTi abbraccio zio e...avanti così.
Francesca
Quella collezione merita dediche e autografi: spero che un giorno, prima o poi, ne avremo l'occasione. Sulle ferite aperte ti capisco benissimo: sono libri che da un lato possono dare conforto, ma dall'altro rivelarsi quasi insostenibili. Quando lo affronterai, non mancare di farmi sapere, se vorrai, le tue emozioni al riguardo, o qui o in forma più privata via mail.
EliminaUn abbraccio grande, grande, grande. Se vado avanti, è anche grazie a meravigliose persone come Te.
Buonanotte, e buona vita!
Quella collezione aspetta di incontrarti e, prima o poi, succederà :)
RispondiEliminaHo però scoperto di avere un problema sui miei acquisti, o li leggo sullo smartphone(cosa scomoda per formato troppo piccolo) o sul pc. Purtroppo amazon, da buon monopolista non permette la lettura su e-book reader che non sono suoi. Comunque intanto sono miei... troverò un sistema per farcela.
un abbraccio a te.
Mi pare di aver letto da qualche parte che esisteva un trucco per leggerli bene anche senza dispositivo kindle, ma purtroppo è un campo in cui non so nulla (produco anche gli e-book ma leggo solo su carta).
EliminaSe qualcuno che ci capisce passasse di qui, lo invito ad aiutare Francesca.
Nel risponderti mi assale però un dubbio: cioè che tu, come capitato a molti altri, pensi che il cartaceo sia solo "in arrivo" ma non ancora pronto, mentre invece c'è già. In ogni caso, ti metto qua sotto il link diretto per il volume di carta, che fra l'altro in questi giorni, per misteriosi motivi, amazon vende a 14.50 invece che a 16...
https://www.amazon.it/dp/1977062881
Abbracci a iosa! :)
Si, conosco il trucco e ho gli strumenti ma non riesco a farlo a causa dei DRM ma mi sto attivando con chi ha un kindle per aggirare l'ostacolo.
EliminaIntanto ... faccio pubblicità al libro. Per il cartaceo sapevo che era disponibile ma preferisco aspettare il prossimo ordine su amazon.
Ri-abbracci
Ancora Grazie, amica mia. Soprattutto per la promessa del passaparola. Come sai, non ho praticamente altre risorse. Ma forse, in fondo, è proprio questa la risorsa migliore.
EliminaBuon fine settimana!
esistone dei convertitori di formato anche on line senza istallare niente sul pc .
EliminaPer esempio questo:
https://ebook.online-convert.com/convert-to-epub
Grazie Sire! :)
EliminaUn saluto e un abbraccio.
Recensioni di Francesca che non è brava e non ama esprimere con le parole le sensazioni e i sentimenti ma che in modo elementare e telegrafico ci prova.
RispondiElimina"Il bambino che sbagliava le parolacce" assolutamente da leggere per ironia, "sfigataggine"(esisterà questa parola?), unicità e fluidità di scrittura ( ho avuto solo difficoltà a leggere i racconti di naja perchè da sempre scappo al solo sentirne parlare, ma è un mio limite).
"Agonia di una fata...." l'ho divorato in tre giorni ma come commentarlo visto che è talmente limpido che si commenta da solo? Ci provo.
Un diario, vero e coinvolgente che ti porta a "sentire e vivere" la stessa agonia di due sconosciuti. Vita vera, vissuta da persone che ti sembra di conoscere e che ti coinvolge giorno dopo giorno in un vortice fatto di speranze e del loro contrario. Ma è nel capitolo "118" che l'autore abbandona il diario e mostra il suo grande talento (mio parere personale). Ecco, in questo capitolo ho trovato non più la sofferenza ma lo scrittore, la sua "firma", l'autore di "Quattro soli a motore".
Bravissimo zio Scriba, i libri meritano il meglio. Mi auguro che tu mi perdoni per non aver saputo esprimere appieno la "poesia" che contiene " Agonia di una fata ..." ma sappi che mi è rimasto addosso.
Grande!!!
Grazie Francesca! Mi è sempre più chiaro che oggi le recensioni migliori sono proprio quelle di chi "non è bravo" ( o dice di non esserlo): perché vengono dal cuore, perché sono spontanee e non decise a tavolino per pompare i soliti noti, e perché si vede benissimo che provengono da persone appassionate di lettura assai più di tanti mestieranti che devono fingersi appassionati per portare a casa la pagnotta, e spesso non fanno altro che eseguire ordini.
EliminaTi ringrazio per le tue meravigliose, incoraggianti Parole.
E ti chiedo il permesso di incollarle sul mio profilo Fb.
Un abbraccio enorme!
Nessun problema per fb, non ho un profilo di questo social e quindi non posso farlo direttamente.
RispondiEliminaTornando alle cose serie (è più forte di me, odio il mercato/piazza fb) avrei tanto voluto saper esprimere meglio le sensazioni provate ma forse, proprio perchè tali, è impossibile esprimerle.
Quindi il consiglio è di leggere i libri, ne vale davvero ... l'arricchimento interiore.
Per quanto mi riguarda ho "Pazzoteca La paz" che mi attende.
Un abbraccio.
Ti dirò che, come tutti quegli artisti che confessano di provare particolare affetto o particolare orgoglio per una loro opera dai più considerata minore, o trascurabile, o troppo strana, o addirittura la meno riuscita, io sono spinto a credere di aver dato il meglio del mio estro e della mia creatività proprio nei raccontini (semi)demenziali della Pazzoteca (al punto da considerare mentalmente MINORATA un'editoria incapace di vederne il potenziale, sia commerciale che artistico!). Attendo con curiosità i tuoi pensieri al riguardo. Buona lettura, e buona follia. E buonanotte! :)
EliminaHo letto il libro tutto d'un fiato.
RispondiEliminaDire che mi ha commossa è riduttivo, a volte scendevano le lacrime e mi offuscavano la vista ed era anche un modo per riprendermi dalle emozioni che si respirano nelle tue pagine.
Te l'ho già detto, ma lo ribadisco, tutte le madri dovrebbero vivere tanto intensamente nei ricordi di un figlio.
Cristiana
Per queste tue parole, e per aver letto il romanzo, ti ringrazio anche a nome della mia Fata. Sono stato fortunato ad avere una mamma così, e sono fortunato ad avere delle Amiche e delle Lettrici così.
EliminaUn grande abbraccio.
Ciao!!
Non sono ancora riuscito a leggere il libro; ma il tuo frammento n. 127 che hai pubblicato qua sopra dovrebbe essere messo in evidenza fissa a caratteri cubitali in cima alla tua home page!
RispondiEliminaFra l'altro, non so se succede solo a me, ma in questi giorni Blogger del cactus mi sta facendo la violenza di mettere in angloide anziché in Italiano le pagine di gestione del blog. Il che è fastidiosissimo, non solo da un punto di vista di purismo linguistico, ma proprio perché la presunta "praticità" di tale lingua (una lingua in cui per dire "centouno" bisogna scrivere ONE HUNDRED AND ONE!!!!) complica di brutto le operazioni. Per esempio, a causa dell'imbecillità di non capire che le ore sono 24 e non 12 AM/PM, se prima potevo programmare un post per le 14.30, adesso devo digitare della roba in più per scrivere 02.30 PM. Dove PM sta ovviamente per Porca M......
EliminaS'è preso qualche impostazione alla vacca vigliacca, forse? Vai a ravanare in mezzo a tutte le opzioni della pagina di gestione; magari trovi un innocentissimo menu a tendina (o quel piffero che usa Blogger) con l'impostazione su "albionese".
EliminaNo, ho già controllato il cosiddetto "setting", ed è tutto regolato come prima, su "Italiano". Il mistero permane... :)
EliminaIl browser che usi com'è impostato? Blogger potrebbe prendersi la lingua del browser (ma prendilo col beneficio del dubbio).
EliminaTutto quello che faccio su internet è, dove possibile, impostato su Italiano, e soprattutto non ho apportato nessuna recente modifica. Comunque non è così importante: anche se sono autodidatta in angloide e a scuola ho studiato Francese, non ho problemi a capire che "revert to draft" significa "ritorna alla bozza", e lo stesso vale per tutti gli altri comandi. A infastidirmi è solo la cagata dell'Am/PM (che stranamente, poi, sparisce una volta che il post è stato pubblicato...)
EliminaNon ho parole per commentare. Mi sento piena di commozione e angoscia.
RispondiEliminaIl romanzo ne è pieno. Ma è pieno anche e soprattutto di tenerezza, di dolcezza, e di Amore. E persino di tanti sorrisi. Ciao carissima!
EliminaI sorrisi sono la cosa più bella da insegnare... ;)
RispondiEliminaDecisamente sì. Un sorriso tutto per te, mio caro amico! :)
EliminaBuongiorno Signor Pezzoli, ho comprato il suo libro attratta dal titolo e dall'argomento.
RispondiEliminaAnch'io come lei ho perso mia mamma, un tumore l'ha portata via in pochi mesi, lasciandomi stordita e con un dolore infinito che mi accompagna ogni giorno.
La prego accetti il mio abbraccio!
Amanda
Lo accetto e lo ricambio, carissima Amanda. Alle persone che "ci sono passate", o a quelle che ci stanno passando, non so mai se consigliare la lettura di questo romanzo, non sapendo se essa possa rivelarsi una consolazione oppure una insostenibile sofferenza. Mi auguro la prima (e in effetti già per alcune lettrici è stato così).
EliminaOltre a ricambiare l'abbraccio, tutto quello che posso e voglio aggiungere, al momento, è Grazie. Poi, se e quando vorrà, mi faccia conoscere le sue impressioni e sensazioni: i pensieri di chi mi legge sono fra le cose più importanti della mia vita.
Buon fine settimana.
E un pensiero dolce dolce per sua mamma.
Ho finito di leggere il suo libro stanotte, mentre vegliavo il sonno di mia figlia.
RispondiEliminaChe strano ho pensato, abbiamo una cosa in comune, una cosa orribile, un filo che in qualche modo lega le nostre storie anche se non ci conosciamo, anche se i nostri mondi sono lontani. Questo filo maledetto si chiama “cancro al pancreas”.
Lei ed io abbiamo perso delle persone speciali, le nostre madri a causa di quell’orrendo mostro.
Riga dopo riga a tratti mi scappava una risata amara, a tratti piangevo, perché la rabbia, il dolore, l’impotenza sono ancora vive e palpitanti, piaghe dolorose su cui gettare del sale per farle sanguinare ancora e ancora.
Quando a mia madre venne diagnosticata la malattia avevo 14 anni (ora ne ho 19), non ci diedero nessuna speranza, “solo pochi mesi di vita” arrivederci e grazie.
Mentre andavo avanti con la lettura, più volte mi sono chiesta come si può sopravvivere ad un grande dolore, lei come ci è riuscito?
E poi ho capito, mi sono detta: “Amanda sei proprio una stupida, devi saper leggere tra le righe”, questo libro racconta sì di una grande tragedia ma parla soprattutto di AMORE, quel filo che ci lega in modo indissolubile a chi amiamo tanto, un legame così forte che neppure la morte può spezzare.
Leggere il suo libro è stata una catarsi liberatoria, ora ho capito che il dolore con il tempo si trasformerà e si mitigherà ma non passerà mai, ma ho anche capito che ovunque siano questi ANGELI speciali il loro amore sarà sempre con noi.
Non aggiungo altro a queste poche righe se non un grazie di cuore!
“Sei stata la mia forza nei momenti di debolezza,
sei stata la mia voce quando non riuscivo a parlare,
sei stata i miei occhi quando non riuscivo a vedere,
hai visto il meglio dentro di me, mi hai sollevata quando non riuscivo ad arrivare in alto,
mi hai dato fiducia perché credevi in me.
Sono tutto quello che sono perché mi hai amata.”
(Celine Dion - Because You Loved Me)
Carissima Amanda, adesso sono così commosso che mi permetto di darti del tu, anche perché la tua età mi fa pensare a un sorella molto minore (sorella nella sventura, ma anche nella sensibilità e nei sentimenti). In realtà potresti essere addirittura mia figlia, anche se poi, se mai ti capitasse di leggere altre cose mie, scopriresti che il bambino che c’è in me è più vivo e palpitante che mai. Cosa che ha reso ancora più insopportabile la perdita della mamma: avevo 36 anni, ma quel cordone ombelicale persisteva ancora. Ma tu ne avevi addirittura 14, e quasi non riesco a immaginare quanto enorme sia stata la tua sofferenza. Grazie per avermi letto, e per aver colto l’Amore che avevo messo, in ogni riga, per la mia Fata, che in quanto personaggio è poi diventata la rappresentante di tante altre Fate, sfortunate come lei. Sì, hai ragione: quel dolore non passerà mai, ma è proprio l’Amore, è proprie il sentire quegli Angeli sempre presenti qui, qui vicino, nel nostro cuore che batte, a renderlo accettabile e sopportabile come parte dell’avventura misteriosa delle nostre anime. Scusa se sto perdendo un po’ il controllo delle parole: forse davvero noi scrittori dovremmo limitarci a quanto diciamo nei nostri libri. Grazie ancora. Buona vita, e buon tutto. E un bacino alla tua bambina.
EliminaDimenticavo la formula che rivolgo sempre a chi capita su questa mia zattera di storie di carta: benvenuta a bordo!
E spero tanto di tornare a sentirti. Ciao!
Sono in attesa finalmente di questo libro e del tuo nuovo...
EliminaSo che mi immergero' in queste letture e che le lacrime saranno l'esternazione di certe emozioni...sono pronta per questo altro viaggio interiore e sarà bello incontrarti ancora e conoscere lei.
Ti abbraccio
L.
Sono sicuro che Lei ti piacerà tantissimo. E che persino in questo libro ti sorprenderai, qualche volta, a piangere dalla commozione ma anche... dal ridere, perché è da Lei che ho preso il senso dell'umorismo, della sdrammatizzazione e dell'autoironia.
EliminaBuona lettura, e abbraccio ricambiato!
Una straordinaria sensibilità la tua sai?
EliminaRi-dirti che lo avevo percepito alcuni anni fa,sembrerebbe quasi che io voglia scavalcare qualcosa di tuo per far emergere una chissa'quale forma di mio ego...quando invece le persone come te riempiono le mie giornate e i miei silenzi sentendole legate a quel senso di spiritualità come fili conduttori che innaffiano gli animi delle persone sensibili per portarle ad un livello delle tue piante nel tuo giardino di casa in quella torrida estate.Scusami l'analogia... ma per me ci sta tutta!
Avevi ragione su quelle lacrime... sono quasi alla metà di questo tuo libro ed è difficile non amare la forza di questa Fata,nonostante la sua battaglia ed è difficile non commuoversi per questa agonia scritta punto per punto ma che trova lo spazio stretto nel tempo per scrivere di Lei e con Lei !
Nonostante tutto il figlio scrittore si prendeva cura di lei,sdrammatizzando la situazione con il giusto grado di ironia ,quella attraverso cui si riesce a vivere ancora,a sfidare la morte portando in vita un libro contemporaneamente,l'inizio di una resurrezione che vive su carta tra capitoli e letture di noi lettori che abbiamo scelto di far parte del suo e del tuo mondo.Cos'altro è se non la vittoria del vero senso dell'Amore?
Tu sai che amo sottolineare alcuni passi che mi colpiscono fortemente e a parte la presenza di alcuni passaggi o nomi che mi ricordano anche il mio vissuto ,a volte capita che proprio in quella frase rivedo il mio stesso pensiero,scritto da te perfettamente, su questioni che si sono verificate ore o alcuni momenti prima!
Quando spesso si tocca il tasto Dio mi tocca osservare schieramenti di ogni tipo tra chi crede e chi non crede....e mi dico che il Dio dovrebbe rappresentare un forte concetto di amore...ma in quelle questioni non ce lo vedo proprio,perché diventa una sorta di guerra umana sul chi ha più ragione rispetto all'altro...un prevaricare e prevalere sull'altro!
Per questo ho amato fortemente questo tuo passaggio.
"E credo che in fondo sia questo il senso del mio leggere i Veda.Bisogno di conforto spirituale, ma che sia puro e delicato,discreto," lontano"slegato dai bassi conformisti superstiziosi da mercato del pesce e delle indulgenze, slegato dall'invadente fessaggine bigotta,dal potere chiesaiolo oppressivo e istituzionalizzato,capace solo di ispirarmi bestemmie difensive e compensative.Fossi indiano probabilmente leggerei i Vangeli."
Buona giornata Nick...
L.
Hai centrato uno dei miei passaggi preferiti!
EliminaE mi hai dato tanta forza con le tue parole. Perché serve tanta forza per andare avanti, quando si sa di avere per le mani un libro che meriterebbe milioni di lettori e invece ne ha poche decine, ma invece chi se ne frega di quei milioni se le poche decine sono il meglio che ci si possa augurare come Qualità di lettori? L'importante è sapere in tutta coscienza di fare del mio meglio, per deliziare quei pochi lettori e in qualche caso persino aiutarli (come dimenticare lo splendido messaggio di quella ragazza che aveva perso la mamma quand'era poco più che bambina, e che mi ha ringraziato per quanto il mio libro le era stato d'aiuto?)
Se poi abbiamo un'editoria così incapace e così lercia da non saper scovare e rilanciare un libro simile, perché preferisce lucrare sulle minchiate delle influencer prestanome o sui giallozzi dei giornalistucoli, be', questo rimane un problema loro, e di quei poveracci di lettori che certi tesori non li scoveranno mai. Ma io vado avanti a sfornare perle, o almeno a provarci. Anche se, come dirò nella frase finale di una polemica intervista che sto per postare, "solo una cosa è peggiore del gettare perle ai porci: proporle a gioiellieri che preferiscono le ghiande"!
Buona giornata anche a te.
Ciao Nick!
RispondiEliminaMi chiedevo se dal momento in cui arriva qualcosa che non permette ad uno scrittore di scrivere ,quel qualcosa chiamato "blocco dello scrittore" sia possibile che si manifesti anche nel lettore ...non riuscendo a continuare leggere:-)
Tornando seria ,adesso sono a pag 307 del tuo libro e non mi decido a continuarne la lettura!
Però io so il motivo di questa forma di "blocco"...Sta,arrivando il momento peggiore e non che io non riesca ad affrontarlo perché nella realtà ci sono riuscita e so cosa si prova...cosa tu hai vissuto in un caso simile!
È questione di tempo e so che tornerò a leggere il seguito...ma mi piace l'idea di Lei che mi tiene compagnia ,con le sue abitudini di vita...nonostante tutto Lei mi tiene compagnia con tutte le sue occupazioni quotidiane... e forse sono io adesso a trattenerla e non darle quel finale!
Caro Nick questo libro è un capolavoro in coraggio ,amore e dedizione ...se forse tu pensavi di fermare Lei su quelle pagine io credo che chiunque abbia scelto o scelga ancora di leggere questo libro, dia la possibilità a se stesso di viverLa per un bel pezzo così come la vivo ancora io!
Un'altro fascino di questo libro è soprattutto la tua grandissima capacità di ironia che di certo protegge te ma anche il lettore.Io mi sono sentita quel senso di protezione ove su ogni lacrima poco dopo si accendeva un sorriso...
Ci sono molte frasi che ho incorniciato in quanto a bellezza!
Ho letto il tuo ultimo post,di cui qui un piccolo accenno alla fine del tuo commento e naturalmente te ne ringrazio,ma quello che tengo a dirti è che ti rispetto moltissimo per le verità che scrivi e per la forza nonché bravura di portare avanti qualcosa di veramente tuo...ti prego non permettere che qualcosa o qualcuno ti faccia sentire male nel momento in cui quel tuo lato di bellezza sia raggiungibile ad altri!!
Ti lascio un grandissimo abbraccio...ciao e buona serata!
L.
Trovo che il tuo momentaneo "blocco" sia più che comprensibile, e che anzi renda pienamente testimonianza dello spessore di tragica verità di questo sottovalutato libro. Bellissima la tua immagine dell'ironia protettiva: è come un'ala angelica che cerca di proteggere me e i lettori, ma che soprattutto proteggeva, o tentava di proteggere, Lei. Grazie ancora per queste tue parole sempre incoraggianti. Abbraccio ricambiato, e a presto!
EliminaLA BELLEZZA DEI SEMPLICI (F.Arminio)
EliminaUna volta c’erano i semplici,
ora ci sono i facili
e il loro consumismo ciarliero:
i semplici avevano un uovo
si costruivano il cucchiaio,
i facili se entrano in libreria
comprano il libro peggiore
e al cinema vanno a vedere il film
più brutto
e imbrattano le case di cose inguardabili.
I semplici facevano le guerre
per colpa degli altri,
aravano i campi dei padroni.
I facili si lamentano
ma non sanno né vivere
né morire, non vanno al cimitero
non sanno parlare con gli anziani,
credono alla fama e al denaro,
appena possono si fanno raccomandare,
non hanno nessun dio
e non sanno amare.
Il mondo deve tornare ai semplici,
i facili hanno rovinato il mondo,
ne hanno fatto un luogo per disabili
dello spirito, per luminari
del disincanto.
Io ve lo dico che mi fate schifo
voi che siete facili,
voglio stare con i semplici
e con gli ardui, odio la volgarità
dei facili,
la volgare banalità del cuore
e del pensiero, amo chi è limpido
chi è vero.
Nick non ho la tua preparazione letteraria e non posso riconoscerti i meriti che meriti a livello tecnico ...ma una cosa riesco a farla ,ed è sentirti ...percepirti in questa "bellezza dei semplici " .
Ti rivedo in queste righe sopra dopo aver letto quell'intervista...ma anche leggendo i tuoi libri che dicono tanto!
Non amo molto parlare di me ma credo di aver subito anche io una fase di "indottrinamento " tramandato da generazioni in generazioni..fin quando non ho capito che le apparenze non avevano nulla a che fare con la profondità del mio animo e con quello altrui.
Tu mi hai riconfermato questa verità e l'unica cosa che posso donarti è il mio pensiero non contaminato,sincero ...senza fine...perché il fine si è rivelato a mia insaputa ,nel viaggio virtuale che ho fatto con te e con ciò che sei e che scrivi...
Ti ringrazio e ti abbraccio...
L.
Sono io a ringraziarti ancora, stavolta per il doppio sostegno che mi hai dato, sia con le tue parole che con quei meravigliosi e potenti versi. Un abbraccio.
EliminaFinito ieri notte questo libro.
RispondiEliminaDevo ammettere di aver faticato moltissimo ,(anche se consapevolmente)leggendo le ultime strazianti pagine... perché credo che soprattutto alla fine tu sia arrivato a dare il massimo di te stesso non solo in quanto a sofferenza fisica e psicologica ma anche al grandissimo senso di trasporto emotivo trasmesso al lettore ed io da lettrice ho dato il massimo di me stessa a piangere,quelle lacrime che rappresentano lo sfogo dettato dalle emozioni "vere" anche se molto crude e forse proprio perché così crude ti fanno apprezzare chi e cosa hai scelto di leggere!
Parliamo del 2003 e mi hai fatto capire che in qualunque posto sperduto del mondo viviamo ci accomunano le stesse sofferenze ma anche le stesse metodologie mediche e la stessa scarsa burocrazia e scarsa umanità!
Ma nonostante tutto si soffre di un senso di colpa che soprattutto i primi tempi ,riesce a divorarti dentro...potevo dirle questo...potevo fare meglio ...potevo e non ho potuto... avessi saputo!
So come ci si sente e so cosa voglia dire assistere un malato terminale, genitore per giunta...ma so anche cosa voglia dire perdere qualcuno all'improvviso senza avere possibilità di soccorrere...e di questo ne parli da qualche parte anche nel libro.
Vedi Nick ,tu hai scritto un libro con una grande forma di coraggio che spinge alla vita respingendo la morte dal momento in cui l'eterno rapiva il tuo interno...
Credo che ci voglia quella propensione di ascolto ad animo aperto nel leggere i tuoi libri...altrimenti dubito che se ne colga l'essenza...e questo mi dispiace molto ,perché mi fa capire che siamo ancora lontani dal l'ascoltarci per poter meritare il tuo ascolto.
Dorian Gray non sapevo a cosa facessi riferimento e poi in un giorno l'ho sentito citare due volte ...
Mi piacerebbe se tu mi approfondissi quella frase perché l'accostamento mi ha davvero rapita.Naturalmente se ti è possibile,io te ne ringrazio comunque.
Ti abbraccio e buonanotte.
L.
Non trovo altre parole da dirti se non ancora grazie. Cioè, ne troverò di altre, ma le metterò in altri libri destinati non certo alla nostra sempre più squallida editoraglia, ma ai pochi eletti come te che ne sono degni.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'immagine di Dorian Grey, il sorriso di Lei che si spegne, sfiorisce, degenera in pochi istanti mi ha ricordato Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde, in cui un incantesimo fa sì che a invecchiare al posto del protagonista sia un suo ritratto, ma allo spegnersi dell'incantesimo tutto l'invecchiare dovuto al tempo, alle fatiche, ai vizi si riverserà di botto sull'uomo in carne e ossa, distruggendolo.
Un abbraccio, e a presto!
-Per quanto riguarda l'immagine di Dorian Grey, il sorriso di Lei che si spegne, sfiorisce, degenera in pochi istanti mi ha ricordato Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde, in cui un incantesimo fa sì che a invecchiare al posto del protagonista sia un suo ritratto, ma allo spegnersi dell'incantesimo tutto l'invecchiare dovuto al tempo, alle fatiche, ai vizi si riverserà di botto sull'uomo in carne e ossa, distruggendolo.
RispondiEliminaTi ringrazio tantissimo di cuore per questa disamina...molto profonda.
Adesso è il momento delle scuse Grande Nick ...mi scuso con te dell'insistenza con cui
ti ho osservato durante questi anni , dei tanti commenti lasciati sempre con quell' insistenza...Insistenza che nel mondo attuale viene imbottigliata con un etichetta denominata "stalker" o "pazzia" o "sindrome da..."...quando invece dentro di me la ricerca di " bellezza" mi ha sempre guidata fino a svelarmi dove davvero esiste..
Quante frasi ho sottolineato e quante domande vorrei farti...ma ad alcune bisogna rispondersi da soli ,alcuni percorsi li si fanno insieme già solo per rendersi conto che quell'accompagnatore non è lì per farti smarrire ,ma per aiutarti a cercare ..a credere.
Tu mi hai insegnato alcune cose importanti che possono essere racchiuse nelle pagine di un libro,in un blog attraverso dei post,in alcuni commenti che caratterizzano il tuo essere spirituale e la tua grandissima dote di sensibilità umana che riesci a celare molto bene dietro la tua autentica ironia di pensiero e di linguaggio scritto.
Mi hai resa orgogliosa di quella libertà di comprarmi ben quattro tuoi libri ,tra cui il prossimo che mi accingero' a leggere intitolato "il volo interrotto degli angeli"...
Mi ritrovo oggi a dirti piacevolmente che sia stato tu a mettermi alla prova di quanta capacità io sia dotata per meritarmi la lettura dei tuoi libri e la bellezza scolpita dentro sintonizzandosi nei tratti dove si manifesta!
Nick...ti chiedo solo un favore,Basta dirmi grazie:-)perché il mio di grazie vale in eterno .
Sono felice di averti incrociato e sei una di quelle persone/scrittore/poeta/blogger che davvero e sinceramente sento di voler bene!
Meravigliosa tua madre ma anche grata di averti avuta come figlio!
L.
Allora stavolta non ti ringrazio: ti dico solo buona lettura col Volo interrotto degli angeli. :)
EliminaUn abbraccio.
So che c'è un post di presentazione e di commenti su quest'altro libro...ma so resistere alla tentazione di anticiparne la lettura se non dopo aver letto per prima io stessa il libro ,per evitare qualunque tipo di condizionamento anche positivo .Poi magari mi farebbe piacere confrontarmi,arricchendo ulteriormente le mie percezioni!
RispondiEliminaAlcune volte mi chiedo cosa avresti provato tu nel poter avere la stessa possibilità ,( che dai a noi...a me ad esempio) di poter interagire con i tuoi scrittori preferiti?
Anche se sinceramente credo che in qualche modo tu sia entrato in una forma di contatto o di connessione con loro:-)...
L
Il confronto con chi mi legge, l'esser messo a parte delle emozioni e dei pensieri dei lettori, è uno dei lati più belli, arricchenti e interessanti della mia vita. Come lettore mi è più difficile, perché i miei preferiti o sono morti o sono stranieri irraggiungibili, vuoi perché troppo famosi, vuoi perché concretamente irreperibili, vuoi per la mia quasi nulla conoscenza delle lingue. Di italiani viventi ne apprezzo alcuni (pochi), ma a livello di preferitissimi c'è il solo Paolo Zardi. E con lui ho avuto più volte il piacere di interagire. Quindi so cosa vuol dire essere nei tuoi panni. Continua pure così, finché vorrai. A presto!
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