"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

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lunedì 17 aprile 2017

Clemens Meyer - ERAVAMO DEI GRANDISSIMI


Non capita così spesso di chiudere un libro di 602 pagine e rammaricarsi per averlo finito, perché ne vorresti ancora e ancora. 
Ebbene, questo è uno di quei casi.
Chi ama i bei romanzi di formazione non si perda per niente al mondo questa chicca meravigliosa e potente: infanzia e adolescenza a Lipsia prima e dopo la riunificazione delle due Germanie. 
Un libro che sa commuovere, divertire, impressionare. Una corposa storia con personaggi e atmosfere che non si lasceranno dimenticare.
Clemens Meyer sa cosa vuol dire scrivere, con una semplicità mai banale, una leggerezza mai superficiale.
Roberta Gado e Riccardo Cravero sanno cosa vuol dire tradurre da una lingua difficile come il Tedesco. 
Un grazie a tutti e tre. E all’editore Keller.
E voi, non fatemi incazzare.
Parola di Scriba.

2 commenti:

  1. caro Nicola, anche oggi un buon libro fa passare il tempo.
    Ciao e buona pasquetta, sperando che il tempo rimanga buono, un abbraccio forte.
    Tomaso

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