HYPNOTIZED
L’esperimento di ipnosi dice che nella precedente vita fui condotto dai tedeschi in un lager in Polonia, dentro un carro bestiame.
L’esperimento di ipnosi dice che non fui deportato dall’Italia, ma dalla Danimarca. L’esperimento di ipnosi non dice se tutto questo mi successe in quanto ebreo, deviato sessuale o artista scomodo (magari tutti e tre). L’esperimento di ipnosi dice che le persone attorno a me morivano già sul treno, per la fame o la sete o le percosse ricevute. L’esperimento di ipnosi non dice se ero giovane o molto vecchio, e neppure se ero maschio o femmina. L’esperimento di ipnosi dice che il mio gruppo venne mandato subito alle docce. L’esperimento di ipnosi dice che appena vidi uscire il gas non cercai scampo urlando e calpestando gli altri. L’esperimento di ipnosi dice che mi precipitai deciso sotto il getto per inalarlo e farla finita.
L’esperimento di ipnosi mi fa capire cose della mia personalità di adesso: la nostalgia per la Danimarca, dove non sono mai stato; l’istinto di andare sempre e comunque controcorrente; il forte disagio al pensiero di mettermi in viaggio; il preferire l’idea di una morte veloce a quella di un insostenibile, protratto e insensato dolore; e più di ogni altra cosa il mio odio per TUTTI i dittatori, i loro sgherri violenti, e le loro maledette teste foderate di piombo e piene zeppe di null’altro che feci di ratto.
L’esperimento di ipnosi non riesce però a spiegarmi la cosa più importante: perché mai io abbia voluto/dovuto rinascere ancora sotto forma di essere umano, anziché di Sequoia, Aquila di Mare o Gru della Manciuria.
Perfetto racconto, per niente retorico (e, in giornate come queste, il pericolo è sempre dietro l'angolo). Del resto, da te non ci aspettiamo cose merdamente celebrative ... meglio sequia, meglio sequoia, sì ;)
RispondiEliminaSono fatto così, è un mio pregio e forse anche difetto: anche se è un ricordo che mi sconvolge (e mi sconvolge il fatto che vi sia chi lo nega davanti a testimoni ancora in vita, figuriamoci quando non ci saranno più!) se non mi viene niente di originale preferisco tacere. Credo di aver fatto solo un altro post sull'argomento, anni fa, sulle ali dell'emozione di un film sugli ebrei francesi: postai una gigantesca Stella di David, con la scritta "Juif pour un jour".
EliminaLetto.
RispondiEliminaMi è piaciuto mentre continua a non piacermi ciò che accadde.
Neppure a me. E ancor meno mi piace il fatto che ancor oggi vi siano bestie infami a cui invece piace, e che lo rifarebbero, o imbecilli che provano fastidio per la sola esistenza di questa giornata.
EliminaIeri ho visto la foto di una lapide di ebrei uccisi: riguardava "soltanto" ebrei parigini, eppure ce n'erano abbastanza perché uno stesso cognome si ripetesse decine e decine di volte. Poi guardavi le date di nascita, e vedevi che molti erano bambini o ragazzini.
Mai limite al peggio.
EliminaL'esperimento di ipnosi spiega, invece, in maniera esemplare, come in guisa di gru della Manciuria, difficilmente avresti potuto tenere un blog, e scrivere un raccontino così tenero da far rattrappire il cuore e i terminali nervosi tutti attorno... ;) Grazie Zio..
RispondiEliminaLa tua risposta è così bella che mi fa quasi sentire in colpa: nel senso che fa sembrare l'ultima parte del racconto una domanda retorica, studiata apposta per farmi rispondere così... Grazie, comunque!
EliminaLo smistatore di anime ha capito Sequoyah, il famoso cherokee che diede una lingua scritta al suo popolo. Non è appropriato?
RispondiEliminaGrazie! Mi hai regalato una storia che non conoscevo, e il nome bellissimo di un personaggio bellissimo. D'ora in avanti Sequoyah sarà uno dei nomi simbolici che terrò sempre con me, come quello di Akhenaton, il faraone individualista eretico androgino, nemico della sporca cricca dei sacerdoti, sospettato da alcuni di essere un extraterrestre...
EliminaIl dispensatore di anime sapeva che tu dovevi rinascere con il dono della parola.
RispondiEliminaGrazie amico carissimo per aver ricordato le vittime della follia umana con questa delicatezza d'animo e di cuore.
Un abbraccio, Nou.
Allora spero di essere in grado di mettere a frutto questo Dono sempre meglio, se mi serve a comunicare con persone eccezionali e dal grande animo come Te.
EliminaUn abbraccio, cara Amica.
grazie Zio
RispondiEliminaGrazie a Te.
EliminaL'esperimento di ipnosi non può tenere conto della legge imperscrutabile della reincarnazione, perché appunto imperscrutabile. E forse è per questo che dalla Storia non abbiamo mai imparato niente.
RispondiEliminaStasera sono tornato a vedere il tuo meraviglioso post sulle Pietre d'Inciampo, e mi è venuto un brivido di tristezza e raccapriccio nel costatare che c'erano solo altri quattro commenti oltre al mio. Qualcuno impara, ma chi è cattivo, vuoto, superficiale, meschino, imbecille, potrà solo imparare a essere ancora più cattivo, vuoto, superficiale, meschino, imbecille.
EliminaE magari domani, come dice quella stupida canzoncina, "andrà a comandare". :-(
Bello il tuo racconto, Nicola, asciutto e al contempo pieno di passione.
RispondiEliminaQuesta mattina, a proposito, ho visto il film "The Eichmann show".
Per me, a proposito dei dittatori, rimane fondamentale la riflessione sul retroterra che costruisce e sostiene poi i dittatori stessi, sulle masse amorfe e in cerca d'un leader, per deresposnsabilizzarsi, per affidare al Capo la propria libertà, e liberarsi così, illusoriamente, della paura di vivere.
Due o tre, in tal senso, i testi per me di riferimento, tutti di Wilhelm Reich: "Psicologia di massa del fascismo", "L'assassinio di Cristo", "Ascolta piccolo uomo". E naturalmente anche il libro di Hannah Arendt dal titolo "La banalità del male".
Buona serata e un abbraccio,
Gaetano
Sulle masse amorfe la penso come te: oggi ho visto un documentario (History Channel) sul famoso dittatore italiota che non voglio nemmeno nominare: ne emerge una figura ovviamente schifosa, che arrivò a far assassinare un figlio, ma emerge altrettanto chiaro che quell"uno" da solo non avrebbe potuto causare le tragedie che ha causato, senza il sostegno degli schifosi ZERI belanti che lo osannavano.
EliminaGrazie ancora una volta per il tuo squisito contributo (titoli di Libri compresi!)
Un abbraccio grande.
Capisco che, da spirito libero quale sei, ti piacerebbe volare come un'aquila ; invece sei stato destinato ad allietare i tuoi lettori con i tuoi libri e le tue storie, come questa.
RispondiEliminaIo ho guardato, per l'ennesima volta, " Il Pianista" di Polanski e,scrivendo il mio post per la Giornata della memoria, ho appreso che nel ghetto di Cracovia si trovava un bambino diventato famoso: Roman Polanski. Sua madre faceva la donna delle pulizie al Castello dove viveva Hans Frank il responsabile del Lager di Cracovia . È stata assassinata ad Auschwitz, in una camera a gas, mentre era incinta.
Cristiana
Solo adesso mi sovviene un libro dal titolo bellissimo: "La lingua perduta delle gru". Chissà, forse un giorno mi esprimerò e racconterò storie usando quella.
EliminaCiao cara amica!
Molto bello! Oltretutto mi sembra anche molto vero
RispondiEliminaSì, vuole sembrare vero. Non tanto per sponsorizzare l'ipnosi, ma per far veramente capire come certe cose avrebbero potuto (e possono, e potranno!) capitare a CHIUNQUE di noi.
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