"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

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venerdì 28 ottobre 2016

“Stimare”. Verbo transitivo: in gergo chiesaiolo, desiderio perverso di sotterrare qualcuno affinché venga divorato dai vermi. «Ti stimo un sacco. Anzi, una bara».


CENERE ALLA CENERE

La chiesa “continua a preferire la sepoltura dei corpi, poiché con essa si mostra una maggiore STIMA verso i defunti”. A parte il fatto che di solito le persone che come mia mamma si sono fatte cremare LO HANNO SCELTO E CHIESTO LORO (quindi semmai si dovrebbe parlare di “autostima”), questo bizzarro modo di pensare potrebbe condurre a importanti revisioni sul piano linguistico: per esempio non si dovrebbe più usare la frase di fantozziana memoria “Ti stimo moltissimo”, bensì “Vorrei farti mangiare dai vermi, e alla scadenza del contratto d’affitto comunale farti riesumare e sbattere in un ossario”.
[Ma credo che in realtà lo sappiano benissimo, che essere cremati è cosa voluta ed espressamente richiesta dal singolo. Quindi questo balzano pensiero potrebbe nascondere qualcosa di peggio: un viscido invito a provare a NON rispettare tali volontà, destinato ai più cocciuti baciapile e succhiabalaustre.]
Inoltre Lorsignori (tanto per avere la certezza di restare sempre qualche passo indietro, sennò non ci sarebbe gusto) vietano tassativamente la dispersione delle ceneri in natura. Bene. Io VORRÒ la dispersione delle mie ceneri. Che si sappia.






23 commenti:

  1. Bravo Nicola un argomento che interessa pure ha me, io e mia moglie abbiamo lasciato che vogliamo essere cremati!!!
    Ciao e buona domenica caro amico.
    Tomaso

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    1. Ottima testimonianza. (E naturalmente, il più tardi possibile... :D)
      Buona domenica pure a te, carissimo. Ciao!

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  2. Sì, ci stiamo pensando anche noi alla cremazione, siamo stati in comune a cercare di capire come si fa: cosa semplice, è una dichiarazione, che poi tengono in copia (anche se poi, saranno sempre gli eredi, che possono decidere di tenere nascosto tale foglio, e il comune non può dire nulla ... e allo stesso tempo, se non fai dichiarazione scritta, ma gli eredi sanno di questa tua volontà, potrai essere cremato ... insomma, una casino all'italiana). E poi c'è da decidere dove essere disperso ... non sappiamo ancora. Nel mare? In palude? In una bottiglia di Valolicella? ... spero ci sia ancora molto tempo per pensarci ;)

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  3. Valolicella sta per Valpolicella (forse bevuto troppo questa sera?).

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    1. A Varese c'è una società per la cremazione che in cambio di una piccola quota d'associazione si occupa di tutto, compreso far rispettare le Volontà in sede legale se qualcuno facesse lo stronzo.
      Ma per ora beviamoci sopra, che è meglio... :)
      (Anche perché mi sa che se vivremo ancora un po' ci penseranno i putiN e i trumP a cremarci tutti in massa...)

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  4. Ho già deciso anch'io per la cremazione e comunicato la mia volontà.Almeno questa libertà..
    Ciao Zio Scriba,passerò a leggere un po di arretrati.

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    1. Sempre bello vederti passare, carissima amica. :)
      E viva sempre la libertà (e l'intelligenza)!

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  5. anche io, quando sarà il momento e spero il più tardi possibile (come avrebbe detto Totò "oggi a te, domani a lui") vorrei essere cremato.
    La chiesa arriva con un leggerissimo ritardo antropomorfo ma direi più che altro beceromorfo. Io penso che quando arrivano notizie da vatican city si potrebbe anche rispondere con un sonoro "E 'STI CAZZI!"

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    1. Quest'ultima cosa sempre! Anche perché, a essere onesti, a volte pare un po' di sparare sulla croce ROTTA. Ma il problema è che questa croce rotta continua a influenzare la mentalità di milioni di persone. IL solo pensiero che qualcuno potrebbe accusarmi di "poca stima" nei confronti di mia mamma mi manda in orbita sette coglioni di due che ne ho!!

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  6. le ceneri di mio padre sono ancora in attesa di giudizio, perché il comunE di Padova, nonostante lui avesse lasciato detto e scritto che voleva essere cremato e disperso e nonostante disponga di un'area del cimitero preposta alla dispersione, ci ha cassato la richiesta

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    1. Meritatissima la maiuscola finale spregiativa di questo comunE. Sono (amaramente) orgoglioso di averla inventata...
      Un abbraccio, e tutta la mia solidarietà.

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  7. Io vorrei che le mie ceneri vengano sparse nel Mar Rosso. Se muoio prima io mi piace pensare che mio marito si faccia un bel viaggio con i nostri amici (quella che considero la nostra famiglia) per esaudire il mio ultimo desiderio.

    Tra l'altro io non sopporto l'idea di un morto nella bara, che dopo 10 devi pure esumare il corpo perché scade il periodo di sepoltura in terra (rabbrividisco).

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    1. Infatti: ho sentito racconti di gente "del ramo" su quel che succede in certe riesumazioni da far accapponare la pelle. Mentre desideri come il tuo sono così poetici... Ma naturalmente il ramo cimiteriale contribuisce a milioni e milioni di pil/krescita/kompetitività, ed è sempre e soprattutto a questo che pensano politici e religiosi... :(

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  8. Adesso accettano le ceneri, il prossimo passo quale sarà?
    Mi viene da ridere al solo pensarci.
    Per quanto mi riguarda, vorrei farmi plastinare. Se non fosse possibile, diventerò un albero.
    Almeno rendiamoci utili, una volta morti.

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    1. Quella dell'albero è una bellissima idea. Mi ricorda un geniale racconto di Michele Ruol.
      Benvenuta a bordo!!

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  9. Pensa che qui, città metropolitana, non esiste un centro per la cremazione. Per cui si deve organizzare il trasporto a Messina o Cosenza, richiedere al comune l'autorizzazione ecc. ecc. Questo per rendere sempre le cose semplici...
    Per ora consoliamoci con la cremeria, più a portata di mano. Almeno su quella la chiesa, per ora, non pone veti XD

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    1. Davvero scoraggiante. E intanto i cervelletti presuntuosi che ci (mal) amministrano pensano al ponte sullo Stretto...

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  10. Diventare un albero... non è male! Per niente!!!

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    1. Come rinascita sarebbe di certo un passo avanti. Sperando sia in una foresta sperduta e sconosciuta, al riparo da motoseghe e stronzi incendiari...

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  11. Buongiorno Nicola. Sempre molto interessanti i temi da te affrontati, generalmente lasciati purtroppo nelle esclusive mani delle ortodossie chiesastiche.
    La chiesa cattolica, per perpetuarsi, si modernizza. E siccome negli ultimi anni la cremazione funeraria si è maggiormente diffusa, non le conviene più opporsi in modo rigido a tale pratica. Dunque la accetta, ponendo però dei limiti che le consentono di continuare a conservare il possesso dei corpi, perfino di quelli dei morti, che siano essi divorati dai vermi o dal fuoco:
    "Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell'aria, in terra o in acqua o in altro modo" afferma l'Istruzione sulla cremazione della Congregazione per la Dottrina della Fede approvata recentemente da Papa Francesco. Si aggiunge inoltre che "le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nei cimiteri" e "la conservazione delle ceneri nell'abitazione domestica non è consentita".
    La solita storia dunque: monopolio esclusivo dei corpi, vivi o morti che siano. Con la consueta prefigurazione di un universo triste e fievole, non più vibrante di vita, di divinità e pulsante nulla.

    Grazie, Nicola. Ti auguro bellissimi giorni di fine settimana e ti abbraccio,
    Gaetano

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    1. Non dimentico mai che la Congregazione di cui parli altro non è che il nuovo nome dell'ex "santa" inquisizione, e che uno dei suoi più recenti e potenti capoccia è stato Sua Omofobia herr ratzinger.
      Grazie a te per il tuo sempre interessante e gradito contributo.
      Un abbraccio grande.

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