"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

giovedì 9 giugno 2016

ERESIE SFUSE IN SALSA ROZZA

I LOVE KI KAZZ ME PAR
 (e odio chi mi spar)

1 L’umanesimo obbligatorio e assoluto mi annoia (a Oxford direbbero che mi scagazza il ca**o) tanto quanto l’animalismo obbligatorio e assoluto. Ovvio che non amo un terrorista o un trafficante d’armi più di quanto ami il mio gatto Isidoro, e che la sorte del pettirosso che ho appena visto dalla finestra mi stia leggermente più a cuore di quella di un bracconiere fascista che picchia la moglie due volte al giorno, o di quella di un pirla che si vanta di non leggere libri. Altrettanto ovvio che non amo il pitbull senza museruola incrociato in passeggiata più di quanto ami i miei amici o le mie nipotine. Ovvio, soprattutto, che su tutto questo non abbia da rendere conto a nessun pretozzo o a nessuna superstar delle alte cattedre infallibili. Amen. 

2 Io posso anche arrivare a capire che qualche sindaco più o meno bigotto e più o meno omofobo, magari di non eccelso livello intellettuale o dal deludente spessore intellettivo si rifiuti di celebrare personalmente le unioni civili previste dalla nuova legge, delegando altri funzionari, per non sentirsi in imbarazzo. Al loro posto eviterei, però, di sbandierarlo e di vantarmene. 
E soprattutto non la chiamerei “obiezione di coscienza”. 
Quale coscienza? Coscienza INcivile?
E non staremo, in generale, esagerando con queste menate dell’obiezione di coscienza?
Se un pompiere si rifiutasse di spegnere un incendio e salvare delle vite, per obiezione di coscienza in nome del Dio Fuoco, che cosa faremmo? Continueremmo a pagargli lo stipendio rispettando la sua “coscienziosa” obiezione, o lo licenzieremmo con una sana (e coscienziosa) pedata nel cu**?
Forse, dovrebbe semplicemente passare il principio in base al quale, se sei obiettore rispetto a cose di vitale e civile importanza, NON PUOI FARE QUEL MESTIERE LÌ (e men che meno in apparati PUBBLICI).  

3 Sarò anche stronzo, ma a me “Non avrete il mio odio” continua a sembrare un'ipocrisia un po' esibizionista. Io li odierei se mi ammazzassero un cocker, figurarsi la moglie! Certo, vivere nutrendosi d’odio è la peggiore delle vite possibili. Ma negare, rimuovere, soffocare il naturalissimo odio verso chi ti ha fatto ingiustamente un male immenso e irreparabile è roba da reparto psichiatrico. O da bestseller furbetto.

4 Ricordo che pochi anni fa, per dare l’idea del successo del vecchio (bel) romanzo Stoner di John Williams, si sbandierava il fatto che l’edizione italiana aveva venduto BEN 80.000 copie. Quando soltanto in Olanda, Paese i cui abitanti superano di poco quelli della nostra Gallarate, ne erano state vendute 200.000, cioè due volte e mezza! Chissà, forse però da loro vanno di meno i libri “scritti” da cuocuzzi, cantanti, politici, sportivi, guitti, registi, deejay, ragazzotti you(mas)tu(r)ber e cazzoncelli famosi vari.
Forse da loro si entra ancora in libreria sentendosi un Lettore, e non un cazzo di telespettatore.

5 “Se ho del tempo libero preferisco un buon libro di Mario Rigoni Stern all’ultimo numero di Wired”. Carlo Ratti, un uomo che vive immerso nella progettualità ipertecnologica, riesce, nel corso di una bella breve intervista al Corriere della Sera, a citare ben quattro Scrittori: Rigoni Stern, Italo Calvino, Hemingway e Juan Rulfo. E chissà perché, tutto questo restituisce un briciolo di antropologica speranza persino a un pessimista apocalittico e totale come me.
In giro c’è ancora sete d’intelligenza. 
Non necessariamente artificiale.

6 Da scrittore originale e innovativo, amante di giochi e neologismi, non ho simpatia per le regole grammaticali troppo rigide o troppo vecchie. (Inorridisco quando vedo qualcuno usare ancora Egli invece di Lui, anche se formalmente è esatto). 
Devo dire però che su determinate regole, soprattutto fonetiche, sono rigido anch’io (per non parlare dello STUPRO delle Parole, tipo l’imbecillità micragnoso-risparmiatoria di scrivere “nn” invece di “non”).
Per esempio ODIO vedere scritto “c’avevamo” o “che c’azzecca”. Perché lì, delle due l’una: o hai il coraggio di essere davvero originale e sperimentale (e allora scrivi “ciavevamo” o “che ciazzecca”) oppure lo scrivi come si deve: “ci avevamo”, “che ci azzecca”. Altrimenti, in Italiano, ti piaccia o no, la “c” davanti alla “a” è DURA, e quel pastrocchio lì si legge: “CAVEVAMO”, “CHECCAZZECCA”… 

7 La sirena lugubre e minacciosa come un allarme antiaereo che da anni, vicino a casa mia, ulula prepotente per SEI volte al giorno, compresi Natale, Capodanno, 25 Aprile e Primo Maggio se non cadono di sabato o domenica (disinserirla richiederebbe troppa fatica, o troppa intelligenza) non è soltanto un esempio di irriguardoso (e, nel 2016, abbastanza inutile e anacronistico) inquinamento acustico: è anche molto indicativa della forma mentis padronale. Infatti, gli ululati d’entrata delle 8 e delle 13 sono preceduti di dieci minuti da un pre-ululato, che in pratica dice “niente scherzi, fra 10 minuti esatti dovete essere al lavoro”. Invece quelli d’uscita di mezzogiorno e delle 17 non hanno nessun pre-ululato che dica “ok, ragazzi, preparatevi a uscire”…
Visto che vi piace così tanto rompere i timpani (e i maroni) perché non farlo OTTO volte al giorno?

8(8) Sono molto FELICE di essere considerato “idiota” da uno come Gigi Buffon, a causa della mia dichiarata Diserzione dall’obbligatorio tifo patriottico-mameloide agli Europei. Forza Islanda! E forza Chiunque, tranne la squadra allenata dal signor Conte, e rappresentata da un portiere che non ha mai fatto mistero di amare il numero 88, nel suo significato più becero e fasciomachoide (nonché classico tipo da familyday che poi però... lasciamo perdere). Sei il più grande portiere di sempre, caro ragazzo. Ma non illuderti, nemmeno per un attimo, che questo ti conferisca in automatico ALTRE grandezze, men che meno morali o intellettive.


18 commenti:

  1. 1) Concordo in pieno; non si può combattere un estremismo con un altro estremismo di segno opposto.
    2) In politica come in medicina, ti dichiari obiettore di coscienza? Fuori dalle palle! (Scusa il mio inglese di Cambridge...)
    3) Va di moda; ma pure io se qualcuno mi fa girare i coglioni (ecco, questa era la variante di Oxford...) finisce per AVERLO, il mio odio.
    4) Riuscire a vendere 80.000 copie per un VERO scrittore, qui da noi, sa già di miracolo.
    5) Purtroppo Ratti è una mosca bianca.
    6) E non dimenticarti, tra gli stupri quotidiani alla lingua italiana, "mezzora", "daccordo", "menomale", "perchè", "un pò", "fà" (come voce del verbo fare), "sò", "sà" (come voci del verbo sapere) e tutte le altre stronzate del genere.
    7) Se vuoi vengo con un po' di attrezzi e ti aiuto a sabotare quella sirena.
    8) Buffon continui a occuparsi di quel sedicente sport con la palla e non metta il becco in faccende che non lo riguardano; mica che rischiamo di trovarcelo in porcamento una volta o l'altra!

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    1. Aggiungo solo che in questo caso il portierozzo l'ha fatta fuori dal vaso anche parlando del suo sport. Uno sport che (ahimé) io amo, anche in qualità di degustatore/intenditore, il che significa che in manifestazioni come quella che sta per cominciare rivendico il diritto di scoprire la squadra che gioca meglio e poi simpatizzare per essa, senza venire arruolato per forza fra i patriottardi da stadio e da salotto - tipo quelli che appena scorgono un giocatore che non canta l'inno scrivono l'ennesima lettera trombonesca al direttore del loro giornale (che prontamente gliela pubblica)...
      Per non aggiungere il fatto che in quanto Cittadino Europeo rivendico il diritto di scegliermi la squadra Europea che più mi pare e piace, e nessun simpaticone dovrebbe per questo darmi dell'IDIOTA.

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    2. Già, già, ma il problema è che stava comunque sconfinando dal suo sport - perché un conto è dare dell'idiota a qualcuno che magari le spara grosse sul gioco con la palla citato; un altro è dare dell'idiota a qualcuno che ha dichiarato espressamente di non tifare per LUI (perché il discorso ruotava tutto intorno al fatto che chi non tifava la nazzzzionale con quattro Z in realtà non tifava per LUI). Non solo in politica, anche nel gioco con la palla è evidente il culto della persona. Ecco perché dico che doveva farsi una padellata di cazzi propri. Poi, anch'io sarei felice di sentirmi qualificare come idiota da un tizio del genere: dimostra soltanto di non aver altri argomenti di discussione che l'insulto personale.

      (Fuori da questo specifico argomento: chiedo venia perché al punto 3 del mio commento qui sopra mi è scappato un brutto anacoluto, con l'unica scusante - meschina, lo so - che l'ho scritto di getto e non ho riletto...)

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    3. Non so altri, ma questo tribunale linguistico ti assolve: gli anacoluti fanno parte di quelle cosucce formalmente proibite ma fortemente espressive e persino, a volte, gradevoli a leggersi... Io poi che uso nei romanzi un io narrante ragazzino, di anacoluti voluti ne uso a bizzeffe! :-))

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  2. sono promossa...ho scritto " che ci azzecca" senza neanche pensarci, ancora non riesco a crederci, ma come avrò fatto?
    :)

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    1. Eppure il partito della "Checca Zecca" s'ingrossa sempre più: su questa cosa verrò sconfitto (e sbeffeggiato) dall'(ab)uso. :-))

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    2. E qui il tribunale linguistico zioscribesco mi condannerebbe senza la condizionale: purtroppo io sono (per pura e semplice schiavitù dell'abitudine) nel partito del "che c'azzezza" anche se quando lo pronuncio non dico "checca". Mica come l'io-speriamo-che-me-la-cavo che mi è stato perdonato sopra...

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    3. Ok, ti condanno. Però con la condizionale: te la meriti. :-))

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  3. Ti quoto in toto, in particolare il punto 2 (l'obiezione di coscienza è una cosa seria, mi ripugna venga usata da cialtroni con la fascia tricolore, che dovrebbero dimettersi, se veramente credono in quello che dicono)e il punto 8 (non credo di debba tifare per forza la propria nazionale, come non credo si debba tifare per forza) Buffon, forse è uno dei migliori portieri (Zoff era meglio), ma come cervello siamo ai minimi storici.

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  4. p.s. stupendo l'intenso primo piano di Isidoro.

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    1. In realtà l'Isidoro è nero: quella era l'ormai famosissima Ciopy corradinesca (un gatto che ha viaggiato a ritroso nel tempo grazie alla Narrativa, perché in realtà fu con noi molto più avanti negli anni...) :D

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  5. Bravo! Che dire? Dici sempre quello che vorrei dire pure io! Ciao, a presto!

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    1. Grazie, carissima. Lieto di farti, un pochino, da "portavoce". Ciao! :)

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  6. 1)come diceva il sgt Hartmann:" qui sono tutti uguali. non conta un cazzo nessuno"
    2)ce n'è anche troppi che si sentono pacifisti solo perchè hanno optato per il servizio civile, e poi sono cmq dei pezzi di merda...
    3)pane al pane, vivo al vino, e vaffa al culo!
    4)triste, ma la musica è messa pure peggio
    5)boh...Wired, per me, è solo un gran bell'album di Jeff beck
    6)odio far fatica a leggere, solo perchè io sono abituato a leggere in italiano...e cmq Checca Zecca è una bella idea per un personaggio (un femminiello del leoncavallo? :)
    7)no comment
    8)boh...i calciatori meglio che facciano parlare solo i piedi. cmq 88 è il codice Morse per "baci e abbracci", spero che sia per quello...

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    1. No, purtroppo l'88 buffoniano ha più a che fare con l'avere quattro coglioni (!?!), e inoltre pare sia collegato a slogan come il trsite "boia chi molla" ecc... :-)

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  7. Fra studio, bands e interferenze esistenziali varie non trovo mai il tempo di seguire seriamente il tuo blog, come non trovo mai abbastanza soldi per comprare anche solo uno dei tuoi libri (forse mi avevi anche detto di una libreria qui a Genova che li vende, ma con la mia memoria da spermatozoo...), ed ogni volta che riesco a fare un salto nel tuo caustico e meraviglioso mondo me ne pento amaramente. Di non seguirti eh, non di leggerti.

    Dico sul serio, mi spiace, se c'è uno scrittore che merita di essere divorato, sei certamente tu.

    E niente, per quel che vale la mia stima nei tuoi confronti non è calata di una tacca, e come sempre leggerti mi dà un'immensa, luminosa speranza per il futuro, lacerando leggermente la patina di angoscia che provo ad approcciarmi al benpensante e benpensato mondo borghese.

    Grazie, come al solito, ed un forte abbraccio.
    Fabio

    P.s. Ma Buffon esiste ancora? Sticazzi...


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    1. Grazie per le belle parole (sperando che quell'"essere divorato" non abbia risvolti di antropofagia...:D)
      Comunque i libri adesso li puoi trovare ovunque: la sempre più emergente Neo ha come distributore Messaggerie, cioè il più grande che ci sia in Italia.
      Ciao! (E perdonami per la latitanza mia, ma con un romanzo uscito a un solo anno dall'altro, e col succesivo da terminare, ho a malapena il tempo di stare dietro a questo blog).

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    2. Ah la Neo edizioni! Li conosco...forse gli ho addirittura inviato qualcosa ( senza risultato, come si può notare dal fatto che ho dovuto ripiegare su un'auto-pubblicazione scrausa). Ottima notizia comunque! Appena ho tempo di mettere il naso fuori casa e scrollarmi la polvere di dosso vado a cercarli.

      Figurati! Passa quando e se vuoi, non sei obbligato, soprattutto se sei così oberato di impegni, a me fa sempre piacere!

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