Oggi vede finalmente la luce questa bella, sfiziosa antologia curata dal grande Paolo Zardi, che contiene il mio sconvolgente racconto “Le scimmie che c’erano prima”, vietatissimo ai minori.
Ma qui vi propongo l’incipit, che invece – per fortuna o purtroppo – è da bollino verde.
Mio padre, lo scrittore fallito, sosteneva che Dissipatio H.G. di Guido Morselli – un uomo si ritrova solo sulla Terra, tutti gli altri semplicemente svaniti – non fosse un incubo, ma un sogno. A margine di una pagina di quel postumo romanzo d’autore suicida, aveva scritto a matita una delle sue battute che non facevano ridere nessuno, tranne qualche volta me: “Ci vulesse un po’ Calisse pecchè lu manità calasse”.
E adesso “Calisse” è venuto, e ha esagerato, se n’è portati via un po’ troppi. Se li è portati via tutti tranne uno, ma l’ultimo sopravvissuto non è colui che lo sognava: è il suo figlio sedicenne, sono io, che di quel sogno avrei fatto volentieri a meno.
Sono passato per augurarti un buon pomeriggio, caro Nicola.
RispondiEliminaTomaso
Ciao, carissimo.
EliminaBe', una gran bella soddisfazione!
RispondiEliminaMa lo procurerò.
Cri
Grazie, Cri.
EliminaUn abbraccio.
che spettacolo :-)
RispondiEliminaImperdibile. :-))
EliminaLo voglio ... anzi, ci voglio scrivere sopra anche io :)
RispondiEliminaTi candiderò per eventuali altre puntate... :-))
EliminaBravo Zio, congratulazioni!
RispondiEliminaGrazie! :)
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