DEFICIENTE?
NO, MULTITASKING
La volta scorsa ci siamo occupati di una parola dal bel significato (“secolarizzazione”) usata sempre in senso negativo.
Oggi ci occuperemo di una parolaccia oscena (multitasking) che invece manda in brodo di giuggiole ogni giornalistozzo che si trovi a maneggiarla.
Già, perché anche per il rincoglionimento da tecnologia (ciò che ti rende tecnoglionito) hanno inventato l’immancabile paroletta disonesta, per farla sembrare una nuova qualità positiva: multitasking. Se hai un amico molto giovane, e ci resti male perché mentre gli parli, o lo sfidi a scacchi, lui in simultanea si trastulla con un altro giochino ebete, assorbe pubblicità tv con occhi da pesce lesso, ascolta una radio scema in cuffia, studia algebra e messaggia chissachì (potendo farebbe anche un’impennata col motorino lì in salotto, se non fosse che poi mammina gli fa un culo tanto) non è lui che è deficiente (e magari anche un po’ stronzetto e maleducato): sei tu che sei obsoleto. Lui è “multitasking”. Nella sua corteccia cerebrale modificata (aiuto!) si attivano zone lampeggianti e percorsi mentali che tu manco ti sogni! (Per tua fortuna).
In un mio ritaglio di giornale di qualche tempo fa ci si spingeva e profetizzare (citando le parole entusiastiche e preorgasmiche dell’immancabile nuovo piazzista-guru della neuroscienza del mio picius) che, GRAZIE alle generazioni “born digital”, nel futuro avremo meno genialità, meno individualismo, e più lavoro collettivo. Come se non l’avessimo capito da un pezzo, che è a questo che mira chi da anni rincoglionisce, pardon, rende più svegli e intelligenti, i nostri ragazzini sconvolgendogli la vita a suon di nintendo, playstation, spot, videoclip, msn, sms, cippicippi e uazzàpp: generazioni omologate e massificate e tecnostordite di schiavi intercambiabili, di laboriose formiche cinesi, di solerti api giapponesi, di russi muli stakanovisti, molto più efficaci di noi antiquati bamboccioni nel produrre e nel riprodursi a raffica, per la gioia dei padroni e dei preti. Inclini a sopportare le catene e lo sfruttamento e la frusta perché nel frattempo ascoltano musica (tutti la stessa), titillano un giochino, chattano usando emoticon e geroglifici invece delle Parole (un saltino indietro di 4.000 anni, che vuoi che sia), si procurano otto etti di ossobuco di figa (schiava) alla macelleria bovina Fessobukko Sex… e perché in cambio della libertà, dell’intelligenza, del farsi piallare la mente e fottere l’anima riceveranno (poco) sporco denaro con cui permettersi ogni settimana la tecnonovità trendy con cui multitaskeggiare (e far crescere il Pil). Insomma si daranno beatamente al multikazzing. Facendo dieci cose insieme senza dominarne nessuna, senza eccellere in nessuna, senza capirne nessuna, senza assaporarne nessuna, senza goderne con vero piacere nessuna. Senza accorgersi di ciò che gli succede attorno (tripli arcobaleni intrecciati, tramonti arlecchino, la luna che prende fuoco…) mentre loro, a testa bassa, sono “sempre connessi” con tutto, cioè col Niente.
L’articolozzo terminava con l’annuncio, fra il tronfio, il finto-rassegnato e il quasi compiaciuto “addio Homo Sapiens, benvenuto Homo Zappiens”! (Ma è mai esistito l’Homo Sapiens? Io credevo che, come l’Oltreuomo di Nietzsche, dovesse ancora arrivare, adesso scopro che non verrà più: il suo treno è stato soppres-so…)
Homo Zappiens? Ma che povera merda dizturbatella, fraztornata e ipercinetica zarebbe mai?
Sarà che io lo zapping non lo faccio nemmeno col telecomando della tv. Scelgo un film e me lo GODO. Scelgo una partita e me la GODO. Scelgo un documentario e me lo GODO. Se non c’è niente da godere, TENGO SPENTO e faccio altro.
Ragazzi, svegliatevi e ribellatevi finché siete in tempo! Non vi rendete conto della mostruosa cosa che vi stanno facendo? Mascherando da favola il più grottesco dei film horror? O preferite aspettare il giorno in cui, già sulle ginocchia per il mutuo della casa, la rata della macchina che-costa-un-miliardo-ma-sei-LIBERO-di-restituirla-dopo-un-minuto, e l’assegno al coniuge sepa-rato (solo tre cose insieme, già un progresso), vi licenzieranno con l’emoticon di un bel calcio in culo, perché i nuovi schiavi allevati dopo di voi sapranno svolgere ottocento mansioni in una volta, e non si fermeranno nemmeno per pisciare, perché gli avranno geneticamente modificato anche la vescica?
Ascoltate il consiglio di uno sciocco eccentrico ma onesto. Riscoprite la libidinosa saggezza del QUI e dell’ADESSO. Se siete a cena in un ristorantino con amici, per voi esistano SOLO le pietanze da gustare, le bevande da bere e la compagnia di QUEGLI amici lì, il conversare insieme a loro, e porte in faccia senza pietà alla prepotente invadenza di chiunque altro pretenda di disturbarvi da chissà dove!
L’abolizione della distanza NON produce Vicinanza (diceva Heidegger), ma soltanto rotture di coglioni (mi permetto di aggiun-gere io). Non solo, ma finisce col frantumare (oltre ai suddetti coglioni) le poche superstiti Vicinanze vere.
[E adesso non datemi del tecnofobo. Io non telefono MAI a nessuno proprio per non guastare i maroni. Ma non è che al posto della telefonata ci metta i segnali di fumo, o non ci metta niente. Al posto della telefonata uso la posta elettronica: discreta, silenziosa, veloce, gratuita, la guardi quando vuoi… Dico io, la posta elettronica sarà pure tecnologicamente PIÙ AVANTI del telefono! Ma il popolino bue la disdegna, perché non è modajola, non è collettiva, non è esibizionistica, non è uno stoltus symbol.
Ci sono imbecilli che ti danno il loro indirizzo mail e poi immancabilmente non ti rispondono, perché non la controllano MAI. In compenso se ne stanno tutto il giorno a uazzappeggiare stupidaggini, come un branco di cerebrolessi.]
Ascoltate il secondo consiglio di uno sciocco eccentrico ma onesto. Fate UNA cosa alla volta. Amatela. E fatela bene. Gettatevi anima e corpo in UNA cosa bella, speciale, interessante, appagante o divertente! Che siano anche mille, queste cose, più sono meglio è, certo, ma una alla volta!
Ne va della vostra corteccia cerebrale (NON modificata), e quindi della vostra Libertà!
E a chi vorrebbe trasformarvi in mutanti macchinette rincoglionite (gli occhialetti da stolido schiavo iperconnesso e sempre reperibile per il padrone sono qui dietro l’angolo!), dite che ci provi pure col pirla che arriva dopo di voi. Che a voi vi scappa da RIDERE.
E ripigliatevi, vi prego, risollevatevi un po’ anche da ‘sto tam-tam comunikereccio standardizzato, de-alfabetizzato e frenetico in cui vi abbrutite, da questo mondo trasformato in orrido, assordante brusio d’alveare amplificato, percorso ogni minuto dalla scarica diarroica di miliardi di messaggi che dicono tutti le stesse cose, cioè Nulla.
Qualcuno una volta disse:
“Comunicare è degli insetti. ESPRIMERCI, ci riguarda!”
Ma le compagnie telefoniche sono più contente se “comunicate”.
Non c’è niente da fare, davanti a certe cose ci vorrebbe il buon vecchio Totò:
Homo Zappiens? Ma mi faccia il piacere!
Homo Zappiens? Se ne vadi!
Homo Zappiens? Pprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
p.s.
Una precisazione: l’essere mentalmente inferiore (ma stiamo proprio parlando di VORAGINI, eh) che in quella curva ha rischiato di tranciarti la vita perché era concentrato sul suo aggeggino tecnologico escrementizio invece che sulla guida, lui non è multitasking: è solo un’insulsa merda criminale che dovrebbe finire i suoi inutili giorni in galera, come stanno giustamente pensando di fare in Irlanda. Quindi vi prego: leggete e commentate solo se NON state facendo in contemporanea un’altra cosuccia. E soprattutto se non siete al volante!
io faccio una cosa per volta. e me la godo XD
RispondiEliminaCredo si chiami "saggezza"... :)
Eliminaa noi donne ci hanno obbligate al multitasking ed assicuro è una fregatura, fare il bucato e imbastire la cena, lavorare ma occuparsi dei nonni e dei bambini, più fai e più ce ne sarebbe da fare
RispondiEliminaMi hai tolto il commento di bocca, amanda.
EliminaAvete ragione, ma questa è anche la dimostrazione di come le parolacce della moda giornalistucola (specie se di derivazione angloide: riempiono la bocca!) attecchiscano e si propaghino peggio della gramigna. Ormai non c'è articolozzo di costume che non vi definisca "multitasking" se pensate contemporaneamente al bucato, alla cena e a telefonare per l'appuntamento dal dentista.
EliminaMa io mi riferivo ad altro, non alle donne indaffarate.
Anche perché non mi permetterei mai di dare della "deficiente" a una donna indaffarata... :)
se parliamo del multitasking tecnologico direi che ci sta massacrando... per il resto se si tratta di cose che ci piacciono ci sta, senza esagerare però. Ultimamente sono sul multitasking infatti mi devo dare una regolata
RispondiEliminaè un massacro voluto e strategicamente pianificato, e sarà sempre peggio...
Elimina"L’abolizione della distanza NON produce Vicinanza"
RispondiEliminaMolto in gamba quel tuo amico tedesco!
Di sicuro intendeva ben altro, ma mi sono permesso di adattarlo al mio discorso... :)
EliminaE che pensare poi quando dicono che le donne sono più multitasking degli uomini?
RispondiEliminaè al tempo stesso una verità e un'irritante banalità (vedi risposta lunga lassù) :D
EliminaLi vedo in giro, come zombi, lo sguardo perso nel vuoto.
RispondiEliminaMi hai fatto venire i brividi, perchè è vero ciò che dici, non è un'esagerazione.
Cristiana
La cosa peggiore è la testa bassa: al loro fianco un parapetto, oltre il parapetto il mare col più mozzafiato dei tramonti, e tu ti vedi passare questa processione neanderthaliana ipermoderna, tutti intenti soltanto a sbocchinare l'ultimo gadget regalatoci da belle persone tipo mister jobs, il grande guru di questi tempi disgraziati.
EliminaAh quanto mi piace sentire dire queste verità. Quanto mi conforta questa saggezza, umanità e buon senso!! Grazie..
RispondiEliminaMi conforta confortare. Quindi grazie a te!!
EliminaNoi donne siamo multitasking per natura e non ne siamo contente! Ora zio, fare una cosa per volta e farla bene e' diventato anche il mio mantra. Perfino quando leggo ora non ascolto più musica di sottofondo. Poi l'importante e' che tu Goda anche quando fai altro :-)
RispondiEliminaLa goduria va ricercata sempre e dovunque... :)
EliminaSapessi quanto amo il modo di parlare di certi miei amici di Parma: per chiederti se una cosa ti piace, loro chiedono se "la godi". Lo godi quel regista? Lo godi quello scrittore? Lo godi quel cantante? Oppure parlando di un certo posto o di un certo locale ti dicono che "Lo si gode da dio". :)
Azz...Nico', meno male che io non capisco una cippa di tutte quelle "cose" tecnologiche e svuota cervelli da te elencate.
RispondiEliminaAd esempio non ho mai capito come fanno a comprendere bene quando certuni studiano o leggono con la musica nelle orecchie.
Un salutone,
aldo.
Per risponderti oxfordianamente: non comprendono un cazzo. :)
EliminaUn abbraccione!
Io penso almeno dieci cose contemporaneamente dal millennio scorso, da quando c'era solamente la radio, che stava in alto sul cassettone e che io potevo solo guardare dal di sotto. Però sono in grado di fare mezza cosa per volta, abbastanza decentemente, l'altra metà più tardi la fa Anna Maria. Non mi passa nemmeno per la testa l'idea di vergognarmene. E perché? Se io sono fatto così che cazzo vogliono gli altri? Ho scoperto uazzappa da non molto, quando stavo in ospedale per il mio corazon un anno fa mia nipote ha fatto un gruppo "calzone" per essere tutti informati se indossare l'abito scuro e la cravatta nera oppure ancora no. Mi ha costretto a grattarmi i testicoli a pelle mi ha costretto, ma poi ci ho preso gusto. Però su uazzapp si incontrano pure brutta gente, mica solo quella bella. E poi mai in macchina o solamente in movimento, perché si rischia di infrociare con la testa in un muro. E adesso sbuca la solita uazzappara che dirà che io scrivo troppo, perché non si fa mai i cazzi suoi.....
RispondiEliminaCome diceva ironicamente Totò: "Cento ne faccio e UNA ne penso".
EliminaOggi è difficile "pensarne" anche soltanto una. Chi pensa non piace al sistema. Il pensiero dev'essere abolito. Lavorate e scopate. Al resto "pensa" la tecnologia. (La tragedia è che la tecnologia NON pensa all'unica cosa a cui dovrebbe davvero pensare: lavorare al posto nostro!!!!!!!)
La cosa di dare il proprio indirizzo mail e non guardarla mi manda in bestia da matti. Ho un blog e basta, non sono su FB, il mio telefono telefona e basta e ho pure il fisso a casa. Mi sembrano cose normali, si chiama entro un certo orario, possibilmente memorizzando quando gli altri cenano, la mail si scrive e legge quando si vuole, possibilmente si risponde prima del disgelo. "Non chiamo per non disturbarti, ma sono qui" è una frase che mi manda altrettanto in bestia, chiamami e chiedimi se posso parlare o se sto che-ne-so scolando la pasta che poi si incolla, oppure mandami una bella lunga mail. Più facile non fare niente con la scusa del non disturbare, e non si comunica e le amicizie crollano " a ma non ce l'hai whatsap?" che manco so come si scrive.
RispondiEliminaMeno male non sono tutti così i miei amici.
Altri problemi della comunicazione sono l'etichetta, l'ipocrisia e il conformismo. Solo la vera amicizia è in grado di superarli. Senza per questo diventare invadente o maleducata.
EliminaHo letto il tuo post bevendo una tazza di tè, mi perdoni? :-)
RispondiEliminaDevo dirti una cosa, ogni volta che sento la parola "multitasking" mi viene in mente un coltellino svizzero, non posso farci niente.
Capisco che questa parola inglese sia nata per definire qualcosa che ha più di una funzione (tipo un robot da cucina) ma per come la applicano adesso alle persone mi fa soltanto ridere.
Vedo tantissimi ragazzi dell'età di mia sorella (lei ne ha 21) che provano a fare 5 cose insieme e alla fine le fanno, ma di merda.
Oppure ragazzi che vanno a scuola e in università e alla fine escono con "tanto di tutto, tanto di niente" però sono multitasking.
Sinceramente io resto della mia opinione, preferisco fare una cosa alla volta ma fatta bene: un tasking alla volta.
Bacioni!
Ecco, per il tè si può fare un'eccezione. A patto che non sia un mio pezzo umoristico e demenziali, o rischieresti di sbagnazzare il tuo pc... :D
EliminaSe penso a quanto costa l'università e a quali sono i suoi effetti intellettivi medi, in proporzione un semplice bel romanzo letto da me dovrebbe costare quarantamila euro... (Ma non diciamolo ai librai... :D)
Bacioni anche a te!
Allora non "Wattsappi" neanche... lo sai che non esisti vero ?
RispondiEliminahttp://timeisonmysideblog.blogspot.it/2014/05/un-idiota.html
Ciao un abbraccio
Che libidine, non esistere! :)
EliminaIn questo mondo lobotomizzato, è forse l'ultimo brivido rimasto, il colpo di coda dell'orgoglio...
Ti abbraccio anch'io.
Ma ad aumentare lo sconcerto è il fatto che ogni singola novità, anche la più brutta e stupida e puzzolente, viene presentata-strombettata dai giornalistozzi in senso orgasmico e positivo. Leggo che fra un po' arrivano i coglioni che ti fan cascare in testa i DRONI. Credete che ne parlino con preoccupazione? Ne parlano eiaculando gioia liquida!
RispondiEliminaconcordo in pieno. condivido il pezzo su fessobbucco, per "comunicarlo" a tutti!
RispondiEliminaio non mi sono mai connesso con un cellulare
ho uno sgangherato videofonino 3, con il caricatore con un piede nella tomba, e quando mi avrà lasciato definitivamente vorrei comprarmi un telefonino da 30 euro che fa solo il necessario
p.s. il pezzo è sfiziosissimo, e moderno, mate! perfetto come editoriale. ma, vedi, quando racconti una storia, se si tratta di prosa narrativa, per me non va più tanto bene, questa lingua così stilosa.
Ci vuole maggiore "serietà", nel romanzo
Paul Pogba
Visto che anche un sasso capirebbe che ti premeva solo il ps., a quello rispondo, per dirti che le tue peregrine, spocchiose e saccenti elucubrazioni sulla narrativa non solo sono fuori tema, ma hanno anche un pochino devastato la mynkja.
EliminaSEMPRE Nicola Pezzoli
MAI anonimo troll scassaballe
A uno che si firma Paul Pogba un intenditore di calcio verace come te doveva fare solo un pernacchione, Nick.
EliminaNon ci si riesce mai a liberare di questi rubentini di merda...
bono... :)
Eliminaio odio la merdolentus e amo l'Inter, ma poi nella vita reale ho meravigliosi amici che sono juventini, e conosco alcuni interisti talmente teste di rapa che quando l'Inter per de per consolarmi penso a loro... :D
Ma soprattutto, se vado allo stadio mi siedo in compagnia del pubblico civile, il più lontano possibile dagli ultrà.
E che devo dire io che ho un nipote, figlio di mia figlia sangue del mio sangue che per colpa di Del Piero è fin da piccolo tifoso della merdentus? Gli voglio bene anche se in questi ultimi tre anni me li ha rotti i maroni che non ti dico, ma è in testa alla lista della mia classifica privata e poi si sta laureando senza aver fatto spendere un soldo a sua madre, divorziata, né a suo padre né a noi. Autonomo, e gioca fortissimo a pallone. Eccheccazzo! E tu che padreterno sei che me lo fai diventare rubentino? Ma gli voglio bene.
EliminaQuelle poche volte ormai che capito a San Siro sto coi miei due gigli, coi nipoti -anche quello della merdentus, ma guai a lui se si fa scoprire, lo accoppo- in mezzo alla gente civile. Niente ultras del cazzo.
:( :( :( :(
RispondiEliminaOlà zio e dai che vengo a scassarti la minkja anche io :)
RispondiEliminama parli degli insegnanti e dei politiconi italiani?
Tutti bravissimi a definirsi multitasking ma poi sono solo multiminkja, non combinano niente.
Si circondano di pc, tablet, i tutto, idee campate per aria, sembrano l'ispettore gadget e alla fine non riescono a trovarsi neanche il cazzo nei pantaloni.
Viva la modernità, viva il multiminkja... viva l'involuzione :(
Dai, anche io te diventeremo multitasking, compriamoci a testa un pantalone con 500mila tasche: più multitasking di così!
Un abbraccio grandissimo
ps: ma chi è questo troll?
Con "l'ispettore gadget" hai detto tutto. È come se ostentassero delle protesi al silicio da dichiarati monchi mentali (ci vanno pure a votare - per se stessi - tenendoli in bella mostra) invece di vergognarsene... :)
EliminaGenerazioni che saranno senza fantasia. Perché non ne hanno bisogno, c'è chi trastulla per loro il loro cervello. Ecco perché ci saranno meno geni e più "lavoro collettivo". Alla faccia del Grande Fratello. Sempre detto che Orwell stava avanti :)
RispondiEliminaBacio Zio!
Eh, cavolo se stava avanti, Orwell (purtroppo... :D)
EliminaMa perché, il Bradbury dei libri bruciati invece no?
Bacione anche a te!
Uno dei post più devastanti degli ultimi tempi.. saggezza e sarcasmo come ne dispensi alla grande... io spesso mi colgo vittima di "tecnostordimento" ma fatico ad uscire dalla spirale della comunicazioneatuttiicosti piuttosto che offrire priorità a quell'esprimerci (Sgalambro o Battiato? Boh!!) Spero di uscirne.. ora intanto accendo il televisore, il cell, controllo le mail, finisco di scrivere a te... 'azz il caffè sul fuocoooooo!!!!
RispondiEliminaPerfetto il tuo ricordo, anche se vago come il mio: anche per me una reminiscenza Sgalambro-Battiato, ma quel che non ricordo è se Manlio citava qualche altro filosofo o se la frase (fantastica) era sua.
EliminaGoditi lentamente il tuo buon caffè. :)
concordo Zio....generare nuovi termini solo per uso e consumo di una comunicazione mediocre...genera mostri.
RispondiEliminaio sono un nativo....terrone!
io longobardo ma... analogico. Orgogliosamente (e fortunatamente!) Analogico. :)
EliminaUn abbraccio, caro amico.
Ho letto questo pezzo, gustandomi delle palline di gelato, posso? :)
RispondiEliminaConcordo in buona parte, credo che il sistema economico dominante sia diventato un sistema di vita (anzi non-vita), e metterlo in discussione, sia il minimo da fare per un essere umano.
p.s.
Già, le distanze si sono ridotte, ma siamo più vicini? Nella retorica della pubblicità sì ...
Hai ragione: per la freccia avvelenata chiamata pubblicità il bersaglio è sempre più vicino, cioè sempre più facile. L'unica salvezza sta nel decidere di non voler essere un bersaglio. Sembra facile, e invece richiede una forza spropositata. Ma si può fare.
EliminaPalline di gelato concesse. Soprattutto se me ne dài un po'... :D
Multi che? se qualcuno osa parlarmi mentre sono al telefono, della serie :digli che...divento una iena perché improvvisamente il mio cervello si inceppa e non sente più niente se non il mio ringhio sommesso, però devo confessarti che fino ad oggi ho segretamente invidiato quelli capaci di fare più cose alla volta...dopo il tuo post mi sento meglio e mi voglio un filino più bene! E ti voglio bene...bacio.
RispondiEliminaTi dirò che da piccolo la consideravo una qualità invidiabile anch'io, quasi un superpotere, perché mi ero bevuto quella scolastica cazzata di Giulio Cesare che faceva otto cose in una volta (figurarsi...)
EliminaMa poi se ti capita di vederne dal vivo, di questi giuliocesarotti multikazzing, ti accorgi che ben che vada sono frastornati, confusionari, pasticcioni e inaffidabili, quando non sull'orlo dell'esaurimento nervoso (con ricovero in clinica annesso) o sulla soglia dell'infarto...
Si fa un gran parlare, giustamente, di slow food, ma quello non è che un primo passo verso la vera illuminazione, che possiamo chiamare Slow Life... :)
Ricambio l'affetto e il bacio. Ciao!
Questo post me lo ero perso, porca miseria quanto è bello Nicola...è un manifesto che sottoscrivo in piena coscienza anche per me è un pallino fisso l'analfabetismo tecnologico, per me è il nuovo analfabetismo come lo chiamai in un post tempo fa.
RispondiEliminaGrazie, Antonio.
EliminaSono gli articoli che vorrei leggere sui giornali. Così ogni tanto me li scrivo da solo. :)