"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

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giovedì 6 febbraio 2014

CONSIGLI LETTERARI IN BREVE - Le mie migliori letture degli ultimi mesi

Voto: 9+

"Il progetto Lazarus" mi aveva fatto conoscere uno Scrittore genialmente tragicomico, come in Italia quasi nessuno sa o vuole essere: una di quelle penne di livello superiore, capaci di farti ridere e piangere nella stessa pagina, nello stesso paragrafo. Forse perché la vita li ha allo stesso tempo molto feriti e molto presi per il culo (ma ciò succede a tanti: per riferirne come fa lui ci vuole Talento). E questo atipico capolavoro autobiografico conferma tutto il bene che pensavo di lui. Adesso, signori editori, sarebbe ora di darsi una svegliata e ristampare i suoi primi due romanzi, "Nowhere Man" e "Spie di Dio", da troppo tempo assurdamente fuori catalogo.


Voto: 8

I romanzi “tramosi”, con storie in parallelo che confluiscono e si intrecciano, raccontate in terza persona, non sono il mio ideale di Narrativa. Se proprio devo leggerne qualcuno, pretendo che sia scritto da dio. Questo lo è. Una scrittura densa eppure semplice, ricca eppure nitida, senza le sciatte banalità degli incapaci, senza le inutili pesantezze dei tromboni e dei petomani. L'autore è di al-tissimo livello - uno dei pochi Premi Nobel non ridicoli e non marginali degli ultimi anni - e questo libro offre un modo davvero assai gustoso di passare il tempo, malgrado sia abitato da troppa gente che, durante i dialoghi, continua un po' troppo insistente-mente a "stringersi nelle spalle": una calamità che, dopo anni di letture, non ho ancora capito se vada imputata agli scrittori o ai traduttori.

38 commenti:

  1. Bene, li terrò presenti nelle mie prossime letture.
    Purtroppo, mi sono arenata da molto tempo su " Viaggio al termine della notte" e ne ho altri due che fremono in libreria ...
    Grazie per le dritte :)
    Francesca

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    1. Capisco il tuo arenarti: anche se a me non è successo, devo dire che Viaggio al termine della notte è sì un vero capolavoro, ma uno di quei capolavori disomogenei, in cui la prima (splendida) parte è (secondo me) diecimila volte superiore alla seconda.

      Grazie a te! :)

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    2. Tutto bellissimo è Morte a Credito.
      Come illeggibile e delirante Da Un Castello all'Altro.
      concordi??

      Monte

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    3. Letti troppo tempo fa, da ragazzino... dovrò trovare il tempo di rispolverare Céline... :)

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  2. Voglio dare anche io un voto ad un libro, ad un romanzo che consiglio: QUATTRO SOLI A MOTORE di Nicola Pezzoli - voto 8+

    Scusa Zio, credevo di essere su un altro blog.
    aldo.

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    1. Grazie lo stesso per l'8+, mio caro amico. Voto che peraltro, nella mia proverbiale immodestia (o vogliamo chiamarla consapevolezza?) so di meritare... :D

      Un abbraccio.

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  3. Li metto in lista, anche perchè al momento mi manca la materia prima per comprare i libri (sob!)...
    In effetti sulle traduzioni hai ragione, io leggo anche libri in inglese e a volte se mi capita sotto mano la traduzione italiana noto delle "mancanze" che abbassano un pò il livello della traduzione.
    Un abbraccio

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    1. A difesa dei traduttori (anche se qualche cane fra di loro c'è di sicuro) devo dire che fanno un lavoro stressante, difficile e malpagato. E che spesso gli si mette una tale fretta che tantissimi romanzi stranieri hanno una scrittura che SEMBRA peggiorare di brutto nelle parti finali, ma in realtà è perché il traduttore viene preso per il collo sui tempi di consegna. In compenso c'è anche gente, come la mia amica Silvia Pareschi (traduttrice, fra l'altro, di Franzen), capace di valorizzare romanzi già belli di loro.
      Del resto, se guardiamo a certi italioti pseudoscrittori che finiscono in classifica, nel 99% dei casi uno straniero anche tradotto maluccio continua a essere preferibile. A meno di non leggere cose del livello di Quattro soli a motore, di... accidenti, ce l'ho sulla punta della lingua... chi diavolo l'avrà scritto? :-))))

      Un abbraccio grande anche a te!

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    2. Grazie della citazione e della difesa dei traduttori :-)
      Sono d'accordissimo con te su Vargas Llosa e sui romanzi "tramosi". Hai letto "La festa del caprone"? Io l'ho trovato meraviglioso.

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    3. Non ancora: era nella mia infinita lista, e adesso che me ne parli così si sta guadagnando le primissime posizioni... :)
      Un abbraccio.

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  4. Grazie mille dei suggerimenti!
    E da un bel po' che devo incontrare qualche lettura che mi prenda...

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    1. Da parte mia vedrò di darmi da fare per darti presto da leggere qualcosa di decente anche in Italiano... :)

      (Ho il nuovo in dirittura d'arrivo e già tante idee per il successivo!) :D

      Ciao!

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  5. Caro Nicola i tuoi consigli sono veramente utili, graie.
    Tomaso

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  6. Da aggiungere alla lista dei libri da comprare e leggere... gli orizzonti vanno sempre ampliati!
    Ciao ciao :)

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  7. Grazie dei suggerimenti! L'ultimo bel libro che ho appena finito di leggere si intitola Di bestia in bestia, autore è Michele Mari: fottutissimo capolavoro! Straconsigliato. E sempre di Mari, consiglio Verderame, che ricorda molto Quattro soli a motore.

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    1. Allora me lo segno. (Il primo, intendo, perché del secondo mi aveva già parlato un amico, dicendo che anche quella era una storia di formazione che si svolge dalle parti del Lago Maggiore, ma non ho ancora avuto tempo né modo di comprarlo).
      Infinite grazie!

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  8. Hemon è uno bravo, ne ho letto altri, questo mi manca, provvederò:)

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    1. Di una bravura infinita, ed è il motivo per cui sono incazzato con gli editori per l'impossibilità di leggere i primi due romanzi. Colpa anche mia che l'ho scoperto in ritardo (ma se i nostri recensori continuano a occuparsi di deejay, fare il Lettore in lobotom-italY diventa arduo quasi quanto fare lo Scrittore...) però, insomma, che lorsignori si diano una mossa!

      Ciao! :)

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  9. Si continui con Hemon, allora... ( del Lazarus continuo a ricordare molto:)
    Ciao! Buona giornata:)

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    1. Sì, sì, proseguire con Hemon, senza indugio alcuno.
      Un abbraccione, cara amica!

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  10. Ho seguito i tuoi consigli letterari e mi sono "trovata bene", anche alcuni amici a cui ho regalato delle copie.
    I bei libri sono un'infinità fra passato e presente e io cerco di darmi da fare. Nel commento che ho perso, prima di questo, avevo fatto una lista di quelli letti recentemente, ne avevo contati otto, ma sono indietro con questi che consigli oggi, e con quelli di Paolo Zardi: mi devo impegnare di più :)
    Un abbraccio Zio, ciao.

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    1. Mannaggia alla tecnologia a pedali che si mangia i commenti... Ricordatevi, specie quando sono particolarmente lunghi e interessanti, di fare sempre tasto destro e "copia" (dopo averli selezionati per intero col sinistro, ovviamente, si deve vedere lo sfondo blu) prima di pubblicarli, così se il sistema li fa sparire basta fare "incolla" e lo fregate.

      Un abbraccio grandissimo anche a te, mia cara. :)
      Ciao!

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  11. interessante, lo leggerò al più presto!!! ciao, buon fine settimana!!!

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  12. Mia moglie sta preferendo Zardi a te.. che faccio, divorzio? ;)

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    1. Siamo probabilmente i due migliori scrittori italiani, ma siamo diversissimi, direi complementari... :-))))
      E visto che mi risultano dover essere complementari anche marito e moglie... tientela stretta!! :D

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  13. Ottimo, me li segno anche se il tempo che ho a disposizione è sempre meno, arranco e arranco! Di Llosa sto leggendo La festa del caprone, bellissimo!

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    1. Sei la seconda a nominarlo in due giorni: lo compro!!
      Un abbraccio grande.

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  14. Mamma mia, tanta roba buona! Il primo mi attizza enormemente, ma mi attira anche la possibilità di misurarmi con un Vargas Llosa per il quale accuso un colpevole disinteresse. Il titolo poi (non so se rispondente a quello originale) sembra molto promettente :)
    Grazie Nick :*********

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    1. Sì, sono andato adesso a guardare, e il titolo tradotto ricalca fedelmente quello originale: "El héroe discreto".
      Grazie a te! :D

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  15. Grazie della visita Zio Scriba...condivido la tua opinione sulla scrittura. I libri piu' belli che ho letto, o almeno, quelli che mi hanno lasciato qualcosa dentro, erano tutti scritti in prima persona e in modo semplice e diretto. Gli intellettualoidi che mettono parole e periodi complessi mi stanno sulle balle, perché a fare i virtuosismi sono capaci in tanti, ma essere semplici (semplicita' non e' affatto sinonimo di banalita') e "arrivare" lo stesso al cuore di chi legge e' una cosa molto piu' difficile ed e' un dono riservato a pochi.
    Mi piace molto la citazione di Philip Roth qui a lato...!
    Di Vrgas Llosa lessi qualcosa anni fa....ora dopo aver letto la tua recensione credo che lo "riprendero". Un caro saluto

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    1. Cerco di non ripeterlo troppe volte, per non farla sembrare una cosa detta nel mio esclusivo interesse: io infatti di solito scrivo in prima persona, sono semplice e diretto, ci metto l'anima e, mi dicono, arrivo al cuore di chi legge. :)

      Un abbraccio, mia cara.

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