VIENI AVANTI, PRE-TEEN!
"Un giocattolaio mi ha spiegato che ormai i bambini sopra gli otto anni non giocano più e non si chiamano neanche più bambini: il mercato li chiama pre-teen e li ha trasformati in piccoli consumatori di tecnologia e abbigliamento".
(Claudio Rossi Marcelli, Internazionale)
Pre-teen. Un film dell'orrore mi avrebbe fatto meno paura di questa rivoltante notizia.
Se poi, aggiungo io, gli sventurati pre-teen hanno pure genitori cre-teen, che li lasciano tutto il giorno in balìa della stronza pubblicità...
Non credo servano ideologie di alcun tipo per capire che quelli compiuti giorno dopo giorno dal "mercato" (o sarebbe più giusto chiamarlo "merDato"?) assomigliano sempre più a CRIMINI contro l'umanità e contro l'intelligenza.
Del resto, sono arrivati a spacciare per "Progresso" l'arrivo degli occhialetti da schiavo...
Un amico mi ha detto che secondo alcune voci la sperimenta-zione avrebbe subìto un rallentamento, perché gli occhialetti da schiavo provocherebbero vertigini e nausea. Speriamo sia vero. Speriamo sia vero. Ché almeno, dove non arriviamo più a ribellarci col cervello, sappia ribellarsi il nostro CORPO!
Se poi, aggiungo io, gli sventurati pre-teen hanno pure genitori cre-teen, che li lasciano tutto il giorno in balìa della stronza pubblicità...
Non credo servano ideologie di alcun tipo per capire che quelli compiuti giorno dopo giorno dal "mercato" (o sarebbe più giusto chiamarlo "merDato"?) assomigliano sempre più a CRIMINI contro l'umanità e contro l'intelligenza.
Del resto, sono arrivati a spacciare per "Progresso" l'arrivo degli occhialetti da schiavo...
Un amico mi ha detto che secondo alcune voci la sperimenta-zione avrebbe subìto un rallentamento, perché gli occhialetti da schiavo provocherebbero vertigini e nausea. Speriamo sia vero. Speriamo sia vero. Ché almeno, dove non arriviamo più a ribellarci col cervello, sappia ribellarsi il nostro CORPO!
p.s. fuoritema:
oggi, dalla prima pagina del Corriere della Sera, apprendiamo che New York si trova sulla costa nord OCCIDENTALE degli Stati Uniti. Nel frattempo, una copia del quotidiano è arrivata a costare 1 euro e 40 centesimi, quasi 2.800 vecchie lire. Persino il mio settantanovenne abitudinario padre, che lo acquista tutti i giorni da decenni, si sta facendo venire qualche dubbio...
Stiamo ospitando una bimbetta che compirà 10 anni il mese prossimo, con la pubblicità è un delirio, le piace ancora molto correre per casa giocando a nascondino o celai, ma molte cose commerciali hanno un fascino su di lei davvero preoccupante. Prendi queste maledette calze della befana dei personaggi dei cartoni, be' ma sono un furto, contengono una marea di scemenze e le fanno strapagare. Un abbraccio.
RispondiEliminaPS. anche i miei sono affezionati al Corriere da anni, io lo leggo un po' quando vado da loro, ma preferisco Repubblica, e, ancor di più, a dirla tutta, non comprare nulla. Una volta il quotidiano in casa ogni giorno era un must, un'esigenza vera di cultura e informazione, ora è tutto uno scivolone verso il basso. Un abbraccio e ancora auguri di buon anno!
Io sono contento di aver scoperto "Internazionale", che ogni venerdì mi offre i più interessanti articoli dei giornali di tutto il mondo tradotti in italiano. Fosse per me mi farei bastare quello, più naturalmente i blog e le agenzie di stampa. Ma queste ultime solo di sfuggita, a causa delle orripilanti oscenità grammaticali (troppa gente fa il lavoro che non dovrebbe fare!) e delle odiose pubblicità tipo quella truffaldina del "milionesimo visitatore" che ormai spadroneggia un po' dappertutto. Delle news radiofoniche o televisive non se ne parla neppure, è ovvio.
EliminaUn bacio a te, e uno a quella splendida bambina.
Buon anno ancora! :)
Non tutti sono così, il mercato colpisce -è vero- ma non riesce ad avvolgere davvero tutto... E ti assicuro che i pretìn giocano ancora, come i trentìn e i quindicìn :)
RispondiEliminaMoz-
Le eccezioni per fortuna ci sono sempre state e sempre ci saranno, ma sono una minoranza sempre più minoritaria, e la conquista dei piccoli consumatori per renderli tecnoglioniti e modajoli (oltre che precocemente erotizzati e discotechizzati) è una mostruosa tendenza sotto gli occhi di tutti.
EliminaQuesto mercato oggi è sempre in crescita!!! Purtroppo non ci sono i soldi per vivere, ma per i giocattoli li trovano sempre.
RispondiEliminaTomaso
Si trattasse di "giocattoli" sarebbe bellissimo: sarebbe un sacrificio fatto per motivi belli e giusti dall'amore genitoriale, anche perché un mondo senza gioco è un mondo in cui non vale la pena vivere. Il significato del mio pezzo (e di quello di Rossi Marcelli) voleva essere tutt'altro, l'esatto opposto di un attacco ai giocattoli...
EliminaHai letto La Caverna di Saramago? "Noi siamo i creatori dei bisogni che ancora non esistono". Romanzo illuminante. E, certo, la trasformazione dell'individuo da cittadino, ciò portatore di diritti e doveri, a consumatore, dimostra l'aberrante cifra raggiunta dalla società dei consumi. Una cosa buona della crisi è il calo del potere d'acquisto, che forse potrebbe indurre ognuno a imparare la differenza tra i bisogni necessari e le cose inutili.
RispondiEliminaSì, hai ragione. Anche se bisogna essere cauti a dirlo, perché per alcuni la crisi ha davvero significato non avere più un tetto o cibo a sufficienza, il suo lato positivo è stato senza dubbio il rallentamento subìto dal delirio tecnoglionito, dalle cementificazioni criminose, dallo schifo modajolo infantile e adolescenziale, e chi più ne ha più se li tenga. Purtroppo, con l'arrivo della cosiddetta "ripresa", lo spettro della crisi verrà agitato per distruggere ancor più la gente: "Ma come, ti dispiace lavorare diciotto ore senza pausa-pipì in una fabbrica cancerogena per comprare telefonini e tablet ai figli? Ti rifiuti di adorare il Dio Lavhorror e il Dio Denaro? Vuoi forse tornare ai tempi della crisi?!"
EliminaIn questo senso, vien quasi da pensare che la "crisi" sia stata organizzata artificialmente, per poter poi far definitivamente debordare il Demone krescita&sviluppo.
La Caverna di Saramago?
Credo sia uno dei capolavori di questo grandissimo scrittore.
Capisco bene per averlo provato sulla mia pelle cosa significa non avere un lavoro, non guadagnare a sufficienza e essere dei precari a vita. Credo che siano le condizioni materiali a determinare la coscienza delle persone più che il contrario. Anche se altre volte la consapevolezza del posto che occupiamo nel mondo è impedita dalla dabbenaggine indotta dall'ignoranza e dalla malafede di chi si ostina a non capire che la Natura ha dei limiti e un giorno potrebbe anche decidere di liberarsi dell'unica specie vivente che ha un rapporto distruttivo con l'ambiente in cui vive. Quando tutti ci renderemo conto che la crescita infinita è un'utopia e che le risorse del pianeta sono limitate vorrei che non avvenisse troppo tardi, ecco. Basta così, che non vorrei passare per un predicatore della domenica! :)
EliminaParole sante: ho sempre detto che l'uomo, visto dallo spazio, apparirebbe come un proliferare di cellule cancerogene sul povero organismo Terra, e che come tutti i cancri cretini finiremo con l'uccidere noi stessi oltre all'Essere che ci ospita (e che da tempo, giustamente, non ci sopporta più!) :)
EliminaIo cominciai trent'anni fa, da adolescente, a dire che se qualcuno parlava di crescita e sviluppo, e non si riferiva a crescita di piante o sviluppo di rullini fotografici, bisognava prenderlo a calci.
E dove siamo arrivati? Al punto che nonostante la catastrofe ecologica e demografica sia dietro l'angolo, non c'è trombone di destra o di sinistra che non ragli a tutta voce l'obbligatorio slogan crescita&sviluppo, o krescita&Avviluppo come preferisco chiamarlo adesso io.
Dopo 30 anni di quotidiani da qualche tempo ho deciso di abolire la carta, ma anche tutti i siti che rompono con i banner.
RispondiEliminaSui bambini, è vero, l'opera di rincoglionimento inizia sempre prima: purtroppo la scuola non ha appeal e il gioco di strada e di gruppo sono stati fatti morire sotto una coltre di divieti, regole e paure. Vedessi invece come si divertono a inventare giochi insieme; è che nessuno glielo concede quasi più! Spesso domando: cos'hai fatto nel weekend? Il tris classico è: Iper - Mc Donald e videogiochi/tablet. Per fortuna non tutti.
Mioddio. Anche se questo squallore non è opera mia, mi sento quasi in colpa nei loro confronti per aver avuto prati&boschi al posto dell'iper, pizzerie e non McDollar, mille giochi diversi al posto della videomacelleria per citrulli. E anche se esser nato nel '67 ha comportato cose brutte, tipo buttare via un anno di vita col servizio militare di merda, sono infinitamente grato e felice di non esser venuto al mondo troppo più tardi. Ancora un po' che aspettavo, rischiavo di venir su semianalfabeta e omologato, di non leggere un romanzo o di non vedere un buon film in vita mia, di beccarmi gli occhialetti da schiavo già nella culla, e magari la mogliettina fissa obbligatoria - da scortare per boutiques al centro commerciale - a dodicianni se non prima...
EliminaPer fortuna non è (ancora) così per tutti. Beati i Pochi, come sempre.
Non so se anche il fuori tema lo sia poi tanto, entrambe le tue considerazioni ci parlano di un periodo storico avvilente, dove si ha una considerazione veramente bassa dell'intelligenza umana, e dove solo gli euri hanno un valore. Tristissimo. Meno male che sono un gatto, ma anche noi gatti dobbiamo relazionarci con il mondo umano gggggggggggrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
RispondiEliminaÈ veramente un'epoca di NANI. Speriamo non sia irreversibile, ma se il modello che ha in mente chi comanda è quello del formicaio o dell'alveare, rischiamo di essere solo all'inizio della fase di miniaturizzazione e rimpicciolimento. Del cervello e dell'anima.
EliminaCiao e Miao!! :)
Wow. Genitori cre-teen, meravigliosa. Sono ammirata.
RispondiEliminaA volte i giochi di parole te li tirano fuori loro con le pinze. Se uno legge questa cazzata del target commerciale pre-teen, di lì al cre-teen il passo è breve... :D
EliminaCos'è questa storia degli occhiali da schiavo? Mi sono perso, per modo di dire, qualcosa?
RispondiEliminaNel caso non ti saresti perso niente di bello. Si tratta di quella nuova google-genialata, volta a creare un'umanità ancor più alienata di quella tablet-telefonineggiante. Uno se ne andrà in giro indossando quelli e, per magia, invece di interagire col panorama (e con gli altri esseri umani) si lascerà sparare nel cervello il nome della via che percorre, le previsioni meteo, l'andamento della Borsa, l'ultima puntata del reality, la mail del capufficio, la telefonata del vicecapo... e chissà quante altre migliaia di pericolosissime cose (molte delle quali, magari, occulte e subliminali)
EliminaOra che me lo dici ricordo di averlo sentito...siamo pronti per l'estinzione è non solo per questo. L'alienazione sembra essere l'unico modo di essere presenti e temo che neanche i nostri blog facciano eccezione. Sto rivedendo un po' di cose ultimamente. Un abbraccio.
EliminaForse ci resta solo l'alienazione volontaria, l'orgoglioso autoesilio.
EliminaUn abbraccio grande anche a te!
Posso assicurare che i bambini sono bambini anche a 10 anni, quasi come quelli di una volta, ad alcuni cascheranno le gambe per la troppa sedentarietà ma se li si lascia fare i bambini sono bambini papale papale, il problema è lasciarli fare ma gli regalano l'IPad a 4 anni......
RispondiEliminaBuscar l'oriente per l'occidente lo fece anche Colombo :)
Ma sono d'accordo! :)
EliminaCerto, sento la puzza della congiura per togliere loro l'infanzia, o per accorciarla sempre più, e comincio a vederne i primi effetti, ma non è certo coi bambini (di cui faccio parte... :D) che me la prendo!
Un bacione. :)
purtroppo diminuiscono gli aspetti più belli dell'infanzia ma aumentano quelli negativi a lpunto che mi trovo spesso a considerare come bambini dei soggetti di 20 anni: confrontandomi con loro io a20 anni ero adulta anche se non mi sentivo tale:-)
RispondiEliminaIo mi considero bambino, ma dev'essere una scelta (fatta da bambini che sanno avere momenti di saggezza da duecentenne... :D)
EliminaLa direzione voluta dal potere è quella esattamente opposta: adulti prestissimo, per consumare e contribuire alla Krescita, ma che il cervello rimanga quello dei settenni, altrimenti poi come si fa a condizionarli e dominarfli?
Un bambino di 3 anni di una persona che conosco i genitori hanno imparato (o fatto imparare) tre lingue e regalato un tablet (che robba è? Un aggeggio infernale?).
RispondiEliminaps.non compro quotidiani o riviste da oltre 10 anni. Forse per questo sono così ignorante?
Invece che per vivere li allevano per kompetere. Si sono fatti fregare dalla cazzata secondo cui i cosiddetti "born digital" sarebbero più intelligenti di chi li ha preceduti solo perché sanno interagire con degli aggeggini e acquisire informazioni come scimmiette ammaestrate. Come se i bimbi degli anni 70 fossero stati più intelligenti di quelli di inizio Novecento solo perché sapevano interagire con la rotellina del telefono: ma anche a inizio Novecento nascevano gli Einstein, senza bisogno di telefoni o di tablet...
EliminaMagari mi sbaglio, ma mi pare evidente che siamo esseri Analogici, e che l'uomo Digitale sarà uno schiavo abbrutito e stupido (come facilmente previsto dai più acuti autori di fantascienza, che hanno sempre dipinto futuri a tinte squallide).
A meno di non decidere, ma di deciderlo ADESSO, che la tecnologia va usata in modo intelligente per alleggerirci la vita facendo lavorare le macchine al posto nostro, e non per farci produrre e consumare sempre più tonnellate di inutile merda.
p.s. sei un uomo talmente saggio che i casi sono due: o scegli giornali e riviste di alto livello, oppure giornali e riviste non influiscono per nulla su di te... :D
Ieri vedo al tg la fila in svariati negozi per i saldi (una delle più grosse bufale del secolo). Sono in genere cre-teen. Che possiamo pretendere dai loro pre-teen? ;)
RispondiEliminaEcco perché non guardo i tg: vedere quelle file di migliaia di persone che si accalcano davanti a negozi di abbigliamento, neanche fossero affamate e distribuissero il pane, neanche fossero nude e quelli fossero i primi vestiti e scarpe della loro vita, mi farebbe chiudere lo stomaco.
EliminaE purtroppo, come giustamente osservi tu, è tutta gente che si riproduce.
Pre-teen assurdo. Io sono giovane e anche tanto, ma per fortuna quando avevo otto anni non eravamo con i tablet in mano tutto il giorno, noi giocavamo ancora a pallone.
RispondiEliminaChe umanità, basterebbe avere un minimo di amore per coloro che sostituiranno gli adulti tra un po' di anni... invece no!
Poveri frugoli. Se li si amasse, non gli si farebbe doppia violenza trasformandoli in consumatori pecoroni nei paesi ricchi e in schiavi del lavhorror in quelli poveri. Manca solo che qualche simpaticone lanci una linea di minigonne e tacchi a spillo per neonate nella culla. Sempre che non lo abbiano già fatto. :-(
EliminaHo un figlio di 9 anni e noto che lui è molto più sveglio di quanto nn lo fossi io alla sua età quando giocavo con le bambole sotto il tavolo della cucina... però a scuola se l'insegnante chiede quanto fa 6*8 tirano fuori il cellulare.... tempi moderni mah... chissà... eppure come si dice "loro sono il nostro futuro , il domani "....
RispondiEliminaA onor del vero anche i nostri genitori si lamentavano che ci rincretinivamo con le discoteche tornando a casa alle 4 del mattino... però le ricerche le facevamo andando in biblioteca, loro no col Wikipedia.... collaeincopia e via...
Un bacione a tuo padre e digli che le abitudini vanno mantenute ... anche se alle volte fanno più male che bene... vuoi mettere come farà a leggere il suo oroscopo del giorno :-)))))
PS: mi sono aggiunta alle centinaia di Membri (parola ambigua !?) che da quel che vedo ti leggono e apprezzano per la tua cre-attiviting !!!!
Il nostro è un blog di poesie a quattro mani e neonato, pure settimino magari....
Se passi ci fà piacere.
Ah sono arrivata vedendo il tuo libro nella bacheca di Galadriel.
Quindi complimenti per il tuo lavoro ( adesso puoi t........ pure ahahahah)
Svetlana
Io alla rincoteca ero allergico. :)
EliminaNon credo che tu fossi meno sveglia di lui: a volte oggi è l'orgoglio materno a voler confondere l'essere svegli con l'essere vivaci, che è cosa diversa.
Benvenuta a bordo, cara Svetlana. E grazie all'amica Galadriel per aver contribuito a farci conoscere.
Passerò dalle tue parti con molto piacere.
Il merDato avvolge tutti noi, e sempre impossibile che nessuno se ne accorga, con sta puzza ... fermate il mondo, questo, voglio scendere.
RispondiEliminaIl fatto è che si sono presi le Parole, le tengono in ostaggio, e cercano di convincerci che la puzza è in realtà un profumo: EAU DE COCHON!
EliminaPer fortuna sono antidiluviana,ho potuto far crescere i figli senza la calcolatrice,senza videogiochi e appena appena con carosello.Li abbiamo abituati a leggere, subito, e le buone abitudini continuano nel tempo.Non ho usato la televisione come loro badante,sono cresciuti ugualmente intelligenti e preparati.E sono convinta che i danni più gravi alle nuove generazioni li stanno provocando proprio i genitori,impreparati e colpevolmente accondiscendenti.Ma è solo la mia opinione,ovviamente.
RispondiEliminaÈ anche la mia. Il potere dei genitori di contrastare il delirio è immenso, ma per lo più inutilizzato, a volte per ignoranza, a volte per convinta ed entusiasitica adesione al "nuovo" che avanza, a volte per semplice pecoronismo. Anche a me da piccolo capitava di dire "ma i miei amici ce l'hanno tutti, questa cosa!" e la risposta, immancabile, era, "ecco, vorrà dire che su questa cosa tu sarai diverso dai tuoi amici". Adesso si vede qualsiasi differenziazione "in meno" come uno smacco per i genitori e un irreversibile dramma psicologico per il bambino, per cui se a otto anni quei coglioni dei loro amici hanno tutti il telefonino e la mutanda firmata bisogna che il genitore si tolga magari anche il pane di bocca pur di non negargli NON delle belle e importanti cose, ma il telefonino e la mutanda firmata!!
Eliminainvece degli occhiali di google, ci vorrebbero quelli del film "Essi vivono" (quelli con cui vedevi chi erano gli alieni malvagi, e soprattutto che rivelavano i messaggi occulti nella pubblicità)...ma forse basta aguzzare la vista col tempperino del buon senso.
RispondiEliminaqui a casa nostra l'unica bimba ("pre-teen" mi sembra offensivo) legge tutto quello che le capita a tiro d'occhio, e il suo giocattolo preferito è il pianoforte di sua sorella (e le mie chitarre...ykes!). non tutto è perduto. per fortuna certi genitori sanno fare i genitori (e, diciamolo, anche lo zio aiuta) :)
Temo che "loro" abbiano in mente occhialetti di tipo esattamente opposto: i messaggi occulti della pubblicità non solo non si scopriranno, ma verranno sparati nel cervello proprio tramite la suddetta protesi per monchi volontari (a metà mattina ti verrà voglia di bere una bibita di una ben precisa marca, e lo scambierai per desiderio TUO) [uso la seconda persona per comodità retorica, non per offendere te... :D]
EliminaSul resto hai ragionissima: chi è munito di intelligenza può provare a salvare se stesso, figli e nipotini. La domanda semmai è: a che prezzo? E soprattutto: fino a quando?
"loro" possono farne di tutti i colori, ma non credo che possano sconfiggere la natura: non potranno impedire che nascano persone dotate di buon senso (o almeno spero che l'eugenetica non si sia già spinta a tanto). del resto Orwell insegna: poi costringere la libertà in tutti i modi, ma rresta sempre un angolino dove l'occhio del grande fratello non riesce a vedere...
RispondiElimina... e soprattutto nell'occhio del grande fratello ci si può pure sputare... :-))))
Eliminacon mucho gusto!
Eliminacome diceva Totò: "sedia e tovagliuolo" :)
Lei, con pimice e pomice, gli tenga aperte le palpebre... :D
Eliminaeh..lo sapevo che eri sul pezzo! :)
Elimina..ed a proposito di infanzia ingenua e clamorosamente comune, mi piace, proprio qua, citarti da Quattro soli a motore: "La carnaccia toccava mangiarla per rispetto alla questione dei negri. Non devi sciuparne un nervetto o un grumo di grasso perché i negretti morivano di fame nei filmini dei missionari in combutta con la de Ropp. Non capivo che giovamento potevano ricavarne i negretti se io mi sbafavo la schifosa carnaccia: sarebbe stato mille volte più risolutivo diventar vegetariano e spedirgliela in Africa, la bistecca - l'avrei fatto volentieri."... esattamente centrato... poi parlano male dei bambini che eravamo... ;)
RispondiEliminaSplendido brano. Scommetto che è di uno scrittore straniero. Lo metto subito in cima alla lista. :-))))
EliminaChe vergogna, eh?! Follie dei nostri giorni! Però, una cosa importante come fai notare tu, è che il nostro corpo, alla fine si ribella, si ribella davvero, poche palle... solo che il cervello è talmente intossicato che non si rende neppure conto del corpo che soffre!!!! Siamo messi parecchio male, non c'è che dire! :-(
RispondiEliminaPensa come sarebbe bello se si ribellasse, da solo e senza interventi esterni, al livello della reazione alla violenza del protagonista di Arancia Meccanica (reazione in quel caso indotta): ogni volta che anche solo PENSI di comprare un aggeggio solo perché è di moda, o indumenti et similia in sovrappiù solo perché griffati, giù un bel conato! Sarebbe la fine della dittatura del merDato, e l'inizio di una nuova umanità... :)
Eliminasi va davvero troppo veloci, bisognerebbe rallentare e tornare un po' indietro. Un nome da brivido
RispondiEliminaun saluto Zio
Temo che l'accelerazione dell'imminente Ripresa Per Il Culo sarà invece pazzesca, travolgente e mortale.
EliminaUn caro saluto anche a te!