So bene che in tempi di Pensiero Unico e Corretto (e di Audience Oceanica Obbligatoria e Plaudente per tutto ciò che è anche lontanamente disastroso, macabro e/o funeralesco) essere sinceri e andare controcorrente è sempre più pericoloso, ed espone a linciaggi, figuracce e bacchettate bacchettone.
Ma (con tutto l’ovvio rispetto che voglio riservare ai sentimenti di chi aveva dei propri cari dispersi ecc.) posso dire che non mi frega uno stracazzo del “raddrizzamento” di un relitto?
Gli italioti ringalluzziti (radd)rizzano gli uccelli e mostrano i muscoli al mondo. Come se non fossero millemila ALTRE le cosucce che abbiamo da raddrizzare. In silenzio.
Che poi vedo – anzi, intravvedo dai titoli d’agenzia e di giornale, che davvero mi bastano e avanzano! – che in questo raddrizzamento del raddrizzato orgoglio italico hanno avuto ruoli molto raddrizzanti e decisivi persone raddrizzatrici venute da luoghi raddrizzatori come Sud Africa, Germania, Belgio, Inghilterra, e chi più ne ha più corregga - o raddrizzi, cazzo – il tiro stortignaccolo dell’orgoglio patriottardo fuori luogo.
(Di sicuro italianissimo era invece il Capitano - Capitano? - grazie a cui quel relitto è un relitto.)
(Di sicuro italianissimo era invece il Capitano - Capitano? - grazie a cui quel relitto è un relitto.)
Che sia dunque questa la ricetta (che è poi quella che in modo semiserio vado auspicando da lungo tempo)?
E se davvero aprissimo agli stranieri anche in politica e nelle istituzioni, per darci una bella raddrizzata? Raddrizzata parziale, è chiaro, perché purtroppo sono umani anche loro. Però…
p.s.
Visto che viviamo in tempi in cui le cose scritte vengono poco lette e ancor meno CAPITE, ci tengo a precisare che non ho nulla contro le capacissime persone (anche italiane, lo so) che hanno compiuto l’impresa. Ce l’ho con le solite antipaticissime fanfare mediatiche, con la beotizzante spettacolarizzazione (di stampo, questo va detto, più americano che italiano) tipica dell’Era Sciacal-Beota in cui viviamo. Con lo strombettante e stridente trionfalismo di troppi giornalistoni. In un mondo intelligente, tutto ciò sarebbe stato sostituito da un (mesto) trafiletto telegrafico: “Recuperato, e in attesa d’esser condotto a demolizione, il relitto dell’assurda sciagura del Giglio”. Il resto è dolore privato.
Quella è una ditta seria che ha svolto un lavoro serio... ma è il suo lavoro! Che i media ci marcino è rivoltante, ma secondo me dovevano tappare il buco in attesa del videopippone del superpregiudicato numero uno dell'Italia. Se costui si fosse svegliato prima, del ricupero di un relitto non avrebbe potuto fregarne meno anche a loro.
RispondiEliminaGià: altra cosa patetica che in un paese intelligente sarebbe passata inosservata. L'avrebbero vista dieci parenti, dieci fedelissimi e dieci perditempo...
EliminaBenvenuto a bordo! :)
Hai detto tutto con l'ultima frase: "Il resto è dolore privato".
RispondiEliminaIl nostro problema è proprio che sembra molto difficile capire che esiste ancora qualcosa di privato, da non offendere e calpestare. Come sempre sono d'accordo con te Zio!
Completamente d'accordo, a molte altre cose occorre una raddrizzatona.
RispondiEliminaUn salutone,
aldo.
Beh, che Letta si attacchi a tutto, anche a questa opera doverosa di inizio del recupero e smaltimento della nave della morte divenuta ecomostro (non riesco a figurarmi come sarei campata da gennaio 2012 ad oggi se fossi un abitante dell'Isola del Giglio...) per manifestare "orgoglio", è semplicemente patetico, oltreché meschino.
RispondiEliminaUna notte in diretta per aver cominciato a sistemare un disastro avvenuto quasi 2 anni fa dovrebbe far riflettere a che punto siamo arrivati
RispondiEliminaMi trovo d'accordissimo. Ti dirò anche che trovo pazzesco a la spesa di 600 milioni di euro o giù di lì per aver solo raddrizzato questo mostro che è rimasto fermo sul posto fino ad aprile. E poi quanti altri soldi? Per carità non è una critica circa l'opportunità dell'intervento, ma come al solito sul fatto che ci specula sopra in tutti i modi..
RispondiEliminaUn caro saluto.
Magari era una metafora per far vedere-illudere che si raddrizzi anche la nazione :)
RispondiEliminaMoz-
Dico... ci stiamo vantando perché abbiamo raddrizzato una cosa che abbiamo storto. Ora Schettino se lo son dimenticati tutti. Gli italiani erano quelli che mandavano in malora le navi perché incompetenti e vigliacci, ora sono bravi perché le raddrizzano.
RispondiEliminaAssurdo.
Cioè è come se a me facessero un applauso ogni volta che raccolgo i cocci di un bicchiere che ho rotto.
Evviva l'ItaGlia
Trovo che la tua sia una critica molto acuta ;)
RispondiEliminaIo ho letto la notizia del "raddrizzamento" in modo positivo, visto che si sono limitati i danni ambientali.
In ogni caso, hai ragione quando dici che l'orgoglio italico non c'entra un bel niente, eheh...
Vero, in effetti sì, anch'io la penso come te nei confronti dei media, però credo che si dovesse comunque fare un articolo sul raddrizzamento della Concordia, appunto per l'ottimo lavoro di quegli uomini che hanno compiuto quest'impresa. Poi che sia inutile o meno, non lo so, ma lo trovo giusto per loro, solo per loro :)
RispondiEliminaMettiamola così: raddrizzare una barca di 50,000 tonnellate semipiena d'acqua con quel metodo, che non aveva il conforto di un altro caso simile risolto, è stato assai brillante. Che sia stata una squadra mista va benone, oramai si fa tutto mescolandoci, dalla raccolta dei pomodori al raddrizzamento della Concordia.
RispondiEliminaBuono il tuo augurio di importare stranieri capaci anche nel mondo della politica! Vorrei vedere Angela Merkel a Palazzo Chigi cosa combinerebbe, me lo posso solo immaginare.
Caro Nicola, siamo hai tempi che la TV fa di tutto uno spettacolo e così è stato... Mi piace tutto quanto dici , con un pizzico di umorismo!!! Sarebbe veramente bello se importassero cervelli in politica. ciao e buon pomeriggio caro amico.
RispondiEliminaTomaso
E' che a differenza della stragrande maggioranza dei giornalisti italiani, la Concordia a furia di inchini ci ha rimesso... lo scafo.
RispondiEliminaConcordo, non me ne sbatte un cazzo del raddrizzamento del relitto. E anche a chi ora segue compulsivamente i servizi su questo argomento non importerà più nulla di questa faccenda quando un altro bus finirà in una scarpata o qualche rincitrullito si farà esplodere in una stazione dei treni nel nome del suo presunto dio.
hai perfettamente ragione..... dovevo farci un bel post anch'io titolato Chissenefrega, ma hai gia detto tutto tu!
RispondiEliminaSai cosa aggiungo? Che quelle supernavi dovrebbero demolirle una per una, tutte!!!!!! Sono un obbrobrio! Sono figlie del pensiero del "grandioso", del progresso malato del divertimento impacchettato. Mi dispiace per i poveri cristi felici di aver finalmente potuto godere di una "crociera" da "Sogno", però quelle supernavi a mio parere, nullo, non dovrebbero esistere! Che la levino di lì, che levino tutte quelle che passano sul Canal Grande a Venezia che le levino per sempre dalla nostra vista e che la gente impari a fare vacanze diverse, diverse, sì l'una dall'altra, persino al parco della propria città, senza inquinare, senza lamenti, senza rifiuti con sorrisi ed energia!
RispondiEliminaE se sono stata un tantino retorica e moralista... beh, scusa mio caro Nicola e le tue sono le parole!
EliminaStava così bene storta, perfetta parafrasi dell'oggi e, forse, del domani.
RispondiEliminaPotevano anche fare tutto senza troppa pubblicità, era davvero meglio.
RispondiEliminaUn abbraccio
Si ha perfettamente ragione, sentire parole come orgoglio italiano mi fanno davvero rabbrividire davanti ad una tragedia del genere. Stanno facendo diventare tutto mediatico, tutto spettacolo...
RispondiEliminavolevo dire hai perfettamente ragione...
RispondiEliminaApplausi a scena aperta!
RispondiEliminaP.s. Scusa Zio per la mia latenza. È un periodo un po' balordo. Sarò più presente d'ora in poi.
Concordo su ogni parola, a parte sul fatto che la tendenza alla spettacolarizzazione è sempre più italiana oltre che americana. D'altronde, unisci il macabro che fa sempre audience alla necessità di non parlare dei problemi veri dell'Italia: l'occasione è stata servita su un piatto d'argento!
RispondiEliminaIo come te avrei preferito un trafiletto.
RispondiEliminaOnore alle vittime e a chi si sta facendo il mazzo per salvare quel che resta di questa vergogna. Che non dovremmo mai dimenticare è tutta nostra.
" Siamo il capitano che ci fa l'inchino, siamo la ragazza nel bel mezzo dell'inchino!.
Luciano Ligabue - Il Sale della Terra
BRAVO: concordo in pieno!!!
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