CAMBIERETE NOME A MALIBÙ?
Cronache semiserie dall’italiA, paesE in cui si è improvvisamente deciso che le parole sono pietre, e le pietre cioccolatini. Abbiate pazienza se ne ho già parlato, ma è il classico argomento da Pensiero Unico su cui non va controcorrente nessuno, e qualcuno deve pur farlo.
Partiamo con due esempi a caso (non i più clamorosi, ma forse fra i più significativi).
8 maggio: a Bergamo dei “tifosi”, dopo aver divelto piastrelle dai cessi (cioè da se stessi?), le gettano contro altri tifosi dentro lo stadio gremito. I telecronisti commentano sconsolati che “per queste cose non c’è soluzione”. Ma come? Tirare PIETRE in mezzo a una folla non dovrebbe essere tentata strage? Non dovrebbero essere previsti 25-30 anni di galera? I media quasi non ne parlano. È ordinaria amministrazione. Praticamente una bravata. Portate i bambini allo stadio, signore e signori. Che vuoi che sia un calcinaccio contrundente. Aiuta a crescere machi e non froci. Tutt’al più un po’ sdentati, o magari un po’ morti.
Solo quattro giorni dopo, in Milan-Roma, quattro coglioni (ma veramente quattro, forse meno) fanno BU a un superpagato professionista (roba che basterebbe prenderli per le orecchie e sbatterli a calci fuori dallo stadio, come avverrebbe in qualsiasi paese europeo non stivaliforme e non stivalipensante, avendo magari cura nel frattempo di dire alle superstar di darsi una calmata, e di evitare atteggiamenti tragico-plateali di lesa maestà) e il mondo, sconvolto, si mobilita. Come se questa fosse la cosa in assoluto peggiore che accade sulla Terra (per esempio in Siria va tutto bene, non c’è nessuno che fa Bu).
I telecronisti, nauseati, si stracciano le vesti. Gli addetti ai lavori insorgono compatti. I giornali titolano a caratteri cubitali “ADESSO BASTA”. (Che ci abbiano pensato sopra e si riferiscano al lancio di pietre? Ovviamente no!). La povera Roma si becca 50mila euro di multa per la solita assurda responsabilità oggettiva. (Di questo passo a fare apposta Bu contro gli avversari della Roma ci andranno i laziali, contro gli avversari del Milan interisti infiltrati, e così via, tanto ne bastano un paio su ottantamila…) Ma, incredibilmente, il presidente della Fifa Bla-Bla Blatter (rivelandosi a sorpresa un possibile italiano onorario?) non è soddisfatto, e si permette di tuonare contro questo provvedimento “troppo blando”. Cosa vorrebbe? Retrocessioni in serie C e fucilazione dei dirigenti se un becero tifoso del cazzo fa un rutto quando tocca palla uno con la pelle scura?
Il razzismo è merda ma: un po’ di senso della misura?
Questi signori, privi di percezione delle proporzioni, e delle priorità, vogliono trasformare il “Bu” nel Reato per eccellenza, nella Violenza per eccellenza (e quel che è peggio farla stolidamente pagare a chi non ne ha colpa).
Pare che ieri un boss della droga colombiano abbia minacciato un tale che gli aveva fregato dieci chili di coca: “Al prossimo sgarro ti faccio Bu!”.
Adelante, signori capoclasse. Perché non rendere grave reato contro la persona anche il tradizionale “Arbitro cornuto”? A me sembra un po’ peggio picchiare una donna (picchiare chiunque), abusare di un potere politico, rubare, raccomandare stronzi (ops! dài Nick, piantala coi parulàsh!) o sparare alla gente. Ma probabilmente mi sbaglio e prendo un abbaglio. E poi sono un fan del turpiloquio (quando ci vuole): meglio una parolaccia arguta e colorita che un banalissimo belaglio (mi è venuta così, come unione di belato con raglio: se vi piace ve la regalo).
Dunque (e non solo in campo sportivo, anzi…) l’odioso politically correct, dato per moribondo fra le persone intelligenti a causa della sua piagnucolosa arroganza, della sua pretestuosa lamentosità, della sua querula e cantilenosa prepotenza, si appresta a trionfare con 20 anni di ritardo nell’arretrata italietta assetata di censura e di castighi, l’italietta bacchettona e permalosa, l’italietta ritardataria, tarda, tardiva e tardona (non dico “ritardata” per non finir ghigliottinato da qualche capoclasse della correttezza) dove il Premio Nobel Dario Fo ha potuto essere linciato (come sempre in coro, senza ironia e senza contraddittorio) per una battuta sulla statura di un ex ministro. Battuta infelice, scadente e di basso livello, ma che ha sollevato più scalpore di tanta povera gente morta ammazzata. Evidentemente non erano stati uccisi a colpi di Bu, quindi interessava poco. Non erano attinenti al temino di moda.
Quanto hai ragione Nicola!!!!
RispondiEliminaDire che sono assolutamente d'accordo con te è superfluo. Anche io sono una fan del turpiloquio. Non provoca lividi, non uccide e in alcuni casi è assai liberatorio. Al contrario delle piastrelle dei cessi quando vengono lanciate.
RispondiEliminaL'italiota medio è fenomenale nell'inventarsi "pretesti pretestuosi" per non affrontare i reali problemi, per non vederli, per fingere che neanche esistano.
RispondiEliminaE poi lo dice anche il vecchio adagio: "ferisce più il Bu che una piastrella del cesso."
E intanto, dopo 21 anni, ancora cerchiamo una perduta agenda rossa che non si ritroverà...
Ma se ti faccio Bù in un commento che fanno, ti censurano il bloggo?
RispondiEliminaSperiamo di no... :)
EliminaNel frattempo ti dico Benvenuto (o se preferisci Bùnvenuto :D)
A Dario Fo mica gli hanno fatto una multa!
RispondiEliminaIo non sopporto Balotelli, il suo modo di porsi e l suo essere così "tamarro" mi fa veramente riconsiderare Cassano. Che in confronto sembra Fred Astaire.
Però 'sti razzisti che hanno rotto il cappero, che vogliamo dire? Ce ne siamo accorti solo ora dopo Roma - Milan? E le parole dei leghisti sulla ministra Kyenge? Qua caro zio stiamo sempre allo stesso livello. Ci pisciano in testa e dicono "sono incontinente".
Probabilmente in uno stadio avverrà che qualcuno si ribelli e vada a picchiare quelli che fanno buu e poi i benpensanti grideranno "aiuto, c'è il violento!"
Già, molte se ne vedono in giro di persone prive di percezione delle proporzioni e delle priorità.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Un Bu rispetto a una pietra è come un gesto di gentilezza. Abbiamo ancora la lesa maestà nelle nostre leggi - fino a 5 anni di galera se si tratta del presidente della Repubblica.
RispondiEliminaciao
ti rispondo con un Bu!!, nel senso di boh!
RispondiEliminaCioè, spesso queste cose vengono strumentalizzate.
Mah.
Comunque, ti avevo lasciato un invito nel post precedente, prima: non so se lo hai letto, te lo rimetto qui
"Ti piacerebbe far conoscere il tuo blog ai lettori del Moz o'Clock, in modo simpatico e divertente?
Passa a trovarmi dopo la mezzanotte per tutti i dettagli! :)"
Insomma, se ti può interessare, passa :)
Moz-
Si! A volte basterebbe poco. Anche tacere, basterebbe. Invece si gettano sui bu come gli avvoltoi sulle carogne. Il male vero è vivo e fa paura a chi è abituato a cibarsi di carcasse.
RispondiEliminaCara Nicola, i tuoi lunghi articoli sono molto interessanti, e hanno sempre un motivo chiaro...
RispondiEliminaCome vedi sono passato per un saluto, nonostante molto occupato con il mio blog per i post della grande sfilata degli alpini a Piacenza.
Sto pubblicando delle foto ricordo per tutti..
Ciao e buona serata caro amico.
Tomaso
Il tuo post è un inno all'intelligenza e al buon senso. Poi ci sono umanoidi che vanno allo stadio e fanno di tutto tranne guardare la partita ma quelli non fanno testo, fanno solo parecchi danni.Poi ci sono i bambinetti fregnoni e coglioni di tutti i colori che non hanno capito che il problema non è il loro colore ma forse perchè sono un po' stronzi.
RispondiEliminaPoi ci sono gli Italiani. E qui mi fermo, perchè ne faccio parte.
Un affettuoso abbraccio!
Che parola è BU???
RispondiEliminacmq son sempre più convinta che son pagati x depistarci dalle verità!!!
grazie x belaglio :)
concordo, c'è una sproporzione generale nelle reazioni a certi accadimenti. la gente ha completamente smesso di usare il cervello, ammesso che di cervelli in giro ce ne siano ancora perchè a volte mi sembra di no.
RispondiEliminaSull'uso ad hoc del turpiloquio e sul rifiuto dell'ipocrita politically correct avrei in me un eterno alleato (oltre che un tuo fedele lettore e amico). :)
RispondiEliminaora non dirò la mia solita sui mutandati che corrono dietro al pallone altrimenti poi mi farai BU e non so proprio che mi succede :D
RispondiEliminaGiorni fa un uomo si è dato fuoco insieme alla famiglia per un debito di 10.000 euro, lo ha fatto senza parlare e di scandalo in giro se ne è visto poco, un altro disperato, inutile sprecare parole o pietre per lui.
RispondiEliminaIo ero terzino e era normale prendere a calci e sputi gli attaccanti che ti scappavano
RispondiEliminaadesso per uno sputino succede il finimondo poi però se scopi una minorenne finta blasonata metà Paese dice che va bene. E' vero, non c'è più il senso della misura, una volta c'erano vatussi che erano altissimi negri, se glielo vai a dire adesso che son negri ti sparano anche se la sostanza non cambia, vogliamo un paese di gente onesta ma facciamo leggi che nei bilanci ci puoi scrivere che Cristo è morto dal freddo che va tutto bene uguale. Te scrivi queste cose, noi le leggiamo e domattina si ricomincia da capo a fare cazzate. c'è gente che fà la fame e noi pensiamo
a una regolamentazione delle intercettazioni.
Basta, scrivo e sento una troia che parla da quell'imbecille che fa una trasmissione cretina,
acolti alle stelle! Ciao.
Il razzismo è una merda, lo dici anche a tu, ma quattro scemi che non hanno armi più affilate di quattro ululati animaleschi contro persone che quadagnano in un anno quanto loro non vedranno mai in tutta la vita mi fanno pena e anche un po' schifo, ma non mi indignano più di tanto. Sono dei poveri ignoranti senza umanità né intelligenza, però probabilmente, sono gli stessi che in altre occasioni tirano le pietre. Morale? Io allo stadio no ci vado più, mi sono rotta. Ciao Nick :-)
RispondiEliminaIo ho il terrore che certi atteggiamenti siano talmente frequenti da essere quasi considerati normali se non toccano le persone famose. È aberrante.
RispondiEliminaChe dire? Bellissima riflessione sul pensiero "stivaliforme"! E' così questa Italy. Avresti dovuto vedere ieri, il "servizio pubblico" di Santoro! Ma quando mai? Fare una trasmissione come quella con ospite d'onore, quasi, la Santanchè!!!!!!!!!!!! Permetterle di ribaltare la realtà continuando a ripetere che non c'è stata violenza nei rapporti tra Berlusca e la mole di ragazzine di cui si circonda o si è circondato, - sì, va beh, hanno tentato di dire, però erano minorenni e pagate - ; che c'entra ha risposto lei, - io stessa pago delle donne bisognose per venire a pranzo a casa mia!!! - ha detto così! - mica si possono considerare prostitute! - Boh! Dico io, - ci fosse una cosa che non va, la si potrebbe cambiare, ma qui non si sa da dove iniziare perché il servilismo, la stupidità, la malafede sono come aria per i stivalpensanti.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaCiao mia cara amica. Ho lasciato il tuo primo commento perché diceva già tutto quello che volevi dire. Mi sono permesso (cosa che non faccio mai) di cancellare il secondo, perché conteneva una pesante offesa diretta a una persona ben individuabile. Purtroppo si torna alla realtà da me denunciata: l'italietta permalosa, assetata di castighi, piena di gente ricca e/o famosa che se la prende con poveri sconosciuti per una paroletta di troppo. Rischiavi di finire nei guai, e non voglio che questo accada per colpa (anche se indiretta) del mio blog.
EliminaViva le parolacce, ma non insultiamo persone che magari già s'insultano da sole coi loro comportamenti.
Un abbraccio.
Che poi tutta questa sensibilità la ritrovi solo a difesa di certi personaggi tipo calciatori o ministri-ni che non sono certo tra i più indifesi. Ma non corrisponde affatto all'esperienza quotidiana di tante persone che viceversa sono considerate di serie zeta nella vita reale.
RispondiEliminasi Zio funziona così, aggiungo che ciò che succede nell'ambito calcio sembra quasi protetto da uno strato davvero spesso. Come si dice... è l'ora di Basta!
RispondiEliminaun saluto
Aggiornamento: ieri una voce controcorrente si è alla fine levata. Naturalmente era quella di Zeman, una delle due o tre menti self-thinking dell'ambiente calcistico (contando sia gli addetti ai lavori che i giornalisti.)
RispondiEliminaEh, vivo sempre più con la sensazione di essere in un Paese di coglioni. Non è bello....
RispondiEliminaarrivo qui un po' per caso, mi ci trovo bene, piacere di conoscerti!
RispondiEliminaps anch'io sono una scrittrice inedita! :)
RispondiEliminaBenvenuta a bordo, Elisabetta.
EliminaLe parole nell'intestazione del tuo blog mi hanno fatto pensare al film "Ragazze interrotte". Se non l'hai visto te lo consiglio, perché è pieno di personaggi bellissimi. Con la protagonista mi sono identificato pure io, che tecnicamente sarei maschio (ma noi menti illuminate sappiamo che un casuale cromosoma X o Y ha ben poco a che vedere con l'anima...)
Sai Nicola, ieri ho visto "Ragazze interrotte" e m'è piaciuto.
RispondiEliminaVeramente bellissimi personaggi e interpreti altrettanto tra le quali la Vanessa Redgrave, la mia preferita.
Un film assolutamente da vedere.
Grazie per la dritta.
Un caro saluto,
aldo.
È sempre un immenso piacere darvi delle dritte (e riceverne da voi), miei cari Amici! :)
EliminaCiao Aldo.
E' un po' come la storia del pastorello che, sdraiato sotto una quercia, si chiedeva come mai il Signore avesse appeso i meloni così grossi ad una pianticella così piccola e le piccole ghiande ad un albero maestoso come la quercia... poi una ghianda gli cadde sul naso e subito pensò cosa sarebbe successo se da quell'albero fosse venuto giù un melone. Confermo che il razzismo è una merda ma son sicuro che quei BU, in fondo in fondo, son sempre meglio di una mattonella in testa... come disse Catalano.
RispondiEliminaIn un contesto poco intelligente quale l'italiA di oggi, persino le apparenti ovvietà alla Catalano (recentemente scomparso, e che ricordo con affetto) rischiano di sembrare delle eretiche provocazioni...
Eliminaconcordo in pieno!!! ciao, buona domenica!!!
RispondiEliminaBuona domenica anche a te, carissima! :)
EliminaAggiungo che il politically correct, almeno quello praticato tra le genti stivaliformi, è indigeribile perché odiosamente infarcito di ipocrisia.
RispondiEliminaChe dire, Nick, di questo tuo bellissimo, fluente e felice ragionare?
Che è un sollievo imbattervisi, una gioia per gli occhi leggerlo e una festa per lo spirito riflettervi su. E che per questo è un argomentare incomprensibile ai più nel nostro paese, come se al posto della trasparente armonia di questa cascata cristallina di parole ci fossero oscuri suoni gutturali d'ostrogoti.
E' scocciante e faticoso dover campare pensando sempre di essere l'ultimo dei Mohicani solo per il fatto di saper far funzionare in modo degno il cervello. Eppure è così. Facciamocene una ragione.
In effetti il coro dei capoclasse è così compatto, granitico e fastidiosamente assordante, che a pensarla diversamente ci si sente dei venusiani appena sbarcati...
EliminaGrazie per questi tuoi commenti sempre così belli e stimolanti... :)
Tutto sta nel fatto che c'è chi decide (e tutti dietro senza fiatare) quando le pietre debbano essere piume e le parole debbano essere pietre. È la gerarchia delle notizie della cosiddetta libertà di stampa nella cosiddetta democrazia
RispondiEliminaAggiungerei "cosiddetta stampa": quando non si ha mai il coraggio d'uno straccio di mezza idea originale, il concetto di "stampa" collassa nel concetto di "fotocopia"... Ripetono sempre le stesse menate, ma continuano a (stra)pagarli...
EliminaConcordo totalmente e, in questo caso comunque, credo che i buuu siano rivolti ad un antipatico tipetto che ,solo per pura combinazione, ha la pelle nera. Purtroppo oggi è una moda mediale assurgere a cavaliere in difesa di certe minoranze che, con tutto il rispetto, avranno anche loro, in proporzione, delle teste di cazzo. Lo vedi mi contagi e divento scurrile, da "tipetto" a "teste di.....": il potere della comunicazione......... ciao zio, ti abbraccio
RispondiEliminaGià. Ormai i pappagalletti mediatici non riescono più a dire, o a scrivere, soltanto "Bu". Devono per forza associare in automatico "Bu razzisti", come se fosse una parola sola. Davvero ridicolo. Una tifoseria può anche fare "Bu" a un suo ex calciatore perché lo considera antipatico, o provocatorio, o traditore, ecc. Indipendentemente da questioni dermatologiche...
EliminaAbbraccio ricambiato.
Non seguo il calcio, ma anche a me quella reazione di massa era parsa eccessiva, in un clima dove si sorvola su cose ben più gravi.
RispondiEliminaPerò non denigrarmi il raglio, ne', che ti querelo!! :-D
Mi queragli? :D
EliminaScherzi a parte, hai ragione: poveri somarelli a quattro zampe, spesso più intelligenti di quelli che ne hanno solo due!!
Un abbraccio!
E' l'ipocrisia del politicamente corretto, finalizzata solo all'auto incensamento... Si scelgono argomenti sui quali tutti sono d'accordo (quanti cretini sono rimasti, in Italia, che ancora credono che sia furbo gridare Bu allo stadio?), e poi si fa a gara a chi la dice più grossa: mi fa pensare alle lacrime dei coreani dopo la morte del loro imperatore - tutti impegnati a battere il record di commozione...
RispondiEliminae pensare che c'è gente strapagata, per distillare simili fesserie...
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