Un miniracconto di poche pretese, scritto ai tempi del liceo. Ma visto che le esplorazioni marziane sono tornate in questi giorni di grande attualità, ho pensato di rispolverarlo.
Non eravamo
soli
Che superficiali, i nostri
vicini terrestri.
E non poteva essere
altrimenti, dal momento che vivevano SULLA SUPERFICIE del loro pianeta.
Cercavano di scoprire se
c’era vita su Marte, i poveri sempliciotti, mentre noi eravamo, e siamo tuttora,
DENTRO Marte.
Si sono spinti in vane
ricerche oltre la Galassia, ai confini dell’Universo, quando noi, gli unici
altri esseri viventi del Cosmo, eravamo qui, sotto il loro naso, NEL pianeta
vicino al loro.
E adesso si sono estinti,
senza aver potuto scoprire, e neppure immaginare, il nostro segreto.
Anzi, ora che ci ripenso,
almeno a immaginarlo qualcuno ci arrivò.
Fu un giovanissimo
scrittore, con un raccontino breve intitolato “Non eravamo soli”.
Nessuno ci fece caso.
E tutti noi non demmo retta a quella tua immaginazione. Mal ce ne colse.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Come vedi ci sono ancora anche se erano secoli che non davo segni di vita.
RispondiEliminaRaccontino cmq emblematico di quello che eri e sei ancora.
Geniale scrittore con una personalità fuori del comune
è il limite che la cultura cerca d'indicare alla scienza, di non cercare nello sconosciuto cose che già si conoscono
RispondiEliminaSe gli avessero dato retta ora non noi sapremmo quanto quel giovane scrittore fosse in gamba.
RispondiEliminaLa stoffa c'era già!
RispondiEliminaCiao
Cristiana
Che fiuto!
RispondiEliminaZio, se hai qualche altra dritta siamo tutt'orecchi...
Un caro saluto.
* il monticiano
RispondiEliminaSpero che non mi diano retta nemmeno adesso: andare a rompere le balle ai marziani potrebbe rivelarsi pericolosetto... :)
Un saluto anche a te, caro Aldo
* Euterpe
Sempre felice del tuo manifestarti: non solo per le bellissime parole che sempre mi dedichi, ma anche perché sei uno dei più cari amici della mia "prima ora" da blogger...
* robydick
Sì, in generale (amenità del mio racconto a parte) molte grandi scoperte hanno questa caratteristica: sono cose a cui chiunque, bambini compresi, avrebbe potuto pensare, eppure nessuno, per secoli, ci aveva mai pensato... :D
* Pierrot
Fin troppo gentile, caro nuovo amico... Grazie!
* cristiana2011
Grazie anche a te, che da queste parti, con mio gran piacere, sei di casa da tempo.
* Maura
RispondiEliminaVuoi dire che il tuo straordinario intuito felino ha verificato che il racconto dice il vero? :-))
Chissà se anche i marziani amano i gatti...
Un abbraccio!
Ciao carissimo amico mio.
RispondiEliminaQuesto tuo racconto mi fa pensare alla molteplicità dei punti di vista e a quanto a volte sia difficile intendersi e a quanto altre volte sia invece così naturale.
Un abbraccio grande
Teresa
Bravo come sempre!
RispondiEliminaLe cose semplici, quelle che sono immediate e facilmente intuibili, risultano troppo complesse per l'essere umano. Si tende a pensare difficile e allora la semplicità esce totalmente dalla sfera delle valutazioni. Che si parli di marziani o d'altro. Di certo già allora s'intravedevano le tue belle qualità. Ciao
RispondiElimina*** Teresa, lucietta1, Sara
RispondiEliminaMie dolcissime amiche,
ricevere queste vostre parole anche dopo un raccontino così, fa indubbiamente di me un privilegiato. Cosa di cui ringrazio sia voi sia gli dèi della scrittura! :)
...e se si sono estinti un motivo ci sarà. Avessero almeno cercato di capire quello!!!
RispondiElimina:)
Ma si sono realmente estinti Zio?
RispondiElimina* ruhevoll
RispondiEliminaProbabilmente erano diventati 70 miliardi e non respiravano più... ma i loro preti e i loro economisti continuavano a blaterare: "Crescete e moltiplicatevi!..."
* nella
Eh sì... tutto sta adesso a capire a che data terrestre corrisponde questo script marziano che ci dà per estinti: 20.915? 3.876? 2.013?!
racconto nel cassetto su un popolo nel pianeta. avevi gia' il senso dell'inculatura... :)
RispondiEliminaSolitudini astrali: quella dei marziani e quella di un ragazzo che guarda uomini ciechi.
RispondiEliminaTi abbraccio.
* alpexex
RispondiEliminaStavo giusto pensando che se Sodoma si fosse chiamata Gallarate, oggi diremmo "gallaratizzare": si perderebbe tutta la poesia del lato B... :-))))
* giacynta
Bella e tragica immagine quella del ragazzo che guarda uomini ciechi: a volte certe solitudini sono davvero astrali.
Ti abbraccio anch'io.
Ah, ah, ah, grande Nick, con finale rivelatore ...
RispondiEliminaChe racconto carino!!! Fin troppo breve però : magari è un ottimo spunto per iniziarne uno più lungo!!! Ciao, ben tornato!!!
RispondiEliminaSuperficiali e poco attenti, inevitabile l'estinzione ......
RispondiEliminama sotto la crosta , non sanno i marziani, che esiste una civiltà in crescita sotto il pianeta terra, una gatta randagia nel suo peregrinare se ne accorta .....
mini novella deliziosa miao
ahahah....grande zio Nick.
RispondiEliminaPeccato che a quel punto c'erano già Bradbury, Asimov e signoroni della fantascienza che avevano inventato il futuro ed anche Marte. Ecco perchè! Dai, benvenuto nel club degli adolescenti che pensano di saperla lunga. Ehi, non prendertela, ti ho dato dell'adolescente!
RispondiElimina*** Ally, Marina, Resto in Ascolto
RispondiEliminaGrazie anche a voi!
Un triplo abbraccio!
* Felinità
Prossima tappa: viaggio al centro della Terra... tanto con gli occhi di gatto non ci si perde... :)
Ciao e Miao!
* Il Ballo dei Flamenchi
Prendermela? Dandomi dell'adolescente mi hai fatto il più dolce complimento, e soprattutto hai detto una pura verità... :-))))
Un bacino e un abbraccio!
Hai riesumato un raccontino brevissimo ma incisivo dei tuoi giorni del liceo? Io ho riesumato un paio di poesie scritte quando andavo alle elementari.
RispondiEliminaEravamo precocini entrambi.
Carina e di effetto la trovatina dello studentello, mi è piaciuta.
E rivendichiamolo il diritto di essere anche un pochettino presuntuosi, noi scrittori. Che poi "presuntuosi" non siamo, perché si presume di essere qualcosa che non si è, ma quando si intravede ciò che si è non è presunzione, ma constatazione, direi.
Ciao, buon nuovo inizio.
Purtroppo molto spesso le cose migliori passano inosservate!
RispondiEliminaForse parlano una lingua ai più sconosciuta!
Un caro abbraccio Nick!:-)♥
E' bello pensare che esisteva un'epoca in cui gli adolescenti scrivevano racconti invece che tweet! ;)
RispondiEliminaUn abbraccio,
Paolo
* Enzo
RispondiEliminaLa poesia delle elementari m'incuriosisce troppo... fra qualche minuto farò un salto da te... :)
Ciao!!
* cristina
Un carissimo abbraccio anche a te, amica mia (ma come si fa il cuoricino con la tastiera?)
* Paolo
Però mi piace pensare che ce ne siano ancora... in fondo anche a quei tempi erano pochissimi: gli altri non twittavano solo perché non ne avevano la possibilità, altrimenti ci avrebbero dato dentro di stupidi cippicippi esattamente come oggi... :D
Si schiacciano i tasti alt e 3 (quello sulla parte destra della tastiera però) contemporaneamente!
RispondiEliminaProva!:-)
♥ :-)))))
RispondiEliminabeh, sui marziani avevo già detto la mia a suo tempo... :)))
RispondiEliminahttp://spiraleviola.blogspot.it/2009/11/vita-da-marziani.html
* Reverend Emi
RispondiEliminaSì, ricordavo questo tuo buonissimo racconto. Hai fatto bene a linkarlo, perché merita di essere letto da qualche viandante curioso che dovesse passare di qui dopo di te... :-))
Un abbraccio.
(Alt+3 sulla tastiera a destra: ♥♥♥!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie Cristina, oggi ho imparato qualcosa, che sfrutterò in futuro, se ricorderò il protocollo).
BarbaNick, in effetti noi siamo già estinti da un pezzo; crediamo di essere ancora in vita, perché nessuno ancora ci ha detto che siamo morti. Il re ha ancora uno straccio addosso, quando sarà completamente nudo vedremo la verità e sarà un unico ploff.
Potrà succedere nel 2013: in quell'anno, infatti, sono previste delle elezioni, democratiche come sempre, che, comunque vadano, toglieranno il velo al re. E ci accorgeremo che siamo morti, ormai in putrefazione.
Ciao, un abbraccio.
* gattonero
RispondiEliminaIn effetti la situazione italica è ben più che paradossale. Abbiamo uno scenario politico così vuoto di idee, e di persone intelligenti, oneste, decenti, che pur essendo l'attuale governo una specie di dittatura kattobokkoniana ci tocca quasi sperare che le nuove elezioni avvengano il più tardi possibile, o non avvengano del tutto. Perché una cosa appare certa: chi verrà dopo Monti non potrà che essere peggio di Monti... (o, visto che hai parlato di re, potrebbe essere il PAGGIO, di Monti...)
A meno che, come insisto a proporre da tempo, non aprano le liste agli stranieri (che poi anche lì, bisogna vedere QUALI stranieri)...
Splendido... :)
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