"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

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mercoledì 7 ottobre 2020

Qualche racconto in ordine sparso da "L'impozzibile dottor Pezz": LA CARTA DEI DIRITTI

Non mi viene niente, disse Franklin.

Oggi proprio non mi sento ispirato, disse Jackson.

Sforzatevi. Spingete, li spronò Washington.

E se bevessimo qualcosa?, disse Wilson.

Io ho un preambolo, confidò Madison.

Un che?, si preoccupò Jackson. Si può curare?

Un preambolo alla Carta, spiegò paziente Madison.

Ah già.

E allora preamboleggia, lo incalzò Washington.

Madison si schiarì la voce.

Visto che nessuno pensa ai drink ci penso io, disse Wilson alzandosi.

Ecco, bravo.

Tutti gli uomini nascono uguali, sentenziò Madison.

Oddio, non proprio, eccepì Jackson. Hai presente quella testa di cazzo di…

Dài, non rompere, lo zittì Franklin. Si fa per dire. Ci tocca generalizzare, no?

Ci va la scorza di lime nel gin tonic?, domandò Wilson.

Il gin tonic… Sicuro che l’abbiano già inventato?, si accigliò Washington.

Lo sto inventando io.

Allora puoi metterci quel cazzo che ti pare.

Giusto.


C’è un problema, annunciò Franklin, l’unico sempre vigile sul web via cellulare.

Di già?, si allarmò/infastidì Washington.

Questa Jenny Pussyclosed, l’influencer femminista vegana, minaccia su twitter che se non mettiamo “gli uomini e le donne” tutte le donne del mondo faranno sciopero.

Vale a dire?

Vale a dire smetteranno di darla. Per un anno intero, dice. Ha già ottenuto 928.672 like. 

Oddio, guardate che da un punto di vista prettamente demografico non sarebbe neanche male, ammonì Jackson. Siamo già parecchie centinaia di milioni, su questo pianeta, e tutti caganti. Se va avanti a ‘sto modo la vedo male per il clima. Se diventiamo un miliardo sarà la fine.

Non cediamo!, esclamò col punto esclamativo Washington.

Non si arretra di un millimetro!, esclamò col punto esclamativo Jackson.

Fa’ assaggiare ‘sto gin tonic.

Toh.

Mmm… buono.

Ehi, minacciano anche di sospendere i pompini.

Sarà forse meglio approntare una modifica, si ammorbidì Washington.

Valutiamo varianti, convenne Jackson.


Va bene, disse Madison. Però “gli uomini e le donne” è ridondante, stucchevole, petulante, stupido e banale. Sarebbe come pretendere quote rosa fra di noi. Mica è colpa nostra se siamo Padri Fondatori e non Madri Fondatrici.

Non diciamo scempiaggini.

E se mettessimo i pompini fra i Diritti nella Carta?

Zitto.

Noi volevamo, riprese Madison, un termine collettivo che includesse ovviamente tutti e tutte. Se si impuntano su “uomini”, mettiamoci “esseri umani”.

Mi sembra ragionevole, osservò Franklin.

Ok, approvato, disse Washington. Metti “Tutti gli esseri umani” eccetera.

Metto scorza?

Metti gin.

Ok. Jackson?

Molto più gin, Wilson.

Franklin?

Togli la tonica.

Ok.

Dove eravamo rimasti?

Allora pompini niente?

Cosa?

I pompini à la carte.

Maddài.


Fanculo, proruppe Franklin con un pugno fragoroso e scassatavolo.

Che c’è, adesso?

Triturano la minchia pure su “esseri umani”. Pretendono “gli esseri umani e le esseresse umanesse”. Oltre un milione di like.

Sempre quella cazzo di Jenny Pussyclosed?

No, questa qui è un’altra. Sondra Bighorn, l’influencer femminista crudista.

Bisognerà farsi venire qualche altra idea, Madison.

Mò non esageriamo: ne ho già avute addirittura due, adesso magari toccherebbe un po’ anche a voi.

Stavo pensando di aggiungerci dei cetrioli, disse Wilson, meditabondo e visionario.

Alla Carta?

Al gin tonic.

Quello è il moscow mule, mi pare. Una roba così.

Non esageriamo. Secondo certi studi la verdura dà alla testa.

Siete sicuri? Secondo me nel moscow mule ci va lo zenzero.

Ma la Carta varrà anche per i cinesi e i russi?

Sì, se non fanno troppo gli stronzi.

E gli inglesi?

Naa, troppo stronzi.

Secondo me ci va anche il cetriolo, però.

E gli italiani?

Glielo insegni tu a leggere a quelli?

Franzusi?

Quelli ce la copiano.

O viceversa.

Eh?

Eh!

Bah.


Intanto la disputa su twitter s’era molto animata e divisa su due fronti che guerreggiavano fra loro. Jenny Pussyclosed e i suoi follower femmivegani contestavano vivamente a Sondra Bighorn (e ai suoi follower femmicrudisti) persino “esseresse umanesse”, perché umanesse conteneva pur sempre l’odiosa radice fallica “man”. Bisognava assolutamente virare su “esseri umani ed esseresse udonnesse”. Un milione e 171mila like. I commenti, poi, erano unanimi e concordi nel proporre l’inversione di precedenza: prima esseresse udonnesse e poi esseri umani, se non altro per una questione di cavalleria (“Non ci sono più gli uomini di una volta” ecc, commentavano alcune, incapaci di cogliere la contraddizione insita in questi formalismi veterosessisti di comodo). 

Radice fallica?, s’incazzò Jackson. Mi sa che queste di radici falliche non ne beccano su da un bel po’!

Zitto, lo zittì Washington, che poi i cacanotizie delle tv ci sputtanano coi fuori onda!


La disputa deflagrava, dilagava, andava alla deriva.

Sondra Bighorn chiese a Jenny Pussyclosed se non avesse per caso le sue cose. (635mila like)

Jenny Pussyclosed replicò “Sei scema o mangi i sassi?” (724mila like)

“Mangio i cazzi” replicò Sondra Bighorn. (2 milioni e 015 like, record mondiale assoluto per l’epoca). “Crudi, naturalmente”.


Un delirio!, riassunse la situazione Franklin sfruculiando lo smerdofono. Adesso alcune femministe boscimane avanzano critiche pure su “La Carta dei Diritti”. 

Quindi?

Quindi propongono “La Carta dei Diritti e delle Diritte”.

Però “Carta” gli va bene, alle stronze. Mica propongono “La Carta e il Carto”.

Versamene un altro, vah.

Ma perché non si fanno i cazzi loro? I boscimani non sono mica americani!

Non discriminare!

Li bombardiamo?

Lascia perdere.

Merda! E si stanno scatenando i cojoni da tastiera.

Cioè?

Insulti. Nei commenti.

Insulti a chi? Alle fighe di legno crudovegane?

A noi.

Roba pesante?

Il più gentile dice: Grandi Padri dei miei coglioni, andate a lavorare! Un altro imbecille propone: la Carta facciamocela noi e votiamola online, e la loro che se la metterebbero nel culo! Tutti gli altri commenti (decine di migliaia) sono semplicemente irripetibili.

Sapete che vi dico? Fanculo la Carta. Se la scrivano davvero loro, la Carta, se ne sono capaci.

Ma se la scrivono loro poi ci tocca espatriare in Islanda.

Dici?

Dico. Potrebbero metterci cose che neanche ti immagini. Il reddito di cittadinanza, per esempio. 

Mioddio.

Bisognerà organizzare una fuga dei cervelli. 

Tanto siamo pochi. Siamo sempre stati pochi. Basta noleggiare un paio di pedalò e via andare.

Fanculo la Carta. Se Islanda dovrà essere, Islanda sia.

Prosit.

Facciamoci una bella partita a biliardo.

Finalmente una proposta seria.

O a biliarda, scherzò amaro Jackson.

Versami un altro po’ di quel gin, Wilson.

È finito.


© Nicola Pezzoli 2020


2 commenti:

  1. E' il primo racconto de "L'impozzibile dottor Pezz" e ci cala vertiginosamente nella fantasia di Zio Scriba, nella sua comicità folle, nei suoi vertiginosi incastri che fanno risaltare ancor più personaggi e situazioni, sovvertendo consuetudini e totem millenari,
    Ma è solo l'inizio ragazzi... una volta preso l'abbrivio, impozzibile smettere.. ;)

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    Risposte
    1. Grazie di cuore, caro Franco.
      Purtroppo, se lo dice su un blog un buongustaio di gran classe come te rischia di non smuovere una sola copia in più, mentre se lo dicesse un imbecille qualsiasi alla "tivvvvù" ne venderei un migliaio in una volta sola. Ma inutile arrabbiarsi, c'est l'italiE... :)
      Un abbraccio.

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