PRINCIPA LO DICI
A TUA SORELLA
Ricapitolando, mi pare di aver capito che i sostantivi terminanti in “essa” siano d’un tratto visti come offensivi, o sminuenti, per il genere femminile.
Il problema sarà riuscire a distinguere, per non scontentare nessuna. Perché magari la professoressa vorrà davvero esser chiamata professora (non tutte, credo), ma siamo sicuri che chiamare principa la principessa, e conta la contessa, non le farebbe un pochettino incazzicchiare?
Spero almeno che queste farneticazioni siano riservate in esclusiva all’ambito bipede, e che le geniali cime del pensiero (o pensiera?) insulsally correct risparmino l’affascinante “leonessa”, e non ci impongano il ridicolo e loffio “leona”.
E che domani non stabiliscano magari che anche la “gn” di cagna nasconde risvolti spregiativi, o ci toccherà mandar giù “il cane e la cana”.
E che nella furia dell’entusiasmo logoclastico non vengano rasi al suolo anche i femminili che terminano in “trice”, o i nostri bimbi a scuola dovranno imparare a scrivere attora e scrittora, tuffatora e pattinatora, pittora e scultora, e chi più ne ha più se li tenga. Anzi, se li metta. Nella cula che usa per ragionare.
Perché il Rispetto e l’Amore per tutto ciò che è Femminile (dentro e fuori di me, dentro e fuori di noi) non ha NULLA a che vedere con la supponente e querula presunzione di un imbecille delirio logoclasta. Perché ad esigere e meritare per prima rispetto è per l’appunto la più femminile delle cose: la Parola stessa!
Il che, naturalmente, non significa blindare i vocabolari fino a farli puzzare di muffa: se c’è uno che ama considerare la Lingua una cosa viva e che ama giocare coi neologismi sono io. Ma le novità non possono e non devono essere imposte dall’alto da un trombonismo politico più o meno boldrinesco, né tantomeno dal basso dagli sconcertanti ragli insulsally correct.
(E comunque, la mia dottoressa si metta il cuore in pace: piuttosto che chiamarla dottora mi lascerei morire senza curarmi.)
Ne approfitto, infine, per conferire la medaglia all’idiozia assoluta: essa va senza alcun dubbio a “presidenta”, dal momento (dalla momenta?) che “presidente” può significare sia “colui che presiede” sia “colei che presiede”: IL presidente, LA presidente (e in questo caso ha ragione chi vuol abolire “presidentessa”, ma perché è inutile, non perché è “sessista”!!)
Una parlamentare donna si chiama onorevole, mica onorevola!
Presidenta è veramente (veramenta?) una parolina deficienta!
E vabbe', le femministesse hanno sempre ragionessa.
RispondiEliminaPiù che al femminismo (che ha i suoi lati intelligenti) credo che il tema sia riconducibile alla vecchia planetaria piaga: MATER IMBECILLORUM... :-))
EliminaE in questo caso "madre" non va bene: bisogna chiamarla "padra".
EliminaSì. Un libro sull'argomento potrebbe intitolarsi "Nel nome della Padra". :D
Eliminanon ho letto di questa idiozia...sicuro che la Boldrini non abbia di meglio da fare, che cambiare tutto il vocabolario italiano? mah!
RispondiEliminaMi verrebbe da dire che certa gente meno cose fa e meno danni combina... :D
EliminaPerò, in questo caso, il "boldrinesco" stava più a indicare un generalizzato modo di pensare e di blaterare, indipendente dalla persona che ha originato il neologismo...
Pure Architetta non è mica bello. Però quando chiamano i colleghi maschi Dottore e alle femmine dicono signora, ammetterai che un cicinin fa riflettere
RispondiEliminaVero, anche se io chiamerei tutti (anzi, chi lo merita!) "Signore" e "Signora", che considero delle vere onorificenze: questa mania tutta italiota del "dottor" (che spinge un sacco di fessi ignoranti a comprarsi le lauree chissà dove) mi ha sempre lasciato alquanto perplesso. A meno che non si tratti, appunto, di medici: in questo caso dottore e dottoressa, perché se c'è davvero qualcuno così maschilista da dire di proposito "dottore" e "signora", allora trattasi di becero scimmione presuntuosetto... :-))
Elimina"Lasciamo stare i titoli. Stanno davanti a una persona come l'asino davanti al carico."
EliminaErri De Luca - La natura esposta -
Onoratissima di essere appellata con un "signora".
E basta.
Abbraccio.
La penso esattamente come Te e come Erri, Signora Mariella!
EliminaE ti abbraccio forte anch'io.
Bravo zio!
RispondiEliminaDanke. ;)
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RispondiEliminaPerchè LA DIRETTORA ?
E l'arcipreta? :)
Elimina(Ah, no, quella i porporati non gliela lasciano fare... :D)