A grande richiesta, un nuovo miniassaggio dei miei versi giovanili.
COLLAGE-VOYAGE
AUF-ZU
Tutùcciuciùf
Dà fastidio se fumo?
OPEN-CLOSED
"Ti voglio bene ma non ti posso amare"
E' PERICOLOSO SPORGERSI
Biglietti, prego
Hey papà, si vede il mare
OUVERT-FERME'
"Nick è solo"
Mio dolce
Impossibile
Amore
(APERTO-CHIUSO)
Lo capisci
Che questo
E' un addio?
NE TIRER LA POIGNEE
QU'EN CAS DE DANGER
ALBA D'ASFALTO (Surrendermerde)
In mezzo a prati falciati di fresco
Sorseggia un caffè il Generale Cambronne
Fra papaveri e sogni e rugiada il dio Thor
Ripercuote il suo amore mai stanco
Scandinavian Container
Nei pressi di me
NONSTOP JULY
Camminerò
Fra sentieri infiniti di stelle
Come musica in spiaggia d'estate
Nella sabbia c'è l'eco del calciomercato
Nelle onde un inverno che ho già dimenticato
Mai più freddo né angoscia né pianto
Ma quando? Ma quando? Ma quando?
AVE CESARE
11 minuti fa
PICCOLA NOTA
RispondiEliminaIn genere non c'è niente di più stupido che spiegare una poesia. Faccio un'eccezione solo per suggerire una doppia chiave di lettura del finale di COLLAGE-VOYAGE, che a chi non conosce la lingua Francese potrebbe essere sfuggita. Per un amante del tragicomico quale io sono, NE TIRER LA POIGNEE QU'EN CAS DE DANGER rappresenta il non plus ultra: da un lato essa, riferendosi alla maniglia per l'arresto d'emergenza del treno, lascia intendere che il protagonista si sia buttato, o abbia comunque intenzione di suicidarsi per amore. Al tempo stesso, con una traduzione neanche troppo forzata, arriviamo al comico, vertiginoso, demenziale nonsense di MASTURBARSI SOLO IN CASO DI PERICOLO (masturbazione maschile: tirer la poignée = tirarsi una pugnetta). Ciò ridimensionerebbe "l'addio" della riga precedente, trasformandolo in un semplice "non ci rivedremo mai più", perché è inutile ammazzarsi finché si riesce ancora a ridere, e soprattutto a ridere di sé stessi.
Al lettore la scelta.
Non commento mai le poesie, trovo che sia difficilissimo farlo in modo sensato. Si può dire "che bella", "mi hai toccato il cuore" "l'anima ha sentito". Poche, striminzite parole per un sentimento che in genere dilaga. Quindi ti dico solo che le ho lette, come ormai leggo sempre quello che scrivi, e che mi sono piaciute. Grazie per la spiegazione. Oltretutto, non essendo un'assidua lettrice di poesia (in genere le sfioro), cerco di intuirle, un po' come un quadro, la prima sensazione è quella che conta, come il palato al primo boccone.
RispondiEliminaPare banale e pare banale dire che pare banale, ma sono sinceramente commossa.
RispondiEliminaNik. Io quando leggo poesie, o comunque letteratura, leggo sempre attentamente, attraverso le righe come si8 dice. Se poi è roba di un amico caro, allora le rileggo con maggior attenzione.
RispondiEliminaPotrei cavarmela dicendo che il tono dissacratorio mi è piaciuto -ed è vero, perché quello mi aspettava da te in primis- ma non sarebbe sufficiente.
Mi piace la naturale nonchalance con cui tu esprimi sentimenti profondi mascherandoli da residui di scarico dei rifiuti.
"Lo capisci
che questo
è un addio?
Io lo avevo capito. Avviene proprio così: ti perdi dietro tutte le stronzate quando stai per uccidere un amore, forse per esorcizzare il momento, forse per estremo pudore di te stesso, ma ti comporti esattamente così.
Poi:
"Ne tirer la poignée
qu'en cas de danger."
Aprila solo per fare uscire la tua anima disperata.
E poi vuoi mettere quello
"Scandinavian container
nei pressi di me".
Oppure, bello veramente,
"Nelle onde un inverno che ho già dimenticato".
Non occorre essere poeti per sentire quanto è malinconico e bello.
Unica cosa su cui sono poco d'accordo:
l'ultimo verso lo avrei scritto così
"Ma quando?
Ma quando?
Ma quando?"
Forse perché sono un po' troppo melodrammatico.
Ce ne hai altre?
* Luz
RispondiEliminaSu quadri e poesie, e sull'indicibile sensazione immediata che ti danno, la penso esattamente come te. Fra le citazioni sparse qua e là nel mio studio ve n'è una di Hilton Kramer che recita: "Più è piccola l'arte più è grande la spiegazione". Ho fatto un'eccezione perché tenevo talmente tanto a quella doppia chiave di lettura, che mi sarebbe spiaciuto se fosse sfuggita anche a un solo lettore. Grazie Luz. Un abbraccio.
* Nez
Questo Nez che ha messo il Nez nel profumo di poesia, arrivando a commuoversi, mi ha migliorato immensamente la giornata. E nel dirlo sono sincero. Mille grazie pure a te.
* Enzo
Gli apprezzamenti di un artista e poeta par tuo sono graditi e lusinghieri in modo particolare. Sì, ne ho moltissime altre, e a questo punto, visto che piacciono, ne metterò periodicamente nel blog, anche se in tutta sincerità devo dire che, com'è naturale che sia, ho postato per prime le 6 che ritenevo migliori, e fra le altre ve ne sono di molto ingenue e patetiche. Comunque andrò avanti, in fondo mi piace proporre un blog più ricco e vivace possibile, che passi dagli articoli incazzati agli assaggi di romanzo, dalle poesie alle vecchie "Sqhuolastrissie", dai racconti seri o semiseri a quelli pirotecnici e demenziali della saga di Sorensen Puddu...
Per quanto riguarda quel finale, ti dirò che quando scrivevo poesie (tra i 16 e i 20 anni all'incirca) ero così istintivo e così presuntuoso da pensare che l'ispirazione mi suggerisse da subito la giusta forma: poiché non le ritoccavo allora ho preferito a maggior ragione non metterci mano adesso. Si potrebbe dire che i tre Ma quando vadano bene così perché rispettano il ritmo e la forma di Mai più freddo né angoscia né pianto (anche i Ma quando vanno letti molto in fretta, uno addosso all'altro, come se si sovrapponessero e incalzassero a vicenda) ma anche il tuo suggerimento ha un suo perché, PROPRIO per il fatto di spezzare il ritmo e la chiusa integrità del tutto, cosa che a volte ci vuole.
Non un commento sul contenuto, ma come ho avuto modo di notare in altri blog, leggo con piacere spaccati di cultura che non immaginavo...:-)
RispondiEliminaPotrei parlare per ore di un romanzo o di un racconto, ma sono d'accordo che le poesie non si commentano, in linea di principio. Né gli Haiku, né i sonetti, né i poemi, né niente altro. Quanto odiavo le chilo-oriche spiegazioni parola per parola della Divina Commedia, e quanto amo sentirla declamare o provarmi a farlo io stesso, per le parti che conosco. La poesia è pura emozione, semmai commento con me stesso quello che smuove nella mia vita.
RispondiElimina(ma che "tirer la poignee" mi abbia fatto istantaneamente pensare alle pugnette, nonostante conosca pochissimo il francese, questo lo dico e forte)
eppure ci trovo un che di "capronesco"... :o)
RispondiElimina* mark
RispondiEliminaSe continua così, fra un po' la cultura sarà SOLO sui blog. Dopodiché dichiareranno i blog illegali e li faranno chiudere...
* web runner
Pienamente d'accordo: se non sei fortunato, a scuola puoi beccarti della gente capace di riuscire nell'impresa di farti odiare Dante. Ti ci fanno fare l'analisi logica, te lo fanno misurare col muffòmetro e l'eruditòmetro, invece di insegnarti ad ASSAPORARLO!
* Harmonica
RispondiEliminaVedo che insisti a scomodare un grande nome di poeta vero... Grazie amico! :D
Concordo con gli altri lettori che è diffile commentare una poesia, però voglio scrivere lo stesso perchè in punta di piedi ti seguo costantemente e ti ringrazio per ogni finestra che apri
RispondiEliminaRipetersi i versi ad occhi chiusi ... i commenti che volevo fare ci sono già stati ...
RispondiEliminaZio, in che periodo le hai scritte?
RispondiElimina:)
* Galatea e Adriano
RispondiEliminaGrazie a voi per il fatto di esserci, di essere anche voi presenti qui accanto a me: sapere di essere letto è persino più bello e più importante degli (eventuali) applausi.
* LeNny
Quasi tutte negli anni Ottanta del secolo scorso... (a dirlo così, mi par di avere cent'anni) :-)
Collage-Voyage sembra la ddescrizione dei miei viaggi in treno tanti anni fa,visto che mio padra non ha la patente.Non mi perdevo una scritta,una faccia strana e i soliti rompip....
RispondiEliminaCioè... "Scandinavian container nei pressi di me" mi ha sdraiato! E' da nobel.
RispondiEliminaBastardodiMMerda.
Il miglior complimento che ti possa a questo punto fare, rosicando d'invidia, è questo: "bastardodiMMerda".
Ero pronto a scrivere un nuovo post. Adesso sono qui che giro per la stanza e mi viene da spegnere tutto e andare a letto.
Sei un grande, vaffanculo!!!
( so che apprezzerai, bastardo. dimmerda. )
:-)
Yang
ps: bellissime tutte.
pps: la tua piccola nota era davvero inutile, pugneè.
reading ;o)
RispondiEliminaLe poesie tirano fuori il tuo lato più dolce...
RispondiElimina:)
* 4EverInter
RispondiEliminaTutte le volte (e purtroppo sono state tante) in cui m'è toccato prendere un treno, l'unica scritta che vedevo con piacere era quella della stazione d'arrivo, per poter scendere da quel cazzo di coso...
* Yang
Mi sa che di tutti quei titoli l'unico che non merito (e che forse apprezzo meno) è proprio il Nobel... :-))))
p.s. a proposito (anzi, in realtà a sproposito) di pugnée, visto l'omaggio al saggio Onan, nominato Nonsanto protettore del blog, nella colonnina di destra?
* listener
Però per sostenere un reading di poesia dovrei prima bere tanta tanta tanta birra, accompagnata da qualcosina di più forte... Bukowski docet... :D
Un abbraccio a tutti voi, amici
* Stefy
RispondiEliminaoh, carissima, sei spuntata mentre rispondevo agli altri amici... se aspettavo un po' facevo una cosa cumulativa, così come più cumulativo dovrà essere un futuro megaincontro fra bloggers organizzato da te... basta incontrarci alla spicciolata! :D
Grazie per il lato dolce, mi piace tanto sentirmelo dire...
Tu metti il reading io la birra ;o)
RispondiEliminaVale la pena tornare ( in treno ) per leggere le tue poesie. C'è un lato dolce ( ha ragione Stefy ) e uno no. Li apprezzo entrambi. Bacio.
RispondiEliminaP.S.
Bellissimi i passi di Buk che hai riportato.
Questo è un addio ma anche un arrivederci.
RispondiEliminaFino a domenica ti aspettiamo nel nostro blog per salutarti e ....
Ciao
Felix Family
cavoli zio! collage-voyage è geniale!!!
RispondiEliminaLa poignée c'est toujours la poignée, mon ami.
RispondiEliminaGénial!
* listener
RispondiElimina:-D
* giacynta
Bentornata, amica mia, e grazie!
Bacio.
* Alive2
Fra addio e arrivederci io voto per l'arrivederci. Sono già passato da voi per salutarvi, ma voglio farlo anche da qui: ciao, buon viaggio e buon tutto!
* Lumaca a 1000
Finirò col crederci... Comunque grazie!
* Il grande marziano
Merci, mon ami :D
macché sei un giovincello, migliorato, maturato (nel senso buono)… contronatura, un novello che diventa ottimo vino rosso da 'meditazione' :))))) continuaaaaa a postarle!
RispondiEliminafinché ci sarete voi, amici miei, non mi suiciderò… :))))) senza pugnetta! ;)
Ciao Zio, in occasione della riproposizione dei tuoi versi giovanili, rispolvero i miei commenti coevi delle tue opere:
RispondiElimina"In amore è sempre fottutamente pericoloso sporgersi. Mah, speriamo che riescano a ritrovare Moro e che stia bene. Ma con Cossiga siamo in buone mani!"
"commovente l'immagine degli echi di calciomercato nella sabbia. A proposito, dicono che Boninsegna stia per passare alla Juventus"
Non posso commentare le poesie, non è da me e non sarei all'altezza, ma ti ringrazio per "nonstop july", che mi ha fatto sentire la sabbia di Procchio sotto i piedi.
RispondiElimina* petrolio
RispondiEliminaGrazie per le belle parole, e quanto al suicidio allora mi sa che dovrai togliertelo dalla testa, visto che gli amici bloggers ci saranno FOREVER... (o in alternativa TOUJOURS...) :d
* il Socio
i commenti coevi sono un po' più vecchiolotti... lo scambio Boninsegna-Anastasi coincise col primo anno di mio interessamento al calcio (unico interista in una classe di sporchi juventini, un massacro), mirabile esempio d'intelligenza e intuito della dirigenza nerazzurra... :D
* knitting bear
Ah, che meravigliosa sensazione, la sabbia sotto i piedi! Ma questo luglio non c'è proprio verso di stopparlo e renderlo perpetuo? Io, da tempo propongo che almeno negli anni bisestili venga aggiunto un bel 32 al mese di luglio invece di uno stronzo 29 allo stronzo febbraio, ma non mi ascoltano... forse dopo il Nobel per la poesia riuscirò a farmi sentire... :-))))
James Joyce, in sogno, mi dice di farti i complimenti per "Voyage.."
RispondiElimina:)
Alba d'asfalto, anche se non ne ha la struttura, mi sembra un haiku. E per fortuna che non sei tra quelli che rinnegano i lavori giovanili. Ciao.
RispondiElimina* unwise
RispondiEliminaLa prossima volta che ti addormenti (spero non mentre leggi me...) ringraziamelo tanto! :D
* Alberto
No, io credo che non si debba rinnegare mai niente, e che se proprio si devono avere dei rimpianti si debba rimpiangere ciò che NON si è fatto (per esempio io rimpiango di non aver chiesto espressamente che m'insegnassero l'inglese a partire dalla culla...)
Grazie della sempre gradita visita. Un saluto anche a te.
belle! Soprattutto la prima!!!Non mi ero proprio accorta di non essere ancora una tua follower, excuse-moi! Ad ogni modo, io passo sempre dal tuo blog, anche se, come già ti dissi, ho problemi a postare i commenti dal pc che uso di frequente.
RispondiEliminaP.F. Il tuo è uno dei migliori blog in circolo, per la cronoca!
per una grande richiesta... grandi versi zio!
RispondiEliminaciao Nicola, vorrei segnalare un blog che potrebbe interessarti, il link è:
RispondiEliminaterraevenere.blogspot.com
trattasi di un evidente omaggio a Stefania Rocca, e non solo, ci sono esposte diverse forme d'arte, il cinema in primis, libri, pittura, danza, fotografia, ect. Dagli un'occhiata se ti va e fammi sapere, ne? Un saluto
* Il Ballo dei Flamenchi
RispondiEliminaPer la cronaca sono lì lì per commuovermi... Grazie! Ma adesso ti aspetto davvero tra i followers, o nipotame scribesco che dir si voglia. :D
Un abbraccio.
* Ernest
Un grande ringraziamento e un grande saluto!
* fabrax
Se lo scopo di quella segnalazione era farmi innamorare degli occhi di Stefania, direi che ci sei riuscita... :D
Interessante: ma è un altro blog tuo, o di qualcuno che conosci?
Ah, dimenticavo: ciao, e benvenuta!
Ok... niente Nobel. Anche se adesso dovrò spiegarlo alla commissione e sarà un casino.
RispondiEliminaL'ho visto si, l'omaggio a Onan. Anzi sai che c'è? Quasi quasi gli rendo omaggio pure io! Tanto non so che fare prima di cena...
* più Erotici che Eretici
RispondiElimina:D
Per me ci sono due modi di leggere, se leggo prosa che sia romanzo o saggio, sono io che vado nel libro,mi rendo conto di essere "tesa a comprendere"; con la poesia, che amo tantissimo mi capita il contrario, lei viene verso di me con tranquillità e mi entra dentro, per giorni ( anche anni ) ricordo le sensazioni che mi ha regalato anche un solo verso.
RispondiEliminaLe tue poesie mi piacciono.Parecchio.
Anche a me è venuta subito in mente la pugnetta,ho studiato francese in una classe mista.
Continuo con le stampe clandestine
p.s non so se ho fatto un discorso comprensibile sto scrivendo in condizioni penose e ho questo cazzo di mause fichissimo che mi tira scema,cancella a cazzo,apre chiude finestre uff.
ciao Zio meno male che ci sei,dovrebbero proteggerti come i panda.
Anche tu ( oltre a Giacinta ) " se gesticoli nell'aria
RispondiEliminapuoi ferire un'anima che passa "
* fizzi
RispondiEliminaDiscorso più che comprensibile. Il panda-poeta ringrazia commosso. Ma commosso davvero. Le anime che passano mi piacerebbe poterle abbracciare tutte. Possibilmente senza fargli male.
Sei un poeta pop-rock.
RispondiElimina* Ally
RispondiEliminaDetto da te è un'Investitura rock! :-)
ciao Nicola. Il blog è implicitamente mio
RispondiEliminaSei una sorpresa continua, ma ti conosco da poco e me ne aspetto altre.
RispondiEliminaIl tuo spirito tragi-comico m'incanta.
Cristiana
* fabrax
RispondiEliminaMa dove lo troverete il tempo voi multibloggers... :D
Ciao!
* cristiana
Grazie, non ti deluderò!
ooooooo
RispondiElimina* Archimede
RispondiEliminaBenvenuto, Pitagorico!
(sperando che le tue siano delle "o" di stupore, e non degli "zeri" come voto... :)