"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

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giovedì 6 ottobre 2016

Chiedo Asilo!


L’episodio della morte del padre di Patrizio Cairoli mi ha fatto (non per la prima volta) vergognare di essere italiano. Non tanto e non solo per l’essere morto in un pronto soccorso, abbandonatovi da ore, senza pace e senza privacy, senza intimità, circondato (stando a quanto ho potuto leggere) da una folla di tossici e di sbandati sghignazzanti. Non tanto e non solo per le attese di mesi per le terapie palliative (“Ci vuole pazienza” ripetevano a un malato oncologico sempre più grave – e poi vengono a fare predicozzi a chi tenta cure alternative!). 
Mi vergogno e mi indigno soprattutto per aver letto che per lenire un dolore sempre più lancinante e insopportabile il consiglio era di aumentare i dosaggi di tachipirina. 
Di TACHIPIRINA!
A questo punto, in previsone (toccando ferro) di malattie future mie o di miei cari (e purtroppo so benissimo di cosa parlo, ci son passato con mia mamma, con presunti esperti di terapia del dolore la cui unica missione pareva la Negazione del Dolore – “È proprio sicura che sia dolore, signora, o è solo paura dell’arrivo del dolore?” – e che dopo un paio di domandine provavano a darti mezzo tavor) a questo punto chiedo UFFICIALMENTE Asilo Politico alla Danimarca: un Paese dove hanno la Civiltà, l’Intelligenza e l’Umanità di aiutarti – anziché dirti di “offrire la tua sofferenza a dio” – con le opportune dosi di Santa Morfina.
Con le opportune dosi di Santa Morfina.
Con le opportune dosi di Santa Morfina.
Con le opportune dosi di Santa Morfina.


16 commenti:

  1. mio padre è morto a luglio, in ospedale, per l'intera settimana di agonia la morfina non gli è mai stata negata, era lì in infusione in pompa, non era in Danimarca e, anche se il medico ha trattato malissimo noi familiari, lui, per fortuna non ha più sofferto e di questo sarò eternamente riconoscente

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    1. Sì, per fortuna non va male proprio dappertutto: a volte dipende dai luoghi, dalle persone e dai casi. Ma non dovrebbe essere così, in un paese che vuole (sempre che davvero lo voglia) essere civile. Tuo padre è stato relativamente fortunato, i genitori di altre persone che sono venute a darmi testimonianza su Fb lo sono stati di meno, ma morire in modo dignitoso e indolore non dovrebbe essere un terno al lotto, dovrebbe essere la normalità di tutti.

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  2. ci sono corsi per preparare le nascite, tutta la scuola è un insieme di corsi per crescere, mancano del tutto i corsi per morire, e sopratutto per morire bene, ciascuno decidendo della sua scoparsa.

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    1. E pensare che sarebbe la cosa più semplice, rispetto alle altre due, se ci si applicasse con Cuore e Cervello...

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  3. Non c'è nessuna cultura in Italia relativa alla morte e al portare aiuto ai morenti. C'è un libro in tal senso che io considero fondamentale: Sogyal Rinpoche, "Il libro tibetano del vivere e del morire". Per quel che riguarda poi le terapie per il dolore, immersi come siamo nei condizionamenti profondissimi, introiettati, d'una religione che pone come simbolo di riferimento la terribile sofferenza della Croce, molti morenti spesso non ricevono le adeguate dosi di antidolorifici o hanno difficoltà a ottenerle.

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    1. Grazie del contributo e della segnalazione del titolo, Gaetano.
      Aggiungo che, essendo immersi in una religione che favorisce l'IPOCRISIA, ci troviamo di continuo di fronte a un'ambivalenza inaccettabile e orribile: si pontifica sadicamente sul valore salvifico del dolore ALTRUI, ma ben difficilmente (direi MAI) si mettono in pratica tali farneticazioni quando viene il momento del dolore proprio...
      Un saluto e un abbraccio!

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    2. Certo Nicola, ogni ortodossia ha in sè l'ipocrisia, e il cristianesimo ne dà ampia conferma, con le sue sedimentazioni geologiche di densi strati di ipocrisie, e le odierne modernizzazioni per meglio perpetuarsi...
      Ti abbraccio anch'io e ti ringrazio dei tuoi contributi appassionati e vitali. Buonanotte

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  4. Non ne sapevo nulla, è la seconda volta in una settimana che vengo nel tuo blog e trovo notizie così allucinanti ... non ho parole, solo parolacce, e, anche se ci sono situazioni "migliori" come quelle giustamente descritte da Amanda, è il quadro generale ad essere desolante.

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    1. Fa davvero paura, come fa paura l'accanimento terapeutico e il rifiuto dell'Eutanasia (ho letto su Repubblica di un neonato già spacciato e molto sofferente, che a quanto pare viene usato come "cavia"...)
      Viene voglia di munirsi, per ogni evenienza, di una pasticca di potentissimo veleno come le spie di certi film...

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    2. p.s. ovviamente il problema di base che aggrava tutti gli altri è che siamo TROPPISSIMI, peggio di una proliferazione di pantegane. E cosa fanno gli intelligentoni che ci governano? Stanziano milioni di bonus per incoraggiare e sostenere le famiglie numerose!!!!!!!!!

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  5. Non so come siano gli altri popoli,conosco all'incirca quello italiano e un po ' di più quello veneto, per quanto ne so c'è la tendenza al non accanimento terapeutico e a somministrare farmaci antidolore per quanto ho conoscenza e esperienza. Dipende molto da luogo a luogo e anche da medico a medico. Qualcuno interpreta il non accanimento terapeutico con negligenza terapeutica, di questo ne ho avuto il sentore rispetto a mia mamma, molto anziana. Per fortuna che c'è stato un cambio di personale, e il sanitario ritenuto da me negligente,se n' è andato altrove, ora non temo per una prematura dipartita della mia centenaria madre e non temo di dovermi attivare in denunce; al contrario c' è un personale che sa supportare le difficoltà dell'anziano e dei suoi familiari. La presenza costante, anche se non giornaliera a causa della lontananza dalla casa di riposo, fa si che non vi sia trascuratezza da ambo le parti. Quello che è successo a Roma è inqualificabile, sconcertante e incivile e sinceramente fa pensare che questo potrebbe succedere anche a ognuno di noi e...una morte dignitosa non può essere un azzardo , in nessun caso.

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    1. In questo caso penso anch'io che non sia questione di popoli o di etnie, e che anche presso il popolo italiano vi sia sull'argomento una quasi unanimità di sentimento umanitario e pragmatismo intelligente. Ma, incredibilmente, è proprio il sistema-Italia ad apparire, nel suo insieme e fatte salve le virtuose eccezioni, quasi troglodita rispetto al resto dell'Europa (vedansi le famose tabelle di uso oppiacei, dive se la Danimarca ha un valore 100 l'Italia non arriva a 1, ma bisogna usare i decimali!). Quello che non so spiegarmi è il perché: il vatikano? l'imbecillità dei politici? la corruzione? le mafie? Non si sa più cosa pensare, in un luogo in cui persino persone religiosissime e suore laiche parlano bene dell'Eutanasia, mentre il Parlamento, chiunque vi sieda (chiunque lo infesti?) la tratta alla stregua del peggiore dei crimini...

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    2. È inspiegabile!

      Ciao Nicola, nou

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  6. Già, come il fertility day della Lorenzin. Meglio fare stronzin per ferilizzare i campi :)

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  7. Ho sbagliato a commentare qui, il commento era riferito al tuo secondo commento al mio, ma ci siamo capiti, anzi, capitolati lo stesso.

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    1. Yes. :D
      In attesa di organizzare un bellissimo STERILITY DAY, per provare a salvare il mondo (e l'ossigeno rimasto)...

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Questo blog è Nemico dichiarato di ogni censura. Ma sono costretto mio malgrado a ricordare che rimuovere insulti gratuiti, scorregge occulte o minacce vigliacche non è censura: è nettezza urbana. Voglio che qui da me vi sentiate esattamente come a casa vostra: quindi Liberi, ma non di pisciare sul pavimento, o mi toccherà pulire. :)