"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

martedì 5 marzo 2013

ROMAIN GARY - "Mio caro pitone"




Romain Gary
Mio caro pitone
Neri Pozza
Traduzione di Riccardo Fedriga
Voto: 9+





Un romanzo atipico, che sprizza tenerezza da ogni poro della carta. Tenerezza e genialità: espressiva, esistenziale (soprattutto esistenziale), umoristica. Anche se chi si è trovato a leggere prima, dello stesso autore, quel capolavoro che è La vita davanti a sé, si rende conto che qui ci troviamo, probabilmente, un (sottile) gradino più in basso. 
Ma c’è poco da sottilizzare, davanti ai migliori. E poco da dire di mio, se non lasciar parlare le loro Parole.

La donna prese a tremare, e poi cadde a terra, stecchita, e quando la innaffiai con un po’ di Evian prese a dimenarsi e ululare, gli occhi fuori dalle orbite, tanto che credevo in tutta sincerità che sarebbe morta senza neppure fare le pulizie.

Quando è uscito gli ho detto che, sì certo, ero proprio un atto contro natura, come chiunque soffra perché manca di qualcosa, e che ero orgoglioso di esserlo e che quando si respira, lo si fa per aspirare a essere qualcosa e che aspirare è un atto trasgressivo, contro natura (come anche i primi cristiani, del resto) e che della natura, io, comunque, ne avevo pieni i coglioni, con rispetto parlando, e che avevo bisogno di tenerezza e di affetto e di amicizia e vaffanculo la maggioranza.

Avevo un tale bisogno di un abbraccio che fui sul punto di impiccarmi.

Tornando a casa, andai, come al solito, a sedermi accanto a un uomo distinto che m’ispirava fiducia in me stesso. Parve a disagio; lo scompartimento era mezzo vuoto e lui mi disse: «Scusi, ma non potrebbe sedersi da un’altra parte? È pieno di posti, no?» Sapete, è l’imbarazzo, per via del contatto umano. Una volta è stato persino divertente, io e un signore distinto siamo entrati insieme in uno scompartimento per Vincennes completamente vuoto e ci siamo seduti uno di fianco all’altro. Abbiamo resistito un po’, e poi siamo andati a sederci su due sedili separati. È l’angoscia.

Continuo ad andare dalle mie belle puttane e voglio qui dichiarare apertamente che uso la parola “puttane” nel suo più alto senso di riconoscenza, di pubblica stima e di Ordine al Merito…

«E poi tu, almeno, hai uno sguardo. La maggior parte della gente non ha niente negli occhi, sai, come le macchine che s’incrociano di notte coi fari bassi per non abbagliare»

Del resto, il mio problema principale non è mai stato quello di essere solo nella mia propria casetta quanto l’esserlo nei luoghi degli altri. La strada… nella regione parigina ci sono dieci milioni di usurati, e si avverte con evidenza la loro non presenza, ma io, personalmente, ho a volte l’impressione che siano cento milioni a non esserci…

Quando si parla di mutilati si pensa sempre alla guerra, ma se ne fa benissimo a meno.

In Florida i moscerini paralizzano il traffico sulle strade perché vanno a spiaccicarsi sui parabrezza delle automobili che li sorprendono in piena danza nuziale. Perfino i camion sono costretti a fermarsi, perché hanno i parabrezza ricoperti da milioni di minuscoli amori. I camionisti non vedono più niente, sono abbagliati, accecati. Sono rimasto sconvolto dalla quantità d’amore che ciò rappresenta. Ho sognato tutta la notte un volo nuziale con la signorina Dreyfus. Verso mezzanotte mi sono svegliato, e poi ho cercato di afferrare di nuovo il sogno, ma non ho fatto altro che sognare camion.

Ma siccome continuava a trovarmi sul suo pianerottolo, il saluto si fece via via più brusco, e un bel giorno smise proprio di salutarmi, mi passava accanto con aria irritata… Evidentemente non ero un massacro… Lui era un uomo dai capelli grigi avvezzo alla tortura in Algeria, al napalm in Vietnam, alla carestia in Africa, e io non ero su scala… Vi sono persone che sanguinano solo a partire da un milione.

Del resto, non mi aspettavo affatto che mi mettesse un braccio intorno alle spalle rivolgendomi uno di quei “come va?” che permette alla gente di disinteressarsi di te in due parole e di pensare ai fatti propri.

… c’è mancanza di carezze. Del resto, gli scienziati sovietici credono che l’umanità esista e che ci invii messaggi radio attraverso il cosmo.

Non saprei dirvi di più sul mio stato di confusione, in ragione appunto di tale stato.

Fino a quel giorno i nostri rapporti erano stati cortesi, perché quando si abita uno sopra l’altro bisogna sapersi evitare.

«Sì, insomma, è un’opera di lungo respiro» disse il commissario, e dato che nessuno sapeva di cosa parlasse vi fu un momento di speranza.

Mi si obietterà che vi sono, ovvio, i poeti che lottano eroicamente per passare attraverso, ma non sono considerati pericolosi, per via delle tirature limitatissime e dei mezzi audiovisivi incaricati di evitarli.

Da ragazzino, nella cameretta dell'orfanotrofio, la notte chiamavo come Assistenza un grosso cane mansueto che avevo inventato io stesso a scopo affettivo e messo a punto con un naso nero, due grandi orecchie d'amore e uno sguardo da errore umano; veniva ogni sera a leccarmi la faccia, ma poi mi è toccato crescere e lui non ha potuto farci nulla. Mi domando che fine abbia fatto, perché lui sì, senza di me non poteva davvero farcela.

E poi ci sono le piccole cose da nulla. Una lampadina che si svita lentamente per via del traffico là fuori e che comincia a lampeggiare a intermittenza. Qualcuno che sbaglia piano e viene a bussare alla mia porta. L'amichevole e benevolo glu glu del termosifone. Il telefono che squilla e una dolce voce di donna, molto allegra, che mi dice: «Jeannot? Sei tu,tesoro?» e io che resto in silenzio per un lungo momento, a sorridere, senza rispondere, giusto il tempo di essere Jeannot, e tesoro.




65 commenti:

  1. Come fa questo autore a spaziare da un episodio all'altro, da una situazione ad una di tutt'altro
    tipo ed a conservare quello spirito ironico così vivace?
    Mi ha fatto tornare in mente un amico scrittore che si chiama...un momento solo...Nicola, ecco sì
    proprio lui.
    Un caro saluto,
    aldo.

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    1. Grazie, caro Aldo. In effetti Romain è per me come un fratello, anche se lo conosco da pochissimo. Proverò sempre gratitudine nei confronti di chi me l'ha "presentato".
      Ciao!

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  2. Interessanti tutti i momenti che hai riportato. Uno in particolare, non so perché, mi ha dato la misura della classe di questo autore ed è quello del braccio sulla spalla e del come va? Un piccolo capolavoro!
    Grazie amico mio!

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    1. Sono io a ringraziarti, per l'affetto e la fiducia con cui mi segui. Una recensione (pro)positiva me l'avevi indirettamente richiesta. Ma in realtà era già programmata... :)

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  3. scherza? i poeti sono pericolosissimi, per questo li fanno a tiratura limitata ;-) ...grande quella del bisogno di abbracci che quasi si impicca. Un saluto

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    1. Credo che sui poeti la pensiate (la pensiamo) nello stesso modo: sono potenzialmente pericolosissimi, ma proprio per questo li si neutralizza con le tirature limitate (e i mezzi audiovisivi... :D)
      Ciao carissimo!

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  4. Molto belli i brani che hai riportato, pieni di frasi folgoranti.
    Sto leggendo anch'io un altro suo romanzo "La promessa dell'alba". Convengo che "La vita davanti a sé" è speciale, e forse ineguagliabile, ma è un autore da leggere tutto.
    PS:
    ho ralizzato un piccolo sunto della presentazione del tuo libro a Padova. Da due giorni combatto con la tecnologia per riuscire a inviartelo in anteprima via e mail, come concordato. Il pc di casa non mi fa usare la tua posta né vedere il tuo indirizzo (credo per mancanza del programma), quello dell'ufficio non mi apre neanche il blog.
    Vorrei fare così: ecco il mio indirizzo e mail giovannalarizza@libero.it se per cortesia mi mandi un messaggio potrò risponderti allegando il breve filmato (non è un granché come riprese ma come testimonianza penso sia interessante)
    ciao a presto

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    1. Contatto stabilito! :)

      Io sono passato a "Le radici del cielo", ma "La promessa dell'alba" sarà uno dei prossimi. E poi ho sempre da gustarmi, con comodo, la versione originale de "La vie devant soi", che una certa splendida persona mi ha voluto regalare... :)

      Ti abbraccio

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  5. Non conoscevo affatto Romain Gary e i suoi scritti, che ignorante!
    Purtroppo sai come son messo sto periodo... se riesco a leggere topolino sulla tazza del cesso è tanto! :)

    Moz-

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    1. Sono ignorante anch'io: l'importante è sapere di esserlo, e usare curiosità e passione per esserlo di meno, con l'aiuto degli amici. Non fosse stato per il magico mondo dei blog, Gary non lo conoscerei a tutt'oggi neppure io!!!!

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    2. Ma infatti è bello questo continuo scambio di input :)

      Moz-

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    3. Anche se non sono uno di quegli ingenui fanatici della Rete (che non ne vedono il lato pericoloso, omologante, banalizzante, devastatore della privacy), posso dire che la sto vivendo come strumento magico e formidabile, e a doppio senso! (Perché mi permette di ricevere, ma anche di dare!)

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  6. Sono un crescendo di bellezza questi estratti che hai riportato!
    Mi ha colpito molto quello degli sguardi, simili a dei fari che si abbassano. A chi fa più paura la propria luce, a se stessi o agli altri?
    L'ultimo, con quel "...giusto il tempo di essere Jeannot, e tesoro" mi muove qualcosa dentro, che fa quasi male.
    Ciao, poeta che lotta.
    teresa

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    1. Quell'ultima riga è così bella, disperata e tenera che non smette mai di turbarmi e commuovermi. Questi sono gli Scrittori!
      Ti abbraccio forte, mia cara amica.

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  7. Dopo la parentesi Tamarra la presentazione di un buon libro ci voleva proprio. Conosco poco Gary (praticamente solo La vita davanti a sè), ma quel poco mi ha letteralmente entusiasmato. Giusto mi chiedevo con quale altro libro continuare a leggerlo.

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    1. Ci voleva davvero. "La vita davanti a sé" lo metto fra i capolavori assoluti. Questo decolla lentamente (le primissime pagine non sembrano nemmeno dello stesso autore), ma poi merita, decisamente.
      Per palati fini, che della trama, all'occorrenza, se ne sbattono.

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    2. Sbattersene della trama è una lezione che mica tutti imparano.

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    3. Che poi, per carità, la trama può esserci ANCHE lei, purché sia al servizio della Scrittura. In fondo, perché un vero scrittore capisce di voler diventare scrittore? Perché da ragazzino rimane estasiato davanti al formidabile portento delle frasi di un altro Scrittore. Uno che fin dall'inizio si appassiona solo al sapere chi sposerà la principessa, chi ha rubato le supposte, chi ha ucciso il commissario, chi s'è inculato il maggiordomo, e non gli importa se il libro è scritto alla cazzo di cane, dovrebbe indirizzarsi verso altre carriere, tipo lo sceneggiatore di serie tv.
      La prima (e unica!) lezione di scrittura dovrebbe consistere nel titolo di quel libro di Cechov: SENZA TRAMA E SENZA FINALE.
      Dopodiché, l'unica lezione è LEGGERE.
      E se si è capaci, scrivere. :)

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  8. Che strana sensazione che mi ha dato questo autore di cui non conoscevo nulla (ignorante anche io) leggendo i brani che hai postato.
    Come un aprire e chiudere dei cassetti o degli scompartimenti stagni, quasi in contemporanea e far uscire per un solo attimo qualcosa di noi.
    Che sia leggero, duro, ironico, amaro, profondo, che colpisce sempre.
    Lo cercherò, mi piace.

    Ha assonanza con un autore che sto leggendo in questi giorni...

    Mari

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    1. È davvero una bella soddisfazione, è come presentare un grande amico fraterno ad altri amici e amiche (per questo preferisco recensioni così alle stroncature, anche se quelle sono forse più sacrosante, e divertenti da scrivere... :D)
      E grazie per l'accostamento finale... :-))))

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  9. Questi estratti sono dei piccoli capolavori,grazie per avermelo presentato. Decisamente è il mio tipo (di autore!),mi fiondo a cercarlo.

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    1. Come dicevo a Mariella, provo l'emozione di veder allargarsi un gruppo di amici. Sì, Romain è proprio degno di voi! :)

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  10. Rispetto alla Tamaro hai dato un voto molto alto. Terrò presente questo libro nei prossimi acquisti.

    Un bacione e buon mercoledì!

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    1. Rispetto a quel 3-, qui più che 9+ dovevo dare 90... Ma è sempre una questione di mio gusto personale, sia chiaro.
      Un abbraccio, carissima amica!

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  11. Ma questo è un GRANDE
    qui si che le parole si mischiano e ne escono chimismi! Ardengo ne sarebbe entusiasta,
    c'è la lezione di Woody, ma qui siva ben oltre!

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    1. E per le nostre pagggine cul-turali è semisconosciuto: non è un giornalistozzo, né un baldo raccomandatello.
      Addavenì il giorno del giudizio... :-))))

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  12. Il finale - quello delle piccole cose da nulla - è da colpo al cuore, groppo alla gola e sorriso bittersweet come pochi :)
    Credo proprio che lo piglierò presto questo libro.
    Grazie, Nick, un abbraccio e un bacio forte sulla gota, ma con affetto ed emozione grande, quello/quella che mi suscitano le persone che mi offrono parole scritte in mio nome. Grazie davvero.

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    1. Che bella cosa poter suscitare emozioni. Se davvero io, direttamente o indirettamente, riesco a farlo, be', non finirò mai di ringraziare per questo gli Dèi della scrittura, o chi (o cosa) per essi...
      Abbraccio, bacio e affetto ricambiati!

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  13. Ciao zietto,
    dimmi che sono una superignorante, ma io non conoscevo Romain Gary e ti ringrazio d'avermelo fatto conoscere con questi brani.
    Nicola, vuoi crederci? Mi ha fatto venire un groppo alla gola la parte in cui sentiva il bisogno anche di un solo piccolo contatto umano, da qualsiasi parte venisse, di qualsiasi tipo fosse....E che dolcezza in quella donna e quel Jeannot...da dare struggimento.
    Voglio andare a cercarlo questo libro perché sbaglio o...ci ho ritrovato un po' di te?
    Bacio grosso
    Bruna

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    1. Ciao carissima!
      In effetti sento Romain molto vicino, soprattutto per la capacità di fondere tenerezza e umorismo, struggente pessimismo esistenziale e stupita leggerezza di bambino, e poi quella sua voglia di usare le parole per inventare, giocare, ma in un gioco mai fine a se stesso, che mira dritto al cuore e alla messa a nudo dell'anima, dell'Autore, del Lettore, insomma di tutti.
      Mi viene da dire che, in un certo senso, devo ringraziare la mia, di ignoranza, che me l'ha fatto scoprire da pochissimo, altrimenti, dopo tutta questa (lusinghiera!) "parentela" che molti di voi suggeriscono, finirei col temere e sospettare d'essere una specie di epigono...
      Invece siamo solo strani fratelli, distanti nel tempo e nello spazio, che si sfiorano di tanto in tanto grazie alla magia chiamata Scrittura.
      Bacione anche a te! :)

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  14. Un altro ecclettico .... molto bene ..... miao

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    1. Ciao carissima!
      E però, mi raccomando, prudenza: i pitoni per noi felini possono pure risultare pericolosetti... :-))))

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    2. va bene sarò molto attenta miao

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  15. lo ordino domani in libreria. Grazie.

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  16. Ciao Nicola!
    Nemmeno io lo conoscevo ..per fortuna il passaparola permette a lettori distratti di avere la possibilità di "scoprire"ottimi autori di libri,ti ringrazio
    Adoro le trame variegate
    Notte!

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    1. Purtroppo in questo momento in italiA c'è SOLO il passaparola... :-(
      Spero tanto che il romanzo ti possa piacere.
      Buonanotte! :)

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  17. Sulla nostra umanità, eh? Sui bisogni di sguardi e carezze, amico mio, mi sento un libro vivente, ma forse da sempre...ma e l'autore?

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    1. Intendevi chiedere notizie dell'autore?
      Io di solito preferisco lasciar parlare le pagine, però è una curiosità più che lecita. Per soddisfarla, ti rimando a questo link:

      http://it.wikipedia.org/wiki/Romain_Gary

      Aggiungo un particolare riportato nel risvolto de "La vita davanti a sé": prima di spararsi andò, per delicatezza, a comprare una vestaglia rossa, per non impressionare troppo gli altri con la vista del sangue.

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  18. Accidenti , Zio caro..che peccato non riesca a mettere a fuoco più di qualche riga e poi mi perda nelle mie solite elucubrazioni, ma quello che ho "digerito", mi sembra di ottima fattura...
    Qualcosa ho capito, starò migliorando? "Ottimista"mi sussurra il nulla intorno a me..mah, forse ha ragione...
    Però , testarda come sono ...io ci provo!
    Ti stringo forte!

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    1. Il pessimismo, se abbinato al talento, alla poesia, alla tenerezza, al coraggio, può essere più corroborante e confortante di un superficiale ottimismo.
      Ti abbraccio forte anch'io!

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    2. No, dài, come tutti gli artisti io sono un essere abbastanza inutile (anche se non è che quelli utili mi facciano impazzire... :D)
      Ciao!

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  19. Ho scoperto da poco anch'io questo autore, del quale hai reso un ritratto di grande vitalità espressiva.

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    1. Di mio ci ho messo ben poco: gli ho lasciato lo spazio che meritava (a mia volta con colpevole ritardo) per farsi un ritratto da solo. Chissà se entro il 2059 qualcuno della carta stampata farà lo stesso con me... :-))))

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  20. Mi metto nell'angolo del castigo insieme a coloro che, come me, non conoscevano ancora Romain Gary, ottima scelta nell'estratto del libro. Nelle sue parole, a volte, riesco a vedere me stessa ed è questo il bello nel leggere qualcosa che ti piace, il riuscire a riconoscerti tra le parole dell'autore. Inutile dire che vorrei leggerlo tutto e scoprire tante altre parole meravigliose.
    Che differenza con il post precedente xD
    Un abbbbbracciuo

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    1. Come detto a un paio d'altri amici, è un angolo affollato, dove trovo posto pure io (non lo conosco che da pochi mesi). Sono sicuro che è un Autore che amerai. (E se sei al primo assaggio, consiglio ancor più caldamente "La vita davanti a sé", un delizioso capolavoro!
      Ti abbraccio anch'io! :)

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  21. Molto interessante e mi fido del tuo giudizio.
    Saluti a presto.

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  22. confermo l'accesa curiosità a riguardo...
    nell'attesa ti lascio il mio saluto

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    1. Felice di aver acceso la luce della curiosità.
      Non ricordo se ti avevo già detto Benvenuta, e quindi nel dubbio, crepi l'avarizia, te lo ridico!
      Ciao! :)

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  23. lo trovo fantastico!!!!! l'ultimo brano sembrava a dire il vero scritto da te ;-)
    buona domenica!!!!

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    1. Un grande complimento, quello che mi fai, perché questo brano, nella sua disarmante e geniale semplicità, è davvero uno dei più belli che io abbia mai letto.
      Buona domenica anche a te, carissima amica!

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  24. Caro Nick, avevo preso "la vita davanti a sé" dopo averne parlato con la super Giacy, ma non l'ho ancora letto, quindi rinvio i commenti a dopo...
    qui ho amato il passo sul cane inventato nelle tristi notti in orfanotrofio, il fatto che abbia preferito un cane ad un amico simil-umano me lo rende ancora più simpatico...
    baci

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    1. Immagina quanto posso amare l'umanità, specie italiota, dopo aver sbirciato il korrierino di oggi... :)
      Non solo il solito paginone-lenzuolo di pubblicità tamariana con tromboneschi strilli ("2 edizioni, 135.000 copie", complimenti ai lettori italiani!!) ma anche una mezza paginata dedicata al libro di una certa Catena Fiorello. Vi prego, ditemi che non è parente, o va a finire che m'incateno io in qualche piazza! :D
      Almeno su un argomento (editoria e stampa italiote) ha sicuramente ragione GRILLO...

      Quanto a Gary, devo anch'io la scoperta proprio alla super Giacy... Meno male che esiste gente come te e lei (sui Blog, naturalmente) altrimenti addio cultura letteraria, in questo stivale incrostato di m****!

      Baci!

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  25. Ehi, vengo a vedere che combini e ti/vi trovo a parlare di me! :) Baciotto x 2 ( a te e a Maria ):)

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    1. Bellissimo il "super Giacy" coniato da lei... E ci tocca proprio essere Super(Eroi) se vogliamo resistere ai miasmi della nostra povera epoca decadente, anzi, decaduta e fetente... :D
      (Ma se è vera la teoria del Filo d'Oro, resterà traccia di noi, e non delle loro povere e poco oneste puzzette...)
      Baci8 doppio anche da parte mia!!

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  26. Bellissima presentazione di un gran bel libro.
    Un saluto,Costantino.

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  27. Volevo dire due cose:
    -ho comprato " La Vita Davanti a Sè" e lo leggerò molto presto.
    -Catena Fiorello è parente stretta, sorella.
    Capisciammèèè.
    Bacio

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    1. Ottimo acquisto!
      E quanto alla notizia (che ovviamente non mi sorprende) stendiamoci sopra un peto veloso... :)
      Bacioni!

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    2. Lasciatemi spezzare "un'arancia": avevo letto il primo romanzo di Catena (..che razza di nome però, poveretta. Solo per questo dovremmo provare un po' di magnanimità!). Il titolo era "Picciridda", e non era proprio "acccio" (Sicuramente meglio della Tamarra). Non conosco invece quello nuovo che la pubblicità editoriale "spinge" in questi giorni. Che poi comunque il cognome compensi ampiamente il nome e le sue strade verso l'editoria siano più facili, questo naturalmente è un altro discorso.

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    3. L'arancia spezzata è divertente assai, e inoltre mi permette di rinunciare, almeno per adesso, all'idea di incatenarmi per protesta... :D
      Niente di personale contro la povera Catena: a farmi doppiamente arrabbiare, oggi, sono stati non solo l'ennesimo cognome tele-famoso (non se ne può veramente più) ma soprattutto il fatto che il libro in questione fosse il milionesimo libro italiota infarcito di ricette di cucina (al cospetto delle quali, oltre a incatenarmi, raddoppierei la protesta con un bel digiuno in stile pannelliano... :D)
      Be', almeno "Picciridda" è un bel titolo...
      Un abbraccio, caro Carlo.

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  28. Uno sguardo da errore umano... dovrebbe bastare questo per comprare un libro! :)
    L'ho messo già nella lista dei desideri - smaltisco un po' di arretrati e poi inizio con Romain Gary.

    ps nel frattempo sto leggendo "Molto forte, incredibilmente vicino", ma non mi convince fino in fondo... è un ottimo libro, ma avverto, tra le righe, un po' di leziosità... è sicuramente poetico, ma è come se in alcuni punti avesse voluto aggiungere un cucchiaino di zucchero in più - e quando non lo fa, è come se fosse troppo evidente il fatto che non lo faccia...

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    1. Capisco cosa intendi dire, su Safran, perché sono stonature che ho avvertito anch'io. Continuo a considerarlo nel complesso un libro da 10, e però qua e là si ha la sensazione che certe cose siano un po' troppo "premeditate", "progettate", e di conseguenza confezionate in modo al tempo stesso impeccabile e artificiosetto. Per esempio, il gergo del mio Corradino mi è sgorgato del tutto spontaneo, mentre lì non mi convince l'uso troppo reiterato di espressioni (tra l'altro secondo me poco felici e a volte fastidiose, e che destano qualche perplessità) come "avere le scarpe pesanti" al posto di essere tristi, o quell'assurdo "scompisciarsi" al posto di ridere o persino di sorridere, o l'abuso saturante di espressioni come "al massimo".

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Benvenuti a bordo!!
Questo blog è Nemico dichiarato di ogni censura. Ma sono costretto mio malgrado a ricordare che rimuovere insulti gratuiti, scorregge occulte o minacce vigliacche non è censura: è nettezza urbana. Voglio che qui da me vi sentiate esattamente come a casa vostra: quindi Liberi, ma non di pisciare sul pavimento, o mi toccherà pulire. :)