"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

venerdì 23 novembre 2018

"Commiato degli uomini buoni" come idea-regalo per le prossime festività invernali.



[Quando pubblico una cosa molto carina ma che costa pochissimo, e propongo agli amici di farne un regalo di Natale, mi arriva spesso questa strana obiezione: “Grazie, ma come regalo le persone preferiscono qualcosa di più prestigioso, che rubi l’occhio e che costi di più”. Già: c’è di sicuro un sacco di gente che preferisce ricevere il nuovo volumazzo di Vespa, che magari non aprirà mai. Ma tutti voi che mi leggete avete parecchi amici intelligenti e buongustai, lo so, e allora sareste sorpresi dall’entusiasmo con cui apprezzerebbero una piccola perla come “Commiato degli uomini buoni”. È come regalare un fiorellino di campo invece di una brutta cravatta. La brutta cravatta rischiate di ritrovarvela il mese dopo al mercatino dei regali da riciclare perché sgraditi. Al fiorellino di campo non succederà mai.
(E se un fiore vi pare poco, di libriccini rari e sfiziosi se ne possono scovare d’ogni tipo, dalla narrativa alla poesia, e con questi comporre un bel mazzetto, confezionato con amore e su misura per l’anima di chi lo riceve, come sempre dovrebbe accadere facendo un regalo. Un regalo con cui fare migliore figura di quella che non fareste con mattonazzi che infestano tutte le vetrine).]

«Il cielo era un ventre argentato e gravido, rigonfio di fiocchi. E quando questi cominciarono a precipitare, sulle prime radi e incerti, e via via sempre più grossi e fitti, mentre ancora la vasca finiva lentamente di riempirsi, Bernhard Löwe ritornò con la mente alla placida gioia delle nevicate che osservava da bambino, da solo alla finestra, in estasi, le ginocchia su una sedia per poter appoggiare i gomiti al davanzale interno, com’era felice, e come gli piaceva perdersi nella danza felpata dei fiocchi che cadevano, ascoltarne la melodia silente, fissarsi con lo sguardo verso l’alto per lasciarsi ipnotizzare, perché se lo facevi abbastanza a lungo ottenevi l’effetto di ribaltare le sensazioni di movimento: non erano più i fiocchi che scendevano e atterravano con delicato ma percettibile rumore, eri tu che salivi, dentro un invisibile ascensore verso le nuvole e oltre le nuvole, una vertiginosa Ascensione atea verso nuove dimensioni.
Essere neve. Ma neve che sale.

In fondo, anche quella spaventosa frase sull’abisso poteva essere ribaltata: se scruti abbastanza a lungo nelle profondità del cielo, anche il cielo scruterà dentro te.»




Concludo regalandovi qualche dritta su altri romanzi brevissimi e brevi a cui attingere per comporre il vostro cadeau personalizzato:

AGOTA KRISTOF "Ieri"
BOHUMIL HRABAL "Una solitudine troppo rumorosa"
PAOLO ZARDI "Il signor Bovary"
ANNIE PROULX "I segreti di Brokeback Mountain"
RACHID O. "Cioccolata calda"
IVAN COTRONEO "Un bacio"
ERRI DE LUCA "Montedidio"
OGAWA YOKO "L'anulare"
LEONARDO SCIASCIA "Una storia semplice"
THOMAS BERNHARD "Camminare"
NICOLA PEZZOLI "Pazzoteca La Paz"
CARSON McCULLERS "Riflessi in un occhio d'oro"


8 commenti:

  1. Convinta. Ma forse ne ero convinta anche prima ... Buona giornata.

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  2. Sfondi una porta aperta, con me. Il supporto per tavoli zoppi di brunovespa? Giammai! Non ho tavoli zoppi, sai. Ma i tuoi libri me li sono già regalati da solo... :)

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    1. Ormai coi supporti per tavoli ci si potrebbero erigere torri di Babele... Quest'anno c'è pure la (non)auto-biografia di pippobaudo... :(

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  3. Ieri, finalmente!, ho vinto la riluttanza all'ordinare on line... anche perché ho bisogno di pagare con una carta dei miei figli, riluttanti a darmi i dati per via della mia poca scaltrezza telematica. Insomma , Amazon non mi va molto e non mi ci collegherei mai.Alla fine ce l'ho fatta e la prossima settimana arriveranno i tuoi ultimi due libri che mi mancavano e che ho desiderio di leggere.
    Un abbraccio
    Nou

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    1. Come ti capisco, cara amica! Io, prima di decidermi a farmi una carta ricaricabile (perché delle carte di credito vere e proprie non riesco a fidarmi!) dovevo chiedere aiuto a un paziente caro amico persino se volevo ordinare un paio di copie delle mie autoproduzioni per tenerle in casa o mostrarle a potenziali lettori...
      Buona lettura, e poi, se vorrai, fammi sapere!
      Un abbraccio immenso a Te!

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  4. Il paragone tra brutta cravatta e fiorellino di campo è veramente calzante. Lo condivido pienamente. Un salutone a te carissimo.

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    1. Sì, credo che per regalare libri si debba o conoscere profondamente l'animo e i gusti del ricevente, oppure essere molto originali e desiderosi di sorprendere. Non c'è niente di più brutto e di patetico (a mio molesto parere, ovviamente) che regalare il prodottuzzo da classifica del momento (col rischio pure di fare dei doppioni, vista la carenza di fantasia che c'è in giro). Un regalo deve essere gradito, per cui, piuttosto, mille volte meglio regalare un buono acquisto, che lasci libera la scelta.
      Salutone ricambiato!

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