"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

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giovedì 4 gennaio 2018

UOMINI CHE MERITANO DI ESSERE RICORDATI

Jean Jaurès

Jean Jaurès, pacifista francese, nel 1914 tentò di convincere gli operai francesi, tedeschi, inglesi, austriaci e russi a rifiutarsi di combattere. 
Come spesso accade ai pacifisti e ai non violenti ogni volta che diventano “pericolosi”, Jaurès fu assassinato da un imbecille patriottardo, per la gioia di politici boia, cinici generali granmaiali e industriali fabbricanti di armi. 
Di sicuro non sarebbe comunque riuscito a impedire la Prima Guerra Mondiale, ma la sua morte può essere considerata come simbolico “via libera” a centinaia di migliaia di giovani per farsi beatamente sbudellare in nome e per lurido conto delle rispettive Cagne Patrie, trasformando una folle disputa di cortile fra stronzi parentucoli (lo Zar di Russia, il Kaiser tedesco e il Re d’Inghilterra erano CUGINI!!!) in un’apocalisse mai vista prima. Sarebbero crepati a milioni, sotto i colpi di pallottole, bombe, armi chimiche, fame e malattie. Ma gli erano state inculcate immagini così romantiche e all’acqua di rose, sulla guerra, che tutti quei poveri disgraziati cantavano entusiasti ed eccitati sui treni che li portavano al macello. Persino la migliore gioventù canadese e australiana venne convinta ad arruolarsi volontaria, per diventare carne putrefatta ramazzata via a tonnellate dal tabellone del risiko dei porci.

Ricordate insieme a me questo nome: Jean Jaurès.
Dopo averlo casualmente conosciuto (confesso la mia precedente ignoranza) grazie a un documentario su National Geographic, mi chiedo se un personaggio come Jaurès non avrebbe dovuto occupare un lungo capitolo di ogni libro scolastico di Storia che si rispetti. 
Non so come vada oggi, ma a me e ai miei compagni, ancora negli anni Settanta e Ottanta (cioè l’altroieri!) si preferiva invece imporre l’orgogliosa e sanguinaria visione patriottarda, facendoci imparare a memoria, e cantare a squarciagola, “La leggenda del Piave”. 
NON PASSA LO STRANIERO, ZUMZUM!

Be’: la prossima volta che qualche mascalzone vi dirà di trucidare o di lasciarvi trucidare nel nome di qualche bandierina (e del suo conto in banca), ricordatevi di J.J., e di come il Cuore e il Cervello, se usati, avrebbero potuto, nel 1914, salvare le vite di centinaia di migliaia di poveracci.


32 commenti:

  1. Caro Nicola, sottoscrivo ogni parola del tuo post. Jean Jaurès è un santo laico. Bisognerebbe riscrivere i libri di storia. Insegno ancora Italiano, Storia e geografia in una Scuola media e tento di fare informazione/educazione alternativa: l'anno scorso ho fatto vedere agli alunni Joyeux Noel, un film su una vicenda vera accaduta durante la I guerra mondiale. Faccio analizzare "Il Piave mormorava" per far trovare gli elementi di retorica unilaterale patriottarda. E poi presento Gandhi e la nonviolenza, Mandela, quelli della Rosabianca che combatterono Hitler. Alle ragazzine che piangono Anna Frank dico che fu tutta colpa di un modo sbagliato di affrontare una crisi economica ... Scusa, mi sono lasciata prendere la mano. Grazie per aver ricordato J.J.

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    1. Ma grazie a te, mia cara nuova amica, per quello che sei e per quello che fai come insegnante. (Averne avute, come te!!) Ancora una volta il mondo dei blog mi ha permesso di conoscere una bella persona. Grazie di esserci.

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  2. I libri di storia raccontano poco,e spesso volutamente male:dipende da chi la storia ha la pretesa d scriverla,o interpretarla.
    Professori illuminati e informati -non formati solo sui testi canonici, possono fare la differenza,come leggo anche dal precedente commento.Grazie per post che è una sollecitazione a cercare..




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    1. Anche nel tuo caso, sono io a ringraziare te per l'attenzione che dedichi alle mie parole, a loro volta dedicate, stavolta, a un gran bel personaggio. Di solito mi occupo di artisti e di scrittori, ma per Jean Leon Jaurès ho fatto volentieri un'eccezione, quasi "riparatoria" nei confronti della mia abissale ignoranza.
      Purtroppo, a proposito di ignoranza, dici il giusto: accanto ad insegnanti meravigliosi e appassionati, e preparati, come Maria che ha parlato prima di noi, ce ne sono tanti, troppi, che conoscono solo i testi obbligatori, o in alcuni casi IL testo, l'unico testo in vigore in una certa classe in un certo anno. Ricordo un esempio piuttosto imbarazzante: io, interrogato in storia al liceo, che con grande entusiasmo parlavo di un personaggio che mi aveva talmente colpito da spingermi a documentarmi di mia iniziativa consultando diversissime fonti: il Faraone Akhenaton. Ebbene, la professoressa (nemmeno una delle peggiori, anzi, una delle poche che in quella scuola si salvava!!) mi strapazzò perché secondo lei avevo "sbagliato" a pronunciarne il nome (e quindi secondo lei "non avevo studiato"). Perché? Perché il nostro cavolo di libro di testo (e quindi l'unica autorità in materia esistente per costei) era il solo a storpiarne il nome in "Ekhnaton"!!!!

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    2. A conferma di quanto racconti:per tutti gli anni delle superiori ho dovuto studiare su libri prestati,cercati ovunque,mai un libro di testo ufficiale,erano tempi un po grami.Ma devo dire che mi è andata bene,anzi benissimo,ne sapevo sempre una più del diavolo.Ma forse erano i professori diversi.Ciao

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    3. A volte mettere assieme un sapere multiforme e alternativo, persino un po' raffazzonato, può rivelarsi una fortuna, e spesso in molti campi a eccellere sono proprio gli autodidatti, e non i disciplinati secchioncelli. Ciao carissima!

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  3. Concordo in pieno con questo post, che sottoscrivo parola per parola (a parte che non ho visto il documentario su Jean Jaurès). Purtroppo, a scrivere la Storia, sono spesso i vincitori, che sono quasi sempre tra quelli che promuovono le guerre, mentre chi le subisce, chi le perde, è sempre il popolo, ingannato, preso per il culo. Come diceva Brecht, dopo una guerra, fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente ... mi segno questo Jean Jaurès, nome da ricordare.

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    1. Sottoscrivo a mia volta le tue parole. E sono ancora più contento di avere avuto l'idea di questo post, modestissimo ma scritto col cuore.
      Ciao mon ami!

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  4. Ancora un post da incorniciare Nicola, amico mio, letto tutto d'un fiato! Nemmeno io conoscevo questo personaggio straordinario, ma attraverso le tue parole è come se lo conoscessi da sempre. Pensa, tanto per essere il Nico di sempre, Lolli ha cantato ironicamente che "chi perde ha torto e ha sempre ragione chi vince" e nello stesso tempo Bennato ha cantato anche lui ironicamente "a cosa serve la guerra, la vincono sempre i buoni e la perdono sempre i cattivi". Potrebbe sembrare un controsenso, ma una delle cose più tristi è che dall'elementare i ragazzi si portano dietro una cultura in cui la prima guerra mondiale fu bella mentre la seconda fu una strage...forse qualcosa dovrebbe cambiare nelle teste di chi si occupa della scuola. Buonanotte Nick

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    1. La Prima è stata molto peggio. Anzitutto perché, partendo da stronze dispute territoriali, miasmi imperialisti e rivendicazioni di confine (le stesse cazzate per cui, se ci pensiamo bene, ancor oggi gli italiani potrebbero iniziare una guerra d’annientamento contro i francesi per riprendersi Nizza, tanto per fare un esempio di stoltezza) ha fatto sì che milioni di persone venissero macellate, straziate dalle bombe, divorate dai ratti e dalle malattie e dalla cancrena, uccise, fatte a pezzi, rese mutilate, invalide, deturpate nel volto e nella psiche… E poi perché gli errori dell’imbecille trattato di Versailles, mettendo in ginocchio la Germania e umiliandola, sparsero (non simbolicamente, ma proprio concretamente) i semi della Seconda, che fu ancora più orrenda, ma fu conseguenza della Prima, e degli effetti devastanti di quel trattato che avrebbe poi permesso a dei folli sanguinari invasati, sorretti da cieche pecore plaudenti, di sprofondarci tutti nell’incubo dell’Olocausto, dei bombardamenti a tappeto e delle prime bombe nucleari.
      Ma quando in certe skqhuole si studia l'insensato mattatoio della Prima, ancor oggi risuonano le fanfare!!!!
      Ciao carissimo!

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    2. p.s. Letto :)
      Mi piacciono sempre accenni a cose come "diserzione" e "sacrosanta ribellione". Ah, fosse mai successo che si comportassero così TUTTI i soldati, lasciando i generali a sbudellarsi fra loro con le sciabole, invece che chiusi nei castelli a giocare a risiko e scoparsi attricette e cantanti... Invece si sono sempre ribellati in pochi, finendo fucilati (come gli italiani fatti fuori come mosche dal simpatico cadornA - come si legge anche in Quattro soli a motore - cioè dal loro vero nemico: in quello stesso documentario ho potuto vedere soldati italiani che si arrendevano felici agli austriaci gridando "Non siete voi i nostri nemici, il nostro nemico è cadornA!".

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    3. p.p.s. azz, il mio solito vizio. Totò mi direbbe: "Hai aperto la parente? Chiudila!" :)

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    4. Ogni tua parente è ben accetta :-)))))

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  5. Un importante esempio da ricordare perché i portatori di pace devono sempre vivere nel cuore di tutti gli uomini e stimolare col loro esempio. Scusa se commento come anonimo ma non so perché ho difficoltà a commentare su diversi blog. Forse proprio perché ko cambiato indirizzo e blog: "Doctor Livingstone... I Suppose" (http://livingstoneadventure@blogspot.com) Un salutone e Auguroni di Buon Anno. Sergente Elias

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  6. L'indirizzo esatto però è questo: https://livingstoneadventure.blogspot.it/... prima ho sbagliato. Ciao, Sergente Elias

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    1. Grazie, carissimo: verrò a curiosare al più presto, e al più presto aggiornerò il mio blogroll. Buon Anno anche a te!

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  7. Grazie per questo post educativo. Dovrebbe essere questa l'educazione impartita ai bambini: fottersene degli schieramenti, delle bandiere e delle religioni, delle razze e delle guerre fra stronzi esaltati.Le guerre sono solo macchine per fare soldi...

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    1. Esatto. La tragedia è che, a distanza di cent'anni e più, troppi ancora non lo capiscono, mentre alcuni lo capiscono fin troppo bene...
      Grazie a te per l'attenzione, caro amico.

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  8. Bellissimo ricordo, anche pensando che 100 anni fa,quella guerre aveva fatto milioni di vittime,sperimentando nuove micidiali armi, e aprendo la strada alla II guerra mondiale. Questi personaggi vanno ricordati, e seguiti come esmepi, ben fatto Zio Scriba.

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    1. Sì, sono davvero Uomini che strameritano di essere conosciuti, e ricordati.
      Un abbraccio a te, caro George.

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  9. Buongiorno, grazie per il post, non conoscevo questo Signore. Dovrebbe proprio essere ricordato. Concordo con te.
    La prima guerra mondiale fu un macello è una carneficina incredibile.
    Proprio in queste estati ho visitato il Forte Belvedere in provincia di Trento, costruito dagli austriaci: lì vi è un bel museo che illustra le vere cause della guerra. Hai scritto proprio bene furono dei maiali (con rispetto parlando degli animali).
    Mi fai venire in mente il bel film di Ermanno Olmi di pochi anni fa:

    http://www.sullamaca.it/film/torneranno-i-prati-di-ermanno-olmi/

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    1. Grazie a te per aver ricordato quel film così toccante. Guarda caso gli Artisti, quelli veri (non i tromboncelli alla dannunzio) sono sempre contro le guerre...
      E bene hai fatto a inserire quel distinguo tra parentesi: politici guerrafondai, generali macellai e invasati, fabbricanti e mercanti d'armi vengono definiti maiali per motivi d'immediatezza linguistica, ma, dopo averlo fatto, ai suini veri bisogna domandare scusa.
      Un saluto e un abbraccio.

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  10. A padova per esempio c'è via Dal Piaz che mi verrebbe da andare a scriverci sotto ASSASSINO DEL VAJONT altro che geologo, ma non c'è una via Tina Merlin giornalista appassionata cultrice della verità, che di quella tragedia annunciata studiò e raccontò retroscena e responsabilità

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    1. Se pensi che esistono ancora vie e piazze intitolate a cadornA...
      Del resto, annoveriamo re macellai e papi macellai persino fra i Santi del calendario!

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    2. Amanda, leggendo il tuo commento ho pensato immediatamente a Marco Paolini e alla sua orazione civile.

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  11. Un giusto ricordo di grande civiltà cosa che ancora oggi manca!

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    1. La cosa triste è che siano figure condannate all'oblio: solo per un colpo di fortuna l'ho casualmente conosciuto!

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    2. Ecco hai scritto giusto: oblio.
      Questo è un vero peccato.

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    3. E temo sia solo una piccola goccia dell'oceano di oblio che ci aspetta: l'intelligenza va svanendo dal mondo, e quasi nessuno se ne accorge. Forse perché pensano che potrà porre rimedio la cosiddetta "intelligenza artificiale". Che NON è intelligenza...

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