"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

lunedì 14 aprile 2014

MANUALE DEL TELECRONISTELLO OMOLOGATO ITALIOTA (FATE TUTTI LA STESSA TELECRONACA E MI RACCOMANDO FATELA BRUTTA, BRANCO DI CLONI)



1 I quattro aggettivi della lingua italiana sono tre: “importante” e “fondamentale”.

2 Sui canali sportivi italioti, “stagggione” si deve pronunciare con almeno tre “g”. Vivamente consigliata la variante con quattro, consentite anche cinque.

3 Vietato dire che il difensore “salva un gol”: dovrete per forza dire che egli “si immola”. Vietato “cross pericoloso”: bisogna dire “cross interessante”. Vietato “mischia furibonda”: bisogna dire “la palla restalllì”.

4 Proibito anche dire banalmente “settimo minuto”, “trentaseiesimo minuto”: sempre “sette sul cronometro”, “trentasei sul cronome-tro”, scassare la minchia a sfinimento, con ‘sto cazzo di cronometro.

5 Se un pirla invece di crossare di sinistro s’intorcignaccola in giravolta col tacco interno destro per fare il fenomeno vanificando l’azione, non dite mai che ha fatto una cagata: bisogna chiamarla per forza (e con entusiasmo orgasmico!) “rabona”.

6 Analogamente, qualsiasi cazzata alla rovescia o all’indietro chiamarla “veronica”, anche se è il termine più stupido e più inutile della storia della lingua italiana.

7 Se un giocatore superstizioso entra in campo dicendo messa (per una partita!) e inanellando preghiere e scongiuri religioidi, strombazzare ed enfatizzare la cosa, come se fosse un esempio positivo e intelligente.

8 Il passaggio fatto a cazzo e senza guardare va chiamato “no look”, anche se il passaggio no look esiste e ha un senso solo nel basket. (Qualcuno poi lo spieghi ad Amauri, che è solito slogarsi il collo da una parte prima di sbagliare il passaggio dall’altra, credendo di farci una bella figura, per far vedere che lui fa i passaggi no look.)

9 Ripetere la geniale espressione “in qualche modo” almeno due volte in ogni singola azione.

10 Lo spettatore arde dal desiderio di venir tramortito da raffiche di statistiche insulse, di cui è avido e goloso. Per cui, ogni volta che si nomina un giocatore (anche uno in panchina) snocciolare senza criterio selettivo tutte le cifre e le informazioni che lo riguardano, compreso il numero medio di ruttini che faceva da neonato dopo il biberon. Molto interessanti anche il numero di tatuaggi, la fede religiosa dei prozii, e il nome della nuova gallina con cui fa le porcheriole.

11 Le risapute cazzate di rito sparate a manovella da ogni allenatore nelle noiose conferenze stampa pre partita vanno sempre per forza chiamate “le Dichiarazioni della Vigilia”. (Consentito anche “Vigggilia”).

12 Fate finta che gli inutili inviati a bordocampo (addirittura uno per panchina!) per riferire sui peti degli allenatori abbiano davvero una funzione essenziale [volevo dire importante, fondamentale], e non siano un modo di collocare e stipendiare altri vostri colleghi meno bravi a spese degli abbonati. Ricordatevi che un giorno potrebbe toccare a vostro figlio, o a vostra cugina (cugggina).

13 In caso di errori, fate pure i ganassa infamando a morte gli arbitri stranieri e le regie straniere, che tanto non vi sentono, ma guanti di velluto con gli arbitri italioti “che sono i migliori del mondo”, e mai una parola di biasimo per la regia italiota, neppure se si perde il gol decisivo [cioè importante, fondamentale] per mostrare un inutile replay o un imbecille che si scaccola in tribuna.

14 Ogni volta che un allenatore rivolge la parola al quarto uomo (o viceversa), chiamarlo “siparietto”.

15 Se qualcuno introduce un eufemismo idiota e stucchevole, adottatelo TUTTI come una massa di pecore pappagalle. Per esempio, ormai non si dice più “attaccare”: si dice “fare la partita”.

16 La parola magica dell’anno (pardon, della stagggione), da pronunciare almeno 50 volte a partita, è “imbucata”, da usarsi stupidamente per QUALSIASI passaggio in avanti nella metà campo avversaria.

17 Per sembrare più intelligenti e più “in”, chiamare “out” (che significa “fuori”) le fasce laterali.

18 Se un calciatore prima di diventare professionista ha lavorato, ad esempio, in una pasticceria, chiamare questa normalissima e insignificante cosa “aneddoto”.

19 Severamente vietata la troppo semplice parola “tiro”. Bisogna per forza specificare p(i)edantemente il piede: “Destroooo!”, oppure: “Sinistroooo!” Altrimenti lo spettatore non capisce il piede.

20 Se morite dalla voglia di far sapere a tutti che siete degli ignoranti che tentano di passare per alfabetizzati (i classici “villan rifatti”) usate di continuo a sproposito “il proprio” al posto di “il suo” o di “il loro”.

21 L’inferiorizzazione mentale del linguaggio è ufficialmente giunta al suo apice: da oggi avete il permesso di commentare un bel gol dicendo semplicemente “Wow!” (Uau!)

22 Se un contropiede è così veloce da produrre un tiro in porta dopo due secondi, impappinarsi lo stesso per dire il bruttissimo (e del tutto inutile) ma ormai obbligatorio scioglilingua “trasforma l’azione da difensiva in offensiva”. Magari in seguito ci occuperemo di come rendere meno offensiva la telecronaca. Per le orecchie del telespettatore. Pagante.

23 Per dissimulare la vostra appartenenza alle generazioni neoanalfabetine e tecnoglionite, usate con insistenza qualche stucchevole espressione dell’Ottocento. 
Per esempio, “claudicante” al posto di “zoppicante”, e “da tergo” al posto di “da dietro”.

24 Parlate sempre a mitraglietta e non fate mai una pausa: il nostro spettatore di riferimento ideale è il moderno teleimbecille che ha PAURA del silenzio (che è poi il motivo per cui, durante i minuti di silenzio, gli imbecilli applaudono), e a cui piace che la telecronaca venga confusa con la radiocronaca. 

25 Adesso che i nomi degli stadi sono sponsorizzati, ripetete almeno una volta al minuto dove si sta giocando. Se gioca in casa il Manchester City, dire di continuo “calcio d’angolo all’Etihad”, “uno a uno all’Etihad”, “sostituzione all’Etihad”… 
Chissà che qualcuno non vi allunghi una mancetta…

41 commenti:

  1. I "penetra", i "non va!" e i "e c'è il gol, incredibile!!" di Piccinini andrebbero studiati. Con tre locuzioni ci fa novanta minuti (e quando finisce zero a zero deve fare pure a meno della terza..)

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    1. Ma almeno Piccinini ci metteva del suo (parlo al passato perché non lo sento da un pezzo), e a me il suo personalissimo "non va" piaceva abbastanza. Adesso te li immagini tutti seduti e zitti in una sala riunioni, ad ascoltare le direttive di un maestrino saputello e invasato che li obbliga, per questioni di linea redazionale, a dire tutti le stesse cose (sul cronometro, imbucata, la palla restallllì ecc) e a dare fondo a tutte le stronze statistiche perché non vadano sprecate. Quando l'unica lezione che dovrebbero seguire è quella dei telecronisti tedeschi. Il telecronista tedesco è un genio perché sta molto, molto zitto. Ogni due o tre minuti scandisce il nome di un giocatore. Poi va a bersi una birra. Poi torna e dice altri due nomi. Poi va a pisciare. E intanto il telespettatore può godersi la partita. Speriamo che ai mondiali ci siano i canali audio coi telecronisti stranieri!

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    2. "non va" l'ha copiata da Dan Peterson, che già la usava quando Piccinini era all'asilo...:)

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  2. Punto 25: la prendono, la mancetta, eccome se la prendono.

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    1. Sarebbe bello se a dare il nome a uno stadio fosse un concorrente televisivo. Il telecronista di mediaset costretto a dire cento volte "lo Sky Stadium", e viceversa... :D

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  3. All'inizio ho collassato, credevo che fosse un post scritto da te (come uno dei tuoi bei racconti, per esempio) e nel leggere "i quattro aggettivi sono tre" sono saltata dalla sedia.
    Poi ho letto il titolo del post e mi sono rilassata :-)
    Sono scioccata dalle castronerie che ho letto, specialmente dal punto 23: mi sembra come quando mi chiamano "diversamente abile", schifosa e stucchevole definizione dickensiana... anche a costo di essere crudeli, si dia il vero nome alle cose e si cerchi di essere un pò più intelligenti...
    chiedo troppo secondo te?
    Un abbraccio!

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    1. Ci hai preso a metà. Il post è mio, ma è ovviamente ironico... :)
      Sono cose che scrivono in pochi, perché i telecronisti e i commentatori fanno parte della vera casta intoccabile italiota, cioè quella giornalistica. Altro che i politici! Pensa che giorni fa su un giornale c'era un articolo contro l'abuso di "importante" nel mondo del calcio. Ebbene, incredibilmente l'articolista se la prendeva con giocatori, allenatori e persino massaggiatori e magazzinieri. Ma non un solo mezzo accenno ai suoi colleghi giornalisti sportivi!!

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    2. p.s.
      sugli eufemismi politistronzocally merdocorrect la penso come te, ma al punto 23 si parlava più che altro di termini obsoleti usati pappagallescamente: seguo il calcio da quand'ero bambino, e le mie orecchie devono ancora captare per la prima volta un intervento da dietro o un fallo da dietro: sempre "da tergo". Ma andassero a pigliarlo nelle terga! :)

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  4. Anche in altri sport - non solo in quella rissa organizzata dove si pigliano più scarpate i giocatori di quante ne prenda il pallone - i telekronisti fanno cagare. Piglia quel cretinotto che fa le telecronache del MotoGP, per esempio: ormai le sue frasi ad effetto ("Gas a martello", "Francobollato", "Il gommone", "Tutti in piedi sul divano", e altre che al momento non mi vengono in mente) vengono perculate in tutto il mondo, non solo da noi.

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    1. Per mia fortuna ho preso solo il virus del calcio e non segui mai i motori (ma tu potresti dirmi l'opposto: l'importante è non seguire TUTTO, o ci si rimbecillisce) ma qualche perla mi arriva anche da lì, per esempio quando Bottura le mette sul corriere...

      p.s. in questa risposta ho usato "importante": qui ci stava, ma siamo arrivati al punto che anche quando ci vuole uno ci pensa sopra per cinque minuti! Maledetti distruttori della Lingua!

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  5. Ahahahahaha fantastici!

    Ma non è che Veronica era una contorsionista dell' 800?!
    XD

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    1. Anche in un mio romanzo c'è una Véronique. Ma ti assicuro che cammina in avanti... :)

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  6. Non seguo molto il calcio, le poche volte che mi capita le mie orecchie sanguinano. Non reggo l'incessante ripetizione di frasi fatte, proprio quelle che hai riassunto qui. Mi fai morire dal ridere :)

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    1. Fossero abbastanza spiritosi e dotati di autocritica, in quelle famose riunioni redazionali farebbero leggere proprio questo post... :D

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  7. Queste continue violenze e soprusi alla nostra lingua italiana mi fanno rimpiangere ( non solo i tempi della giovinezza ) i mitici radiocronisti di tutto il calcio minuto per minuto, Enrico Ameri,Nicolò Carosio,Sandro Ciotti,Beppe Viola, e voglio ricordare Gianni Brera con la sua pungente ed ironica scrittura in lingua italiana. Adesso è tempo di ciarlatani,per cui li evito come la peste. Caro Zio Scriba, fin a quando potremo resistere ?

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    1. Già. Posso confermare, perché pur non avendo conosciuto Carosio, e l'immenso Gianni Brera soltanto di striscio (esemplare di un'epoca in cui per fare il giornalista dovevi saper scrivere, ma questo vale per tutto, non solo per lo sport, in un'epoca in cui non devi più saper scrivere neppure per pubblicare romanzi con la grande editoria...) ho fatto in tempo a godermi il duo Ciotti-Ameri, e il grande Beppe Viola, guarda caso anche autore di testi memorabili...

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  8. Visto che di lingua italiana si parla ti chiedo perchè un certo ruolo viene definito oggi esterno, basso o alto non importa.
    Perchè non chiamarlo laterale visto che il giocatore che svolge quel ruolo opera vicino alla linea laterale? Esterno in Italiano non vuole forse dire al di fuori di un qualcosa?.In un campo di calcio un esterno dovrebbe coerentemente stare al di fuori del campo e dunque non giocare.

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    1. Osservazione acuta. Ma dipenderà dal fatto che le fasce laterali vengono oggi designate dal 75% dei giornalistozzi con l'obbrobrioso miscuglio italo-angloide "gli out"...

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  9. Se c'è una cosa che mi rode -tra le mille che hai citato- è l'uso del termine inglese cross al posto del nostro traversone. Vabbè, fa tanto scic usare sto cross del cazzo, ma allora, vista la sudditanza ormai acclarata dei vari governi vatikanitalioti con la Merkel, perché non chiamarli Flanke, ma non un Flanke bensì una Flanke dato che in crucco è sostantivo femminile?
    Eppoi basta con questi "diversamente abile" e "diversamente giovane" come quello che recentemente mi hanno affibbiato.
    Chiamiamoli inabili e vecchi e buona notte. Io non mi ci incazzerei, qualche stronzo sicuramente sì, ma la stronzaggine è ereditaria.

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    1. Il politically correct boldrinesco è talmente assurdo e ridicolo che finirà col diventare legge: se dici "nano" invece di "diversamente alto" vai in galera... :)
      Sul resto, ti dirò che invece io, pur storcendo spesso la bocca nei confronti dell'angloide imperante, non trovo poi così sbagliato l'uso di alcuni loro termini, nell'ambito di uno sport che è pur sempre (nella forma attuale) di loro invenzione. Cross, così come corner, mi sta benissimo. Non dimentichiamo che abbiamo squadre fondate da inglesi (il Genoa cricket and football club) o che portano il nome inglese della loro città! (Il Milan, che proprio per questo ha l'accento sulla "i", mentre se fosse il nome dialettale, come all'estero e al sud alcuni credono, si chiamerebbe Milàn)

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    2. Detto da te e detto così è accettabile. La conosco la storia dei maestri inglesi e tutte quelle cose lì. Io lo potrei sopportare sia il cross sia il corner, addirittura il penalty, ma sono le stesse parole uscite dalla boccucce a culo di gallina di certi commentatori che mi danno fastidio. Tutto lì.

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    3. La cosa peggiore è quando sbagliano, per colossale ignoranza, anche nell'anglicizzare. Tipo i pecoroni che continuano a parlare dello "steigg" di Prandelli. Quando la capiranno che Stage pronunciato all'inglese significa "palcoscenico", mentre quell'altra roba lì viene pronunciata alla francese anche dagli inglesi stessi?
      O quelli che chiamavano "DIFFO" il calciatore Defoe, che i cronisti inglesi pronunciano, correttamente, "DEFÓ".

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  10. haii dimenticato la SCIABOLATA DISPERATA!

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    1. Mai sentita. Cos'è, una parente del "passaggio dell'avemaria"? :)

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  11. Mi ha fatto sorridere la coincidenza del tuo punto 7 e il contenuto del 7° art. della Costituzione, un vulnus dal quale la Carta non si è ancora ripresa! E per non farci mancare proprio niente di religioso ti auguro buona Pasqua ;-D ciao

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    1. E io, dispettosamente, depuro dalla religione anche l'augurio: buona Rinascita Primaverile! :)
      Ciao caro amico.

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  12. intanto mi sono ribaltato dalla sedia...e oggi ci voleva... poi questo è da manuale!

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    1. Grazie... Dovrò fare una statistica "staggggionale" di quelli che ho fatto ribaltare dalla sedia... :D

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  13. Ahah
    quella del "claudicante" è un'espressione che ho sentito sempre e solo durante le telecronache.

    Ci sono altre cose che non capisco. Come mai il pressing sia sempre "asfissiante". Non c'è mai un pressing leggero, un pressing medio, un pressing altalenante. E' sempre e solo asfissiante. Roba da allertare i barrellieri.

    Altra espressione obbligatoria è, prima del calcio d'inizio, la "cornice del pubblico", a patto che ci siano più di trenta paganti.

    E il difensore che "riconduce alla ragione" l'attaccante? Questa la sentivo spesso in radio, forse dal buon Sandro Ciotti.

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    1. eheh... il pressing asfissiante dev'essere un parente del "palo clamoroso". Ormai le due parole vanno talmente a braccetto che presto si fonderanno in una sola: "paloclamoroso". Anche nel regolamento del gioco si scriverà che le porte sono formate da due paliclamorosi e un'incredibiletraversa... :)
      Bellissimo l'attaccante ricondotto alla ragione... Oggi potremmo riciclare l'espressione per convincerne alcuni a smetterla di fare i coglionazzi sui sorcial...

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  14. Grazie per avermi REGALATO tante risate, ne avevo bisogno.
    Ciao ciao :)
    Xavier

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    1. Ti regalo anche un grande abbraccio, ora lo incarto così puoi portarlo via. :)

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    2. Sono passato a ritirare l'abbraccio, bel pacchetto :)
      Grazie

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  15. Nostaglia del "mio" calcio.... sempre divertente Zione.

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    1. eh... nostalgia sta diventando la parola chiave delle nostre vite, in un mondo che diviene ogni secondo più burino, più banale e più cretino... meno male che dentro continuo a sentirmi un bimbo, perché a giudicare dalla nostalgia dovrei avere almeno duecento anni... :D

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  16. Bel campionario di strafalcioni sul campionato, e tra poco avrai anche i mondiali, per trovarne altri (o confermarli)... quanto manca sul cronometro? ;)

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    1. Siparietto finale: ma i mondiali sono importanti o fondamentali? :)

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  17. incredibile questo post Cit. di un giornalista sportivo Fininvest di cui non ricordo il nome

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Questo blog è Nemico dichiarato di ogni censura. Ma sono costretto mio malgrado a ricordare che rimuovere insulti gratuiti, scorregge occulte o minacce vigliacche non è censura: è nettezza urbana. Voglio che qui da me vi sentiate esattamente come a casa vostra: quindi Liberi, ma non di pisciare sul pavimento, o mi toccherà pulire. :)