"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

sabato 8 febbraio 2014

Eresia flash in tripla dose (crepi l'avarizia, sempre)

1 IL MORBO DELL’INTELLIGENZA STA PER ESSERE DEBELLATO

Sono sempre più convinto che l’Intelligenza sia una rara malattia, e che la società sviluppi contro di essa anticorpi sempre più micidiali. Ieri leggevo la lodevolissima iniziativa di Venezia, dove il Comune ha distribuito alle maestre delle fiabe gay. Ma il mio pronostico è che la cosa verrà stoppata, magari da una bella insurrezione genial-genitoriale. Nel frattempo, ci sarebbe già stata l’immediata obiezione di una dotta psicologotta, che avrebbe affermato: “No al rovesciamento, è una realtà minoritaria”! (Abbastanza rasoterra e tristanzuola, come obiezione: quindi nello studiare geografia nasconderemo ai bambini l’esistenza degli islandesi, perché sono pochi? Nelle lezioni di zoologia censureremo i quasi estinti koala?)
Ora, a parte il fatto che parlare ANCHE di realtà minoritarie non significa “rovesciare” un bel cazzo di niente (non credo che a Venezia intendessero mettere le fiabe gay AL POSTO delle altre), non viene a nessuno il dubbio che MAGARI la realtà gay e bisex è “minoritaria” proprio per via del fatto che fin dalla culla cominciano a vangarci i maroni con le babbucce rosa e azzurre, e le sciarpine rosa e azzurre, e a farci il lavaggio del cervello a suon di stucchevoli principotti buzzurri che salvano e sposano stucchevoli princifessine rosa? O per via del fatto che genitori e zie cominciano già dall’asilo nido a inquisire il bambino con domande sciocche e petulanti su “come si chiama la sua fidanzatina”, e la bambina su “come si chiama il suo fidanzatino”? Ma che terrore hanno, questi paladini dell’eterosessualità obbligatoria e precocemente inculcata? Che per colpa dei gay i quasi otto miliardi di homo (mica tanto) sapiens si estinguano, come sostengono i genialoidi del Krescete & Moltiplicatevi? Certe argomentazioni, certe preclusioni pelose e fanatiche al solo PARLARE ai bambini dei diversi orientamenti sessuali, il considerare tabù anche il solo FAR SAPER loro che altre differenti realtà e altri differenti ma degnissimi Sentimenti esistono, sono cose che non si discostano molto dalle putride leggi omofobe dei fascisti russi. E affretteranno l'estinzione dell'Intelligenza.

2 DUECENTO SCRITTORI DI TUTTO IL MONDO CONTRO putiN: IL VOSTRO NICK È ASSENTE, MA GIUSTIFICATO

A proposito: leggo anche, nel frattempo, che l’unico "scrittore italiano" firmatario della lettera aperta a putiN sarebbe “il triestino Antonio Della Rocca”.
Tranquilli, miei amati lettori: non è che io non l’abbia firmata per-ché sia uno schifoso omofobo, o un vigliacchetto da quattro soldi: è che proprio non me lo hanno chiesto. Già, ma io, dimenticavo, in questo paesucolo che manda in classifica cabarettisti, deejay e pelapatate resto pur sempre uno Scrittore Non Autorizzato…
D'altra parte, piaccia o non piaccia a certa gente che io sia uno scrittore, e piaccia o non piaccia a me il dover essere italiano, resta pur sempre il fatto che sono anch'io uno scrittore italiano, e quindi, per quanto la mia precisazione possa apparire superflua o addirittura ridicola, mi sembrava giusto farla.
In ogni caso, se vi capitasse di leggere quel testo sul web o su qualche giornale, fate conto che la mia (im)modesta firma CI SIA.

3 MA QUANTO MI STARÀ SUL CAZZO NAPOLEONE?

Napoleòn già mi stava pesantemente sui cojòn in quanto guerra-fondaio e megalomane. Adesso scopro che non solo il torsolo di minchia non amava dormire, non solo a causa delle sue fisime antisonno obbligava i professori a tenere le lezioni in piedi per non rischiare che si addormentassero (?!), ma che è pure famoso per la seguente stupida e odiosissima frase: “Agli uomini bastano quattro ore di sonno, alle donne cinque, agli imbecilli sei”. Poi, guarda caso, scopro che Uomini del calibro di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Kafka, Einstein dormivano dalle dieci alle dodici ore. Alla faccia degli imbecilli, caro il mio nefasto nanerottolo!
Io, manco a dirlo, dormo tantissimo. Tiè.

52 commenti:

  1. La cosa delle fiabe gay è bellissima, anche se per come son fatto io, preferirei che ci fosse un libro di fiabe, punto. Apri e trovi quella gay o quella non gay, senza tante storie.
    Comunque, chissà se passerà.

    Ah, qui siamo tutti dormiglioni, mi sa XD

    Moz-

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    1. D'accordo con MikiMoz sulle fiabe.
      E sì, mi sa che Napoleone era un pirla.

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    2. E tre! Anch'io penso che etichettare sia un po' partire col piede sbagliato.
      Io sono costretta a dormire meno di quanto vorrei dalla sveglia!!!!!

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    3. Voi che mi leggete sapete che sono talmente allergico alle etichette ed etichettature da rischiare crisi di vomito ogni volta che vengono usate.
      Qui si tratta di favorire la libertà, il rispetto, l'apertura mentale e l'intelligenza, senza bisogno di altri nomi o sigle.

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  2. Quoto MikiMoz riguardo alle favole.Le favole come gli angeli non hanno sesso. Chissenefrega dei duecento scrittori: queste iniziative rischiano di essere snob e settarie.Allora scusatemi: chi non è incluso o invitato non è scrittore o è d'accordo con Putin? Mi fanno pena!...

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  3. Non è una firma che segna la differenza, ma il coraggio di lottare tutti i giorni e di esprimere sempre le proprie idee, perciò non te la prendere per la storia della lettera.
    Sulla favole gay ti avevo già detto nel mio blog come la pensavo, purtroppo non mi stupisco affatto: la cultura eterosessista governerà ad libitum se la maggioranza continuerà a credere che sia il sistema giusto.
    Per quanto riguarda Napoleone... ma era scemo? Io pagherei per dormire dieci ore, fatico sempre a prendere sonno!
    Un abbraccio e complimenti per l'immagine "hijo de Putina"!

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  4. Nelle scuole per come sono concepite ora non arriveranno mai messaggi gay friendly, non finchè è pensiero comune concepire l'omosessualità come un "problema" (grazie a Moige, Vaticano, a chi contestualizza, ai finti tolleranti...)... il sistema che tutti conosciamo è retorico, ipocrita, medievale, fosse per me lo cambierei dalla A alla Z senza pensarci due volte.
    Tanto finchè si usano parole come frocio, checca, finocchio, finchè ci si nasconde dietro un dito non si andrà lontano.
    Sai cos'è? Si è aperta un'altra caccia alle streghe solo che al posto del rogo vero e proprio c'è il rogo politico e mediatico, come accade qui o in Russia o in tanti altri paesi del mondo... e poi si dice che basta contestualizzare gesti o parole per evitare danni...
    Buon weekend!

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  5. Princifessa, meravigliosamente meravigliosa. Perché non è venuta in mente a me?

    P.S. Sette ore per un corpo, otto ore per un porco!

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  6. Comincio dal fondo, faccio molta fatica ad addormentarmi ma poi dormo, ho sempre puntato una sveglia perchè mai e poi mai mi sveglierei da sola, almeno se non dopo dieci ore..
    Io di petizione ho firmato questa
    http://www.change.org/it/petizioni/enrico-letta-indossi-un-fazzoletto-rosa-per-dimostrare-vicinanza-alla-comunit%C3%A0-lgbt-russa?share_id=YnTEvhTRBk&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition
    ma ... tant'è.
    Le fiabe ... esistono solo come fiabe, punto, non può esserci discrimanazione tra i protagonisti.
    Francesca

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  7. Che poi fa pure male dormire poco, comporta dei rischi per la salute, dormire è importante, altro che imbecilli!

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  8. E io che dormo poco, allora? Me devo preoccupà?!?








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    1. In effetti potrebbe comportare qualche scompenso di salute, ma ti auguro di no. E poi non abbiamo tutti lo stesso metabolismo: una cosa è dormire poco perché abbiamo un fisico che non richiede di più, un’altra è essere come certi poveracci miliardari ma esistenzialmente nullatenenti che per stare svegli sono costretti a sniffare merda o peggio.
      L’importante è che le ore di veglia me le passi leggendo, scrivendo, facendo l’amore o guardando bei film, e non, come direbbe Woody Allen, facendo progetti per invadere la Polonia… :)

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  9. Non mi stupisco che l'intelligenza stia per essere debellata, basta vederela non cultura che governa i cosiddetti "paesi civilizzati".
    Il mio compagno è americano e spesso andiamo a New York, la sua città, anche lì non c'è vita facile per i gay e per tante (come odio questa parola) "minoranze".
    Rimango sempre dell'idea che i minorati siano sempre gli stupidi, i razzisti e gli omofobi.
    Buona domenica
    Mary

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  10. In linea di principio, potrei anche essere (quasi) d’accordo con chi minimizza, precisa, ridimensiona o circoscrive il tema delle fiabe, o non lo considera “all’ordine del giorno”. Ma non possiamo dimenticare che ci troviamo in vatikaliA, cioè l’UNICO paese (teoricamente) Occidentale ad avere sull’argomento delle sessualità posizioni molto simili a quelle, criminose e troglodite, di russi, indiani, cinesi, arabi e africani. (Però è raro lo si dica apertamente, il che rende la situazione italiota ancor più viscida e pericolosa: due gay danesi SANNO che se si baciano in pubblico a Lagos o a Calcutta magari li ammazzano, mentre potrebbero non sapere di correre lo stesso rischio a Roma o Milano…)
    È quasi inutile dire che se una persona osasse proporre su scala nazionale di leggere nelle scuole elementari una sola, semplice, innocente mezza favoletta che parla dell’amore fra due scoiattolini maschi, o fra due gattine femmine, sotto i suoi piedi si spalancherebbe una voragine di natura tellurica, che lo inghiottirebbe scaraventandolo all’inferno. Contro questa persona si scatenerebbero: psicologaglia più o meno kattolica, genitorozzi ben(?)pensanti(?), vescovume, politici leccaporpora, sepolcri imbiancati dell’opinione pubblica, bigotti, frustrati, ignoranti, repressi sessuali, nonché eserciti di cavrones omofobi armati di corna, randelli, picconi e forconi.
    Quindi non me la sento di lavarmene le mani, di essere neutrale, di fare il superiore, di fare finta che il problema non esista. Il problema è grave, e lo sappiamo tutti.

    Sul punto 2, sarà che soffro di venerazione patologica, smodata e narcisistica-di-riflesso per i miei colleghi (quelli VERI, non quelli incoronati da korrierini e rebbubblighe) ma continuo a pensare che un documento firmato da duecento scrittori (anche se per fretta e ignoranza mi hanno escluso) abbia maggiore rilevanza, davanti alla Storia, delle quattro molli paroline di circostanza sbiascicate dal Letta di turno.

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  11. fiabe gay? Sarà già intervenuto il moige!

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    1. Probabilissimo. Sai qual è la cosa davvero divertente? Che i primi omofobi scatenati siano quasi sempre i bigotti più o meno cristianotti. Che però si dimenticano di "intervenire" contro quella bellissima fiaba in cui si dice, e in modo piuttosto esplicito, che Gesù amava Giovanni!!!!

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  12. Per ANGELDUST se ripassa di qui:
    ho ricambiato volentieri il tuo sostegno, anche se per misteriosi motivi (che io chiamo "tecnologia a pedali" il sistema mi ha messo in coda con la faccina grigia anziché in testa con la canottierina gialla... :D)

    Non posso però, e me ne dispiace, commentare da te, perché il tuo blog pretende da me la preventiva "creazione di un profilo google+", e io ODIO google+ (che naturalmente pronuncio più e non plus, né tantomeno plas) come odio tutti i sorcial similfessobukko, e il modo sempre più ricattatorio e coercitivo che costoro usano per obbligare la gente ad aderire. Se leggere e commentare i blog della piattaforma Blogger diventerà troppo complicato se non impossibile PER COLPA di google+, trasmigrerò molto volentieri su wordpress.

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  13. Secondo me, ed è una mia opinione, se mischi le fiabe con protagonisti gay a quelle con protagonisti etero è meglio: non è per minimizzare, è per non ghettizzare ulteriormente.
    E' come trovarsi di fronte ad una di quelle antologie di racconti che si usano alle medie, dove trovi a casaccio il racconto sdolcinato, quello più d'azione, quello con protagonista maschile, quello con protagonista femmile.
    Solo così sarà davvero NORMALITA'.

    Moz-

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    1. Mi pare che proprio questo fosse lo spirito, sia dell'iniziativa di Venezia che del mio pezzo. Respingo solo la parola normalità, che trovo sempre piuttosto puzzolentina (così come tolleranza). Meglio libertà, e intelligenza. :)

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    2. Beh, per me si tratta di normalità: la normalità di innamorarmi di chi mi pare :)

      Moz-

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    3. Se stai sottilmente suggerendo che ti piacerebbe vivere in un mondo in cui essere liberi e intelligenti sia normale, potrei essere d’accordo con te. Ma resta il fatto che “normalità” significa adeguarsi, sottoporsi, conformarsi a una NORMA, e quindi non posso che ribadire vade retro (o anche pussa via) la normalità dal campo dei Sentimenti!

      "Segui il tuo cuore" è l'unica regola accettabile. E in essa, almeno fino a oggi, non c'è (per fortuna o purtroppo) proprio nulla di "normale".

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  14. non sono una dormigliona, forse ne dormo meno di quanto vorrei, ma tranquillo non ho intenzione di invadere la Polonia. Per noi sei un vero scrittore , in quanto agli altri intellettualoidi come direbbe Rhett Buttler " francamente caro, me ne infischio !". miao

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    1. Sei una micia atipica (dormi poco) e una buongustaia delle arti (leggi bene... :D)
      Un abbraccio, cara amica!

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    2. però adoro crogiolarmi sul divano fffffrrrrrrrrrrrr

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    3. O anche, come direbbe il mio Eroe Paperino, “stare spoltronato a poltrire in poltrona” :)

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  15. Molti autori sono stati perseguitati nei secoli per la loro libertà sessuale e purtroppo vedo ancora molto bigottismo e ignoranza in giro.
    Saluti a presto.

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  16. "non viene a nessuno il dubbio che MAGARI la realtà gay e bisex è “minoritaria” proprio per via del fatto che fin dalla culla cominciano a vangarci i maroni con le babbucce rosa e azzurre"... etc etc

    la mia risposta è ovvia: no.
    i gay, anche se in minoranza, sono tantissimi. e non c'è indottrinamento (né vangamento di maroni) che tenga. se uno nasce così, nasce così. e prima o poi quei genitori se ne faranno una ragione.
    tu fai un discorso giusto ma, come al solito, quando ne parli, scadi in insopportabili eccessi gay-friendleschi, e finisci per assomigliare tantissimo a certi esaltati rompipalle tipo Grillini o Cecchi Minchione (nota che non lo chiamo "Frocione" per una volta per il rispetto che ti porto) con i quali è impossibile fare una battuta, che scatenano il finimondo...

    ma poi mi chiedo come si fa a concepire una "bella" frase tanto stupida come quella di Kate Millet. e tu metti quella roba sotto un pezzo di John Fante... un po' più giù... che il povero Johnnyboy si starà ribaltando! una bella frasaccia a effetto piena di contraddizioni. dunque siamo tutti tutti bisex. non esistono né gli etero né i gay. i primi hanno scelto di rendere paria i secondi. e ai secondi piace fare le vittime! boh.

    su su, quando il poliziotto russo picchia il gay in quanto gay, o non lo difende, in quanto gay, siamo allo schifo assoluto, ma non fare sempre il rompi! :D

    Il tuo amico gay-unfrendly, Giovanni A.

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    1. Quell’ottima frase (di Kate Millett) va intesa in senso molto più alto e più vasto. Proprio come detto in quasi tutti i commenti fino a ora, si riferisce al fatto che l’animo umano è (dovrebbe essere) qualcosa di troppo superiore alle etichette e ai giochetti di ruolo (e ai precetti religiosi della riproduzione per vie urinarie, come direbbe Romain Gary). Al lato opposto troviamo, guarda caso, le PECORE. Ecco dunque che i due brani che citi (solo grazie a te me ne accorgo), non solo non fanno a pugni, ma sono in realtà COLLEGATI.
      Sono i miracoli del dialogo: uno (tu) dice una cazzata, un altro (io) grazie a quella cazzata scopre una connessione intelligente… :D

      Un’ultima cosa: quando uno mette una frase nel suo blog, è ovvio che la ritiene bella, interessante, intelligente, condivisibile. Indi è inutile scassarmi la Millett. Qui da me non troverai mai frasi, quelle sì, stupide e cretine del tipo “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” (preferisco uomini e donne dello stesso pianeta, meglio Venere) , o imbecilli cagatine e precetti ruolistici del tipo “un uomo deve…”, “una donna deve…”, “un ornitorinco chiazzato deve…”

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    2. Quanto all’idiozia in malafede (perdonami, ma tale è) sui gay che sarebbero “tantissimi” [qualcuno dice “troppi” e già prepara i lager], e che “nascono così” come se fosse una malattia genetica, e sui genitori che (bontà loro) “se ne fanno una ragione”, essa è smentita dall’enorme numero di poveracci che, per colpa dell’ignoranza propria e delle pressioni coercitive esterne, vivono nell’adolescenza certe condizioni come se significassero essere dei mostri e dei maledetti, così come (tragedia opposta) dall’enorme numero di coloro che in tenera età accettano così candidamente la loro “diversità” (magari solo ondivaga, bivalente e confusa) da andarla ingenuamente a spifferare, generando pronte e massicce reazioni del sistema oppressore a base di psicologi kattolici, insegnanti, preti, parenti e “saggi” amici di famiglia… Per non parlare di chi in famiglia ci viene pure accoltellato, o comunque trattato come se avesse la peste. Ma soprattutto, diffondendo frasi così idiote e in malafede si ignora (si finge di ignorare) l’esistenza degli eserciti di omofobi, nonché la vera natura di tale spregevole condizione (l’omofobia, intendo): perché gli omofobi più violenti non sono “solo” degli ignorantissimi cavrones. Sono anche e soprattutto, sempre!, dei poveracci frustrati e invidiosi. Glielo leggi negli occhi rancidi, quanto gli pesi il sacro dovere di essere etero! Hanno dovuto reprimere violentemente la loro omo o bisessualità, e quindi gli fa rabbia trovarsi davanti persone che sanno vivere apertamente e (nei limiti del possibile) serenamente quella stessa cosa per cui loro hanno preso a randellate la propria anima, maciullandola e perdendola. Le personcine come putiN sembrano dire, “Ehi, accidenti, se avessi saputo che si può essere gay, magari avrei vissuto una giovinezza emozionante e felice, insieme a un bel ragazzo, o alternando ragazze a ragazzi come il cuore mi suggeriva di volta in volta. Ma siccome, per ignoranza o debolezza o vigliaccheria, ho ritenuto che fosse inevitabile reprimermi, adesso dovete reprimervi anche voi, fottuti bastardi!”

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    3. Sul senso più vasto e alto siamo d'accordo, ma per me resta una stupida frase a effetto buona a dare un patina di intellettualismo alla giusta battaglia contro i "putinismi" della (s)ragione.
      Quella di Marte e Venere invece non mi sembra stupida, ma neanche intelligente. anche perché le donne che possono davvero dirsi di "Venere" sono una esigua minoranza.
      Poi come al solito fai uno snervante mix di giuste considerazioni e affermazioni tendenziose, quando mi consideri in malafede (juventina?) ed estrapoli dalle mie parole un concetto (quello della malattia genetica) che non mi ha sfiorato, e infine quando ritieni di poter trarre, dalla mera osservazione dei fatti e delle persone, delle inconfutabili verità scientifiche, del tipo "hanno dovuto reprimere la loro omo o bisessualità" (tra l'altro contraddicendo l'affermazione di Millet secondo la quale tutti sono bisex, e contraddicendo anche te stesso perché so che lo pensi...) perché glielo leggi negli occhi...!
      l'invidia di certi tipi di frustrati è certamente molto diffusa, ma sostenere che tutti i cavrones appartengono a quella categoria mi pare azzardato. dunque fai il bravo, tu stai dalla parte giusta, ma ti consiglio caldamente di stare alla larga da certo massimalismo, che è un male, sempre. i soldati dell'antiomofobia possono fare danni quasi quanto i cavrones, sono pericolosi e, soprattutto, scassapalle.

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    4. Le persone intelligenti contraddicono sempre se stesse, senza paura: dietro la troppa coerenza si nascondono noia e limitatezza, e frasi come le mie e quelle di Kate Millett vogliono e devono essere provocatorie, di fronte al torpore da pensiero unico che ammorba ‘sto mondiciattolo… :)
      (E comunque è ovvio che l’essere tutti potenzialmente bisex non significa dover vivere tutti una vita obbligatoriamente bisessuale: basti pensare a quegli individui veramente monogami, che si innamorano una volta sola e restano fedeli per la vita all’anima gemella – spero solo per loro che quando hanno la fortuna di trovarla poi non la scartino perché è del sesso “sbagliato”…)

      Faccio fatica a vedermi come scassapalle, visto che mi limito a sussurrare timidamente come la penso qui a casa mia, sul mio blog letto da me, da quattro persone amiche e dal mio gatto… :)

      In ogni caso, meglio massimalista che negazionista. O davvero credi che tutti gli adolescenti che si suicidano lo facciano “per un brutto voto in matematica”, come si premurano sempre di suggerire i giornalistozzi?

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    5. spero solo per loro che quando hanno la fortuna di trovarla poi non la scartino perché è del sesso “sbagliato”…

      quando mi innamorai perdutamente di Platini, Baggio, Zidane, Del Piero non feci mica il grave errore di scartarli, anzi in quel caso ero molto contento che fossero giovani maschioni muscolosi. ma per attività non pallonare resto legato al modello classico (ma non greco): Clizia Fornasier. le varie sfaccettature dell'amore... ;)

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    6. Innamorarsi di un calciatore la vedo dura... dovrebbe essere caruccio come il Fernando Torres di qualche anno fa, ma soprattutto uno che in ritiro legge qualche libro, invece di rincoglionirsi con la playstation... :-))))

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    7. ti consiglio Llorente o Osvaldo. non sono niente male. lascia perdere i libri,loro. usali per farti mantenere.io, che non ho fantasia, mi accontenterò di qualche banale pallavolista

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  17. La cosa davvero preoccupante sono i comitati genitoriali benpensanti e ipocriti, composti da gente che palesa la propria conformità a un modello sociale MulinoBianco style e magari, poi, va a puttane sulla Salaria il sabato notte. Insomma, quando viene fuori un'iniziativa decente da un'istituzione sono le persone a rifiutarla. Riguardo l'etichettatura sono d'accordo con Moz e co. Le fiabe sono fiabe, punto. Così almeno dovrebbe essere.
    Napoleone era uno stronzo megalomane. Esempio vivente delle teoria della compensazione.
    E sì, lo dico perché dormo 8h per notte. Quando lavoro. E mi sento un genio, ecco.

    Bacio Zio!

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    1. Un commento così Principesco (nel senso migliore del termine) da farmi quasi vergognare per esser stato così birbantello da scrivere "pricifessine"... :-))
      Ma naturalmente non mi riferivo a te, e tu sei troppo intelligente per considerare offensivo un gioco di parole.
      Un bacio grande anche a te!

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  18. Non credo che l'iniziativa veneziana avrà seguito. Ma noi veneti non stimiamo molto i veneziani... sono prevenuta.

    Buon inizio di settimana!

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    1. Dev'essere il destino dei capoluoghi di regione... :)
      Però credevo che la meravigliosa Venezia facesse eccezione. (In compenso la mia risposta fa goffamente rima... :D)
      Buona settimana!

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  19. ciao zio
    di solito funziona così... le iniziative che profumano di libertà vengono bloccate, prendono aria per qualche ora e poi via

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    1. Purtroppo è una legge chimica: se metti in una stessa stanza un profumo e una puzza, la stanza risulterà puzzolente. Il problema della razza umana è che si solito i puzzoni COMANDANO.

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  20. Io ricordo che da bambina, tra le varie bambole che avevo, la mia preferita era una bambolina nera, credo perchè la vedessi speciale, perchè non era banalmente uguale o simile a tutte le altre. Perchè l'ho scritto? Non so, forse per dire che i bambini tante cose le capiscono da soli e meglio di come (non) le capiscano gli adulti. E che potrebbe, per loro, essere normale avere due padri quanto un padre e una madre, se non fosse che la paura e l'ignoranza dei loro adulti di riferimento costringa loro a vedere le cose in un'altra maniera.

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    1. La penso come te: i bambini sono sempre potenzialmente migliori e superiori. Poi arriva un Martello Grigio che li ridimensiona, inferiorizza e inquadra, colpendoli violentemente sulla testa e NELLA testa... :-(

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  21. scusa se mi ripeto, ma per me valo un po' lo stesso discorso del gay pride...portare il discorso sul piano dello scontro ideologico non fa bene a nessuno. considerate poi quale siano le necessità della scuola in Italia, l'iniziativa mi pare quantomeno ridondante...un po' come regalare una cravatta di Armani a un barbone (che forse avrebbe più bisogno di un pasto caldo).
    Putin...che te lo dico a fa'? è il degno continuatore di quell'obbrobrio ottuso e totalitario che era l'unione sovietica; di diverso c'è che adesso possono cambiare i rubli in dollari...
    secondo napoleone sono un imbecille, e qui mi vien fatto di parafrasare, vista la statura del soggetto, il buon DeAndrè: aveva il cervello troppo vicino al buco del culo...

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    1. Ma infatti ti dirò che stavolta, più che realmente interessato all'iniziativa in sé e per sé, ero più che altro stupito del fatto che una tal cosa avesse potuto verificarsi, o anche solo venir concepita, nonché divertito dalla stucchevole prevedibilità delle reazioni. Mi viene da chiedermi se in questi casi i giornalisti debbano davvero prendersi la briga di telefonare alle psicologhe (chissà perché poi sempre a loro, e mai a qualcuno di più stimolante e interessante) o non abbiano invece uno schedario con le possibili scontate rispostine già pronte all'uso...

      Grande De André! :D

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  22. e cmq le figure gay nelle fiabe non mancano di già...sti 7 nani non me la raccontano giusta, senza parlare del principe azzurro (che mi ha sempre ricordato Elton John)! mi perdonerai la facezia...
    e non contiamo che uno degli argomenti più "in" era il cannibalismo (Pollicino, Hansel e Gretel). ma i giornalisti (e specialmente...tutti! come diceva Gaber) si dimostrano i soliti cavalcatori di tigri, con le loro risposte pronte (e sempre di parte), i loro coccodrilli, le loro banalità imbarazzanti. roba da darli in pasto alle tigri...che se li scrollerebbero volentieri dalla groppa..gnam gnam! :)

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    1. Chissà quante ce ne saranno di cose proibite, nelle favole, proprio alla stregua di inserti subliminali. Anche perché si sa che le epoche più severe e oscure stimolano l'ingegno dispettoso degli artisti (potrebbe accadere pure alla nostra epoca).
      Però non farti beccare da certe psicofigologhe ad avanzare dubbi sui nanetti: loro ti spiegherebbero che in realtà essi sono sette membri virili, e che Biancaneve è un'ingorda... :)

      Giornalismo? Ci sono Paesi in cui per fare il giornalista bisogna soprattutto saper scrivere. Qui da noi è facoltativo... (Ma d'altra parte pare sia facoltativo anche per vincere premi letterari...)

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  23. Scusate la mia voce fuori dal coro.... il problema dell'omofobia va divulgato nelle scuole a quegli alunni che abbiano già un intelletto "formato",affiancati da educatori validi e competenti (oltre che ad equilibrati). Trovo inutile,provocatorio e controproducente rivolgersi a bimbi cosi piccoli: a questi riterrei più giusto inziare l'insegnamento dell'educazione civica,del rispetto,della lealtà,di quei valori ormai persi che tanti ns. ragazzi forse nemmeno conoscono.Quando saranno maturi per affrontare un problema cosi spinoso (almeno dalle scuole medie ) ritenete ci siano insegnanti/educatori adatti per affrontare in modo obiettivo questo problema ? Penso comunque che i genitori debbano fare la loro parte,ma oltre un certo limite deve subentrare la scuola. Facciamo crescere i piccoli,lasciamogli vivere l'infanzia educandoli,gradualmente,ad inserirsi in una società nella quale sempre meno mi ci ritrovo.

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    1. Qui le voci fuori dal coro sono sempre gradite... :)
      Direi che il dilemma è di quelli sconvolgenti: da un lato viene da osservare come genitori e insegnanti ecc siano quasi tutti talmente inadeguati e penosi che, forse, meno cose insegnano ai bambini meglio è... D'altro canto, credo però che ipotetici genitori insegnanti ecc illuminati e intelligenti dovrebbero, in questo caso, non tanto "rimandare" lo "spinoso" problema, ma preparare le menti a essere così aperte da capire che... non c'è (non ci dovrebbe essere) proprio nessun problema.
      (Tu giustamente parli di intelletto "formato": ma quanti fanno invece a gara per DEformarlo?)
      Purtroppo non intravvedo soluzioni, nemmeno alla lontana. Anche perché i genitori ignoranti e inculcatori di tenebra sono i primi a scendere sul piede di guerra per ogni minima sciocchezza, come l'inezia di indicare sui documenti d'iscrizione scolastica "genitore" al posto di padre e madre. Come se una (giusta) micronovità burocratica potesse andare a influire sulle abitudini private e sulle coscienze. Come se si rischiasse che qualche bambino, a casa, possa mettersi a dire "genitore 1" e "genitore2" al posto di mamma e papà per colpa di uno stupido insignificante modulo...
      Per certi fanatici veteroreligioidi, parlare di genitore 1 e 2 sarebbe addirittura un insulto al (presunto) divino comandamento "onora il padre e la madre".
      Mah.

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  24. il gusto sessuale infatti viene inculcato per condizionamento esattamente come la monogamia (se seguissimo la nostra natura ci sarebbe molta più promiscuità e di conseguenza per gli aspetti patrimoniali e legali sarebbe logico il matriarcato ma— vade retro satana secondo alcuni— non credo che ci si arriverà se non forse tra secoli). Ora non pretendo di ribaltare traumaticamente le consuetudini sociali… del resto nel mio caso mi sento fin troppo monogama…ma almeno sarebbe ora di smetterla con queste sciocchezze azzurre e rosa e insegnare ai bambini che le forme di amore sono tante e possono sussistere contemporaneamente sotto molti aspetti. La scuola deve servire a educare alla vita (una vita felice per quanto possibile cioè per quelle cose che dipendono solo dal soggetto. Per le altre purtroppo bisogna trovare dei compromessi o accettare i limiti imposti dalle circostanze) e a sviluppare i propri talenti, non a riempire di informazioni secondo ciò che richiede il mercato!

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    1. Lo hai detto quasi meglio di quanto non abbia fatto io! :)

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  25. giammai potrei esprimermi meglio di te :-)

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