Romain Gary
La vita davanti a sé
Neri Pozza
Voto: 10
A volte scrivere una recensione può essere la cosa più facile del mondo. Perché davanti a certi Artisti non c’è da fare altro che inchinarsi, ringraziarli, e proporre una piccola degustazione del loro Capolavoro, così, tanto per far venire l’acquolina in bocca…
Per molto tempo non ho saputo che ero arabo perché non c’era nessuno che mi insultava. L’ho saputo soltanto a scuola. Ma non facevo mai a botte, fa sempre male picchiare qualcuno.
Ero io che mi occupavo degli altri marmocchi, soprattutto per pulirgli il culo, perché Madame Rosa faceva fatica a chinarsi a causa del suo peso. Era completamente senza vita e le chiappe le si congiungevano direttamente con le spalle. Quando camminava sembrava un trasloco.
Con gli altri marmocchi non ci giocavo, erano troppo piccoli per me, eccetto che per confrontarci il pistolino e Madame Rosa si arrabbiava perché aveva orrore dei pistolini a causa di tutto quello che aveva dovuto vedere nella vita. Continuava anche ad avere paura dei leoni di notte, roba da non crederci, quando si pensa a tutte le altre buone ragioni che ci sono per avere paura, che uno se la prenda coi leoni.
Mi sono sdraiato per terra, ho chiuso gli occhi e ho fatto degli esercizi per morire, ma il cemento era freddo e avevo paura di prendermi una malattia. Nel mio caso conosco dei tipi che s’imbottiscono con certe dosi di polvere, ma io alla vita non voglio mica leccargli il culo per essere felice. Io alla vita non voglio mica dargli il belletto, io ci caco sopra. Noi due non abbiamo niente da spartire.
Ho dato una leccata al gelato. Ero giù di morale e le cose buone sono ancora meglio quando si è giù di morale. L’ho notato tante volte. Quando si ha voglia di crepare, il cioccolato è ancora più buono del solito.
Io mi dicevo che sarebbe proprio una buona cosa se il signor Hamil sposasse Madame Rosa, perché erano giusti di età e si potevano deteriorare insieme che è una cosa che fa sempre piacere.
Madame Lola badava alla casa e aiutava Madame Rosa a tenersi pulita. Non voglio farle dei complimenti, ma non ho mai visto un senegalese che sarebbe stato una madre di famiglia migliore di Madame Lola, è davvero un peccato che la natura si sia opposta. Lui è stato oggetto di un’ingiustizia e così si sono persi dei bambini felici. Non aveva nemmeno il diritto di adottarne perché i travestiti sono troppo diversi e questo non te lo perdonano mai. A volte Madame Lola ne aveva il cuore gonfio.
I ragazzi per dire l’eroina dicono tutti “la merda” e c’è stato un bambino di otto anni che aveva sentito dire che i ragazzi si facevano delle punture di merda e che era una sciccheria e lui aveva cagato su un giornale e si era schiaffato una puntura di merda vera, credendo che fosse quella buona, e così è morto.
Quando sono tornato su, ho trovato insieme a padre André il rabbino di rue de Chaumes, vicino alla drogheria kasher del signor Rubin, che probabilmente aveva saputo che c’era un parroco che gironzolava intorno a Madame Rosa e ha avuto paura che facesse una morte cristiana. Non aveva mai messo piede in casa nostra, dato che conosceva Madame Rosa da quando era puttana. Padre André e il rabbino, che aveva un altro nome ma non me lo ricordo più, non volevano dare il segnale della partenza e se ne stavano lì su due sedie vicino al letto con Madame Rosa. Hanno anche parlato della guerra del Vietnam perché era un terreno neutro.
“Non è possibile, l’eutanasia è severamente punita…”
Mi faceva ridere. Vorrei sapere che cos’è che non è severamente punito, soprattutto quando non c’è niente da punire.
“Ah. Sei un ragazzo molto intelligente, molto sensibile, addirittura troppo sensibile. Spesso ho detto a Madame Rosa che tu non sarai mai come gli altri. Certe volte vengono fuori dei grandi poeti, degli scrittori, e certe altre…”
Ha sospirato.
“… e certe altre, dei ribelli. Ma tranquillizzati, questo non significa affatto che non sarai normale”.
“Lo spero bene che non sarò mai normale, dottor Katz, solo i porci sono sempre normale”.
“Normali”.
“Farò di tutto per non essere normale, dottor…”
Come dico sempre, e a maggior ragione stavolta:
La vita davanti a sé
Neri Pozza
Voto: 10
A volte scrivere una recensione può essere la cosa più facile del mondo. Perché davanti a certi Artisti non c’è da fare altro che inchinarsi, ringraziarli, e proporre una piccola degustazione del loro Capolavoro, così, tanto per far venire l’acquolina in bocca…
Per molto tempo non ho saputo che ero arabo perché non c’era nessuno che mi insultava. L’ho saputo soltanto a scuola. Ma non facevo mai a botte, fa sempre male picchiare qualcuno.
Ero io che mi occupavo degli altri marmocchi, soprattutto per pulirgli il culo, perché Madame Rosa faceva fatica a chinarsi a causa del suo peso. Era completamente senza vita e le chiappe le si congiungevano direttamente con le spalle. Quando camminava sembrava un trasloco.
Con gli altri marmocchi non ci giocavo, erano troppo piccoli per me, eccetto che per confrontarci il pistolino e Madame Rosa si arrabbiava perché aveva orrore dei pistolini a causa di tutto quello che aveva dovuto vedere nella vita. Continuava anche ad avere paura dei leoni di notte, roba da non crederci, quando si pensa a tutte le altre buone ragioni che ci sono per avere paura, che uno se la prenda coi leoni.
Mi sono sdraiato per terra, ho chiuso gli occhi e ho fatto degli esercizi per morire, ma il cemento era freddo e avevo paura di prendermi una malattia. Nel mio caso conosco dei tipi che s’imbottiscono con certe dosi di polvere, ma io alla vita non voglio mica leccargli il culo per essere felice. Io alla vita non voglio mica dargli il belletto, io ci caco sopra. Noi due non abbiamo niente da spartire.
Ho dato una leccata al gelato. Ero giù di morale e le cose buone sono ancora meglio quando si è giù di morale. L’ho notato tante volte. Quando si ha voglia di crepare, il cioccolato è ancora più buono del solito.
Io mi dicevo che sarebbe proprio una buona cosa se il signor Hamil sposasse Madame Rosa, perché erano giusti di età e si potevano deteriorare insieme che è una cosa che fa sempre piacere.
Madame Lola badava alla casa e aiutava Madame Rosa a tenersi pulita. Non voglio farle dei complimenti, ma non ho mai visto un senegalese che sarebbe stato una madre di famiglia migliore di Madame Lola, è davvero un peccato che la natura si sia opposta. Lui è stato oggetto di un’ingiustizia e così si sono persi dei bambini felici. Non aveva nemmeno il diritto di adottarne perché i travestiti sono troppo diversi e questo non te lo perdonano mai. A volte Madame Lola ne aveva il cuore gonfio.
I ragazzi per dire l’eroina dicono tutti “la merda” e c’è stato un bambino di otto anni che aveva sentito dire che i ragazzi si facevano delle punture di merda e che era una sciccheria e lui aveva cagato su un giornale e si era schiaffato una puntura di merda vera, credendo che fosse quella buona, e così è morto.
Quando sono tornato su, ho trovato insieme a padre André il rabbino di rue de Chaumes, vicino alla drogheria kasher del signor Rubin, che probabilmente aveva saputo che c’era un parroco che gironzolava intorno a Madame Rosa e ha avuto paura che facesse una morte cristiana. Non aveva mai messo piede in casa nostra, dato che conosceva Madame Rosa da quando era puttana. Padre André e il rabbino, che aveva un altro nome ma non me lo ricordo più, non volevano dare il segnale della partenza e se ne stavano lì su due sedie vicino al letto con Madame Rosa. Hanno anche parlato della guerra del Vietnam perché era un terreno neutro.
“Non è possibile, l’eutanasia è severamente punita…”
Mi faceva ridere. Vorrei sapere che cos’è che non è severamente punito, soprattutto quando non c’è niente da punire.
“Ah. Sei un ragazzo molto intelligente, molto sensibile, addirittura troppo sensibile. Spesso ho detto a Madame Rosa che tu non sarai mai come gli altri. Certe volte vengono fuori dei grandi poeti, degli scrittori, e certe altre…”
Ha sospirato.
“… e certe altre, dei ribelli. Ma tranquillizzati, questo non significa affatto che non sarai normale”.
“Lo spero bene che non sarò mai normale, dottor Katz, solo i porci sono sempre normale”.
“Normali”.
“Farò di tutto per non essere normale, dottor…”
Come dico sempre, e a maggior ragione stavolta:
non fatemi incazzare.
Come dico sempre, e a maggior ragione stavolta:
Come dico sempre, e a maggior ragione stavolta:
parola di Scriba.
di certo l'acquolina in bocca mi è venuta perciò lo leggerò al più presto!!!! devo dire che per certi aspetti assomiglia a dei pezzi che scrivi tu!!! buona domenica!!!
RispondiEliminaRomain ti è proprio fratello. Ero sicurissima che ti sarebbe piaciuto.:))
RispondiEliminaBaci
E' uno dei libri migliori della mia lista. L'avevo letto tanti anni fa, l'ho riletto di recente in lingua originale e me lo tengo sempre vicino per i momenti di bisogno...
RispondiEliminaNon so se lo sai ma ne è stato fatto un film "MadameRosa", nel 1977, con una splendida Simone Signoret che arranca sempre più distrutta per quelle scale da cui transita tanta umanità.
(Ho preso tutto quello che ho trovato di R. M., ma a mio parere il capolavoro è questo)!
un saluto con feeling
Nina
ok,sarà il mio prossimo acquisto:-) Ti proclamo ufficialmente il mio spacciatore di libri:-)
RispondiElimina* Marina
RispondiEliminaMi hai fatto un complimento ENORME. Grazie. Cercherò di esserne all'altezza.
* giacynta
E fino a poco tempo fa ne ignoravo l'esistenza! Grazie per avermelo presentato... :)
Baci8
* nina
Mi hai incuriosito col film, ma ancor più mi tenti con la lingua originale (sono debole in lingue straniere, ma il francese è quello che mastico meglio...)
Feeling ricambiato, saluto anche. :D
* Ele
Meravigliosa idea, essere il tuo spacciatore di libri! Voglio appuntarmi questo bel titolo onorifico come una medaglia!
Ciao! :)
Lo lessi anni fa. M'incuriosì la storia d'amore fra Gary e la Seberg e comprai questo libro.
RispondiEliminaNe restai ammagliata.
La sai lunga tu.
Cristiana
il libro è bellissimo, provato il film, con Simone Signoret?(http://www.imdb.com/title/tt0076348/)
RispondiEliminaQueste poche righe mi hanno davvero affascinato; sono scorrevoli come piace a me..mi piace questo tipo di scrittura e la trama m'incuriosisce molto. Il finale poi..accende una lucina nella mia mente su un argomento che mi sta a cuore :) lo metto nella mia lista di desideri su Anobii :) grazie Zio :)
RispondiEliminaE' bello si, voglio leggerlo.E' molto vicino al tuo modo di scrivere,profondo e spensierato anche e sopratutto nelle cose pesanti, per questo mi piace..Grazie, amico.
RispondiEliminaChe vibra! Da mettere sotto l'ombrellone, anzi da qualsiasi parte...me lo leggo questa sera, mentre gli altri si guradano la partita ;)
RispondiEliminaIn cima alla lista. E sai perchè? Perchè questo è un assaggio che mi ha lasciato l'acquolina in bocca... ora m'è venuta una fame assurda. Non posso trattenerla a lungo. Grazie zione, sempre consigli ottimi da ste parti...
RispondiEliminacarta e penna che me lo annoto subito! stuzzicata da queste poche righe!!! grazie!
RispondiEliminaScrittura divertente ed amara, perciò molto interessante dai brani che hai proposto, sei un ottimo talent-scout di scrittori.
RispondiEliminaCompletamente e assolutissimamente d'accordo con il voto attribuito. E mi vergogno un po' di ammettere che che per anni ho conosciuto Romain Gary soltanto per esser stato marito di Jean Seberg.
RispondiEliminaDevo segnarmelo visto il voto.
RispondiEliminaUn bacione e buon lunedì!
Il tuo giudizio con un bel dieci pieno, non può fare altro che spingermi a leggerlo!!!!
RispondiEliminaMi piace questo qui. Scommetto che lo sapevi, vero?
RispondiEliminaLo scrivo nel mio elenco privato e quando ammarerò nel Tirreno, o nell'adriatico a seconda di chi avrà la meglio tra me e Anna Maria, me li compro, con tanti ringraziamenti allo Zio.
Ciao, mon ami.
PS. Lo so che non c'entra un cazzo, ma hai visto quei figli de puta cosa hanno combinato?
Continuavano a cercare di fare gol anche dopo il quarto e quello stronzo del terzino che voleva mettergliela dentro di tacco, sto gran stronzo.
Sportivamente sono dei nani. Punto.
Zio, sei andato sul sicuro!
RispondiEliminaSembra interessante!! Sicuramente cattura :D
RispondiEliminaVisto che mi sto prendendo una pausa mi limito a dire Benvenuta a Elena Sole (se te l'avevo già detto perdonami, con l'età perdo colpi.. :D)
RispondiEliminae a dire al mio grande amico Enzo che stavolta non sono d'accordo: gli spagnoli sono stati sportivi come noi non saremo mai non facendo pareggiare la Croazia, e sono stati sportivi a continuare a giocare a calcio per fare gol: all'estero questo è l'unico modo per rispettare l'avversario, solo da noi si scatenano le permalosità (vedi un famoso Roma-Catania) se sul 4-0 non si mette di giocare...
Un bacio a tutti e tutte!!!!
Forse mi costringi a ricredermi.
RispondiEliminaAnche mio figlio Federico mi rimproverava dicendo che quello era il calcio.
Allora: sul "non biscotto" concordo in pieno con te. Sono stati sportivissimi perché potevano anche rimetterci il titolo.
Col resto ho solo un'obbiezione, e cioè: dopo il terzo con una squadra al caffè, in inferiorità numerica perché segnare il quarto e cercare il quinto?
Non è rispetto forse fermarsi, dato che manca una manciata di minuti?
No, caro Nik, loro volevano la goleada, loro sono spagnoli.
Forse tu conosci gli spagnoli di Spagna, educati e sorridenti coi turisti, ma io conosco gli spagnoli emigrati in Germania, che trattano i loro pari peggio di come tratterebbero -hai letto bene, uso il condizionale perché vorrebbero ma hanno paura- come tratterebbero dicevo gli Allemani, padroni di casa.
Volevano saldare il conto del 1994, la gomitata di Tassotti sul muso di Enrique, e tanti anni di batoste prese dalla loro nazionale contro la nostra.
Scusa l'assenza nei commenti ero preso da varie cose, ma ti leggo sempre!
RispondiEliminami incuriosisce molto...
RispondiEliminaTi auguro una buona giornata!
Apocalisse vera in terra, di cui sapevo in precdenza solo qualcosa!
RispondiEliminaPasso per un salutino veloce, ciao zioooooo ;)
RispondiEliminaAh, questo è davvero uno dei libri del cuore, per me, ed è un libro viaggiatore. Regalatomi da una cara amica, letto con assoluto incantamento, prestato poi a chiunque mi capitasse sotto mano e mi desse la sensazione di poterlo apprezzare.
RispondiEliminaUltimamente è stato avvistato sul comodino della camera da letto di un mio caro amico che vive ad Harare :-)
Che bello sapere che almeno stavolta non ti farò incazzare :-)
Ciao Zio!
ottimo come sempre grazie zio!
RispondiEliminaIo son tornata...che bello trovare subito un buon consiglio come saluto.
RispondiEliminaMacca
P.S.: sì, è vero che ti somiglia.
sono in dubbio da un pò se ringraziarti del consiglio (nel tal caso mi fiondo domani a comprarlo) o fare finta di niente per evitare la figura del cojone che non ha capito che sono pezzi tuoi...approfondisco su internet và ;) (come sia sia lo stile è il tuo!)
RispondiEliminaeheh... adesso rischio quasi di passare io per scopiazzatore dello stile di Gary (che è venuto prima di me)... ma giuro di averlo letto per la prima volta poche settimane fa, grazie a giacynta che ne ha parlato sul suo blog... :-))
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