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giovedì 7 aprile 2011

Omaggio a STIG DAGERMAN: "L'uomo che ama", poesia postuma.



L’uomo che ama trova una conchiglia sulla spiaggia. Quando la porta all’orecchio non sente né il mare né il vento né gli angeli, ma la sua stessa voce che canta: Ti amo. Non ha mai udito niente di così bello.
Su un’altra spiaggia giacciono tutti gli uomini addormentati. Qualcuno cammina lentamente sulla spiaggia, li solleva uno per uno, se li porta all’orecchio e rimane in ascolto. In alcuni uomini-conchiglia sente un abbaiare di cani, in altri un lontano ruggire di tigri o colpi di martello, in altri ancora un pesante rombare di macchine. Ma in una conchiglia echeggia il grido di un pesce. E’ questo il suono dell’uomo che ama quando qualcuno se lo porta all’orecchio. Se i pianeti potessero amare uscirebbero dalle loro orbite e sarebbe il caos. La sopravvivenza dell’universo è garantita dal fatto che l’amore è impossibile. Anche l’uomo che ama ha il presentimento che l’amore sia fratello della morte. Ma questo non gli impedisce, lui prigioniero della sua orbita, di aprirsi una breccia fino alla cella del vicino, gridando di gioia: Sono libero!

da Il viaggiatore, Iperborea, Milano, 1991

Stig Dagerman, amato fratello nella scrittura, svedese, suicida nel 1954 a soli 31 anni, al culmine della fama e del successo. Oltre allo splendido libro di racconti Il viaggiatore, che caldamente consiglio, le sue opere tradotte in italiano sono lo scritto breve Il nostro bisogno di consolazione (Iperborea, 1991), il reportage sul dopoguerra Autunno tedesco (Il Quadrante, 1987) e i quasi introvabili romanzi Il serpente, L’isola dei condannati, Ragazzo bruciato e Pene di nozze. “Anarchico viscerale incapace di accontentarsi di verità ricevute”, dice di lui l’editore nella quarta di copertina, “Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus, dei ribelli alla condizione umana.”



49 commenti:

  1. L'amore fratello della morte.
    Caspita, mi conviene una bella assicurazione sul cuore

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  2. Pezzo meraviglioso. Messo nella lista dei desideri - finisco Mademoiselle O e poi passo a qualcosa di Dagerman, che non conoscevo.
    Buona notte!
    Paolo

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  3. Manca nella mia libreria questo Stig. Perchè?

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  4. L'uomo che ama capisce che amarsi non è egoismo o egocentrismo. E' amare.
    Splendida la metafora degli uomini-conchiglia.
    Non conoscevo quest'autore, da approfondire.

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  5. * Inneres Auge
    no, fanculo le assicurazioni: amiamo e basta. :)

    * Paolo
    buona notte anche a te, carissimo amico. e vedrai che alcuni racconti del Viaggiatore ti piaceranno, e ti colpiranno nel profondo.

    * Ally
    qualcosa mi dice che non mancherà ancora per molto... :D

    * web runner
    pensa che è un libro che avevo letto quasi vent'anni fa, e questa parte non me la ricordavo... l'ho ripreso in mano l'altro giorno perché un racconto letto su un blog me ne ha ricordato, ma lontanamente, uno di Stig... l'universo blogger è un mistero meraviglioso...

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  6. arriverà un giorno nel quale Stig Dagerman sarà letto da tutti e magari qualche libro di scuola ne parlerà.
    per i miei gusti è uno dei grandi del novecento.
    diffondiamolo, nel mistero meraviglioso dei blogger, come dice web runner.

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  7. Preferisco i libri "leggeri", ma andrò a comprarlo.

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  8. Se adesso, addormentandomi, la mia mente riuscisse a riprodurre esattamente ciò che ho appena letto, potrei ben dire di aver... sognato. :)

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  9. I consigli di lettura dello Zione sono legge, quindi provvederò al più presto. Tnx. :D

    Un saluto.

    :)

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  10. A volte caro zio non sapere può avere risvolti positivi, come quello di apprendere da un amico qualcosa che ti prende dal di dentro in modo violento fin da subito, inducendoti ad andare subito su Google a voler sapere ancora di più. Amo molto gli svedesi (due fra i miei amici più cari lo sono), ultimamente mi ero fissato con Stieg Larsson, ma devo dire che Stig Dagerman (il nome simile è una garanzia a quanto pare) merita assolutamente di essere approfondito. Grazie Nick, un abbraccio (sono a -3 da Maria!)

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  11. Zio, adesso mi spieghi come sia possibile che sul comodino da un mesetto ho proprio questo libro (insieme a Bataille e Murakami, non commentare, specie il primo che ormai mi sta venendo a noia...). Al di là di questa poesia che è un incanto, i racconti sono stupendi, ma... una lamata nello stomaco: li devo leggere poco per volta perché mi fanno male fisicamente. Non avete provato lo stesso, tutti voi, in questa lettura?
    Buona giornata :-)

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  12. Amo la poesia in prosa e queste righe sono illuminanti. Non lo conoscevo neppure io.

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  13. * Costantino
    Il pessimismo e la disperazione (acuiti dal fatto che i protagonisti di queste "tragedie minori" sono quasi sempre bambini o ragazzi) di Dagerman ti stringono il cuore fin quasi a spezzarlo, ma sono racconti brevi davvero molto belli. In genere, sia come lettore che come scrittore, sono anch'io per cose più leggere, ironiche, divertenti... Somiglio più a Stig e al suo inappagato bisogno di consolazione in certe mie poesie adolescenziali che non negli scritti successivi... Forse a salvarmi, almeno fino a ora, è stata la mia straripante autoironia, il mio straripante senso dello humor: se dentro Nicola Pezzoli non ci fosse stato il folletto Zio Scriba non mi sarei suicidato a 31 anni, ma a 16-17...

    * Refuge
    Ti sto immaginando mentre dormi e sogni conchiglie dal suono strano...
    Ciao carissima! :)

    * LeNny
    Come aggiungo spesso dopo i consigli: "non fatemi incazzare"... :-)))
    Un saluto anche a te.

    * nico
    Anch'io ultimamente ho ricevuto preziosi consigli... sono sempre più grato al mondo dei blog e all'intuizione di buttarmi in questa avventura... per non parlare dei nuovi preziosi Amici... Un abbraccio, e salutami Maria appena la rivedi!

    * Minerva Jones
    Vista la preziosità e relativa rarità del libriccino, e il fatto che sia del 91, sono davvero coincidenze incredibili... Concordo sulla lama nello stomaco, e ti rimando anche alla mia risposta a Costantino.
    Ciao carissima amica! :)

    * Lucien
    Felice di aver illuminato anche la Teiera Volante (che è comunque luminosissima già di suo!)
    Ciao amico caro!

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  14. * franz
    scusa, inizialmente non avevo visto il tuo commento in mezzo agli altri: concordo con te al cento per cento, e sarei contento se questo piccolo post servisse appunto a far conoscere e leggere i suoi scritti a qualche persona in più.

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  15. La casa editrice Iperborea è una delle mie preferite.
    Ma non conosco questo autore. Grazie per la segnalazione Zio Scriba!
    Ciao,
    Lara

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  16. E' davvero molto bello, ammetto che non lo conoscevo...
    (Mi sono persa in una fantasticheria in cui sono un pianeta, probabilmente Saturno, e cozzo contro tutti gli altri...adesso però mi sveglio)
    grazie per la segnalazione,
    ciaooooo a presto!

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  17. O mio dio. Non lo conoscevo e me ne sono innamorata follemente. Il viaggiatore sarà prestissimo tra le mie mani! quelle parole mi hanno colpita dritta al cuore!!!!!!!!!!!!!!!! O.O

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  18. Molto bello!! Giusto omaggio, zio!
    Ciao! ;)

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  19. Grazie per esserti unito ai miei followers ;)
    ho appena votato al tuo sondaggio per il si, il qorum verrà raggiunto. Non ci credo ciecamente, ma me lo auguro!Voglio ben sperare che gli italiani non siano scimmie poco evolute...anche se a tratti ne ho il timore!!!

    In quanto al post di oggi....ecco..dovrei leggere di più....non conoscevo....ma il mio fioretto 2011 riguarda la lettura..quindi vedremo un po' se riusciro' ad inserirlo tra i libri da leggere al piu' presto ;) (ne ho davvero troppi)

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  20. * Lara
    la frequento parecchio anch'io... ho da poco comprato un romanzo di Johan Harstad, anche se non ho avuto ancora il tempo di leggerlo...
    Ciao!

    * Giada
    sulla solitudine dei pianeti c'è anche una mia piccola poesia adolescenziale, ma non l'ho messa qui per non togliere spazio all'omaggio a Dagerman... vedrò di aggiungerla al prossimo assaggio del "poeta pentito"...
    A presto!

    * Giulia
    sentivo che ti avrei arruolata fra i dagermaniani, Giulietta carissima... :)

    * Vince Symo
    grazie per l'apprezzamento... Ciao!

    * Dreamy Melrose
    grazie a te per la visita: benvenuta a bordo!
    sul referendum sono pessimista, però... speriamo...
    buon 2011 di letture, allora, e a risentirci presto! :D

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  21. Pagina superba.
    Peccato che fosse tanto disadattato e ribelle da decidere che non valesse più la pena di scrivere.
    cristiana

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  22. * cristiana2011
    Già, è un peccato che Stig se ne sia andato a 31 anni, mentre altri arrivano a 120-121 per sparar cagate sugli antichi romani non abbastanza invaginatori o sul terremoto mandato da mister dio (che poi, "dio boia", "dio assassino" e "dio vigliacco" non sarebbero tecnicamente delle bestemmie, brutto bigotto farneticante rimbambito d'un de pazzei??! perché tu è questo che hai detto, attribuendogli la morte di tanti bambini giapponesi: dioboia dioassassino e diovigliacco!!)

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  23. O amor e a sua problemática. Tem tanto de belo como de sombrio.
    Não sei se vou encontrar este livro traduzido, mas fiquei com vontade de ler.
    Buongiorno a te
    oa.s

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  24. * Oceano Azul
    Spero che sia stato tradotto anche nella tua bella e dolcissima Lingua...
    Un abbraccio azzurro!!

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  25. "incapace di accontentarsi di verità ricevute"...non sei da solo, Stig! :)

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  26. vuoto assoluto. Com'è possibile che non l'abbia mai sentito nominare prima? :( Adesso mi hai pure messo la pulce nell'orecchio sul fatto che alcuni romanzi sono introvabili...P.S. il brano è splendido.

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  27. Quando si capisce così nitidamente e profondamente la solitudine cosmica, gabbia, tomba, voce senza suono, non si può che iniziare ad amare.
    La foto è straziante per quanto limpido e profondo è il suo sguardo.
    Mi faccio la stessa domanda di Ally.

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  28. mmmmm....
    mi piacerebbe leggere il blog-racconto che ti ha ricordato questo autore, che non conoscevo.
    Is it possible?

    ... cavolo, però la faccia di uno che morirà suicida ce l'aveva anche da vivo ...
    (gli scrittori sono una categoria a rischio suicidio, secondo te?)

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  29. * unwise
    già, per fortuna siamo ancora in molti, anche se rapportati alla massa diventiamo (con un misto di tristezza e orgoglio) una percentuale da zerovirgola...

    ** TuristadiMestiere e giacynta
    la risposta alla vostra domanda e a quella di Ally è che probabilmente i nostri critici sono troppo impegnati a pompare ammannitti (togliete voi le doppie di troppo) e faletti... ma non disperate, ci son qua io... :-))))
    p.s. avete ragionissima, l'una sul brano e l'altra sullo sguardo!
    Un abbraccio a entrambe.

    * silvia
    la mia ri-lettura di Stig è merito della seconda parte dell'ultimo racconto a puntate del caro amico e collega Vincenzo Iacoponi: nel finale c'è un ragazzo investito da un'auto, il che mi ha ricordato "Uccidere un bambino", il racconto più tragico e struggente di tutta la raccolta.

    quanto alla tua seconda domanda, credo che a rischio suicidio siano un po' tutti gli ipersensibili e i troppo intelligenti, ma ovviamente è un parere personalissimo, che tra l'altro, avendo già dichiarato d'essere a rischio pure io, rischia di farmi cadere nell'odiosissimo "chi si loda s'imbroda"... (ed estenendo la risposta con la mia solita dose di cattiveria: non credo che nessuno degli "scrittori" che vanno per la maggiore oggi in italiA si suiciderà mai...)

    comunque bentornata da queste parti, carissima! :D

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  30. altro libro altro giro in libreria
    Grazie Zio
    un saluto

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  31. qua ci sono un paio di cose che avevo messo,
    mi si scusi l'autocitazione:
    http://slec.splinder.com/tag/stig+dagerman

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  32. Bella pagina. "La sopravvivenza dell’universo è garantita dal fatto che l’amore è impossibile." è tremendamente bella, altrettano quanto quella più antica che afferma l'opposto.

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  33. grazie a questa casa editrice ho scovato dei capolavori sconosciuti ai più! stupendo esempio! *****

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  34. Egregio Dottor Pezzoli,
    come potrà ben capire, o perlomeno ce lo auguriamo, se non siamo interessati ai suoi scritti, figuriamoci ai suoi consigli di lettura. Ora abbiamo capito perché le sue produzioni non rientrano e non rientreranno mai nei nostri programmi editoriali.
    Comunque continui così, qualche adepto che la seguirà, nel vasto mondo di quei dannati e dementi blogger, lo troverà.
    Certi che avrà capito che non vorremmo che ci rompesse oltre i coglioni, la salutiamo.

    A parte le facezie, la letteratura scandinava nasconde delle vere perle. Molti, purtroppo, si fermano ai fenomeni editoriali e non vanno un passo oltre. E a proposito dei consigli di lettura, che nel mio blog non mancano mai, mi son sentito dire da qualcuno che di tutti i libri consigliati non ne avrebbe mai comperato uno.
    Ha un senso tutto ciò che ho scritto?

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  35. * Ernest
    bella sensazione mandare la gente in libreria...
    un saluto anche a te!

    * franz
    niente di cui scusarti: contributi e integrazioni son sempre cose graditissime, e il tuo post su IL NOSTRO BISOGNO DI CONSOLAZIONE merita di essere letto

    * Antonio
    sì, è un'affermazione da brividi, perché sostiene l'impossibilità cosmica di ciò di cui tutti abbiamo più disperato bisogno

    * petrolio
    fulgido esempio di editoria di nicchia: piccola, onesta, meritoria, da ringraziare indipendentemente dai gusti e dal gradimento delle singole proposte...

    * Gap
    credo che tu abbia espresso benissimo quello che i grandi editori italioti pensano di me ma non possono dirmi, o devono dire in altre e più contorte forme... :-))

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  36. Grazie per avermelo fatto conoscere.
    Ciao Nick.
    :)

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  37. Poesia intensa e sincera, ancorché densa di rattenuta angoscia esistenziale.

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  38. Grazie per aver fatto conoscere anche a me Stig Dagerman. Cercherò i suoi libri.

    un caro saluto

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  39. ** Stefy e Adriano
    grazie per la vostra visita, e buona notte! :)

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  40. * iulia lampone
    ops... stavo per spegnere senza vederti... e dire che in teoria avrei postato un quarto d'ora dopo di te, ma i commenti mi sono apparsi in contemporanea ... misteri di blogger... :-)
    Grazie anche a te, e sogni d'oro!

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  41. Ho appena finito un libro di Wallace ed ecco un'altra anima bella che ha deciso di andarsene...

    Lo cercherò e me lo poggerò all'orecchio, ascoltando in silenzio.
    Grazie, Zio. :-)

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  42. * Il grande marziano
    Bellissima questa tua immagine di lettura-ascolto, intonata alla poesia di Stig.
    Grazie a te, come sempre. :)

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  43. "La sopravvivenza dell'universo è garantita dal fatto che l'amore è impossibile".
    Grandioso!
    Ignoravo l'esistenza di Stig Dagerman e ti ringrazio di avermelo fatto conoscere. Appena in Italia cercherò di avere una copia di "Il viaggiatore", almeno quello visto che dici che i romanzi sono introvabili.
    La poesia è molto bella e molto postuma, e quelle parole che ho virgolettato all'inizio sembrano un epitaffio della nostra Umanità, intesa come complesso di creature viventi.

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  44. * Enzo
    tu mi ringrazi, e io ti ringrazio per avermi fatto ripensare a Dagerman a causa di un particolare momento del tuo racconto... è uno dei meravigliosi misteri dell'arte: qualcosa riecheggia in più opere distanti nello spazio e nel tempo, persino quando gli autori ne sono inconsapevoli, proprio come certi suoni dentro le conchiglie...

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  45. Sono rimasta con il fiato sospeso... certi suoni dentro le conchiglie sono la misura del nostro esistere.
    Eh sì, le persone intelligenti e sensibili corrono dei rischi!
    ***
    ..ho una cosa che ho scritto, terminato di leggere il tuo libro, così come mi è venuta:
    "Caro Zio Scriba, ho letto con grande e sottolineo GRANDE piacere il tuo libro. E' davvero incredibile il tuo viaggio nel mondo editoriale, nel senso che non avrei mai potuto concepire un'esperienza con i risvolti da te vissuti. Io l'ho scampata bella, tenendo conto che sono stata tentata di pubblicare una mia serie di mini-racconti del genere "saga paesana" essendo risultata idonea ad un concorso di Aletti Editore. Ero idonea previo pagamento di un numero minimo di copie. In realtà non ricordo più esattamente i termini della proposta di contratto a causa del lungo tempo trascorso. Mi volevo fare un regalo di Natale. All'epoca ero abbastanza insicura della mia qualità di "scrittrice": un po' mi illudevo e andavo alla ricerca di conferme. La conferma è arrivata e tradotta diceva:"Se sei scrittrice, nessuno se n'importa, purché paghi!". Sono stata molto incerta sull'accettare o meno la proposta. Desideravo raccogliere tutte le mie fatiche in un volume: 2-3cento pagine sarebbero bastate, non sono molto prolifica. La casa editrice non si sarebbe occupata della revisione delle bozze. Avrebbe fatto un copia e incolla del testo e in base a questo decisi di non farne nulla, per puntiglio. Meno male! A parte questo, l'avventura dello scrivere mi ha dato tantissime emozioni. Ho iniziato un processo introspettivo e di comunicazione, riflettendo su ciò che ero/sono, in rapporto con i fatti e le persone appartenenti alla mia vita. Ho cercato la forma più chiara e attendibile. Il mio desiderio più grande, consisteva nel raccontare ai miei figli gli anni di cui loro non sarebbero venuti a conoscenza altrimenti: i primi trent'anni della mia vita. Ho iniziato in tarda età, avevo compiuto i cinquanta ed era iniziato un quinquennio impegnativo per la mia salute. Più stavo male e più sentivo l'urgenza di fissare i miei ricordi. Mi balzavano alla coscienza come sprazzi di luce, li dovevo assolutamente fermare con le parole. Mi proponevo di dipingere con le parole, farne delle miniature: un'impresa assai ardua con il mio esiguo vocabolario. C'è una parte di me che è molto naif e si lascia sempre sopraffare da freschi entusiasmi: si innamora! S'innamora di uno sguardo, di un sorriso, di un fiore, del vento, della luce che accende i colori, del movimento delle gambe che spingono i pedali della bici, del tono della voce che vibra nell'aria. Amo tutto ciò che è ed agisce. Ho agito nella scrittura per trasmettere anche questa parte di me che i miei figli non avrebbero mai conosciuto, credo. E cosa di più bello della parola? La parola del tuo libro stabilisce la verità del tuo talento di scrittore e per questo è una parola giusta, che ristabilisce la naturale armonia del tuo agire. Non ho competenza per dare giudizi specialistici e anche se ne avessi ,non lo farei perché il miglior giudizio è il gradimento del lettore. Tu conosci il tuo valore meglio di qualunque critico, ne sono certa. Non ti resta che fidarti di te stesso e dei tuoi lettori. Continua così: sei fortissimo!”

    Grazie per la tua opera e alla prossima.
    Un abbraccio, Nou

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  46. Notevole, Nicola, molto bello.
    Oltre alla pregevole figura degli uomini conchiglia mi piace la considerazione sui pianeti. La trovo disarmante: "Se i pianeti potessero amare uscirebbero dalle loro orbite e sarebbe il caos. La sopravvivenza dell’universo è garantita dal fatto che l’amore è impossibile."
    Nel perenne tentativo di capirci qualcosa del mistero della vita, questo periodo è squarciante.
    "Se i pianeti potessero amare uscirebbero dalle loro orbite e sarebbe il caos" esprime il dilemma sull'amore libero o sottoposto a sua volta ad un ordine, a delle regole, ad essere costipato entro certi limiti, a sottostare a leggi superiori. In tal caso il concetto di amore libero inteso come espressione di emozione senza limite andrebbe a farsi friggere. Sarebbe la dimostrazione che l'amore è impossibile, o perlomeno può esistere solo se soddisfa delle condizioni. Quindi .....è impossibile. O meglio èpotrebbe non chiamarsi amore. Sarebbe la fine dell'irrazionlità, del subconscio.
    Dovrò leggere e rileggere.
    Ciao Nic

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  47. * Nou
    Non so come ringraziarti, sia per avermi letto che per le tue parole. La tua bella passione per lo scrivere, la tua urgenza di scrivere (intralciata anziché aiutata dai soliti avidi imprenditorucoli dei sogni, che se invece di pensare alle copie da venderti ti avessero assistito con l’editing magari avrebbero scoperto una scrittrice, aiutandola a scoprirsi a sua volta), al di là dell’avere o non l’avere, poi, quella fulgida e misteriosa cosa chiamata Talento, mi ha fatto venire in mente quella splendida frase che (in antitesi al vuoto mondo comunichereccio dell’oggi) dice: “Comunicare è degli insetti, ESPRIMERCI ci riguarda”. Tu sei una persona che si esprime, che vuole esprimersi, che ama esprimersi, e questo ti rende, a prescindere da tutto, una meravigliosa persona. Sappilo e siine fiera e rendine fieri i tuoi figli, come io so e sono fiero del fatto di essere, con tutti i miei limiti, uno scrittore.
    Grazie ancora! Un abbraccio. :)

    * Gianni
    E' davvero disarmante, la disperata amarezza con cui viene enunciata questa impossibilità. Nel fondo del mio cuore e della mia anima, da romantico disilluso quale mi definisco, la penso come lui: forse perché quelli come noi pretendono troppo, vogliono il sogno e il paradiso in terra e il sentimento perfetto, e guardandosi attorno altro non vedono che forme minori d'amore, ingabbiate nel conformismo e nella convenzione, quando non nel calcolo, nella stupidità e nell'ipocrisia. Non nego la possibilità che, magari, siamo "noi", quelli come me e Stig, a essere incapaci di amare o di essere amati, e allora, come nella favola della volpe e l'uva, stabiliamo che il vero amore è impossibile...
    Grazie anche a te, e ciao!

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  48. Carmen Giorgetti Cima19 aprile 2011 alle ore 12:11

    Dagerman è uno scrittore straordinario e merita tutta l'attenzione, sono molto felice di constatare che esistono lettori sensibili che lo apprezzano. Vi ricordo che in italiano è uscita anche la raccolta di racconti "I giochi della notte", Iperborea 1996. Scritti da un Dagerman poco più che ventenne, stupiscono per la smisurata maturità delle osservazioni e della capacità di penetrazione piscologica.

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  49. * Carmen
    Ti ringrazio per la gentilezza della tua segnalazione: è qualcosa di prezioso che non vorrei lasciarmi sfuggire, e che spero sia ancora reperibile (nel catalogo ibs per esempio non risulta...) Mal che vada, proverò a contattare direttamente l'Iperborea. Grazie ancora!

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Benvenuti a bordo!!
Questo blog è Nemico dichiarato di ogni censura. Ma sono costretto mio malgrado a ricordare che rimuovere insulti gratuiti, scorregge occulte o minacce vigliacche non è censura: è nettezza urbana. Voglio che qui da me vi sentiate esattamente come a casa vostra: quindi Liberi, ma non di pisciare sul pavimento, o mi toccherà pulire. :)