Jonathan Franzen
Le Correzioni
Einaudi Super ET, pagg 599, € 12,50
Traduzione di Silvia Pareschi
voto 10
Avete presente quando un romanzo “vi fa compagnia”, quando la sua lettura vi fa sentire in stato di grazia, quando, se siete abituati a sottolineare o annotare dei passaggi che vi hanno colpito, con quello rinunciate a farlo, perché quasi a ogni pagina c’è uno spunto originale, una riflessione intelligente, un guizzo ironico e tagliente, una descrizione che vi lascia ammirati e a bocca aperta, un modo di cogliere l’animo umano che vi commuove nel profondo? Quei libri che impiegate molto a leggere, perché le pagine si lasciano gustare, assaporare, ogni singolo frammento di pagina, indipendentemente dalla cazzo di sopravvalutata trama? (perchè qui la trama ovviamente c’è, come in tutte le storie, ma se siete di quelli che leggono solo per sapere chi ha sposato chi o chi ha ammazzato chi, o se il doppio gioco della spia era in realtà un – telefonatissimo – triplo gioco carpiato, o se il nostro eroe riuscirà a bloccare il timer della bomba atomica, guarda caso, all’ultimo secondo, allora lasciate perdere, questo gioiello è troppo prezioso per voi.) Quei libri che vi colmano di gratitudine nei confronti dell’autore, che vi rendono partecipi di quel misterioso miracolo che è l’Arte, perché l’incanto è così bello da farvi sentire al tempo stesso il fruitore e il co-creatore dell’opera, e che pur avendo moltissime pagine vi paiono sempre troppo brevi, perché vorreste non finissero mai? Be’, tutto questo, e anche qualcosa di più è il capolavoro d’ottima scrittura di Jonathan Franzen che ho recentemente letto per disintossicarmi da certa roba italiota che avevo DOVUTO sorbirmi, diciamo così, “per lavoro”.
Sì, perché Le Correzioni è anche un’ulteriore dimostrazione dell’incredibile squilibrio fra il catalogo Einaudi “Strangers” (in cui figurano Meravigliosi Scrittori quali Amis, Auster, Franzen, Roth, Saramago e Vargas Llosa) e la corrispondente sezione italiota contemporanea (Ammaniti, Bajani, Ballestra e Baricco, tanto per circoscrivere lo sfacelo alla lettera B...) Motivo? Forse, che il lavoro di selezione, per fortuna, in America lo fanno gli americani, e in ogni altro Paese i relativi padroni di casa. Se lo facessero i “nostri”, ci cuccheremmo il Moccia del Maine, la Tamaro del Kansas, il Giordano dell’Illinois, la Melissapì dell’Ohio, la Avallone del Portogallo ecc. (i signori dell’Einaudi sono quelli che in Tutta colpa di Tondelli mi fanno dire da una segretaria scortese e dalla voce mummiesca – le davi cent’anni o giù di lì – di non spedirgli nulla perché non desiderano ricevere “invii spontanei”: gli scrittori italiani se li scelgono spontaneamente per altre vie, e i risultati SI VEDONO).
Mi sono chiesto spesso come sia possibile una simile discrepanza all’interno dello STESSO catalogo (il che vale per TUTTI i nostri grandi editori). Com’è possibile che nessun giornalistozzo culturozzo la denunci e se ne indigni pubblicamente? La terra di Dante si arrende all’evidenza di essere retrocessa nella serie C2 della Liga Letteraria Mondiale, o c’è sotto qualcosina d’altro, magari dovuta alla conformazione mafiosa e meritofobica e truffatorella dell’attuale territorio lobotom-italico? Siamo arrivati al punto di dover sospettare che gli unici “autori” di romanzi in italiA siano oggi i Traduttori! Come direbbe Totò: “Siamo nel Congo Belga o ALTROVE?” C’era una volta la Vergogna...
Dimenticavo: qui nessun personaggio si esprime come un banale goffo deficiente per far sembrare la storia “più vera”, perché con gli Scrittori Veri, mettiamocelo in testa una volta per tutte, questo non succede MAI; alla verità essi arrivano attraverso l’Arte e l’Intelligenza, cioè attraverso il lavoro ingegnoso della Scrittura, non sbobinando un registratorino in cui s’è impigliata la merda che passava per strada!!
Se amate il genere Romanzo e i grandi scrittori, non fatemi incazzare: leggetelo e non ve ne pentirete.
Parola di Scriba.
mai sia che ti faccia incazza' !! segno...
RispondiEliminaIllinois però niente giordani, solo nazisti, ahah!
ciao
Dimenticavo: Per darvi un’idea della mia sincerità, elesticità e onestà di giudizio: ero MOLTO prevenuto contro Franzen a causa di un’intervista in cui attaccava duramente Philip Roth.
RispondiEliminaEppure gli do 10...
* robidick
Fa' come Troisi: "Mò me lo segno..." :-))
Kazzo, mi hai rubato quello che volevo scrivere, cioè "Mò me lo segno..." :-))
RispondiElimina"Mò me lo segno..." :-))
RispondiEliminaBuona giornata, Nick caro!
Ma certo che lo voglio leggere e non solo per non farti incazzare :) Parola di Lara.
RispondiEliminaCiao Zio Scriba, buona giornata!
Lara
Zio Scriba, obrigada pelas tuas dicas. É sempre muito bom vir aqui ler-te.
RispondiEliminabuona giornata!
bacio
oa.s
se avessi letto quell'intervista antiroth forse lo avrei subito letto, il Franzen.. Correzioni devo averlo da qualche parte. lo ha letto mia madre. le è piaciuto moltissimo. io recentemente ho scoperto Richard Ford ("Incendi") e vorrei continuare a fordizzarmi, ma in questo momento MI PUZZO DI FAME (sto aspettando un certo anticipo) e non compro libri. di Dagermann ho letto Bambino Bruciato tanti anni fa e ovviamente non mi ricordo una mazza, se non che mi garbò tanto..
RispondiEliminaCiao!! Non potevi essere più convincente!! Il "bello" è che certi autori si vantano pubblicamente di aver attinto dal volgo, facendola passare per una trovata originalissima. Ho dato un'occhiata alla trama e devo dire che ne sono veramente attratta... Il fatto che io abbia sentito così tanto mio quel particolare profilo psicologico, mi induce a pensare che se lo leggessi ne verrei completamente risucchiata!
RispondiEliminaSecondo te è possibile farne una trasposizione cinematografica?? Perché a quanto pare fin'ora l'impresa è stata decisamente travagliata, anche in termini di sceneggiatura... ;)
Scritto sulla wishlist dei libri!
RispondiEliminaFranzen lo conosco così così, anche perché non mi ha mai attirato tanto...
RispondiEliminaLa tua recensione, però, è convincente, sentita e quasi quasi un pensierino ce lo faccio, anche se ultimamente non ho moltissimo tempo per leggere ciò che vorrei.
Comunque, hai ragione, mi sa: ho notato anch'io una certa discrepanza tra sezione stranieri e italiani nell'editoria italiana in genere, e che, sì, in effetti gli unici autori di romanzi alla fine risultano essere i traduttori (e qualcosa ne so in proposito, visto che è anche il mio campo, in un certo senso...).
Ad ogni modo, buon week-end! ;)
Caspita...l'unica cosa è che ho un arretrato di 9 libri, ma non penso che con 10 cambi molto.
RispondiEliminaBella Zio....:-)
Non conoscevo Jonathan Franzen, ma "Le correzioni" l'ho letto, seduto davanti al PC. Me lo hai fatto leggere tu. Cavolo Nik!
RispondiEliminaSei sprecato per un blog. Se riesci a farmi gustare un libro senza averne sfogliata nemmeno una pagina, meriti per lo meno un Campiello. Non sto scherzando. Leggevo la tua recensione e me le vedevo ballare davanti agli occhi le pagine che si devono leggere e rileggere, fregandosene della trama e dell'intreccio e di come cavolo la si voglia chiamare.
Per quanto riguarda il tuo quesito sulla differenza di due linee editoriali di una stessa "GRANDE" Casa editrice, mi permetto di suggerire una parola: esterofilia, cioè a dire sfiducia nella maggior parte degli autori nostrani. Ma noi siamo quelli che paghiamo milioni un Sissoko qualunque, milioni un Chivu del cazzo e poi mandiamo Giuseppe Rossi a giocare in Spagna, e -ma si diciamolo- Balotelli a giocare in Inghilterra.
Come in tutte le altra cose.
È una manifestazione di incompletezza cerebrale, di provincialismo.
Viva Moccia! Viva Tamara! Viva Giordano!
Abbasso i Pezzoli e gli Iacoponi di casa nostra.
Ciao. amico mio, e ancora grazie.
Avete presente quando un romanzo “vi fa compagnia”, quando la sua lettura vi fa sentire in stato di grazia...
RispondiEliminaImpossibile non tenerne conto: è proprio quello che cerco in un libro. Catturato in pieno e senza che tu abbia svelato un briciolo di trama.
Grazie Nick (sono sicuro che anche la mia copilota, più lettrice di me, apprezzerà di certo).
Prossimo acquisto! Di Franzen ho letto solo Libertà! ;)
RispondiEliminaUn'offerta che non possiamo rrrifiutare
RispondiEliminail grosso problema dell'editoria italiana delle grosse case, Mondadori e Feltrelli, italiani: cagate; stranieri: ottimi.
RispondiEliminaper non parlare del monopolio che hanno imposto soffocando le piccole e medie case editirici....
Nessuna voglia di suscitare la tua.. ira. Lo leggerò. sarà un piacere leggerlo dopo la tua recensione.
RispondiEliminaun abbraccio:-)
da leggere. segnato! :)
RispondiEliminabella nick!...mi piace di più leggerti quando sei propositivo (non che lo stronka..non sia divertente). interessante la riflesione sulla differenza di spessore fra stranieri e italici nel catalogo einaudi: secondo me gli unici a ricordarsi che qui scriveva un certo Dante, sono proprio gli stranieri. per questo si vergognerebbero a proporci "la melissapi(pì) del mississippì (o anche dell'Ohio). speriamo solo che a scuola non gli facciano studiare nulla del catalogo odierno, non vorrei che cambiassero idea...:)
RispondiEliminaMa come si fa a non comprarlo, con questa recensione? La prossima settimana sarà mio! Ciao :)
RispondiEliminaStavolta mi hai incuriosito parecchio, mi piacerebbe leggere questo libro, che se merita il tuo 10 deve essere qualcosa di straordinario. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai descritto l'Arte (specialmente dove dici che leggendo sembra di essere sia il fruitore che il co-creatore, credo sia una cosa a dir poco emozionante)
RispondiEliminaE poi devo assolutamente cercare il tuo.
Ciao, buon fine settimana!
Noto con piacere che dal Portugal...non sono solo io ( se hai bisogno di traduzioni ehehehh )...grazie per il suggerimento ma é un libro che ho giá letto tempo fa !!!!
RispondiEliminaUn abbraccio !!!
* Ally
RispondiEliminaSpero che oggi non mi odierai, per questa cosa ma soprattutto per Inter-Chievo… :D
* Oceano Azul
Un saluto e un bacio anche a te, carissima. E grazie!
* giacynta/Lara/Remolle/VinceSymo/mark/Lucien/petrolio/InneresAuge/I Am/Reverend Emi/Danilo
Grazie per la vostra commovente fiducia! Che comunque, aggiungo sempre, fregandomene della modestia, è assai assai ben riposta… (soprattutto perché sapete bene che sono in buona fede: la volta che topperò una recensione, sarà perché in quel caso i nostri gusti saranno stati divergenti, e non perché avrò ricevuto in cambio denari o favori da qualche Strunz…)
* G. A. Monte
Sì, ti sapevo “leggermente” antirothiano… del resto anch’io, pur continuando a ritenerlo uno scrittore di statura-Nobel, non ho mai mancato di accusarlo di essere, in alcune parti dei suoi romanzi, un po’ noioso, prolisso, estenuante… Ford è un grande, e mi fa piacere ti sia garbato Dagerman… comunque la mamma ha dei buoni gusti…
Ciao! :)
* Refuge
Non solo si vantano di attingere al volgo, ma mi è capitato di leggere interviste di pagliacci che si vantavano di ricorrere al copia e incolla!… Circa la tua domanda, anche se questo non è uno di quei romanzi furbetti che paiono già sceneggiature, io credo che in fondo sia filmabile… a patto che il regista sia un grandissimo, e chi cura la sceneggiatura ancor di più…
* Enzo
Il bello è che te lo sbattono in faccia, con l’arroganza degli intoccabili. Pensa che uno dei nostri maggiori critici ha potuto scrivere, senza venire licenziato né internato, che (testuali parole) “uno sacrittore non deve essere intelligente”!!!!. Franzen, che mi sembra intelligentino anziché no, qui a Mafiopoli avrebbe fatto l’imbianchino!
Grazie come sempre per i tuoi mostruosamente enormi complimenti, e ciao!
* Cirano
RispondiEliminaIl primo problema è che sembra essersi instaurata una sorta di dittatura delle mezzeseghe. E, come dicevo ieri in un commento da Ruhevoll (Il suo post “Il nulla nella penna” ha molto in comune col mio) siamo sempre nel campo della “meritofobia”, tratto distintivo di questo mediocre paese, il paese della Fuga dei Cervelli e della Strage dei Capaci. Se le mezzeseghe esercitano un Potere, perché dovrebbero dare spazio a non-mezzeseghe? Gli scombinerebbero i giochi e gli affari! (Se saltano fuori 4-5 nuovi autori geniali, poi come fai a continuare la distribuzione e lo scambio di premiozzi, pubblicità, recensioni e favori per i tuoi picciotti?)
Altro problema non da poco è che questi, sempre gli stessi, controllano anche i giornali e le tv, e quindi anche lì, non solo decidono chi pompare, non solo ottengono più o meno gratis lenzuolate di spazi pubblicitari – e questa è vergognosa slealtà – ma possono persino esercitare un potere di VETO e censura: ad alcuni editori mediopiccoli (ma seri, ma onesti, ma scomodi) è capitato di vedersi rifiutare l’accesso a pubblicità a pagamento!!
* unwise
In realtà, anche quando sono propositivo (che è l’atteggiamento migliore, hai ragione) non manco di assestare qualche stoccata ai Burini a Vento. Un colpo al cerchio e uno alle buttan…ehm… e uno alla botte… :)
* Giada
Sì, ho sempre pensato che la fruizione dell’Arte sia a sua volta un atto creativo, e in particolar modo la lettura, dove il fruitore mette così tanto di sé stesso, sia come immaginazione che come profonda psicologia…
Mi sa che al secondo libro che nomini darei un voto altino pure io… :-))
Buon fine settimana (buona domenica, oramai…) anche a te!!
* 4EverInter
Provo a tradurre io il messaggio di questa carissima nuova amica, così eventualmente potrai correggere qualche imprecisione: “Zio Scriba, grazie per le tue parole. È sempre molto bello venire qui a leggerti”.
Un abbraccio (questo lo dico io adesso a te) :D
p.s. tastiera dispettosa: nella risposta a Enzo, me ne accorgo solo ora, mi è scappato "sacrittore" al posto di "scrittore"...
RispondiEliminaè evidente che il mio inconscio considera la scrittura una cosa sacra (senza che questo abbia NULLA a che vedere con le scritture di stampo religioso...) :)
It's Johnatan Frazen who wants to know your bank account number to do, according to our previous agreement, a payment to you.
RispondiEliminaEh, dopo una tale recensione, proprio non mi potevo esimere dallo scherzo :-D
E' da troppo tempo tra i testi nella piramide dei "libri in attesa". Spero di riuscire a leggerlo quanto prima... o prima o poi... o prima possibile... insomma!
RispondiEliminaSACRITTORE SACRITTORE, questo mi piace proprio.
RispondiEliminaCerto che la scrittura è cosa sacra. Dovremmo scolpire pagine dei libri sulla roccia delle montagne per testimoniare la presenza di intelligenza e di arte sul pianeta blu quando che finalmente la banda degli umani e umanoidi sarà scomparsa.
La scrittura è "consolatoria e afferra le nuvole", come dici alla tua maniera in un commento a un mio racconto.
Non correggerlo: lascia quel SACRITTORE.
* Vincenzo Cucinotta
RispondiEliminaDear Jonathan, my bank account number is... azz, ci stavo cascando... :)
Anche se credo che, in questi casi, più che soldi possano arrivare ringraziamenti fraterni...
Ciao Vincenzo!
(p.s. adesso non fatevi venire strane idee: il primo che si inventa un avatar americaneggiante e viene a farmi ringraziamenti fraterni in inglese, lo condanno a leggersi l'opera omnia di moccia, condanna definitiva e senza condizionale... :D)
* mia euridice
Benvenutissima a bordo, cara amica. E non preoccuparti: anch'io il libro l'ho comprato MOLTO prima di riuscire a leggerlo. Persino chi come me vive di scrittura e di lettura deve trovare il momento giusto, e non sempre è facile.
Ciao!
* Enzo
E allora che "Sacrittore" sia! :)
Dicas = consigli Zio !!!
RispondiEliminaGrazie per i tuoi consigli....( il resto si accetta;il google traduttore ha tradotto bene !!! )Um abraço e continuação de um bom domingo !!!
* 4EverInter
RispondiEliminaObrigado!!!!
(però giuro che avevo tradotto da solo, il traduttore google è una roba talmente umoristica che avrebbe fatto peggio di sicuro... :D)
Buona domenica pure a te, caro amico.
Partita equilibrata, potevamo vincere noi, potevate vincere voi, potevamo pareggiare, avete fatto due gol voi e per questo avete vinto, ne abbiamo sbagliati un paio di clamorosi noi (ahi pelopelù); sembra banale, ma non è così, se avete visto la partita. Quindi non sono inkazzato, anzi, mi sono divertito perchè è stato un vero incontro combattuto e questo è quello che conta (ne vedo solo 5-6 all'anno, come sai sono un tifoso molto poco interessato, ma Inter-Chievo non me la perdo mai, è ormai un classico). Adesso palla al centro e pedalare, lo scudetto non l'avete ancora perso ...
RispondiEliminaLo metto sicuramente in nota tra i libri da leggere.
RispondiEliminaÈ lì, ormai da qualche anno, sullo scaffale, in versione originale tra l'altro, che attende il suo turno.
RispondiEliminaMi han detto altri che è bello, che è un romanzo vero, serio, necessario.
Quando lo leggerò penserò anche allo zio Scriba.
* Ally
RispondiEliminaazz... non ti facevo a dilungarti così sul calcio con tale perizia... :D spero solo che il tuo Chievo si salvi, perché per lui provo una enorme simpatia...
* Costantino
Grazie anche a te per la fiducia... Ciao!
* Duck
Probabilmente è la mole del libro, a scoraggiare; uno contempla le 599 pagine e pensa: mattone. Ma vedrai che sarà una goduria.
Guarda che ti prendo in parola!
RispondiElimina* Adriano
RispondiEliminaallora spero tanto ti piaccia davvero, il romanzo, o mi converrà non farmi vedere a Bordighera... :-)
Sì, questo è un grande. Ho iniziato a leggerlo proprio da un paio di giorni e devo dire di esserne molto impressionato. Riesce a mantenere un equilibrio tra profondità e "popolarità", tra linguaggio sofisticato e "leggerezza", che è davvero sorprendente. Sono solo a poco più di pagina cento, ma sono già un suo fan accanito.
RispondiEliminaPer ora lo sto trovando almeno tre/quattro dita meglio di DeLillo, tanto per citare un altro "grande" post-moderno. Una specie di Jonathan Coe, ma concentrato ed elevato almeno alla quarta o quinta potenza. Una specie di Wallace, ma più facilmente accessibile.
Non mi sorprenderei se il tipo primo o poi si cuccasse il Nobel...
P.S. Baricco sta nel catalogo Feltrinelli (solo un suo saggio musicale è presente nel catalogo Einaudi). Non che questo elevi automaticamente il catalogo Einaudi... ;-)
* Il grande marziano
RispondiEliminala penso come te: per certe cose ricorda DeLillo, ma sembra avere più talento narrativo, ed è al tempo stesso un Coe più raffinato, profondo e vario (e io amo tantissimo Coe) e un Wallace meno cervellotico-erudito, e soprattutto più meravigliosamente godibile e "leggero", nel senso delle lezioni di Calvino (io al compianto buon Wallace avrei spaccato la faccia solo per quelle maledette note a piè di pagina che infestavano certi suoi scritti...)
Su Baricco ero convinto che Egli, prima di approdare a Felitrinelli, fosse un "peccato originale" dell'Einaudi, mentre invece era un Rizzolo, ma il discorso non cambia, se non è zuppa... inoltre questi puff da salotto bazzicano ovunque, ad esempio per Einaudi ha scritto una prefazione a Chiedi alla polvere di John Fante, cosa che trovo a dir poco sconcertante. Fante era un outsider pre-bukowskiano che sputava sulle mezzeseghe mafioselle da salotto, e voi la prefazione di Chiedi alla polvere la fate fare a BARICCO??!! Ma chiedete a 'sto cazzo!
e allora zio non ti faccio incazzare e lo vado a comprare!
RispondiElimina:)
* Ernest
RispondiEliminabravo, così si fa!... :-))
Credo che la salvezza sia a portata di mano ... più facile della salvezza dell'umanità ;)
RispondiEliminap.s. cosa sarebbe la A senza Inter-Chievo? ... scusa se sono andato fuori tema, ma è un incontro che per vari motivi mi ha sempre preso (amici, complici, amanti ...).
p.s. 2
Ho fatto una cronaca fedele almeno? :)
* Ally
RispondiEliminadirei di sì, ottima cronaca... e aggiungerei che è sempre stata una partita-spot per la pulizia del calcio: il presidente Campedelli è interista dichiarato, eppure dal Chievo non abbiamo mai (com'è giusto!) ricevuto favori...
Mi affido a te.
RispondiElimina* Ettore
RispondiEliminachissà come mi invidiano i governanti: tanti voti di fiducia senza corrompere nessuno... :D
Vista la tua recensione non si può far altro che accodarsi e leggere.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata!
Kylie
RispondiEliminaDi questo passo mi farete diventare uno che sposta le classifiche... :D
(anche se preferirei spostarle come Autore, ma lì, per farlo, mi ci vorrebbero altri recensori come Zio Scriba-J. Stronkabook, cioè con la mano libera e la mente onesta...)
Ti abbraccio anch'io, ciao!
Aggiunto al carrello, assieme alla nuova uscita, "Libertà"...
RispondiEliminaAccidenti, allora me lo segno anche io questo libro... :P
RispondiEliminaDa come lo presenti semba uno degli irrinunciabili.... grazie per averlo segnalato!
Grazie del consiglio! Leggerò!!
RispondiElimina** Ale e Goccia
RispondiEliminagrazie anche a voi per la fiducia nei miei consigli...
* Selena
benvenutissima a bordo, mia nuova lettrice... io intanto ti aggiungo al blogroll (anche se ormai è così spaventosamente dilatato che farei prima a segnarmi i blog da NON leggere... :D)
siccome andavo di fretta, quando ho visto il post mi sono detta: è lungo, ritorno stasera. Poi ho visto la copertina del libro. Ed eccomi qua!!! L'ho letto l'ho letto l'ho letto e confermo quello che hai scritto, persino la parte in cui dici che si legge con lentezza. Perché non è di immediata comprensione, con questo libro non puoi distrarti. Ma ti gusti parola dopo parola con grande piacere. Non è il solito romanzo con la solita trama. Ho comprato anche Libertà, ma se la critica lo osanna il pubblico che ha amato Le Correzioni lo sta bocciando. Tu l'hai letto? GRAZIE PER AVER RECENSITO QUESTO LIBRO!!! P.S. ora sono davvero di fretta!!! ;)
RispondiEliminaEro troppo curioso del dieci: non ho resistito:-)
RispondiEliminaho visto che ne parla anche il grande marziano, vedrò di recuperarlo.
Prima di aprire il blog leggere mi piaceva parecchio. Adesso ho un pò tralasciato questa bellissima occupazione, ma la tua recensione mi sprona a ritornarci: un 10 non si assegna mica facilmente! Quindi grazie per il consiglio, zio Scriba, la prossima volta che entrerò in una libreria passerò velocemente davanti ai banconi con le Tamaro italiane o del Kansas per puntare dritto su Franzen. Ciao!
RispondiElimina* TuristadiMestiere
RispondiEliminano, Libertà non l'ho ancora comprato... la lista è sempre così lunga... grazie per essere passata!
* Ferruccio
io e lui abbiamo ordito una congiura interplanetaria per far leggere questo romanzo... :)
* Ninfa
giusto essere selettivi sulle letture (e soprattutto detamarizzarle... :D)
servirebbe più aiuto per andare a colpo sicuro, ma purtroppo dai critici prezzolati non possiamo aspettarci molto, dobbiamo aiutarci fra di noi... :-))
Ciao carissima!
ho il sospetto che sarà il prossimo romanzo che leggerò...però devo dirti che, va bene che l'ho letto tanto anni fa, ma alcune cose di baricco mi sono piaciute. tipo castelli di rabbia. poi leggendolo ora non so, mi sono molto abituata alla letteratura americana, magari baricco mi sembrerebbe una ciofeca. però 10 anni fa mi è piaciuto. anzi, ti dirò. uno tra i suoi ultimi romanzi (che non ho letto) è uscito a puntate su la repubblica qualche anno fa. e io mi fido tanto delle recensioni di repubblica, del venerdì, di d. (infatti poi non l'ho comprato, vabbè)
RispondiElimina* polly
RispondiEliminaDiciamo che in italia c'è di molto peggio, questo sì, e che alcuni suoi libri arrivano (quasi) a salvarsi... ma romanzi come Senza Sangue ed Emmaus sono offese all'intelligenza, all'arte narrativa e alla parola Scrittore...
Sulle recensioni della grande stampa italiota, essendo parte in causa ti dico solo questo: io sono Don Chisciotte e loro i Burini a Vento, che si flettono verso dove il vento (mafiosello) tira... :)
Complimenti, Zio Scriba, per lo stile e per il contenuto... della serie "quando oltre il pacchetto, ti aggrada anche il regalo!"
RispondiEliminaVerrò a trovarti spesso.
Silvana Planeta.
* Sivana
RispondiEliminaBenvenutissima a bordo! Sono già stato a sbirciare là da te, e qualcosa mi dice che sarà un leggersi reciproco...
Per intanto ciao!
segnato!
RispondiEliminacaro Zio, Dino Campari, concordo in pieno
RispondiEliminacon il tuo ragionamento...'azz...ho letto
un anno fa LE CORREZIONI e l'ho trovato un
libro scritto con cognizione e coi
controcoglioni- che quando
lo leggi dici: cazzo questo è uno scrittore...
sul discorso Einaudi poi, porca troia, ce ne
fosse uno di italiano che valesse la pena, che
si avvicinasse anche solo minimamente agli
"stranieri" che pubblica...
mi sembra un po' l'Inter...(e io poi sono un
simpatizzante...ex-curva: Brianza Alcolica -
negli anni '90) - tanti ottimi stranieri, e
qualche italiano di richiamo...ah ah ah...
comunque, se solo ci potessero dare l'occasione,
mica solo a noi...qualcuno in Italia coi
controcoglioni ci sarà, no??...a me affascina
parecchio la letteratura americana - del '900
ma anche degli ultimi anni...a loro è permesso
"osare", a noi invece tarpano le ali...appena
ho provato a fare qualcosa di diverso, mi hanno
sempre detto: e no!, in Italia devi scrivere
così e cosà, se no non ti compra nessuno!...
ma io provo a scrivere come viene...che tanto
mica devo dimostrare chissà che...voglio dire...
mica devo vendere 1 milione di copie alla volta
come quel figlio di papà di Ammaniti...
'azz: ma ci pensi a Palahniuk come scrive?,
Bret Easton Ellis, E.F. Wallace (pace
all'anima sua), lo stesso Franzen, Leavitt,
Eggers e insomma, tutta l'ultima sfornata,
loro vanno avanti per la loro strada, e vengono
lodati in patria e riconosciuti come "innovatori"
e a noi invece ci pigliano per le palle,
e stringono...
bastardi...
se stringono...
e fanno male...
alla prossima caro...
Placido Di Stefano
aka
Dino Campari
* Dino Campari
RispondiEliminaGuarda caso, ho appena letto un articolo che spiegava come la narrativa italiana contemporanea, per gli americani, semplicemente NON ESISTA... E te credo... Queste generazioni di editors arroganti e onnipotenti ma ben poco capenti, e Nemici (o invidiosi?) del Talento hanno fatto sì che oggi "scrittore italiano" sia più o meno una contraddizione in termini... Vabbè, continueremo a leggere americano, e a scrivere come ci pare per i pochissimi eletti che avranno il piacere di leggerci... Certo fa una bella rabbia sapere che negli States per "ultimo scrittore italiano" si intende Primo Levi... e dopo? Dopo abbiamo fatto harakiri, per favorire la politicizzazione e il nepotismo e le raccomandazioni e i prodottini commerciali d'infimo livello...
Grazie per il bellissimo contributo, caro amico e collega: e mi raccomando, continua a resistere anche tu...