non amarmi ti meno
Ardevo in la biemmevù benimboscata al buio a cm pochi dal mio malassortito e non corrisposto ammòre (io nella mia fase Jane, lui sempre Tarzan, ma meno sofisticato e istruito, più trinariciuto, più Cito imburgnito, e pure maledettamente cocciuto) quandecco telefonò l’intempestivo Ezequiel
Aló, como va?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e tu?
Chiedigli come sta, s’intromise il mio malassortito ammòre
Il mio malassortito ammòre mi chiede di chiederti come tu stai, o intempestivo Ezequiel
Bene, grazie, e lui?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e lui?
Lo so che repetita scassant, ma del resto riattaccare in faccia a un amico è cosa che a livello galateiale non si fa, linasotis stradocet
Laocoonte per cui spensi
Ti dissi ti amo e tu rimanesti esterrefatto come uno stronzo uscito di bocca, cioè col permesso di linasotis cagato contromano. Poi arrivò la tua risposta e io rimasi tume fatto. Ti dissi ti odio e tu mi dicesti OK, questo è accettabile. Eppure credevi nell’amore universale e ti piaceva quel signor cristo. Ti diedi un bacetto piccino e lieve sul labbrotto e tu con un pugno mi facesti volare quattro denti dei più belli tra cui proprio il mio preferito contro il parabrezza interno della biemmevù. T’appioppai una pappina spaccanaso e tu dicesti OK, questo è già più normalino-omologatino, finalmente un gesto schietto da ometto perfetto – che ce l’avresti un fazzoletto por la sangria nasàl?
Ma de nuevo, mierda y vacca merenda, l’intempestivo Ezequiel
Ola, cioè s-ciaos, como vas?
Mira che il movìl es spentolinos!
Bene, grazie, e tu?
Aggia skassat’a miinkya!
Bene, grazie, e tu?
Simulai un ictus alle batterie.
Eravamo sempre lì, mi sdentàt, yu epistàss (ma come ci eravamo arrivati a imboscarci così bene? allora inconsciamente ci stavi, brutta checca repressa?) me Yanez corretto Marian, tu Sandokaz, ma più bruto, più rude, più puzzolente, atto a difendere la tua macha pisellonità anacronistica a colpi di scimitarra scorbutika e fetente
Mi vuoi un po’ di bene?
Boh
Un po’ di pene?
Passo
Bacino?
Ti ammazzo
Cazzotto in testa?
Yess
Ma di che segno sei?
Lattuga
Questo spiega tutto
Cioè?
Che ne so. Mai stato attento, alle spiegazioni
Provai con una carezzuola, e mi ammollasti una cazzuolata di quelle che arrivano di taglio nelle balle, frastagliandole. Ti assestai un bel calcione nel culo che così da seduti non so come ci ebbi riusciuto e tu mi dicesti OK, finalmente un comportamento non dico da maschio ma almeno, perdiana, da uommmo. Eppure credevi n’il dolce clito universale e nella bellezza senza pari dell’amore. Ti regalai una rosa e tu mi denunciasti delatore al telefono macho. Eppure pergabbana avevi sempre detto di non sapere il numero. Ti dissi Guarda che meraviglioso planar di gabbiani nel crepuscolo e tu mi sputasti in bocca. Ti dissi Fffiuuuuu, ardakeffffffiiga! mentre passava la tua mamma, e tu mi dicesti Forse non sei del tutto senza speranza, ex amico mio, e comunque vaffanculo e beccati ‘sto gancio alla bocca dello stomaco e non farti più vedere, brutto finocchio. (Hai ragione, scusa: tua mamma non è figa. È un cesso umano che mollami, anzi, scrofigno. Altri due denti). Ma perché rifiuti di godere assai mediante stimolazione digitale del tuo perineo sulla biemmevù benimboscata al buio che non ci vede nessuno, per colpa di uno stolto pregiudizio viriloide? Se il tuo dio non avesse voluto farci godere non avrebbe dato un punto G financo ai cazzoncelli, o quantomeno non lo avrebbe piazzato da quelle parti lì!, postulai. Allora tu come risposta volesti stimolarmi un’altra settina di piccole ossa gengivali, e quella mi conveniva considerarla oltre che un uppercut una risposta definitiva, giacché i dentini cominciavan a scarseggiare, e l’effetto di tanto affetto a influire su certe consonanti della mia dizione
Sulla biemmevù si creò un grandevuoto, riempito solo dalla scoreggia di cui mi omaggiasti prima di scendere furibondo e petente. Incisivi e premolari a parte, non una grandeperdita per me, ma una doppia perdita (di Me e di gas) for you
Ti consigliai una visitina da mio cugino, il famoso gastropetologo (vetero etero, vai tra)
Ti chiesi anche perché diavolo scendevi e te ne andavi, visto che la biemmevù era la tua, ma tu non volesti sentir ragioni e io pensai di correre a rivendermela
Tornatore indietro ti facesti per dirmi una robina
Stavi forse insinuando che il mio subconscio è frocio, visto che la macchina era mia e guidavo io e son venuto a imboscarmi con te?!!
Che ne so
Allora tienti il mio subconscio e la biemmevù e andatevene affanguglia tutti e tre
Posso rivenderla?
No, mangiala
E con cosa la mastico?
A quel punto ero talmente ferito e contuso e sballottato e sanculotto da non capirci più un cristo, e allora in quella mi apparve un tizio e disse Vedo che la mia storia non ti ha insegnato proprio nulla
Ma come, non capisco
Dico, sapevi di giovanni e ci provi lo stesso con diegubaldo? Se è andata male a me, come speravi andasse a tu, che sei fetecchia di polvere e polvere tornerai, e scaracchio di cenere nel mio portacenere?
Non capisco.
Vedi di svegliarti!
Cioè?
Ti sto chiedendo, sapevi di giovanni?
Diciamo di sì, lo assecondai.
E per cosa credi che mi abbiano appeso?
Va bene, ma tu chi cavolo sei, che non capisco più un cristo?
Sono per l’appunto l’invan summenzionato unto e non caputo
Presi uno spillo e feci scoppiare l’apparizione
Mentre cercavo denti sul tappetino ritelefonò l’intempestivo Ezequiel
Uélla, come va?
Egne, accie, e u?
Bene, grazie, e tu?
Egne, accie, e u?
Bene, grazie, e tu?
Sfanculai e riagganciai (cara linasotis, quando ci vuole ci vuole) ma poi tu ti rifacesti tornatore indietro (2 maroni) e mi dicequi Va bene mi hai convinto sono tuo baciami carezzami proteggimi sposami riempimi di coccole leccami succhiottami penetrami sfondami sgonfiami fammi, fammi di tutto e fallo presto che più non resisto ammoremmìo!
Spiacente, risposi, tempo scaduto, è orora terminata la mia fase Jane, ho giustappunto appuntamento fra due minuti e un quarto con tua sorella per una trombatella regular vaginella
Fin troppo prevedibboli la tua reazzzione:
denti finiti, storiella pure
fimmafo: foenfen fuffu
Aló, como va?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e tu?
Chiedigli come sta, s’intromise il mio malassortito ammòre
Il mio malassortito ammòre mi chiede di chiederti come tu stai, o intempestivo Ezequiel
Bene, grazie, e lui?
Bene, grazie, e tu?
Bene, grazie, e lui?
Lo so che repetita scassant, ma del resto riattaccare in faccia a un amico è cosa che a livello galateiale non si fa, linasotis stradocet
Laocoonte per cui spensi
Ti dissi ti amo e tu rimanesti esterrefatto come uno stronzo uscito di bocca, cioè col permesso di linasotis cagato contromano. Poi arrivò la tua risposta e io rimasi tume fatto. Ti dissi ti odio e tu mi dicesti OK, questo è accettabile. Eppure credevi nell’amore universale e ti piaceva quel signor cristo. Ti diedi un bacetto piccino e lieve sul labbrotto e tu con un pugno mi facesti volare quattro denti dei più belli tra cui proprio il mio preferito contro il parabrezza interno della biemmevù. T’appioppai una pappina spaccanaso e tu dicesti OK, questo è già più normalino-omologatino, finalmente un gesto schietto da ometto perfetto – che ce l’avresti un fazzoletto por la sangria nasàl?
Ma de nuevo, mierda y vacca merenda, l’intempestivo Ezequiel
Ola, cioè s-ciaos, como vas?
Mira che il movìl es spentolinos!
Bene, grazie, e tu?
Aggia skassat’a miinkya!
Bene, grazie, e tu?
Simulai un ictus alle batterie.
Eravamo sempre lì, mi sdentàt, yu epistàss (ma come ci eravamo arrivati a imboscarci così bene? allora inconsciamente ci stavi, brutta checca repressa?) me Yanez corretto Marian, tu Sandokaz, ma più bruto, più rude, più puzzolente, atto a difendere la tua macha pisellonità anacronistica a colpi di scimitarra scorbutika e fetente
Mi vuoi un po’ di bene?
Boh
Un po’ di pene?
Passo
Bacino?
Ti ammazzo
Cazzotto in testa?
Yess
Ma di che segno sei?
Lattuga
Questo spiega tutto
Cioè?
Che ne so. Mai stato attento, alle spiegazioni
Provai con una carezzuola, e mi ammollasti una cazzuolata di quelle che arrivano di taglio nelle balle, frastagliandole. Ti assestai un bel calcione nel culo che così da seduti non so come ci ebbi riusciuto e tu mi dicesti OK, finalmente un comportamento non dico da maschio ma almeno, perdiana, da uommmo. Eppure credevi n’il dolce clito universale e nella bellezza senza pari dell’amore. Ti regalai una rosa e tu mi denunciasti delatore al telefono macho. Eppure pergabbana avevi sempre detto di non sapere il numero. Ti dissi Guarda che meraviglioso planar di gabbiani nel crepuscolo e tu mi sputasti in bocca. Ti dissi Fffiuuuuu, ardakeffffffiiga! mentre passava la tua mamma, e tu mi dicesti Forse non sei del tutto senza speranza, ex amico mio, e comunque vaffanculo e beccati ‘sto gancio alla bocca dello stomaco e non farti più vedere, brutto finocchio. (Hai ragione, scusa: tua mamma non è figa. È un cesso umano che mollami, anzi, scrofigno. Altri due denti). Ma perché rifiuti di godere assai mediante stimolazione digitale del tuo perineo sulla biemmevù benimboscata al buio che non ci vede nessuno, per colpa di uno stolto pregiudizio viriloide? Se il tuo dio non avesse voluto farci godere non avrebbe dato un punto G financo ai cazzoncelli, o quantomeno non lo avrebbe piazzato da quelle parti lì!, postulai. Allora tu come risposta volesti stimolarmi un’altra settina di piccole ossa gengivali, e quella mi conveniva considerarla oltre che un uppercut una risposta definitiva, giacché i dentini cominciavan a scarseggiare, e l’effetto di tanto affetto a influire su certe consonanti della mia dizione
Sulla biemmevù si creò un grandevuoto, riempito solo dalla scoreggia di cui mi omaggiasti prima di scendere furibondo e petente. Incisivi e premolari a parte, non una grandeperdita per me, ma una doppia perdita (di Me e di gas) for you
Ti consigliai una visitina da mio cugino, il famoso gastropetologo (vetero etero, vai tra)
Ti chiesi anche perché diavolo scendevi e te ne andavi, visto che la biemmevù era la tua, ma tu non volesti sentir ragioni e io pensai di correre a rivendermela
Tornatore indietro ti facesti per dirmi una robina
Stavi forse insinuando che il mio subconscio è frocio, visto che la macchina era mia e guidavo io e son venuto a imboscarmi con te?!!
Che ne so
Allora tienti il mio subconscio e la biemmevù e andatevene affanguglia tutti e tre
Posso rivenderla?
No, mangiala
E con cosa la mastico?
A quel punto ero talmente ferito e contuso e sballottato e sanculotto da non capirci più un cristo, e allora in quella mi apparve un tizio e disse Vedo che la mia storia non ti ha insegnato proprio nulla
Ma come, non capisco
Dico, sapevi di giovanni e ci provi lo stesso con diegubaldo? Se è andata male a me, come speravi andasse a tu, che sei fetecchia di polvere e polvere tornerai, e scaracchio di cenere nel mio portacenere?
Non capisco.
Vedi di svegliarti!
Cioè?
Ti sto chiedendo, sapevi di giovanni?
Diciamo di sì, lo assecondai.
E per cosa credi che mi abbiano appeso?
Va bene, ma tu chi cavolo sei, che non capisco più un cristo?
Sono per l’appunto l’invan summenzionato unto e non caputo
Presi uno spillo e feci scoppiare l’apparizione
Mentre cercavo denti sul tappetino ritelefonò l’intempestivo Ezequiel
Uélla, come va?
Egne, accie, e u?
Bene, grazie, e tu?
Egne, accie, e u?
Bene, grazie, e tu?
Sfanculai e riagganciai (cara linasotis, quando ci vuole ci vuole) ma poi tu ti rifacesti tornatore indietro (2 maroni) e mi dicequi Va bene mi hai convinto sono tuo baciami carezzami proteggimi sposami riempimi di coccole leccami succhiottami penetrami sfondami sgonfiami fammi, fammi di tutto e fallo presto che più non resisto ammoremmìo!
Spiacente, risposi, tempo scaduto, è orora terminata la mia fase Jane, ho giustappunto appuntamento fra due minuti e un quarto con tua sorella per una trombatella regular vaginella
Fin troppo prevedibboli la tua reazzzione:
denti finiti, storiella pure
fimmafo: foenfen fuffu
Politically correct in atmosfera neo-futurista? Comunque, valida partitura di bello scrivere!
RispondiElimina...macché politico?! macché corretto?!
RispondiEliminate sei figo e basta!...non ci credi?...dai! leggimi l'elenco del telefono (non le cagate che leggono da fazio)...e vedrai come parte la mod!
:))) love always, funny face, mod
Con te ci si sganascia, te l'ho detto e a rischio di un vaffa te lo ripeto ancora.
RispondiEliminaTi garantisco che è 100.000 volte meglio leggere cose tue scritte magari poco prima che vai a dormire, che ascoltare le stronzate che adesso va spargendo Morattone dopo tre ore di tiro incorociato a colpire la bidella grassa e stronza senza peraltro coglierla, purtroppo.
ahah! ma... quanti denti gli son rimasti alla fine?
RispondiEliminabellissimo :)
* Adriano
RispondiEliminaNo, no, corretto mai: sono antiomofobo, gay onorario e cantore della bisessualità, ma piuttosto che la lagnosa melassa politically correct preferisco le barzellette sui "ricchioni" (se fanno ridere; e se non le racconta un primo ministro in carica...) :D
* mod
Quello era Gassman, che poteva leggere anche il biglietto del tram...
Comunque GRAZIE!
love, nick
* Vincenzo
Mi sa che più che un vaffa sparerò un "grazie" pure a te... Sull'altra cosa è stato illuminante leggere che il "vertice" con la pupazza è stato fatto dall'asino branca e moratti JUNIOR: probabilmente il morattone sta abdicando, ma il morattino, da bravo delfino-trotino, non è all'altezza. O comunque non è ancora pronto. E si vede.
* robidick
RispondiEliminadal modo in cui pronunciava il proprio nome direi più o meno quasi... zero. :-))
p.s. io in compenso ho sbagliato a scrivere il tuo, robydick: mi sa che mi sono rimasti zero neuroni... :D
RispondiEliminaZione, ti porto i complimenti di un paio di colleghi d'ufficio... Anche loro drogati del tuo Blog ti leggono sempre ma hanno vergogna a scrivere, quindi tocca a me fare il lavoro sporco. :P
RispondiEliminaPer l'altro discorso, se a Tokyo dovessimo andare male (toccata di palle con strizzata) forse è la volta buona che ci leviamo dai coglioni il "Pùpaz".
Un abbraccio.
LeNny
tu sei fantastico, zio. :D
RispondiElimina* LeNny
RispondiEliminaBe', se sono drogati tu ricattali dicendo che se non vengono almeno a farmi un salutino io chiudo tutto: voglio vedere, poi, la crisi d'astinenza... :D
Scherzi a parte, salutali e ringraziali!
(Vedo con piacere che Pùpaz ti è piaciuto...)
Un abbraccione
* patèd'animo
E a te uno speciale abbraccissimo stritoloso, per la fantastica squisitezza con cui mi tratti sempre. :-))
@Zione:
RispondiEliminaTranquillo domani riferisco. :)
Sisi "Pùpaz" l'ho gradito. :P
Ciauz. :)
Frastagliare le palle è da pochissimi.
RispondiEliminaMa il gastropetologo è unico.
Omaggi viverrimi!
Ma è geniale, strageniale, e carica di perle, grazie! Sei anche riuscito a farmi ridere, nella complessità del testo! Sarà costata una protesi dentaria, ma ne è valsa la pena! Bella storiella :D
RispondiEliminaFantastico. Stimo il tuo pusher ancor di piu' di te.
RispondiEliminaL'escalation baciami carezzami proteggimi sposami riempimi di coccole leccami succhiottami penetrami sfondami sgonfiami fammi, fammi di tutto e fallo presto che più non resisto ammoremmìo! mi ha fatto letteralmente crepare :D
E io, che sono nella fase Cheetah della mia vita, non posso fare altro che levarmi il cappello (stavo per scrivere "scappellarmi" ma poteva essere frainteso) davanti a un genio creativo invidiabile.
Ma dietro l'intempestivo Ezequiel si nasconde forse la sorella di cui alla trombatella regular vaginella?
RispondiEliminaMa come fai a scrivere e a ridere contemporaneamente? Mi fai un'invidia...
Colonna sonora: Edith Piaf - Mon Manège À Moi (Tu Me Fais Tourner La Tête)? :D
RispondiEliminap.s. http://www.interfans.org/forum/showthread.php?t=127407
bella lì... soprattutto il finale alla Jannacci!
RispondiElimina:))
* web runner
RispondiEliminaviverrimi ringraziamenti, mon ami!
* Andrea
non finirò mai di stupirmi, io stesso, di come la scrittura più iperbolica e demenziale sia debitrice della stretta realtà. Una volta ricevetti la telefonata della persona sbagliata nel momento sbagliato, quindi l'affrontai a cervello spento (o acceso ma sintonizzato su altre cose) e dopo il mio Come va? e il suo Bene, grazie, e tu? mi toccò con sgomento sentire la mia stessa voce che di nuovo, meccanicamente, diceva Bene, grazie, e tu?... Da lì mi venne l'idea-vertigine del Bene grazie e tu potenzialmente INFINITO... :D
* il Socio
con lo scappellamento a destra come foss'Antani?
In verità il pusher involontario dev'essere stata mia madre: anche se era una brava casalinga anni Sessanta, deve aver ingerito a sua insaputa qualche sostanza strana mentre era in attesa di me, perché sono nato già così, e sono perennemente "fuori" senza assumere niente... :-))
* Tullix
RispondiEliminano, no, ch'io sappia sono due entità separate...
In effetti la mia scrittura è per me un formidabile antidepressivo (ma lo è anche, se non soprattutto, quando scrivo cose tristi...)
* Reverend Emi
gustata la colonna sonora e letto l'ennesimo capitolo della pupazzeide. Grazie.
* unwise
un omaggio a Silvano, una delle canzoni più divertenti di sempre... bello il nuovo avatar guerresco, anche se preferivo il ragazzo con chitarra... :D
spontaneo, interessante, curioso, avvincente, improbabile, folle e a tratti anche un po' schifoso... :) insomma praticamente reale.
RispondiEliminabello. ciao
p.s. ma alla fine quale è stata la dinamica del calcione nel culo da seduti in macchina... non mi do' pace!!! ;)
* elena
RispondiEliminain effetti tale dinamica continua a risultare misteriosa pure a me... ma se consideri che in quel luogo magico squillavano telefonini spenti e apparivano divinità poi fatte scoppiare con uno spillo...
Grazie, e ciao!
Un abbraccio. :D
Ho dovuto leggere e rileggere per assaporare la tua scrittura. Particolare, graffiante, difficile, avvincente.
RispondiElimina* Luz
RispondiEliminaIntanto grazie per avermi letto e riletto!
Facendo il verso al modo di esprimersi dei critici da sussidiario, potrei dire che questi pezzi sono più "zioscribeschi" che non "pezzoliani" (brrr come suona male, ma quelli parlano proprio così...)
Diciamo che questa è la variante sperimental-pirotecnica della mia scrittura...
Sempre grandissimo Zio! Il tuo grottesco è più vero del vero.
RispondiEliminaSplendido. Meraviglioso. FANTASTICO.
RispondiEliminaPrendo appunti..certe espressioni, sicuro, le riciclo.
Citando la fonte,eh!
Mi ci volevano queste risate in questa giornata di lutto furente :(
Grazie zio :)
* Ale
RispondiEliminaGià, nel grottesco c'è sempre più verità di quanta non se ne vorrebbe. Basti pensare alla verità, in teoria sconcertante, cui si accenna nella parte iniziale a proposito di "ti amo" e "ti odio": dal primo, se detto alla persona sbagliata, possono nascere guai e tragedie; dal secondo, di solito, tutt'al più un'alzata di spalle.
* Grace
Con questi cambiamenti di look mi fai morire... così il tuo lutto rischia di essere doppio... :D
Questo è Nicola Pezzoli, grandioso!
RispondiElimina:D
* Stefy
RispondiEliminaUno dei 14 autori di questo blog mattacchione e schizzatello... :D
Ciao, da tutta questa folla che affolla la mia testa! :D
questo pezzo l'avrò letto cinquanta volte( fa parte delle stampe clandestine) e ogni volta mi fa allocchire.Sei bravo zio,tienti bene abbi cura di te,ho voglia di abbracciarti.
RispondiElimina* fizzi
RispondiEliminaGrazie, carissima amica. Per quel che può valere un abbraccio virtuale, io ti abbraccio adesso!
Stavo guardando Genoa - Juve, è entrato un certo Sorensen. Al che mi è venuta spontanea la domanda: Sorensen Puddu è gobbo, per caso? Così a sensazione, potrebbe anche essere...
RispondiElimina* Reverend Emi
RispondiEliminase scopro che è gobbo gli sottraggo un altro paio di denti anche se li ha finiti... totalino denti da zero a MENO DUE... :D
Bellissimi i complessi e sofisticati dialoghi, dimostrazione inconfutabile dell'esistenza dell'anima.
RispondiEliminaGrazie Nicola!
Non so che cosa penserà e dirà adesso il delfino-trotino. il Morattino prence ereditario. Non so cosa dirà adesso il vecchio Morattone delfone-trotone. Ho paura che non succederà niente e il dopo Verona sarà come il prima Verona, cioè un sacco di balle e di stronzate, dette in assoluta libertà, tipo "fiducia illimitata in Bernitez" roba così.
RispondiEliminaAspettiamo ancora tre sere, arriviamo compatti a mercoledì sera, quando entrerà in campo il Twente. Aspettiamo e vediamo cosa succederà.
Se si perdesse -come temo- e il ciccione lardoso e bavoso rimessee sulla nostra panchina, sarebbe da fare la marcia su Milano per la rimozione forzata di tutto il gruppo dirigente.
Ad majora gente, ad majora.
* giacynta
RispondiEliminaSono io che ti ringrazio, cara amica: senza persone come te, noi scrittori ci saremmo estinti già da qualche anno... (e proprio oggi riflettevo su una piccola, curiosa, coincidenza: il commento più bello e più generoso, su ibs, a proposito del mio romanzo, è firmato da un certo Giacinto...)
* Vincenzo
ad malora, temo...
Guarda un pò questi fiori! Vado a vedere il commento, è davvero una curiosa coincidenza. Ciao!:-)
RispondiElimina* giacynta
RispondiEliminascoprirai una vertigine da Paul Auster allo stato puro, nel senso che lo stile del più recente, carinissimo commento puzza di Canalina lontano un miglio: fosse davvero lei, avremmo forse il primo esempio al mondo di protagonista di un romanzo che si vendica dell'autore dandogli un brutto votarello su internet... :-))))
Bello bello bello bello bello bello bello (tanti bello per tutti i denti lasciati nell'abitacolo, e anche di più). Pirotecnico è aggettivo giusto anche se non bastevole. Bella l'onda continua che si alza e che decresce e che si alza ancora e che alla fine si infrange ridendo. Un grande abbraccio. Cristiana
RispondiElimina* Cristiana Curti
RispondiEliminagrazie grazie grazie grazie....
abbraccio gigante ricambiato!
L'ho letto due volte. A tratti, nell'andamento delle parole e del ritmo mi ricorda il Verga. E' da pochi scrivere così.
RispondiEliminaHo letto! E' sufficientemente rabbioso. Può essere come dici tu. Certo, bisogna riconoscerle la conoscenza dei classici!
RispondiEliminaBacio.
* Alberto
RispondiEliminaAnche se citi un nome un po' troppo grosso (che in parte mi lusinga e in parte mi imbarazza) sono sempre più felice di averti fra i miei lettori. Merci!
* giacynta
Già: chissà che frecciata intelligentona credeva di tirarmi, la pseudo valentina. Secondo me non ha nemmeno letto il libro... :D
Bacio.
ahahahahaha zio mi è "venutO" di leggerlo "alla Fo"...ahahahah ,un bacio sul dente che jerimasto :) e un abbraccio al neurone ;)
RispondiEliminaMa guarda chi è rispuntato!!!!
RispondiEliminaCiaoooo, supermitico Paul!!!!!! :)