"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

domenica 26 maggio 2024

OGGI SAREBBERO STATI NOVANTA


E mi piace tanto tanto, e mi riscalda il cuore, ricordarti così. Orgoglioso di aver avuto un papà che, ultraottantenne, riusciva ancora a essere un ragazzino, felice di dondolarsi in altalena su una spiaggia semideserta in un mattino nuvoloso e ventoso. Oggi ne avresti compiuti 90, e li avremmo festeggiati come si deve, magari con una grigliata all'aperto come facemmo due anni fa per i tuoi magici 88 (ma quest'anno piove sempre...), oppure tornando in quel bel ristorantino, il Concordia, in cui ti portammo otto anni prima. (Ti ho ancora davanti agli occhi mentre soffi sulla candelina della buonissima torta di mele fatta preparare apposta per te, e mentre confidi al titolare-cameriere: "Se mi avessero detto che arrivavo a 80 anni non ci avrei mai creduto", e in questa tua frase c'era tanto sincero stupore, ma sotto sotto il retrogusto d'amarezza di esserci arrivato da vedovo). E mi viene da piangere per quest'altro giorno gioioso rimasto solo nei miei sogni. Ma poi capisco che la vera festa è stata averti accanto per tutti gli stupendi anni che hai potuto regalarci. Grazie, papà, per tutto l'amore che ancora agiti dentro di me.