Peter Cameron
Cose che succedono la notte
Adelphi
(Traduzione di Giuseppina Oneto)
Voto 9
Il contatto con un così delizioso narratore non significa solo godimento, compagnia, consolazione e conforto, ma può costituire un salutare bagno di umiltà. Perché anche se ti chiami Nicola Pezzoli, e credi (probabilmente a ragione) di essere uno dei più originali scrittori europei, anche se ritieni (sicuramente a ragione) che certi stronzetti tuoi connazionali ti abbiano sottovalutato, per non dire ignorato, in maniera clamorosa e imperdonabile, leggendo uno come Peter Cameron ti sorprendi a pensare che scrivere COSÌ TANTO BENE potrebbe risultare difficile persino per te.
Edgar Hilsenrath
Jossel Wassermann torna a casa
Marsilio
(Traduzione di Lorenza Cancian)
Voto 9-
Che quest’uomo non abbia mai vinto il Nobel per la Letteratura non fa che dimostrare quanto poco, o nulla, valgano i premiozzi conferiti agli scrittori. L’anno in cui premiarono Bob Dylan, io fui tra quelli che, a denti stretti e dopo vari ripensamenti, finirono col dire: massì, forse può starci, in fondo certi suoi testi possono essere considerati poesia… Ma più passa il tempo e più cambio idea. Nobel per la Letteratura a Dylan (e a Dario Fo) e non a Edgar Hilsenrath, a Philip Roth, a Milan Kundera, a Paul Auster, a Cormac McCarthy, a Peter Cameron, a Martin Amis? Allora abolitelo, e premiate il miglior centrino lavorato con l’uncinetto!
Romanzo meraviglioso, pungente, divertentissimo, tremendo.
Richard Ford
Rock Springs
Feltrinelli
(Traduzione di Vincenzo Mantovani)
Voto 8
Dieci buonissimi racconti americani, ambientati in un Montana freddo, cupissimo e selvaggio, che mi hanno fatto riscoprire e apprezzare Ford. Chissà perché, in seguito a svagati assaggi lontani nel tempo, lo ritenevo inferiore a Cheever e persino a Carver, mentre probabilmente è migliore di entrambi. Anche se forse sono un po’ sopravvalutati tutti e tre. Peccato per le solita, immancabile incuria e sciattoneria editoriale italiana: addirittura, in un racconto, gli indiani Assiniboin diventano, assurdamente, “abissiniboin”! Che cazzo sarebbero, gli abissiniboin, pellerossa neri?
Cameron mi attira. ..e io che credevo di leggermi nel terzetto.. ahah
RispondiEliminaCameron è scrittore di livello davvero eccelso. Se non lo hai ancora assaggiato, direi che quasi tutti i suoi libri sono consigliabili, ma in particolare, almeno per i miei gusti, il romanzo "Un giorno questo dolore ti sarà utile" e i racconti "Paura della matematica".
EliminaAdesso me i son segnati, ma c'ho un comodino di libri da leggere che mia moglie mi prende per il culo e dice che compro ma non leggo, non è vero, leggo eccome solo che compro più del leggibile.
RispondiEliminaCome ti capisco. Io, poi, da tempo concentro gli acquisti in pochissimi ordini-monstre su ibs, dopodiché ci sono libri che lascio lì e non riesco a leggere per anni, e quando poi ne leggo uno che trovo meraviglioso non so se prendermi a calci da solo per non averlo letto prima o se pensare che era destino così, che quel libro mi aspettava paziente per essere letto al momento giusto... :)
Elimina"quel libro mi aspettava paziente per essere letto al momento giusto"
EliminaEcco, da uno scrittore uno si aspetta una cosa così, il libro che sa quale sia il momento giusto per essere letto e si mette in mostra; un punto di vista diverso e alternativo. Ciao .
In effetti, se ciò che leggi ti piace e ti conquista, ne nasce una storia d'amicizia doppia: diventi amico dell'autore, ma anche del libro, perché il libro è una cosa viva, e provvista di un'anima tutta sua. Sì, un libro sa quando farsi leggere. Magari in un momento in cui più che mai ti serve consolazione, o ispirazione, o semplicemente svago.
EliminaCiao!
Tranquillo Massimo..a me prende per il culo pure il comodino.. ;)
RispondiElimina:-)))
EliminaNe aggiungo un altro al volo, lettura appena terminata:
RispondiEliminaMario Vargas Llosa
IL CAPORALE LITUMA SULLE ANDE
Einaudi.
Uno dei più grandi (e meno celebrati) capolavori di questo formidabile, immenso Scrittore.
Consigliatissimo.