"Meglio Capitano della mia zattera di storie di carta che mozzo sul ponte di Achab"

SITO ANTI COPROFAGIA LETTERARIA: MERDA NON NE SCRIVO, E MENO ANCORA NE LEGGO

venerdì 9 gennaio 2015

LIBERACI DALLA RELIGIO. E DAL FETORE PUTRIDO DELLA VIOLENZA

IL POZZO NERO DELL’ANIMA

“La religione non è l’oppio dei popoli… Magari lo fosse! 
La religione è l’odio, fra i popoli. Perché non c’è un solo 
Dio che non sia stato creato cacciabombardiere, criminale 
genocida, portafortuna dei carnefici nella mattanza”.
(Quattro soli a motore, pag 108)


Ho preferito scrivere a mente fredda (fredda per quanto possibile), per non fornire assist agli sciacalli mercanti di morte che, come certi speculatori durante un noto terremoto, si saranno scompisciati addosso nel letto all’idea di nuovi possibili mattatoi planetari, sponsorizzati dalle loro mine antibimbo.
Perché da un lato è ovvio, lo ammetto, che se avessi detto tutto quello che mi è passato per la mente a caldo, avrei obbligato qualche pecora politicamente corrotta a darmi del razzista, e ne sarei pure andato fiero. Ma d’altra parte, se teniamo il cervello acceso (che è la cosa più importante, e guarda caso quella che i nemici dell’umanità più odiano e temono) non possiamo scordare il carattere strutturalmente nefasto di TUTTE le fanfaluche mitologico-superstiziose, delle verminose tirannie scemocratiche che esse tendono a instaurare nella Storia, e delle mentalità retrograde che esse veicolano: non solo la sanguinaria idiozia di chi arriva a concepire inaccettabili abominii del tipo “occhioperocchio, mitra per vignettuzza” (che ardimentoso valore! che intelligenza!), ma anche il viscidume complice di chi facendo spallucce bofonchia “se la sono cercata”, o “dovevano scherzare con i fanti…”, magari rimpiangendo di non potersi comportare allo stesso mitragliesco modo in nome della “sua” fanfaluca permalosa (di solito sono più o meno le stesse “brave” persone che esultano di nascosto se un gay muore di aids).
Ciò però non significa che non esista oggi un problema che è “più problema” di altri. Checché ne dicano certe suorine dell’Ordine dell’Accoglienza Indiscriminata. E per non vederlo bisognerebbe avere, come si usa dire dalle mie parti, gli occhi foderati di salame.
Perché se è vero che, come dice una frase attribuita a Voltaire, “La religione è nata il giorno in cui sulla Terra il primo ciarlatano incontrò il primo sciocco”, se è pure vero che anche i buoni cristianotti si dedicavano di gran lena ad arrostire esseri umani dalle idee poco ortodosse, e che addirittura ne misero a morte di religiosissimi solo per il “grave peccato” di aver tradotto le sacrescritture in lingue “volgari” (!!), è anche e soprattutto vero che oggi certi sciocchi, pur essendo indietro centinaia d’anni (perché “secolarizzazione” e “progresso civile” sono sinonimi!), maneggiano (zampeggiano?) modernissime armi. 
Non dobbiamo però mai perdere freddezza di pensiero e capacità di discernimento, proprio per non diventare marionette dell’una o dell’altra fazione fanfaluchesca, per non chiedere in nome nostro di bombardare bambini, perché la verità vera è che se quei ragazzi di Parigi sono i veri nobili Martiri della (porca) storia dell’umanità, se davanti a loro mi inchino piangendo, è proprio perché NON si è trattato di ciò che comunemente s’intende per “martiri”, cioè non si è trattato di tristi vittime di candeggio mentale che si fanno ammazzare per non convertirsi a un diO improbabile in nome di un altro diO improbabile e poi finiscono sui calendari, ma di Uomini coraggiosi e intelligenti (un po’ matti, diciamolo, ma in senso buono), di temerari dalle facce simpatiche morti in difesa di quella Libertà che è così fastidiosa, e di cui ad alcuni fra noi sembra importare pochino: quella di Pensare, di Esprimersi, e perfino (perfino! guarda un po’!) di sorridere su tutto. Quella Libertà in assenza della quale sarebbe meglio far abortire TUTTE le donne, e chiudere per lutto ‘sto cazzo di pianeta (o lasciarlo ad animali meno dannosi e imbecilli di noi). 
Insomma, indigniamoci e incazziamoci e preoccupiamoci per l’anacronistico proliferare di questi polipi anali dell’umanità, ma usiamo per carità la nostra testa, e non facciamoci manipolare. Certa merda che tracima spaventa, d’accordo, e va affrontata con spietate bonifiche, non con chiacchiere buoniste filofecali, ma nemmeno col delirio di nuove guerre sante. Perché le reazioni fomenta-crociate di certe brave persone – che a giudicare dalla bava alla bocca non aspettavano altro – illustrano perfettamente lo splendido aforisma di Friedrich Nietzsche: “Non già il loro amore per il prossimo, bensì l’impotenza di questo loro amore impedisce agli attuali cristiani di metterci… sul rogo!” 
Attenti e calmi, dunque. E se proprio dovete combattere, che almeno sia nel nome di un Nuovo Illuminismo, e non di un oscurantismo più raffinato e ipocrita.


51 commenti:

  1. Caro Nicola, io diverse volto lo ho ripetuto che ce sono un Dio!
    Solo che viene chiamato in tanti nomi, basterebbe che tutti pensassero questo...
    solo così non ci sarebbero mai state nemmeno le crociate, e tutto il resto.
    Ciao e buona giornata caro amico.
    Tomaso

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    1. Sarà meglio che non ti dica con quali nomi lo chiamo spesso io... :)

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  2. Ti stimo, caro amico e per quello che hai scritto qui ancora di più!

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  3. A dirla in brevissimo, vorrei riuscire a non combattere affatto.. e come cristiano, credo che il Nuovo Testamento mi impedisca di "arrogare" i vicini. Certo Islam è arroccato ancora all'occhio per occhio. Cresceranno (non solo di numero..)

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    1. Il problema non è l’occhio per occhio. L’occhio per occhio stava molto più AVANTI di tante nostre leggi, perché il suo vero significato era: “Se tu mi cavi un occhio, io, AL MASSIMO, posso cavare un occhio a te! Cavarti anch’io un occhio e basta: NON massacrarti, bruciarti la casa, rubarti le bestie, ammazzarti la moglie e violentarti la figlia, ma SOLO farti la stessa cosa che tu hai fatto a me”. Quindi la logica conseguenza sarebbe: “vignetta per vignetta”. Il problema sta tutto nel “mitra per vignetta”!
      Quanto ai buoni cristianuzzi, i roghi sono venuti molto tempo DOPO le parole d’Amore e Non Violenza del povero Gesù. Il cristianesimo oggi è meno pericoloso (non sempre e non per tutti) solo perché più “secolarizzato” e civilizzato. (Ma questo non si può dire: prima di tutto perché verrebbe preso per razzismo, mentre è soltanto antropologia; e poi perché il cristianesimo stesso non ci fa una gran figura, se il suo minor pericolo è dato solo dall’esser stato diluito, edulcorato, sbiadito, disinnescato, quasi dimenticato…)

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  4. Nessun commento. Per timidezza di fronte alla difficoltà dell'argomento scottante? Per vigliaccheria, non sapendo da che parte schierarsi? O per omaggio a quei morti?
    Forse per pigrizia mentale.
    Io sono da sempre schierato per chi dice chiaro e tondo quello che pensa, costi quel che costi, in faccia ai vari poteri che ci vorrebbero mettere sotto i piedi puzzolenti -che sono la globalizzazione, il consumismo, la manipolazione finanziaria quotidiana, l'oscurantismo di certe dottrine qualunquistiche nostrane, e le becere cazzate che i preti vorrebbero venderci per parola di dio- e cioè che dice pane al pane e vino al vino, delinquente al delinquente e bugiardo al prete di provincia che predica la castità fornicando di nascosto.
    In Italia un giornale umoristico come Charlie Hebdo ce lo sogniamo, dove vengono presi per il culo non solo quei pagliacci degli Imam, ma anche i papi e i cardinali. Non si può, siete matti, e che direbbe il Watikano, che direbbero i tanti baciapile che alloggiano nel nostro chiacchieramento?
    Quindi nessuno parli e che si vada avanti così nella menzogna e nei vicoli bui della mente.
    Sento parlare certi stronzoni di ripristino della pena di morte.
    Fatelo e diventerete voi i terroristi.
    Nessun dialogo con l'Islam fintantoché l'Islam non condanna apertamente e senza se o ma le frange estremiste che stanno massacrando nel mondo gente inerme, ma nessuno tocchi Caino. In galera, in una galera separata dai criminali comuni altrimenti proliferano e non in un'altra Guantalamo.
    Guantalamo è altrettanto immorale quanto l'eccidio di Parigi.

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    1. La pena di morte è sempre stato l'argomento delle menti più ristrette, per non chiamarle in modo peggiore. Gente ignorante che non prende neppure in considerazione l'irreparabilità di un errore giudiziario in presenza di una simile pena, per non parlare del fatto che nei paesi in cui esiste si mandano a friggere pellerossa coinvolti in risse fra ubriachi e si danno ergastoli dorati a mafiosi che hanno sulla coscienza duecento morti, ma possono pure permettersi quattrocento avvocati...
      Certo non se ne può neanche più di leggere di assassini che erano stranoti e ultrapregiudicati: forse ci vorrebbe una via di mezzo fra Guantanamo e certe prigioni con libera uscita nel weekend (e rientro facoltativo...)
      Perché c'è una cosa che è più forte di me: sono contro la pena capitale, e però quando sento dire "nessuno tocchi Caino" sono sempre costretto a tradurlo amaramente con "fanculo Abele"... E fanculo Abele non mi va!

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    2. Ti leggo adesso che sono passati giorni di riflessione.
      Sì vaffanculo Abele e capisco a te. Ma insisto: nessuno tocchi Caino altrimenti sarebbe troppo semplicistico, qua i buoni -i soliti- di là i cattivi -i soliti- e ci fottiamo con le nostre mani.
      Adesso un pensierino -e mi dispiace di non poter essere d'accordo con te- su questa storia della libertá di pensiero e di espressione.
      Fermo restando che tale libertà è sacrosanta e va difesa ad oltranza contro tutto e tutti perché è il simbolo della nostra civiltà va posto un altro caposaldo, un altro simbolo de4lla nostra civiltà: il rispetto degli altri in qualsiasi forma, cioè rispetto dei costumi, della lingua, delle tradizioni e del credo religioso, chi lo abbia. Non è lecito, ma è assurdo, uccidere in nome di una Divinità o di un uomo che l'ha profetata nel mondo; ma non è lecito offendere scurrilmente quel profeta che è oggetto di devozione e di adorazione di un milioardo e settecentomilioni di uomini e donne. Ma anche se fossero solo mille e settecento, anche se fosse una tribù di poche centinaia di persone non sarebbe lecito prendersene gioco.
      Vedere poi adesso sullo stesso giornale la triade, Padre Figlio e Spirito Santo, che si inculano a vicenda con il triangolo dello Spirito che entra nel culo di Gesù, non può far ridere nessuno ma solamente schifo e reüulsione, perché quelli sono i simboli di un credo ben più diffuso, e qui si parla di oltre cinque miliardi in totale di credenti in Cristo e nella sua parola.
      Averlo fatto poi dopo la strage di Parigi, a sfidare gente che non minaccia a parole ma castiga a colpi di kalaschnikov, mettendo a repentaglio le vite di tanti innocenti, poliziotti e passanti, significa voler strabiliare.
      Per me significa solamente cinismo puro e manifestazione di testacazzite acuta.
      Quelli sono esaltati e non raffinati conversatori pacifici. Allora? Siamo di fronte all'incoscienza. Non si tratta di difendere la libertà di pensiero e di espressione ma la libertà di vivere senza il rischio di venire coinvolti incolpevolmente in una esecuzione di massa per vendicare il profeta.
      Mi sembra da pazzi.
      So che non sarai d'accordo, ma la nostra amicizia è basata sul rispetto reciproco, sulla stima reciproca, sulla chiarezza, sull'onestà dialettica e sulla sincerità e io intendo rimanere amico tuo e fedele ai miei principi che sono anche i tuoi.
      Ciao Nick.

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    3. In parte concordo. Quei vignettisti (che non smetterò di difendere per una questione di principio, anche se molte vignette non mi piacevano e soprattutto non mi interessavano) li ho anche definiti, e non in senso positivo, “temerari”, e ho fatto un esempio: se tu sai che una grotta è piena di serpenti a sonagli, e ci vai a mettere dentro i piedi per dimostrare che sei libero di farlo, forse la tua non è un’intelligentissima idea. Detto questo, non va dimenticato che di schifosi e pericolosi serpenti a sonagli pur sempre si tratta. Il rispetto poi è una bella cosa, ma credo vada guadagnato giorno dopo giorno, e non imposto né con la legge del più forte e nemmeno con leggi tout court.
      Vedi, su Fb ho fatto il mio solito esempio dell’Asinovolismo, e una persona (fra l’altro molto civile e delicata) è venuta a dirmi che se io credessi nell’Asino che vola lui non lo bestemmierebbe per rispetto nei miei confronti. Una frase molto bella e molto gentile, MA MOLTO SBAGLIATA! Se io credessi nell’Asino che vola, l’unica cosa che lui NON dovrebbe fare sarebbe impedirmi di crederci, negarmi la libertà di crederci! Dopodiché, però, se lui pensasse che l’Asino che vola è brutto, o stupido, o assurdo, o ripugnante o peggio ancora pericoloso, sarebbe suo STRADIRITTO (anzi, suoi dovere!) dirlo. A maggior ragione se lo facesse con le armi dell’umorismo e della satira!

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    4. Il paragone non regge Nick. Che l'asino non vola è chiaro a tutti, mentre il mondo si divide in un ciorca 70% che crede in un Dio, chiunque esso sia, e il restante 30% che non ci crede, ma negarlo significa che non si sottovaluta il problema. Io non lo nego perché convinta da una visitazione nell'aldilà, ma perché la logica me lo dice e la scienza non lo prova. Ma innanzi tutto potrei sbagliare, poi so che tutto quel che la scienza usa per dimostrare la non esistenza di dio potrebbe essere usato per dimostrarne l'esistenza e viceversa.
      Ciò posto, se nessuno ha il diritto di vietarmi di dire quel che sacrosantemente penso, io ho il sacrosanto dovere di dire ciò che penso nel modo meno indolore per chi non la pensa come me.
      Qui in Germany non sarebbe successo quel che è successo a Parigi, perché qui c'è la libertà di espressione come in Francia, ma il divieto di bestemmia contro la religione, la propria o quella degli altri. Non dimenticare quello che è successo qui in Germania nel secolo scorso. Qui nessuno può essere perseguitato per le sue idee religiose. In Francia se ne fregano e questa per me non è libertà di espressione, ma libertà di mettere in ridicolo quelli che non la pensano come noi.
      Io questo, con o senza legge, non lo accetto.
      Voglio poter esprimere le mie idee, pertanto debbo lasciare che gli altri esprimano le loro.
      Un abbraccio Nick, sei sempre il mio miglior amico, anche se scuoti il crapon.

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    5. Scuoto, scuoto caro amico, anche se accetto il tuo parere diverso dal mio e ricambio l'abbraccio. Dico solo che mi piacciono i tedeschi ma per fortuna l'Europa ha avuto i Francesi, perché senza Illuminismo avremmo ancora i roghi per blasfemia, che è una delle accuse più stupide, pretestuose, infondate e prepotenti che esistano, ma continuano a esistere appunto per la prepotenza del numero. E quanto al paragone che non regge, secondo me credere che se fai saltare in aria dei poveracci avrai come premio un paradiso con 75 vergini sia LEGGERMENTE più stupido e assurdo di un asinello volante... :-)
      (Per non parlare degli imbecilli che credevano, fino a pochi anni fa, che un bambino morto senza il rito stregonesco del battesimo non potesse entrare in quell'altro paradiso, quello dei cosiddetti cristiani)
      Bonne nuit, mon ami!

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    6. p.s.
      sul blog di un caro amico mi sono imbattuto nello sconcertante commento di un tizio, con cui non berrei un caffè neanche se mi pagasse un milione, che diceva di odiare chi bestemmia. Mi pare autoevidente che la più grande bestemmia è dirsi cristiani e poi scrivere “odio”. La mia visione è questa. Che vuoi farci: si vede che pur da agnostico sarò più cristiano dei cristiani, più radicale e intransigente di loro nel professare la dottrina dell’amore, senza imbastardirla coi pugni o con le sanzioni permalose, con le bacchettate da bacchettoni. Come si può non capire che i veri “cattivi” sono le pecore castigatrici, come si può non inorridire davanti a questi che vanno in brodo di giuggiole al pensiero di poter punire uno per una parola o per un disegnino? Cosa c’è di così inutilmente contorto nelle loro menti, e di sporco nelle loro anime belle? E come dimenticare che Gesù venne condannato a morte da un consesso di imbecilli bigotti in malafede proprio con l’accusa (pretestuosa) di bestemmia?

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    7. Alcuni anni fa, all'inizio della noatsra amicizia, si discusse sul blog di Silvia sulla bestemmia e io e te ci dichiarammo incalliti bestemmiatori, mandandola su tutte le furie. Non l'ho fatto per farle rabbia, Nick, io bestemmio per davvero per ogni emerita cazzata. Sembra che sia così stupido da farlo anche non credendo in dio, ma qui sta il bello: mi piace il moccolo, il porcone, mi sgrava dalla momentanea rabbia, mi placa ecco. E allora parto in anticipo: forse non ci sei e allora amen, ma se ci fossi tiè beccati questa, e questa e quast'altra e vaffanculo.
      Viva l'illuminismo francese, viva la rivoluzione, ma credimi, quelli di adesso sono lontani parenti di Danton e anche di Napoleone, così come noi italiani siamo lontanissimi discendenti di Catone e di Cicerone, di Orazio e di Virt´gilio e di Giulio Cesare, e soprattutto sti fiorentini di oggi -e l'allusione è chiarissima- sono stralontanissimi discendenti dei Medici e di tutti i grandi fiorentini con Dante in testa.
      Vado avanti con l'abbraccio. Ciao Nick.

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    8. Ecco, qui mi sei talmente piaciuto che mi verrebbe da chiudere con un bel, colorito bestemmione amichevole. Ma non lo faccio perché sarebbe troppo scontato, troppo telefonato. Preferisco ringraziarti per la bella chiacchierata, e riabbracciarti, caro amico!

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  5. Nick, sono d'accordissimo con te.
    Sicuramente l'episodio francese ora sarà strumentalizzato, usato come bandiera.
    Io voglio solo sperare che invece dal sangue di Charlie si rifletta sul concetto di libertà, anche per quanto riguarda l'Italia. E che la gente che ora si è indignata (giustamente) per quanto avvenuto, non s'indignerà poi se nasce una rivista come Charlie qui da noi.
    Quanto ai tre tizi, devono essere puniti. Quanto l'ignoranza si fa armata, ecco che succede.
    Come li punirei? Nel modo più satirico possibile: costretti a sfilare per strada con addosso le copertine del giornale. Umiliati nella loro stessa assurdità, anche se fossero pedine di un innesco più grande e fatto con ben altri intenti.

    Moz-

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    1. Temo che anche stavolta il mondo culturale italiano saprà distinguersi per il record di profilo più basso, più ambiguo e più furbetto, per non dire più stro***.

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    2. No, dai... chissà che non rispuntino fuori le gloriose riviste del passato.

      Moz-

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    3. Speriamo, ma io mi riferivo alle reazioni del mondo culturale, che dalle nostre parti, quando c’è di mezzo un valore assoluto come la Libertà d’Espressione, sono sempre incredibilmente tiepide, opportunistiche, bigottelle, paracule e infingarde.

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  6. come sai benissimo, sulla religione la penso come il buon Thomas Jefferson (la cosa peggiore che possa accadere a un popolo). nondimeno, non mi sento per nulla rappresentato da charlie hebdo: a me sembra una voce non dissimile, fatte le dovute proporzioni, a quella di coloro che critica (siano imam, papi o guru). è una voce che "predica ai già convertiti". non so se si possa chiamare satira qualcosa che non ha niente di costruttivo, e che mi pare, anzi, piuttosto arrogante. forse sbaglio io, ma la satira vera dovrebbe servire a far pensare, e magari di conseguenza sorridere, proprio coloro a cui è diretta (che magari dopo un po' capiranno di chi e cosa ridevano), dovrebbe avere la sottigliezza e la classe di piacere ai suoi stessi bersagli. non dovrebbe avere lo scopo unico di farli incazzare, anche, e soprattutto, perchè facendoli incazzare si ottiene veramente poco.

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    1. Posso essere d’accordo nel merito (anch’io ho parlato di temerarietà), ma la questione è ovviamente di principio. Le vignette sono un pretesto (posso trovarle brutte o non interessanti o inopportune o in qualche caso stupide persino io, ma esse restano simbolicamente a difesa di una linea di confine che non può e non deve essere tirata indietro). E se l’Europa si autocensurerà per eliminare i pretesti, non se ne verrà fuori più, perché a ogni pavida concessione gli assassini fanatici ne troveranno di nuovi, in un bullesco e carognesco e prepotente crescendo: arriveranno ad abbaiare minacce per un film in cui semplicemente compare una donna che guida una macchina, o un libro il cui protagonista beve whisky o anche solo una birra, o una canzone che nel ritornello dice “mioddio”, anche se magari lo dice in uno sconosciuto dialetto scandinavo…

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    2. Concordo pienamente: trovo sbagliato e pericoloso (oltre che impossibile) tracciare una linea di confine. E' anche vero che a volte la satira o il libero pensiero vanno oltre e diventano bestemmia o puro insulto nei confronti di chi crede in valori diversi dai nostri. A quel punto si possono e e si devono a loro volta spernacchiare.
      Il problema è che la maggioranza delle persone di fronte a queste questioni sa solo sbraitare o insultare senza formulare pensieri compiuti, quando non fa di peggio.

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    3. Ho sempre pensato che l'unica vera bestemmia sia ritenere che un essere, che si suppone onnipotente e perfetto, si possa "offendere" per una bestemmia. E anche nell'ipotesi assurda che egli (oltre ad esistere) potesse offendersi, non ci penserebbe poi da solo a vendicarsi?
      Queste pelose e prepotenti permalosità sono sempre pretesti di menti grette e contorte per "castigare" a destra e a manca, o di menti maligne per imporre terrore e potere.

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  7. In questi giorni non faccio che sentire gente che dice: "E' stato orribile, come può un essere umano fare... come può un essere umano freddare..." e ogni volta penso: "Ma nessuno si è accorto che gli esseri umani fanno di queste cose da sempre? E nemmeno uccidere 12 persone, ucciderne 2000, cosa tra l'altro successa questi giorni in Africa e scritta in pagine improponibili di giornali".
    Oppure sento dire: "Questi non sono esseri umani, sono mostri, adesso vedranno, adesso capiranno chi comanda" e allora mi cadono le braccia e penso che: "Sono proprio esseri umani come me, te e chiunque altra persona su questo pianeta, è questa la cosa grave, ma ancora più grave è il modo di porsi in relazione a quest'evento".
    Io sono indignata, sono arrabbiata, sono anche triste, però non ho mai pensato di sterminare questa gente, ho pensato piuttosto di continuare a scrivere e a fare satira, di continuare ad essere una persona con una mente propria e idee proprie. La mia mente, le mie idee, non me le potranno togliere, la libertà a cui siamo stati abituati è radicata in noi ed è questo che fa paura ad Al Qaeda, allo Stato Islamico o chicchessia; non certo un Kalashnikov, di quelli ne hanno tanti!

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    1. Più umani di così… Come diceva Eugène Ionesco, l’umanità fa ORRORE. Ma la sua possibile salvezza sta proprio nel fatto di poter SENTIRE questo orrore di sé (perché l’assassino è anche in me e in te, così come in me e in te stanno pure le vittime, tutte) e sognare qualcosa di meglio, sperare in qualcosa di meglio, adoperarsi per qualcosa di meglio. Possibilmente QUI, e non in futuri paradisi immaginifici…

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  8. Non c'è nulla da fare, a mio parere, Tutto continuerà ad avvolgersi su se' stesso, da una parte e dall'altra.
    Troppo poche sono le voci pacate e ben sappiamo che coloro che urlano e accusano, saranno sempre i più ascoltati e seguiti.
    Cristiana

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    1. Soprattutto poche voci che si sforzano di correre il faticoso rischio di pensare con la propria testa. Mi ero messo a leggere i commenti sotto le notizie delle agenzie, ma ho dovuto smettere: novantanove su cento sono pappagalli che ripetono a memoria idiozie orecchiate altrove, e quel che è peggio pappagalli che per magia si dividono sempre in due opposte fazioni, da cui deriva un baccano insopportabile e assurdo.

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  9. Ribadisco, "Preferisco morire in piedi, che vivere in ginocchio"!((Stephane Charbonnier)

    Desidererei anch'io poter lasciare il mondo ad animali meno dannosi e imbecilli di noi.

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  10. In una società giusta nessuno può sentirsi autorizzato in nome di un principio religioso a uccidere il prossimo. Ciò premesso, mi sarei aspettato dagli islamici non violenti una presa di posizione netta e decisa contro il fondamentalismo... cosa che è avvenuta solo in parte e con molti distinguo per giunta... Prevedo tempi duri per la civile convivenza. Temo che la presenza islamica in Europa sia a un bivio, integrarsi o entrare in un conflitto che non vedrà nè vincitori né vinti. Chiaramente anche gli europei devono fare la loro parte. Non sarà facile, ma l'unica via pacifica è l'integrazione. L'alternativa è una guerra tra bande.

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    1. Queste prese di posizione sono sempre rare, poco nette e ambigue. L'integrazione pacifica è un bell'auspicio, ma bisogna volerla tutti, o almeno volerla in tanti.

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  11. Sono rimasto inorridito da quello che è successo a Parigi, caro Nicola! Ma sono rimasto inorridito anche dopo da quello che questa assurda morte è riuscita a scatenare all'interno del fascistume mentale italico. Tutti carnefici, pena di morte che torna in auge, tutti che vogliono ripulire l'Italia, tutti che citano la Fallaci che a me è sempre stata in quel posto, o che si fregiano di essere Charlie anche loro. Vermi e basta! Esattamente come i terroristi! Ma tutti, tutti quanti! C'è anche la Turchia e i Curdi massacrati ogni giorno. Ci sono i palestinesi tenuti sempre sotto mira. Ci sono le donne massacrate dai talebani. Ma i media decidono loro che cosa è meglio dire e cosa tacere.

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    1. Capisco cosa vuoi dire, ma non tutti veniamo manipolati, non sempre, e io rivendico la genuinità della mia commozione. Mi è bastata una scarna nota d’agenzia di stampa (che mi ha lacerato l’anima come una tempesta infernale dopo che per due giorni ero rimasto senza connessione) per venire toccato e scioccato nell’intimo da questa cosa. Come sempre mi accade, non ho guardato niente in tv, non ho ascoltato niente alla radio, non ho cliccato su filmati youtube, perché io degli sciacallaggi mediatici infarciti di pubblicità e di opinioni a manovella me ne infischio. Ho solo letto qualche spizzico di giornale il giorno dopo.
      La nostra empatia deve PER FORZA essere selettiva, o dovremmo vivere ogni singolo istante in lutto stretto: ogni minuto almeno una persona muore nel mondo in modi più o meno violenti o ingiusti. Ti capisco, perché pure io ricordo di essermi scandalizzato quando tutti piangevano la morte di un motociclista che non avevo mai sentito nominare, e se ne fregavano, ad esempio, dei poveri schiavi assassinati sul lavoro in quegli stessi giorni. (Così come mi scandalizzo quando vedo che a nessuno frega niente di quei pescatori indiani accoppati a fucilate “per sbaglio”…)
      Ma io mi sento davvero Charlie, mentre ancora non riesco a sentirmi (e da scrittore me ne dispiace) una donna afghana, o una bambina eschimese che muore di gelo e di fame. (Ma del resto della bambina eschimese, facci caso, non parla proprio mai nessuno: forse perché a lei non si potrebbero applicare le nostre obsolete e zoppicanti e trancianti categorie di dibattito: “destra” e “sinistra”. I ghiacci polari sono di destra o di sinistra? Nessuno lo sa.)

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    2. Condivido più o meno tutto Nick, ma voglio quotare quel "per sbaglio". Non solo a nessuno frega nulla di quei poveri pescatori indiani, ma qui in Italia vogliono trasformare sti marroni come eroi, senza alcuna intenzione di arrestarli una volta tornati, come sarebbe corretto! E di questo si dovrebbero vergognare tutti!

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  12. Riporto una frase che mi piace spesso rammentare: “Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un posto più sensato, e la vita più degna di essere vissuta.” (Piergiorgio Odifreddi)
    Conoscendomi un po' sai che uso spesso la parola "ignoranza", purtroppo è facile fare leva sulle menti più deboli, assoldarle e portarle ad essere strumentalizzate dal "potere"e spingerle a commettere atrocità. È terribile la morte di dodici persone e ne hai espresso pienamente tutti i risvolti. Ma sembra che l'eco avvenga quando siamo noi, c.d. "civilizzati", ad essere colpiti. Non so se ricordi il massacro di Hassi Messaoud quando dopo la predica nella moschea, più di 300 uomini trucidarono perchè immorali le donne di una bidonville algerina, seppellendole vive. La colpa di quelle donne era quella di lavorare, donne delle pulizie intendiamoci. E di questi massacri oramai, a parte quelli storici, le cronache sono piene. La donna che lavora, la vignetta ecc. sempre e comunque in nome della religione. Non so quanti siano d'accordo o qual è il tuo punto di vista, ma credo che dietro a tutto questo non ci sia nessuna religione, solo un gioco di poteri: "la mia forza, sulla tua forza". Le uniche parole da spendere oggi sono per le vittime, i morti di Charlie, gli ostaggi e tutti quelli che vengono massacrati e restano nell'anonimato e nel silenzio. Come dici tu: Insomma, indigniamoci e incazziamoci e preoccupiamoci di (questo) oscurantismo più raffinato e ipocrita.

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    1. È proprio la creazione (evidentemente umana) del dio-feticcio da sbandierare in battaglia di cui parla la citazione di Quattro soli: tutto volevo in questo caso fuorché mettere in vetrina un testo mio, avevo pensato a mille altre frasi di autori più grandi e più bravi di me, ma poi mi è sembrata così perfettamente calzante… Tutto questo processo viene poi perso di vista, dimenticato (o proprio mai conosciuto) dalla rozza soldataglia analfabeta (così come dal popolino inginocchiato), ma i re, i grandi sacerdoti, i generali, lo sanno benissimo (non a caso si insinua spesso che le più potenti gerarchie religiose, nel loro privato e nel loro intimo, siano lucidamente e perfidamente… atee).
      L’importante è che non diventino feticci per fanatici anche il razionalismo assoluto o la matematica: di questi tempi è gettonatissima e sempre più “in”, e sui giornali c’è chi ne propaganda le doti filosofiche, mistiche e perfino poetico-sentimentali (cosa quest’ultima a dir poco umoristica), e tutto questo mi fa abbastanza sorridere: ti dirò che io, da agnostico e da feroce antireligioso, alle equazioni algebriche continuo a preferire… i salmi, e Qoelet, e alcune parti di certi vangeli, e certi dolcissimi testi vedici, e a trovare Gesù (o il Dalai Lama) un po’ più simpatico di Odifreddi, di cui comunque apprezzo l’intelligenza e le provocazioni (sperando però che non voglia far prendere alle scienze esatte anche il posto dell'Arte e della Letteratura… :)

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    2. In mondo armonico l'arte e la letteratura convivono con le "scienze". I primi ad essere epurati sono sempre stati i libri e le opere d'arte distrutte, quando non in linea col pensiero "dominante". E la scienza piegata a dei risultati di dominio (e la citazione di "Quattro soli a motore" è più che calzante). Dici bene delle letture di salmi e vangeli, li leggo anch'io, ma leggerli con mente aperta è una cosa, essere "pilotati" nell'interpretazione è altro, soprattutto quando alla loro "lettura", non viene affiancato altro sapere. Credo che nessuno di coloro che viene sottoposto a seguire un "regime" abbia la possibilità di leggere Quattro soli a motore. Di leggere cose che vadano contro o mettano in discussione il coro. In tutto questo non solo la letteratura, l'arte, ma anche la scienza aiutano a ragionare, a capire gli orditi e le trame di quello che accade. Il sapere non deve mai essere univoco e detenuto da una fonte, altrimenti come dici tu, diventa feticcio per fanatici.
      P.s. comunque è grazie ai matematici ed ai lo algoritmi se possiamo godere di questo strumento e della possibilità di conoscerci e confrontarci. Oltre a godere di leggere te e tanti altri che "fuori dal coro" stimolano la riflessione :D

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    3. Sono perfettamente d'accordo con te. E la storia recente è stata piena di escrementi imbecilli pronti a scatenare la violenza per un libro che "offendeva" un testo sacro, ma senza aver letto il primo né tantomeno conoscere davvero a fondo il secondo!

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  13. concordo in pieno....poi però a volte credo che questa delle religioni sia spesso solo una facciata ed entro in uno stato paranoico in cui credo che ci siano attività terroristiche con una sorta di funzione di spingere verso determinati orientamenti politici...boh queste notizie in primo luogo mi rattristano immensamente e in secondo luogo, molto al di sotto del primo sul piano emotivo, mi rendono confusa e priva di raziocinio :-(

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    1. Sono triste e molto confuso anch'io... anche perché è proprio vero che la genialità umana ha dei limiti, mentre l'imbecillità no!

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  14. Nessun commento, perché questi fatti ti tolgono le parole di bocca. Ho letto con interesse i commenti, ad ogni modo. Condivido molte asserzioni e ho apprezzato le tue risposte, mi hanno rincuorata per la loro pacatezza se pur pervasa di ironia. Purtroppo non riesco a essere fiduciosa di una breve durata di questi episodi. Non si fermeranno. Vogliono disgregare l'occidente. Sarà una lotta dura e duratura. A parte ciò, vivo uno stravolgimento delle mie sicurezze e mi sento molto confusa, anch'io.

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    1. Sai qual è la più grande ironia? La più grande ironia è la totale MANCANZA d'ironia con cui l'uomo definisce se stesso "Sapiens". Sapiens?! Le mie sante balle!

      Un grande abbraccio, cara amica, sperando ti sia di conforto.

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  15. Da sempre in nome della religione l'uomo ha commesso e commetterà nefandezze. La religione è l'arma che usa chi non è capace di replicare con il pensiero razionale a un altro pensiero.
    Un abbraccio

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    1. E senza dimenticare che non tutti quelli che si oppongono (o fingono di opporsi) al nemico sono da considerare amici: alla marcia di Parigi ha partecipato, senza vergogna, anche tanta feccia illiberale, omofoba e fascista, tipo certi ministri, premier e presidenti venuti dall'Europa dell'est o dall'Africa...
      Un abbraccio anche a te!

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    2. Hanno la faccia come il culo: brutta. Sono come gli scarafaggi, difficili da debellare, sono la merda che si attacca sotto le scarpe.
      Riabbraccio :-)

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    3. Tarzanelli, che scambiano certi peli poco nobili per liane :)

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  16. Grande grandissimo zio. Mi interessava vedere come la pensi e ovviamente non mi hai deluso. Un bacio...ti ricordi di me? Ciaooooo!!!!

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    1. Certo che mi ricordo! E sono felice di averti appena accolta anche "dall'altra parte", quella dei "sorcial" che non avrei mai creduto di frequentare... :)
      Un abbraccio grande grande e... tieniti pronta per le nuove avventure di Corradino... :)
      Ciao!

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  17. Pure io ho letto poco, ma mi è bastato ascoltare alla radio per capire cosa era successo... di grave, gravissimo. Mi sono letto i commenti di tutti al tuo post, e mi ritrovo alla perfezione in quello che scrive Nico. Io aggiungo solo una citazione storica "Grazie a dio, sono ateo...".

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    1. A sostegno della mia tesi, pare che oggi il più buono dei religiosi buoni abbia detto che se uno gli offende la madre gli dà un pugno.
      Mah!
      Io, da agnostico antireligioso, ma ammiratore commosso del messaggio di Non Violenza di Gesù Cristo, se uno mi offende la madre, al massimo gli offendo la sua, ma di manacce addosso non ne metto a nessuno!
      Fosse vero, sarebbe una bella vergogna: alla violenza non si strizza l'occhiolino, LA VIOLENZA, specie contro chi violenza non usa, SI CONDANNA SEMPRE E COMUNQUE!

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  18. E già che ci sono ne aggiungo un'altra.
    Un mio Amico MOLTO intelligente, sul suo blog, ha detto molto giustamente che considerare una vignetta istigazione alla violenza equivale a dire che una donna in minigonna e tacchi a spillo sarebbe istigazione allo stupro.
    Io mi spingo più in là: dire (o meglio delirare, bofonchiare, espettorare) che una vignetta è istigazione alla violenza EQUIVALE a dire che una donna a volto scoperto sarebbe istigazione allo stupro.
    Cervelli accesi, please!!!!
    Religio permettendo.

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Questo blog è Nemico dichiarato di ogni censura. Ma sono costretto mio malgrado a ricordare che rimuovere insulti gratuiti, scorregge occulte o minacce vigliacche non è censura: è nettezza urbana. Voglio che qui da me vi sentiate esattamente come a casa vostra: quindi Liberi, ma non di pisciare sul pavimento, o mi toccherà pulire. :)